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Autore: Nerhs    12/11/2013    16 recensioni
-Signor Styles-miagolai
-Si prof.-disse maliziosamente
-Si alzi e venga qui in cattedra-
Si alzò dando qualche gomitata ai ragazzi delle prime file. Si accomodò sulla sedia e sorrise sfacciato.
-Bene,apra il registro-dissi.
Lo fece.
-Cerchi il suo nome.-
Scorse lungo tutto l'elenco e si fermò tra gli ultimi.
-Styles win-disse facendo ridere i compagni più stupidi e vulnerabili.
-Bene ora prenda una penna e si metta un bel 4-dissi sorridente a 2cm dalla sua faccia.
Il suo sorrisetto sfacciato scomparve. La pelle diventò più biancolatte di quanto già non lo fosse e le sue iridi verdi diventarono lucide e dilatate.
Faceva quasi tenerezza...
Naaah.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di iniziare a leggere,vi chiedo un favore:appena avete finito di leggere il capitolo,non scappate!Leggete l'angolo autrice,E' IMPORTANTE!
Buona lettura!
Nerhs




Maybe isn’t…
 
HARRY’S POV.
 
Venni svegliato di soprassalto da quel cretino del mio vicino di casa che alle 7:14 di sabato mattina si metteva a passare il trattore nel piccolo orticello accanto alla sua casa.
Mi calmai un attimo dallo spavento del rumore e poi,a sonno ormai rovinato,mi sedetti a gambe incrociate sul mio letto.
 
Flashback…
 
‘Che razza di uomo sei Harry?!’disse Niall spingendomi con la mano
‘Nessuno uomo si lascerebbe scappare la propria donna.’mugolò ora Liam
‘Mi ha illuso.’risposi freddamente sistemandomi meglio sul muretto della scuola
‘Non è lei il tipo,te lo ha anche detto.’sputò Louis,incazzato più di tutti per il mio comportamento
‘Devi andare da lei Harry,non è ancora finita,non è ancora troppo tardi.’continuò Niall
‘Meglio provare e fallire,che non provare e rimpiangere.’disse Zayn soffiandomi sul viso il fumo della sua sigaretta.
 
 
“Meglio provare e fallire,che non provare e rimpiangere…”ripetei nella mia testa.
 
Non so quale muscolo preciso. O quale tendine magari. O quale osso,o quale parte del cervello mi diede l’impulso di alzarmi e infilarmi addosso la prima cosa che mi trovai in mano. Sciacquai velocemente la faccia e mi guardai allo specchio,mi guardai fisso negli occhi,come per cercare di infondermi coraggio da solo.
 
Usci di casa,dopo aver scarabocchiato qualche parola un pezzo di carta,giusto per far tranquillizzare mia madre.
Iniziai a correre velocemente verso la stazione dei treni e presi il primo per l’aeroporto,che passò dopo circa cinque minuti dalla mia presenza in quella stazione.
Mi sedetti su uno dei tanti posti liberi e iniziai a fissare fuori dal finestrino,mentre mi torturavo le mani.
Cosa le avrei detto?Cosa avrebbe pensato?Mi avrebbe riso in faccia?Mi avrebbe abbracciato?
Non sapevo più niente.
Mi guardai velocemente addosso e mi accorsi che gli abbinamenti del colore,’proprio non andavano’ avrebbe detto lei.
Dopo circa un’ora di viaggio,mi accorsi di quanto in realtà la mia città distava da Londra.
Scesi dal vagone e mi guardai intorno,a pochi metri da me si trovava l’entrata per l’aeroporto. Fissai il cellulare,8:32.
Corsi fino a perdere il fiato ed entrai attraverso la porta. Mi guardai intorno e sentii una voce elettronica,tubare qualche parola:
‘In chiamata il volo Londra-Dublino delle ore 9:00’
 
NAUSICAA’S POV.
 
‘In chiamata il volo Londra-Dublino delle ore 9:00’
 
‘Bene,è il mio volo!’dissi cacciando dentro le lacrime
‘Il biglietto è dentro la borsa.’disse Sophia che già piangeva.
 
Mi chinai verso la mia borsa e tirai fuori il biglietto e il cellulare.
Su quest’ultimo aprii la rubrica. Era arrivato il momento di dimenticare.
Rubrica-Harry-Cancella contatto-Cancellato.
Feci un respiro profondo,lasciando che una lacrima scorresse velocemente sulla mia guancia,per poi finire sulle mie labbra piegate in un sorriso. Abbracciai fortissimo Sophia,trasmettendole tutte le emozioni che non riuscivo a dirle con le parole.
Mi guardai la mano e feci per togliermi l’anello di Harry…
 
‘NAU!’un urlo prese la mia attenzione
 
Alzai velocemente lo sguardo,nella direzione in cui proveniva l’urlo e lo vidi,li in piedi di fronte a me. Bello come non mai. Anche se l’abbinamento del colore dei suoi abiti proprio non andava.
Corse verso di me e si fermò a qualche centimetro dalla mia persona.
 
‘Cosa stai facendo?’chiese guardando la mia mano che teneva l’anello
‘Volevo dimenticare.’
‘No non puoi,non si può.’
‘Tu lo stavi facendo.’
‘Mi sbagliavo…ti amo.’
‘E’ troppo tardi.’
‘Non è mai troppo tardi.’
 
‘In chiamata il volo Londra-Dublino delle ore 9:00’
 
‘Devo andare.’
‘Non lasciarmi,ti prego.’
 
Prese dalle mie mani il suo anello e con grazia,lo rimise al suo posto,intorno al mio dito.
 
‘Promettimi che non mi dimenticherai.’disse con la voce rotta dal pianto
‘Non potrei.’
‘Prometti?’
‘Prometto.’
‘Mi ami?’
‘Ti amo.’
 
Sentii d’un tratto le sue labbra piene sulle mie. Ora erano di nuovo complete,erano tornate perfette. Quella perfezione invidiata da tutti. Quella perfezione che ormai era solo e soltanto nostra. Le accarezzò delicatamente con le sue,fino a bagnare il mio labbro inferiore con la sua lingua. Dischiusi lentamente le labbra lasciando che le nostre lingue iniziassero quel gioco che stavano aspettando ormai da troppo tempo.
Si accarezzarono,si abbracciarono,si sentirono finalmente felici.
Gli morsicai delicatamente il labbro e lo sentii sorridere sulle mie labbra.
 
‘Mi dispiace,sono stato così stupido.’disse appiccicando la sua fronte alla mia
‘Non dire così.’
‘E’ vero.’
‘Comunque,l’abbinamento dei colori dei tuoi vestiti…’
Proprio non va.’dicemmo insieme,per poi ridere insieme
 
Ultima chiamata per il volo Londra-Dublino delle ore 9:00’urlò di nuovo quella voce,leggermente scocciata
 
‘Si può odiare così tanto una voce registrata?’mi chiese sarcastico
‘Si,si può. Devi ricordare una cosa Harry.’dissi staccandomi da lui
‘E cosa?’
‘La distanza divide due corpi,non due cuori.’
 
Mi allontanai lentamente da lui,come se ci fosse della colla tra noi,che non ci permetteva di staccarci.
Mi girai definitivamente lasciando che le lacrime corressero libere sulle mie guance,come bambini che corrono su un prato.
Raggiunsi la zona d’imbarco e mi ritirarono valigia e biglietto.
Mi girai l’ultima volta e lo guardai piangere.
Mimò un ‘Ti amo’ con le labbra e ricambiai mandandogli un bacio.
 
L’hostess mi spinse all’interno dell’aereo e mi fece accomodare al mio posto.
Come l’aereo decollò,un forte senso di nausea mi pervase il corpo.
Chiesi il permesso di raggiungere la toilette e afferrai la mia trusse.
Entrai nel piccolo stanzino adibito e aprii la piccola borsa,notando una confezione di assorbenti.
Mi venne da pensare. Afferrai il cellulare e mi feci due conti sul calendario.
Avevo un ritardo.
 
 
The End.
 
 
 
 
 
 
----------------------------
OK,SO GIA’ CHE MI STARETE ODIANDO!
Non dovete,però!
Ora vi spiego il perché:
Allora,non l’ho mai fatto,ma vorrei scrivere un continuo di questa storia,una specie di saga,diciamo!
E’ per questo semplice motivo che ho lasciato il capitolo finire così. A questo punto penso che tutte voi vogliate il continuo,no?!
Comunque,fatemelo sapere!
Siamo dunque giunte alla fine,che però potrebbe essere un inizio!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e con lui,anche tutta la storia. Spero anche che mi appoggiate nella mia idea di continuare la ff e che continuerete a seguirmi!
Vi lascio il modo per contattarmi su Twitter:@xlukesjeans (@5SOS)
 
Bene,grazie a tutte,siete state meravigliose,veramente eccezionali!
GRAZIE DI CUORE!
 
Bacioni,Nerhs xx
 
  
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