Prompt 4
Ad un appuntamento
Sono
le nove passata quando Sansa chiede ad Harry di scusarla un momento. Gli
rivolge il sorriso più radioso e lo lascia al tavolo con un'espressione
stralunata che l'avrebbe resa orgogliosa.
Ancheggia
fino al tavolo in fondo alla sala e il suo sguardo è fuoco azzurro mentre i
capelli danzano, vibrano, quasi palpitano nell'aria come lingue di fuoco.
Quando
raggiunge la sua meta, non trova nessuna sorpresa. Si china sul tavolo e guarda
gli occupanti con un sorriso serafico.
“Non
è come pensi” si difende subito Jon, che ha tutta l'aria di uno che vorrebbe
essere in qualunque altro posto. Robb invece guarda il menù per soppesare la
possibilità che si riveli un valido scudo quando l'ira di Sansa esploderà.
Loras ha la buona decenza di arrossire.
“Quindi
non mi avete seguito per tutto l'appuntamento, per controllare cosa stessi
facendo, vero?”
Cala
il silenzio.
“Ok,
è esattamente come sembra” ammette Loras.
Allora
Sansa sorride e si china sul suo migliore amico e stavolta il sorriso è quello
giusto, quello che Sansa fa quando è soddisfatta e compiaciuta.
Gli
sfiora la guancia con le labbra, quella guancia imberbe e sente la pelle che si
contrae sotto le labbra quando Loras sorride a sua volta.
“Grazie”
gli sussurra vicino all'orecchio, il suo alito è caldo e sa giusto un po' di
vino “Ma la prossima volta che lo fai, dirai addio alla tua collezione di
figurine di Captain America”
Sansa
è diabolicamente compiaciuta quando se ne va ancheggiando e Loras impallidisce.
Due note e giusto due
dell’autrice
-Chi ha
letto i libri saprà perché l’appuntamento di Sansa si chiama Harry, stop.
-Be’… Robb doveva fisicamente seguire
Sansa: ve la ricordate l’occhiata della prima puntata, season one, quando
compare Joffrey? Dai, urlava “Giù le mani da mio sorella”.