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Autore: PatheticRomance    11/11/2013    5 recensioni
-Va bene, va bene. Di cosa vuoi parlare?- acconsentì Hongbin allontanando il suo corpo da quello di Hyuk e appoggiando la schiena in modo arrendevole contro il divano.
-Hyung… - Il maknae si aprì in un sorriso smagliante a quella piccola vittoria - Ti ricordi com'eravamo?-
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hongbin, Hyuk, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: E  finalmente pubblico questa Hyukbin! *piange emozionata*

Nulla, non vi annoierò troppo e sarò breve. La storia dovrebbe contenere in tutto di quattro capitoli, divisi solo per questione di leggibilità. Molti dei fatti e dei dialoghi (del 2 e 3 capitolo) sono basati su Myidol, questo è solo un prologo alla storia, ma i capitoli di mezzo sono più lunghi. Spero vi piaccia e se vi va lasciate una recensione ^^
Grazie, ovviamente, come sempre a Plubuffy! Che rivede le mie storie e mi ricatta costringendomi così a scrivere. Ti amo. Ora voglio l’alpaca però.

Josie.

 

Do you remember how we were?

Sang Hyuk era sempre stato un ragazzo con moltissima immaginazione. Quand’era piccolo era sicuro di poter diventare un re o che un giorno avrebbe potuto allevare un Pokemon, come in uno dei suoi cartoni preferiti.

La sua fervida immaginazione, poi, lo aveva continuato ad accompagnare durante gli anni. Quando aveva detto ai genitori di voler diventare un idol, loro avevano riso divertiti scompigliandogli i capelli, quella doveva essere sicuramente una delle sue solite trovate, come quando aveva detto di voler diventare un dottore, poi il giorno dopo un architetto, pittore e così via. Ma poi il suo sogno era diventato realtà e anche loro stentavano a crederlo.

Hyuk credeva che tutto fosse possibile, ma mai avrebbe immaginato di pomiciare di notte nel bel mezzo del salone del dormitorio. Con un ragazzo.

-Hyung…- mugugnò il maknae soffocato da baci tempestivi e passionali H-Hyung, forse prima dovremmo parlarne!- riuscì finalmente a protestare allontanando il maggiore da sé, seppur di controvoglia. Hongbin lo guardò interrogativo senza capire.

-C-cioè, intendo… non lo abbiamo mai fatto – la voce del maknae si ridusse in un sussurro timido.

-Cosa?- sul volto del maggiore comparve un sorriso divertito quando, alla sua risposta, il volto dell’altro divenne bordeaux, facendo sì che lo trovasse ancora più carino.

-Parlare!- rispose indignato Hyuk dandogli una leggera pacca sul braccio. Hongbin provò a nascondere lo sguardo divertito ma fallì miseramente quando una risata spontanea sfuggì dalle sue labbra. Il maknae mise su un tenero broncio. Quello che intendeva era che mai avevano discusso sul significato della loro relazione, se così Hyuk poteva definirla, perché non ne era più tanto sicuro.

La loro relazione clandestina era cominciata esattamente un mese dopo il debutto: quel giorno avevano avuto la possibilità di rimanere nel dormitorio tutta la mattinata, gli impegni sarebbero cominciati nel primo pomeriggio e tutti avevano pensato bene che un po’ di riposo non avrebbe fatto male a nessuno. Dal canto suo, Hyuk era appena tornato da scuola dopo una giornata praticamente da dimenticare e l’unica anima viva in tutta la casa sembrava essere Hongbin.

-Sono tornato, hyung…- aveva detto il maknae con un sospiro poggiando la cartella su una sedia e sedendosi su quella affianco – Dove sono gli altri? – solo allora il visual aveva distolto l’attenzione dalle sue faccende rivolgendola al piccolo di casa.

- Mh, Ravi si sarà addormentato di nuovo, mentre gli hyung sono usciti a fare la spesa – rispose notando per la prima volta lo sguardo afflitto negli occhi dell’altro, il suo sorriso si addolcì – Com’è andata la giornata? –

Per un momento Hyuk rimase in silenzio, esitò prima di rispondere –Da schifo- fu la risposta sincera. Hongbin aggrottò le sopracciglia perplesso – Da quando sono tornato a scuola alcuni ragazzi continuano a fare commenti maligni nei miei confronti – si affrettò a spiegare. Inizialmente aveva provato davvero ad ignorare la cosa come gli era stato detto, in fondo quella era soltanto gelosia, ma alla fin fine Sang Hyuk era un ragazzo di soli diciassette anni e come tale ne era rimasto profondamente colpito, anche se non aveva smesso di sorridere un attimo.

-Hyuk, stammi bene a sentire… - Il ragazzo si sedette accanto al maknae cingendogli le spalle con un braccio – tu sei una persona fantastica, dovresti ignorarli – potevano sembrare parole scontate quelle, ma sicuramente le uniche capaci di tirare su il morale del minore.

-Ma…- tentò di protestare invano, ma Hongbin lo zittì immediatamente con un gesto della mano.

-Sul serio, sei pieno di talento! Sai ballare, sei simpatico e a scuola hai ottimi risultati, inoltre sei carino- Hyuk arrossì di botto a tutti quei complimenti guardando ipnotizzato il suo hyung, il suo volto sembrò essergli troppo vicino, il maknae riuscì a sentire il suo cuore accelerare prepotentemente e trattenne il respiro. D’istinto Hongbin si sporse verso di lui depositando un bacio a metà labbro, così leggero che il ballerino si cominciò a chiedere se fosse capitato per caso o fosse stato tutto frutto della sua immaginazione, eppure avrebbe giurato di aver notato uno sguardo strano nei suoi occhi.

-Hyung…- provò a interrompere quel silenzio imbarazzante che si era creato tra i due. Hongbin era ancora troppo vicino a lui e, stranamente, non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.

-Siamo tornati!- Hongbin e Hyuk si ritrassero d’istinto al suono della voce dei loro hyung e, contemporaneamente, si alzarono di scatto cominciando a preparare la tavola come se non avessero fatto altro fino a quel momento. Dopo quel giorno, comunque, i due non ne avevano fatto praticamente più parola e il tutto era passato come una cosa casuale. In fondo non c’era bisogno di rovinare il loro rapporto per una sciocchezza simile, no?

Entrambi erano tornati alla vita frenetica di sempre e il loro rapporto sembrò non essere variato, tutto però finché non c’era stato un secondo bacio molto meno casuale del primo, avevano appena finito di esibirsi e, in preda all’eccitazione nell’abbracciarsi c’era stato il secondo sfiorarsi di labbra. Le cose, però, erano degenerate una notte in cui nessuno dei due riusciva a chiudere occhio.

Si erano seduti insieme sul divano e si erano trovati a guardare uno di quei noiosissimi film romantici attraverso lo schermo piccolo del pc. Era stato interessante, per i primi dieci minuti, ma poi le scene avevano cominciato ad essere statiche e nessuno dei due riusciva a prestare pienamente attenzione a quello che i due protagonisti si stavano dicendo finché la scena non aveva preso una piega insolita: i due protagonisti, in un impeto di coraggio, si erano riusciti a confessare il proprio amore e finalmente a baciarsi.

Sang Hyuk arrossì pesantemente distogliendo lo sguardo dallo schermo al volto assorto del suo compagno. Hongbin, probabilmente sentendosi osservato, si girò d’istinto rivolgendo uno sguardo interrogativo al maknae che invece lo stava fissando. L’atmosfera d’un tratto divenne pesante, il film sembrò aver perso tutta la sua importanza perché entrambi ormai si stavano fissando in un silenzio cariche di aspettative. In un impeto di coraggio, Hyuk si sporse verso il visual annullando finalmente quella piccola distanza che li separava. I due si presero del tempo per esplorare con calma ognuno la bocca dell'altro finché un po’ timidamente Hongbin non gli chiese l’accesso che, ovviamente, non gli venne negato. Quello, era stato il primo di una lunga serie di baci, scambiati furtivamente tra uno stage e l’altro o ogni qual volta avessero un minimo di tempo a disposizione.

-Va bene, va bene. Di cosa vuoi parlare?- acconsentì Hongbin allontanando il suo corpo da quello di Hyuk e appoggiando la schiena in modo arrendevole contro il divano.

-Hyung… - Il maknae si aprì in un sorriso smagliante a quella piccola vittoria - Ti ricordi com’eravamo?-

 

   
 
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