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Autore: blueluxen    11/11/2013    5 recensioni
Una minaccia.
Un capriccio di una dea.
E solo cinque mezzosangue in grado di salvare il mondo.
-
"Ginevra Groove era una normalissima bambina di nove anni che abitava felicemente in una villa gigantesca a New York..."
NO.
Ginevra Groove era una sfortunata semidea di nove anni che abitava da poche settimane in quel Campo dei malati mentali (il Campo Mezzosangue), e che non conosceva nemmeno sua madre. Il punto è che non doveva essere mai nata ed una minaccia incomberà sul mondo intero...
Riuscirà a portare a termine la sua prima impresa? Scopritelo insieme a noi....
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Annabeth Chase, Gli Dèi, Luke Castellan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3


MIA MADRE SBARAGLIA TUTTI
 

BREVE RIASSUNTO DEL CAPITOLO PRECEDENTE:
Ginevra raggiunge, finalmente, il Campo Mezzosangue e Chirone l’accoglie con un “caloroso” benvenuto ( -Tu non dovresti essere mai nata-). Per il momento, sarà ospitata nella casa 11, ma quanto ci rimarrà? Chi è sua madre? Finalmente lo scoprirete… :)

 
 
 


La mia prima settimana al Campo fu un completo disastro.
Mercoledì, il primo giorno, i figli di Atena mi umiliarono in vari quiz e test, che nemmeno un ragazzo di diciotto anni con la media del dieci sarebbe stato in grado di risolvere. Così, a naso, non sono figlia della dea secchiona, anche se non mi sarebbe dispiaciuto. In compenso, conobbi una ragazza sugli undici anni molto simpatica, Annabeth Chase, e mi disse di non preoccuparmi se non ero riuscita a superare il test che aveva preparato per me. Mi disse anche che nessuno in quattro anni era mai stato in grado di risolverlo (eccetto i suoi fratelli).
Giovedì scoprii di odiare tutti figli/figlie della dea dell’amore, le Barbie e i Ken, li avevo soprannominati così. Avevano sempre da spettegolare e mi avevano presa di mira solo perché avevo fatto sapere a tutto il Campo che cosa pensavo di loro. Lo avevo detto gentilmente, lo giuro. E va bene, forse avevo esagerato dicendo che erano delle ochette e che con tutto quel trucco sembravano dei pagliacci del circo. Però avevo ragione io.
Venerdì, il terzo giorno, la casa undici e i figli di Apollo avevano tiro con l’arco insieme. Molti ragazzi non avevano nemmeno la più pallida idea di come si incoccasse una freccia, mentre alcuni erano abbastanza bravi. Più che un poligono di tiro con l’arco, sembrava una gara a chi infilzasse più frecce nelle braccia di tutti i presenti. Esplosi di rabbia quando una freccia vagante mi si conficcò nel braccio, così cacciai un urlo facendo zittire tutti e mostrai come si doveva impugnare un arco e come si doveva lasciare la corda senza farsi male. Centrai in pieno tutti i bersagli dell’arena, lasciando a bocca aperta i figli di Apollo. Lee mi guardava storta e mi disse che nemmeno lui e i suoi fratelli avevano una mira infallibile come la mia. Mi sentii orgogliosa, ma allo stesso tempo ero turbata: chi era mia madre?
Sabato, Luke ed Annabeth mi diedero una mano con la spada. Luke era uno spadaccino formidabile ed Annabeth era micidiale con il suo pugnale, ma tenni testa a tutti e due, anche se all’ora di pranzo ero fradicia di sudore ed ero stanca morta. Prima di andarmene, sentii Annabeth che parlava di me con Luke e mi fermai ad origliare. Lo so che è sbagliato, ma capitemi, dal tono della voce della figlia di Atena non potei fare a meno di ascoltare.
-…Non è possibile che sia figlia di quella dea!- sbottò Annabeth, rigirandosi il pugnale tra le mani.
-Ti ricordo che anche il padre di Talia non doveva avere più figli. Sai come sono fatti gli dei, fanno tante promesse, ma alla fine non le mantengono mai- ribatté Luke, frustrato ed arrabbiato.
-Si, ma lei non può aver infranto il suo stesso regolamento! Hai idea di quante catastrofi potranno scoppiare per colpa sua?- aggiunse la ragazza bionda, mordicchiandosi il labbro inferiore.
-Stai tranquilla, vedrai che andrà tutto bene- le sussurrò Luke, stringendola in un abbraccio.
A quel punto scappai nel bosco e ne uscii solamente di sera.
Domenica e lunedì mi dedicai al tiro con l’arco, l’arrampicata e alla lettura del greco antico. Sorprendentemente, riuscivo a parlarlo senza problemi e le lettere non si mettevano a ballare per le pagine del noiosissimo libro di architettura che Annabeth mi aveva prestato. Feci amicizia anche con una figlia di Ares, Clarisse La Rue, una ragazza sui tredici anni che continuava ad insistere su quanto fosse importante la lotta libera e che dovevo assolutamente provarla. Inutile dire che mi stese almeno un centinaio di volte.
 Ma ancora non sapevo che il peggio doveva ancora avvenire.
 
***
 
-Sveglia, ragazzi!- trillò Luke, battendo le mani. –Oggi dobbiamo allenarci per la partita di Caccia alla Bandiera!-
Mi rigirai nel sacco a pelo. Ero stanchissima e mi faceva male dappertutto.
-Su, Ginevra! Alzati!- esclamò Luke, scrollandomi per le spalle.
-Eddai, Luke, ti prego! Ancora cinque minuti!- provai a contrattare, ma, sfortunatamente, Luke era irremovibile.
-Se non ti muovi autorizzerò Travis e Connor a farti fare un bel bagnetto fuori programma- mi minacciò il figlio di Ermes.
Borbottai frasi senza senso e mi alzai. –Vado prima io in bagno!-
-Ma c’ero io!- protestò Alice, una ragazza di dodici anni con i capelli ricci e rosso fuoco.
Sentii un brivido percorrermi la spina dorsale e subito dopo mi iniziò a prudere tutto il corpo. Mi sembrava che mi stessero spuntando peli ovunque, però mi limitai a ringhiare. Si, un vero ringhio, tipo quello dei cani.
Alice mi guardò terrorizzata ed indietreggiò, lasciandomi il bagno.
Appena dentro, mi chiusi a chiave e mi guardai allo specchio. Che strano, avevo gli occhi gialli. Di solito sono color ambra. Anche i capelli erano leggermente diversi: avevo delle ciocche grigie e nere fra i capelli ramati e biondi. Ero terrorizzata. Che cosa mi stava succedendo?
Mi sciacquai il viso ed indossai la maglietta arancione del Campo, poi uscii e scoprii che mi stavano aspettando per andare a fare colazione. Presi il mio posto nella fila e ci avviammo verso la mensa, ancora turbata per il recente avvenimento.

***
 
-Ginevra Groove!- mi richiamò Lee, sventolandomi la sua mano davanti agli occhi. –Si può sapere che cos’hai oggi?-
Mi voltai a guardarlo con aria assente, poi gli sorrisi senza un motivo apparente. –Cosa c’è?-
-Ti stavo spiegando come funziona la Caccia alla Bandiera, dato che questo venerdì si terrà alle sette in punto- sbuffò Lee, scrutandomi il volto.
-Ah, già- sospirai, rigirandomi l’ossidiana fra le mani. Stavo ancora pensando a quello che mi era successo la mattina.
-C’è qualcosa che ti turba?
-Beh, a dire il vero si, ma non credo che sia importante…
Lee mi passò una freccia e ripose il suo libro di greco nello zaino. –Avanti, racconta
-Ecco, questa mattina, mi sono svegliata con tutto il corpo dolorante. Non ci ho dato molto peso, perché credevo che fosse dovuto dall’allenamento con Clarisse, ma…
Un rumore di passi di corsa mi interruppe. Tutti i semidei uscirono dalle proprie case per capire da dove provenissero quelle grida ed i rumori di corsa.
-Sento che stanno arrivando dei mezzosangue- dissi, annusando l’aria.
-E tu come fai a saperlo?- domandò Lee, allibito.
-Lo sento e basta. Credo che ci sia anche qualcuno di molto potente con loro…
-Adesso inizi a spaventarmi sul serio, Principessina- disse il figlio di Apollo, alzandosi dagli scalini della casa undici e porgendomi la mano. –Andiamo a vedere-
Afferrai la sua mano e corremmo verso le prime due capanne, quelle di Zeus ed Era. Tutto il Campo era riunito lì, compresi Chirone e il Signor D. C’era anche un bel gruppetto di ragazze dagli undici ai sedici anni tutte vestite di abiti di color argento. In mezzo a loro, si stagliava una donna sui venticinque anni dai capelli mossi e ramati con gli occhi color ambra… Proprio come me.
-Che cosa ci fanno le Cacciatrici di Artemide e la dea stessa qui? E perché Artemide è nella sua forma adulta?- domandò Lee, facendosi largo tra la folla di semidei.
-Le Cacciatrici di Artemide?- chiesi, seguendo il biondino.
-Te lo spiego dopo- tagliò corto lui, raggiungendo il Centauro. –Che cosa succede?-
Chirone mi guardò e mi sorrise, poi posò lo sguardo sulla donna e si inginocchiò. –Oh, divina Artemide, a che cosa dobbiamo la sua piacevole visita?-
La donna, Artemide, fece un passo verso Dionisio e lo squadrò, dopo si concentrò sulla domanda di Chirone. –Vedi, Chirone, io e le mie Cacciatrici eravamo sulle tracce di un mostro, quando ho ricevuto la magnifica notizia che lei era arrivata qui sana e salva-
Annabeth si fece avanti e mi raggiunse. Aveva il viso preoccupato, come se si stesse per compiere una catastrofe.
-Esattamente chi è arrivata qui sana e salva, divina Artemide?- chiese Lee, sostenendo lo sguardo della dea per pochi istanti.
Ad un tratto, una luce argentea si accese sopra alla mia testa. Annabeth mi guardava scandalizzata, così come tutto il resto del Campo Mezzosangue. Alzai lo sguardo per capire che cosa avessi di così tanto orribile sulla testa. Avevo una mezzaluna d’argento e allora capii tutto.
-Sono venuta qui per lei, Ginevra Groove, mia figlia- concluse la dea, sorridendomi dolcemente, mentre tutti i semidei si inginocchiavano dinanzi a me e, nel frattempo, Chiorone diceva: -Ave, Ginevra Groove, figlia di Artemide, dea della caccia, dei boschi e della luna-
 
 

 



TA-DAN!

Eccomi qui con un nuovo capitolo! Allora, so di essere in ritardo (perdonatemi :( ) e vi chiedo scusa anche per questa schifezza di capitolo che ho scritto… (I pomodori, a chi interessasse, sono in basso a destra).
Comunque, tralasciando lo schifo, voi che cosa ne pensate? Vi aspettavate che Artemide avesse una figlia? Beh, per chi non lo avesse ancora capito, sono una pazza furiosa e bisognerebbe rinchiudermi per tutta la vita in un manicomio.
Vorrei ringraziare
Io_me stessa_me medesima, che, come al solito, ha recensito ed anche Athenafra, che ha aggiunto la mia storia tra le preferite (sei un angelo <3) <3 Grazie a tutte e due :)
Un avviso: cercherò di aggiornare ogni sabato/domenica (se non lo farò, uccidetemi), ma il prossimo capitolo ho deciso di postarlo ad almeno tre recensioni. Chiedo troppo? *occhioni da cucciolo*
Va beh, adesso vado :) Un bacione a tutti i lettori silenziosi che seguono la mia fanfiction <3

Un bacione e al prossimo capitolo,

_percypotter_ xxx
 
  
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