Pocky metà viola e metà verde
L’11 settembre, un giorno come tanti per i ragazzi della scuola media Teiko, era invece una scusa per le ragazze al fine di proporre al ragazzo che piaceva loro, o anche solo per perdere tempo, di giocare a quello che era stato chiamato: Pocky game; ma, a parte alcuni, nessuno era a conoscenza di questa ‘giornata speciale’.
Alla fine degli allenamenti la Generazione dei Miracoli si era riunita negli spogliatoi per cambiarsi e tornare a casa, ad eccezione di Midorima che era rimasto ad allenarsi nei tiri a lungo raggio e Murasakibara che era andato alla ricerca di un pacco di pocky, il suo snack preferito. Il center della Teiko, però, tornò in palestra senza niente, depresso per non aver trovato ciò che desiderava. A differenza di lui, a sgranocchiare qualcosa c'era Midorima che teneva tra le labbra un bastoncino biscotto ricoperto di cioccolato… Un pocky!
“Mido-chin” Cantilenò Murasakibara correndogli contro.
“Cosa…?!” Midorima, spaventato dal ragazzo, indietreggiò, perdendo così l'equilibrio e cadendo rovinosamente a terra e con lui venne anche la scatola dei pocky. Murasakibara si fermò, sconvolto. “I miei poveri pocky, non ci sono più." Balbettò completamente scioccato.
“Ah, che male!” Disse Midorima a denti stretti, passandosi la mano sul sedere. Guardò il pavimento e sbiancò alla vista delle briciole sparse sul pavimento: “Non… Non… Non è possibile! Il mio lucky item! Ed ora… Potrebbe accadermi di tutto…” Ora quello scocciato era Midorima, che già si stava immaginando quante disgrazie potevano capitargli nel tragitto dalla scuola verso casa.
“Mido-chin....” Fece Murasakibara avvicinandosi lentamente.
“Che c’è, nanodayo?” Sbottò innervosito voltandosi verso l’altro. Murasakibara allungò la mano verso la piega della maglia di Midorima, prendendo così l’ultimo pocky sopravvissuto.
“Oh, grazie.” Il tiratore allungò la mano verso lo snack, ma Murasakibara se lo mise in bocca per “Conosci il pocky game? Oggi è il giorno dedicato a questo gioco." Disse lascivo.
“Non mi interessa! Ridammelo.”
“Ormai l’ho in bocca… Giochiamo, Mido-chin.” Si lagnò, facendo sbuffare Midorima.
“Il pocky game? Non so nemmeno che cos’è, per cui non mi inter-…” Non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò l’altra metà del pocky in bocca.
Le loro labbra erano vicinissime. Il tiratore provò a scansarsi, ma Murasakibara lo tenne fermo con la mano. Alla fine, come doveva essere, le loro labbra si toccarono, ma, con lo scontento di Midorima e il piacere di Murasakibara, non finì lì. Atsushi tirò di più a sé l’altro, così che le loro lingue cominciarono a toccarsi, sempre, sempre di più. I due si staccarono per la mancanza di fiato. Midorima era paonazzo e Murasakibara ridacchiava soddisfatto.
“Hey Mido-chin, domani vuoi venire a casa mia? Non ci sarà nessuno.”
N.d.A.
-Di nuovo mancante, ma lo si avrà prossimamente! Intanto: l'autrice non è su EFP ma si fa chiamare Demida ^^ storia assolutamente rating verde-