Non dico altro, vi lascio al capitolo! ^^ Buona lettura!
8 – La fine e l’inizio
Quella mattina il cielo
era grigio scuro e piovigginava insistentemente. Gohan attivò la
capsula
contenente il costume di Great Saiyaman consapevole del fatto che
sarebbe
potuta essere l’ultima volta e volò verso Satan City dopo aver salutato
Goten.
Si era sentito un po’ in colpa guardandolo, come se l’avesse tradito,
poi,
però, aveva ripensato a ciò che si era imposto e gli aveva sorriso: se
fosse
accaduto qualcosa lo avrebbero affrontato come avevano sempre fatto.
Mentre la pioggia
diveniva sempre più fitta e i lampi gettavano qua e là sprazzi di luce
nel
cielo, a scuola il segnalatore di Videl suonò, puntuale, con il
resoconto
dell’ultimo crimine compiuto in città: questa volta avrebbero dovuto
inseguire
una banda di ladruncoli che da qualche giorno stavano compiendo furti e
scippi
senza mai fermarsi e che non erano mai riusciti ad acchiappare. Si
incontrarono
sul posto poco tempo dopo e si misero subito all’inseguimento,
separati. Gohan
continuava a rimuginare su quando e come avrebbe dovuto dirle tutto. A
trovare
la banda fu Videl: lui la raggiunse poco dopo e insieme misero tutti
K.O.
Consegnarono i criminali alla polizia quando ormai erano completamente
zuppi;
si ripararono sotto un balcone sporgente e la ragazza lo guardò con un
sorriso.
“Anche oggi ce l’abbiamo
fatta! Per noi non ci sono mai ferie, eh?” esclamò come per attaccare
discorso.
“Comunque sono contenta così, a scuola mi stavo annoiando!”
Gohan annuì abbozzando un
sorriso mentre giocherellava nervosamente con le dita: sentiva che era
il
momento giusto per dirle tutto, ma non riusciva ad emettere suono.
All’improvviso lei lo guardò con un’espressione grave, come se fosse
arrivato
un momento importante che attendeva da molto tempo, e disse: “Sai, ho
scoperto
una cosa e volevo parlartene da un po’, ma non trovavo mai il momento
adatto.”
“E’ lo stesso per me.”
pensò lui, scoraggiato, e le rivolse lo sguardo come per incitarla ad
andare
avanti. Un fulmine rimbombò nel cielo e, a quel rumore, Videl gli si
avvicinò
impercettibilmente e alzò lo sguardo verso di lui: i suoi occhi
sembravano
nuvole liquide.
“Io ho scoperto che…”
sorrise, impacciata “Ho scoperto che tu…”
Gohan sentì le gambe
cominciare a cedere pian piano sotto un peso indefinito: l’aveva forse
scoperto, proprio quando lui stesso stava per confessarle tutto? Provò
una
sensazione simile alla paura mentre schiudeva le labbra per chiederle
scusa dal
profondo del cuore, ma non ci riuscì, perché la ragazza ottenne ancora
di
fargli attorcigliare lo stomaco.
“Ho scoperto che mi
piaci!” esclamò con vivacità, intrisa di imbarazzo “Io mi sono
innamorata di
te.”
Sentire quella
confessione direttamente da lei, senza origliarla o ascoltarla in
silenzio, lo
rese estremamente felice e lo mandò ancora di più nel panico: sentiva
le gocce
di pioggia appiccicate al vestito schiacciarlo e alleggerirlo
contemporaneamente. Aveva detto che lo amava, che amava Great Saiyaman…
Se la
situazione non fosse stata così difficile e surreale forse avrebbe
potuto sentirsi
al settimo cielo, ma riusciva solo a starsene immobile, fradicio sotto
ad un
balcone, a pensare che presto tutte quelle sensazioni che lei gli
procurava
solo con la sua vicinanza sarebbero terminate. Vedendolo silenzioso,
Videl gli
si avvicinò con un po’ di impazienza: aveva immaginato mille reazioni
diverse,
ma mai aveva pensato che lui se ne sarebbe stato muto come un pesce
dopo che
lei gli avesse aperto il suo cuore. Lo guardò con gli occhi colmi di
delusione
e sbottò: “Allora, non hai nulla da dire?”
Great Saiyaman spalancò
la bocca, scombussolato.
“Videl, io…” mormorò
lentamente, facendo un passo verso di lei, che lo fissò stupita e poi
gli
sorrise.
“Lo sapevo.” sussurrò a
voce talmente bassa che Gohan dovette chinarsi su di lei per udirla “Lo
sapevo.
Tu sei Gohan.”
Viso a viso, il ragazzo
si accorse che lei non desiderava una risposta, che non ne aveva
bisogno: era
certa che Great Saiyaman e Gohan fossero la stessa persona, era come se
l’avesse saputo da molto tempo. Con il cuore che batteva all’impazzata,
le
chiese, ansioso: “Da quanto l’hai scoperto?”
“Da un secolo.” gli disse
con sorriso schietto. “Se tre indizi fanno una prova, ho raccolto
questi indizi
non molto tempo fa, ma dentro di me l’ho sempre saputo.”
Gohan sospirò: la sua
maschera ormai non serviva più. Se la tolse, non senza un po’ di
timore, e
finalmente la guardò negli occhi: era di nuovo il ragazzo timido che
lei aveva
conosciuto a scuola, ma la tranquillità incrollabile della ragazza gli
infondeva un po’ di fiducia che lo spinse a raccontarle tutto, anche se
a quel
punto era del tutto inutile.
“Mi dispiace averti
mentito, l’ho fatto per far continuare a vivere in tranquillità la mia
famiglia.” le rivelò, dispiaciuto: ormai era certo di aver perso la sua
fiducia, perché con lei accadeva così, la sua calma poteva diventare in
un
attimo la rabbia più terribile del mondo. Con un gruppo in gola,
sperando
ardentemente che lei non facesse quello che le stava per proporre,
azzardò: “Se
vorrai ritirare le tue parole io… Insomma, sei libera… Puoi farlo.”
Come per un riflesso
condizionato, Videl si strinse al suo costume verde con tutte le sue
forze
mentre scuoteva con forza la testa.
“Non ho intenzione di
farlo.”
“Ne sono… Felice.”
Incredula per quelle
parole che lui aveva appena balbettato con un filo di voce, Videl lo
abbracciò
senza osare alzare lo sguardo dal suo petto. Solo quando sentì che le
braccia
di Gohan le stavano sfiorando piano la schiena decise di fare un
tentativo: alzò
gli occhi e scoprì che anche lui, come lei, aveva il viso rosso per
l’imbarazzo, e questo la fece sorridere. Era contenta di sapere che, in
quel
momento, i loro pensieri stessero viaggiando nella stessa direzione,
non aveva
sperato altro da quando aveva realizzato che lui era diverso
dagli
altri.
Lo guardò incantata,
trattenendo il respiro, mentre lui sollevava la mano e le sfiorava la
guancia,
donandole il calore del suo corpo. Anche se stava piovendo, al di sotto
di quel
balcone non sentivano più nulla, acqua, rumori o il tempo che passava.
Non
avrebbero lasciato quel posto per niente al mondo.
Per la prima volta, quel
giorno Videl rientrò in classe prima di Gohan.
“Gohan non è ancora
tornato.” le disse Erase senza nemmeno attendere che lei glielo
chiedesse, e la
vide sogghignare tra sé e sé.
“Lo immaginavo.” replicò
la ragazza tranquillamente, attirandosi un’occhiata incuriosita.
Dopo qualche minuto il
ragazzo comparve sulla soglia dell’aula imbarazzato come non mai.
“Non mi sono sentito bene
e…” azzardò portandosi una mano alla nuca davanti allo sguardo furioso
del
professore che attaccò una ramanzina più lunga del solito: erano quelli
gli
effetti collaterali del condurre una doppia vita e doveva sopportarli a
testa
bassa per le persone a cui teneva di più, soprattutto dopo che anche
Videl gli
aveva promesso che non avrebbe rivelato a nessuno l’identità Great
Saiyaman.
Forse due giustizieri erano troppi per Satan City, una piccola città
diventata
famosa soltanto a causa di quell’uomo che le aveva dato il nome, ma si
sarebbe
impegnato a fondo per far sì che nessuno di loro due fosse stato messo
da
parte, adesso che aveva capito cosa significasse non lottare da solo.
Di nascosto da tutti,
Videl gli sorrise, e quella ramanzina infinita sembrò diventare
improvvisamente
più leggera.
Note finali
Adesso che la fic è terminata, posso svelarvi quale era la scena da cui è partita tutta l'idea: sì, è esattamente quella del faccia a faccia tra Gohan e Videl che avete appena letto! XD La lentezza nel comprendere i suoi sentimenti di Gohan è esasperante, ma ho battuto su questo fatto, perché, a differenza di Videl, lui non è mai stato a stretto contatto con qualcuno che non fosse la sua famiglia o i suoi amici, quindi ho supoosto che potesse impiegarci più tempo per capire le cose e aprirsi
Ringrazio di cuore i miei sempre presenti e splendidi recensori Giuliapierucci, Son Gohan, GohanGohan, Gohan_my_love, SayuriOcean e SweetBlack. Vi ringrazio di cuore per il vostro continuo supporto, spero davvero che questo finale vi piaccia! *______*
Un grazie anche ad Aleswim, unitosi/unitasi nello scorso capitolo! Spero che il finale non ti abbia deluso! ^^
Grazie a voi l'esperienza di questo fandom è sempre fantastica! Spero davvero di ritrovarvi nelle mie prossime shot su questa coppia (e ce ne saranno molte, non temete! *tutti fuggono urlando XD*)!
Alla prossima fic,
Ayumi