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Autore: MAPA_    13/11/2013    20 recensioni
«"Cosa???? Jas non può farti questo!!" urlò la mia amica al telefono.
"Lo so, ma ormai è tutto pronto, tra 10 giorni c'è il matrimonio, anche se io non conosco nemmeno lo sposo.."
"Ma cazzo Jasmine! Sei tu la sposa!"»
[...]
«In fondo era andata bene anche a me, era davvero un bel ragazzo. Rimaneva il fatto che io non lo amavo...non ancora.»
[...]
«Ricapitolando, tu e Zayn siete vincolati da una specie di patto di sangue e dovete sposarvi, passando del tempo insieme però è nato qualcosa che se non è amore manca poco, e anzi avete addirittura detto di amarvi; ma Harry ti ha confessato di essere innamorato di te e vi siete anche baciati, e almeno un po' lui ti piace" disse lei.»
****
Jasmine e Zayn.
Può un matrimonio combinato trasformarsi in amore tra guai, colpi di scena, baci rubati e mille sorprese?
****
Spero vi piaccia:)La vostra Marty
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Lo so, odiatemi. Sono in straritardo, ma leggete lo spazio autrice, please.
Questo capitolo lo dedico a Sweat_directioner, ragazza, davvero, GRAZIE DI TUTTO.

 





Wedding Day






 
Mi osservai ancora una volta, girando su me stessa per ammirarmi meglio.
Come se ci fosse qualcosa da ammirare in me.
Semplici capelli castani, semplici occhi castani, semplice carnagione ambrata.
Cos’avevo di speciale?
Eppure Zayn mi ripeteva sempre che ero bellissima.
Zayn.
Sorrisi involontariamente, e ancora una volta il mio pensiero andò a lui.
“Jasmine, hai fatto?” la voce di Hope dall’altra parte della porta mi riscosse dai miei pensieri.
Chiusi gli occhi, inspirando a fondo.
“Si”


Aprii la porta, entrando nella camera.
Jade si stava stirando annoiata una ciocca di capelli, mentre Hope e Leya parlavano tra di loro di qualcosa. L’unica che sembrò accorgersi di me fu Sam. Feci un leggero colpo di tosse per avvisare le altre ragazze della mia presenza, e Jade si girò verso di me sorridendo.
“Jasmine!” trillò eccitata, correndo ad abbracciarmi.
Ricambiai un po’ sorpresa l’abbraccio, insomma... Non eravamo così amiche, no?
Alzai le spalle, in fondo era gentile e avevo bisogno di un abbraccio, forse anche per il semplice fatto di scaricare la tensione.
“Allora, ma chérie… -detestavo quel soprannome e il suo accento francese, ma lo ignorai- come stai?”
“Bene grazie, tu?” mentii, e lei sembrò accorgersene.
Io, bene? L’ansia mi stava divorando viva!
“Oh tesoro, lo so che hai un po’ di paura, ma devi stare tranquilla! Sarà il giorno più bello della tua vita, ne sono certa! Insomma, stai sposando l’uomo che ami!” disse lei con uno di quei sorrisi sinceri che ti scaldano il cuore e ai quali non puoi che ricambiare, anche se non sei esattamente dell’umore giusto. E infatti, sorrisi di rimando.
“Hai ragione, è che sono un po’ spaventata… E sono così tesa..” mormorai, mordendomi il labbro.
Jas, come ha detto Jade, calmati.
Stai solo andando a sposarti, che vuoi che sia, no?
Tranquilla, sarà una passeggiata, vedrai.
Inspirai ancora una volta a pieni polmoni.
“Allora, cosa facciamo?” chiesi, cercando di sembrare un minimo più tranquilla, ma fallendo nel mio intento, me ne accorsi dalle facce scettiche delle ragazze intorno a me.
“Mancano due ore e mezzo alla cerimonia, io direi di partire dal trucco, poi i capelli e infine infili l’abito, no?” sorrise raggiante Jade. Annuii, per poi guardare Hope in cerca di supporto. Lei mi sorrise incoraggiante.
“Jade ha ragione, sarà il giorno più bello della tua vita, Jas. Tu ami Zayn e oggi vi sposate, cosa vuoi di più?” sorrise “intanto voi cominciate con il trucco, Jade sa già cosa fare. Io vado a chiamare le altre ragazze, gli dico di raggiungerci qui, ok? Tu stai tranquilla, andrà tutto bene”
“Esatto! Jas, non devi avere paura! Sarà tutto meraviglioso” aggiunse Leya, accarezzandomi una guancia con una dolcezza quasi materna.
Materna.
Madre.
..Madre?
Dov'è mia madre?
"Aspettate un attimo, dov'è mia madre?" domandai, confusa.
Almeno il giorno del mio matrimonio avrebbe potuto esserci, o no?
In parte, ero ancora arrabbiata con i miei per aver firmato quel patto di sangue e aver organizzato il mio matrimonio con un perfetto sconosciuto, ma dall'altro lato dovevo ammettere che comunque mi erano mancati, e in un giorno così importante avevo pur sempre bisogno di mia madre al mio fianco.
"Ecco.." cominciò Leya un po' imbarazzata, incerta "ha detto che tu non l'avresti voluta al tuo fianco, e ha preferito farsi da parte"
Sbuffai, non tanto infastidita quanto delusa.
"Non importa, fa niente" borbottai, più per me stessa.
"Ehi Jas, sono sicura che la mamma ti sta pensando, e lo sai anche tu. Sai com'è fatta: spesso, piuttosto che affrontare le cose, in questo caso te dopo quella specie di litigata, preferisce tirarsi indietro" mormorò Sam, cercando di confortarmi.
Mi dissero qualche altra cosa, cercando di tranquillizzarmi, ma non gli prestai attenzione.
Annuii senza convinzione, per quanto cercassero di rassicurarmi, mi resi conto che né la mia migliore amica, che mi aveva sempre capito con uno sguardo, né mia sorella, né mia cugina, la mia amatissima cugina, ci riuscivano.
Solo una cosa ne sarebbe stata capace, solo una persona. L’unica che in quel momento non era lì, l’unica che non avrei visto prima di due ore.
Zayn.
Zayn che mi circonda con le sue braccia, mi bacia e mi fa dimenticare del resto del mondo.
L’uomo che amo e che sto per sposare.
"Ok, comunque adesso ti lasciamo con Jade, andiamo a prepararci anche noi" mi informò mia cugina, prima di sparire insieme a Hope e Sam fuori dalla stanza.
Sospirai, e guardai Jade, che nel frattempo se n'era stata buona e zitta tutto il tempo, e lei mi sorrise dolcemente, come sempre.
Mi sedetti sulla sedia che aveva posizionato di fronte al comò in legno antico, sopra il quale si trovavano vari prodotti cosmetici, alcuni dei quali nemmeno sapevo esistessero. Osservai per l'ennesima volta il mio riflesso nel grande specchio del comò, per poi spostare lo sguardo su Jade e darle definitivamente il consenso per iniziare.
Tutto quello che feci fu chiudere gli occhi, e lasciare che la mano esperta della rossa facesse il suo lavoro; cercai di concentrarmi sulle parole che uscivano dalla bocca della ragazza nel vano tentativo di "distrarmi" dalla mia ansia, ma in realtà mi sembravano solo un sottofondo di suoni indefiniti, che non riuscivo a comprendere, proprio come era successo circa un'ora prima con le ragazze che cercavano di svegliarmi.
Sentivo il tocco dolce e delicato, ma anche sicuro, di Jade che mi metteva il fondotinta, poi il leggero solletico dei pennelli che mi accarezzavano gli occhi colorandoli di chissà quale tonalità, e successivamente le guance, ma tutto mi sembrava così finto...
Era come se fossi chiusa in una bolla, i suoni erano ovattati, la vista leggermente appannata, e nonostante sentissi il tocco dei vari oggetti a contatto con la mia pelle, era tutto confuso, come se fosse tutto così distante, sentivo tutto senza in realtà sentire niente.
Il nodo che mi attanagliava lo stomaco non accennava a sparire, anzi sembrava quasi stringersi di più ogni secondo che passava.
Quando Jade ebbe finito con il trucco passò all'acconciatura, e lo stesso, non feci altro che muovere la testa come più le comodava per aggiustarmi i capelli. Nonostante avessi gli occhi aperti, nello specchio di fronte a me non vedevo che un'ombra sfocata e imprecisa, riuscivo a malapena a definire il cotorno della mia figura.
Mi abbandonai al suo tocco esperto nel pettinarmi i capelli come voleva lei, arricciarli, legarli, creando la pettinatura che avevamo deciso.
Ad un certo punto, sentii un brusio e il classico rumore dei tacchi che picchiettano sui gradini salendo le scale, e realizzai che erano arrivate le ragazze.
Jade finì di sistemare l'ultima ciocca di capelli, poi prese una bomboletta e cominciò a spruzzarmi di lacca: credo di non averne mai usata così tanta in tutta la mia vita!
Tossicchiai facendo una smorfia e strizzando gli occhi, e sentii Jade ridere divertita. Poi la porta si spalancò di colpo e Danielle, Demi e Eleanor entrarono nella stanza. Si sentirono ancora dei passi salire le scale e vidi spuntare le teste di Alex, Melanie e Jess.
Tutte e sei le ragazze erano perfettamente truccate, ed erano tutte bellissime, una più dell'altra, facendomi sentire una nullità.
Danielle e Alex per il fisico fantastico,
Eleanor e Melanie per il sorriso radioso e semplicemente mozzafiato,
Demi per il viso dolce,
Jess per quei meravigliosi occhi blu,
e Hope, che le raggiunse subito dopo, per la magneticità del suo sguardo e le ciglia lunghe che rendevano i suoi occhi ancora più belli.

"Siete bellissime" mormorai incantata.
"Perché non ti sei vista tu" ricambiò Melanie, dolcemente.
A quel punto mi alzai in piedi e mi avvicinai allo specchio, guardando il lavoro di Jade. Quando riuscii a mettere a fuoco l'immagine riflessa nello specchio, rimasi senza parole.
Ero davvero io?
Ero.. Ero.. Ero semplicemente splendida.
E, forse per la prima volta nella mia vita, mi sentii davvero bella, anzi, bellissima.
"Oh Dio... Sono proprio io!?" esclamai estasiata girandomi verso Jade quasi con le lacrime agli occhi.
È ufficiale, questa ragazza è magica.
Lei sorrise contenta e soddisfatta, annuendo.
"Si, ma chérie".
Agii d'impulso, e le corsi incontro, abbracciandola e stringendola forte a me.
"Ehi, ehi, piano! Che poi rovini il lavoro di più di un'ora!" scherzò ridendo, e mi lasciai andare a una risata, per poi tornare immediatamente seria: più di un'ora?
Controllai l'orario e sbarrai gli occhi nel rendermi conto che era passato così tanto tempo, e che mancava un'ora scarsa all'inizio della cerimonia.
Feci un respiro profondo per calmarmi, ma senza successo.
L'ansia aveva ripreso il sopravvento, e le ragazze se ne accorsero.
"Jas, stai tranquilla"
"Ehi Dayzee, calmati!"
"Ma chérie, rilassati.."
"Jasmine, tranquilla, davvero, andrà tutto bene"
Le voci si mescolavano.
Erano un ronzio insopportabile, un brusio di sottofondo che mi fece venire i capogiri.
Era come se fossi tornata dentro quella bolla che mi aveva imprigionata mentre Jade mi truccava.
Barcollai, la testa sembrava esplodermi. La vista si appannò, cominciai a vedere tutto a macchie nere, le orecchie sembravano fischiarmi. Mi appoggiai tremolante alla sedia, senza più la forza di reggermi in piedi.
E poi, il buio.




Mi svegliai dopo un'ora, più o meno. Ero stesa sul mio letto, la testa ancora mi girava un po'.
"Cosa è successo?" la mia voce era bassa, flebile, quasi non si sentiva.
"Dio Jasmine! Mi hai fatto prendere un colpo!" Hope, che stava alla finestra, si voltò verso di me con un'espressione addolorata, venendomi subito incontro.
"Sei svenuta" intervenne Leya, sbucando da chissà dove.
"Abbiamo chiamato un medico che ha detto che è per lo stress, nulla di grave, grazie a Dio!" Hope fece una pausa, fissandomi negli occhi "Abbiamo posticipato la cerimonia di tre ore... Sempre che tu te la senta, sei ancora in tempo per finire di prepararti. Oppure.. Beh, ecco... Possiamo annullare tutto"
"No!" il grido mi salì alla bocca ancora prima che avessi il tempo do formulare una qualsiasi risposta decente.
"Cioè, n-no..." mi corressi balbettando, sorpresa quanto Hope -se non di più- della mia stessa reazione.
La bionda annuì, poco convinta, glielo leggevo dallo sguardo. Anche Leya non sembrava crederci per niente.
E volete la verità? Nemmeno io.
"Sicura di stare bene?" domandò ancora, premurosa "Jas, è la seconda volta in questa settimana che ti senti male a causa dello stress, sto cominciando a preoccuparmi"
"Sto benissimo!" sbottai mettendomi a sedere, per poi alzarmi in piedi. Con qualche incertezza, ma poi ritrovando l'equilibrio, raggiunsi lo specchio, dove osservai il lavoro di Jade andato in fumo.
O meglio, il trucco aveva bisogno solo di qualche ritocco per gli occhi e le labbra, ma i capelli... Erano tutti da rifare.
Chiamammo Jade, che aspettava con le altre al piano di sotto, e una volta accertatasi che stessi bene, chiedendomi continuamente "come stai?" con quel suo buffo accento francese, la ragazza mi fece sedere sulla sedia e ripeté tutte le operazioni di prima, creando un'acconciatura forse anche più bella di quella precedente.
Ritoccò quel poco che c'era da aggiustare dell'ombretto e passò un leggero strato di cipria su tutto il viso.
Finito il tutto, mi fissai allo specchio, e mi sentii ancora più bella di prima.
Il mio viso aveva un colorito naturale, se non per le guance leggermente evidenziate da un colorito appena un po' più roseo. Gli occhi erano un qualcosa di spettacolare: le ciglia erano lunghe e volumizzate dal mascara, la riga inferiore dell'occhio era delineata da un leggero strato di matita nera, mentre la palpebra era colorata di vari toni del marrone: procedeva dall'interno verso l'esterno, sfumando man mano un marrone più tenue e poi uno più scuro verso l'esterno. Il tutto era completato da un rossetto color carne, che in realtà sembrava più un gloss per l'effetto lucido e brillantato che aveva sulle mie labbra.
I capelli castani, perennemente indomabili, erano perfettamente raccolti in un ordinato ed elegante chignon, che lasciava però libero il ciuffo sul davanti, che mi ricadeva sulla fronte coprendo appena l'occhio destro.
Jade mi abbracciò forte, e io ricambiai la stretta; era incredibile come quella ragazza fosse affettuosa e gentile anche dopo solo una volta che c'eravamo viste, ma mi sembrava fosse mia amica da sempre.
Chiamai le ragazze, e quando arrivarono in camera sorrisi: El, Demi e Danielle avevano indossato tutte il loro abito da damigelle, e sembravano quasi dei confetti, con quegli abitini rosa e il trucco rigorosamente uguale per tutte e tre. A loro si aggiunse Hope, subito dopo essersi cambiata anche lei.
Leya e Samantha, che per un cambio di programma dell'ultimo minuto mi avrebbero fatto da testimoni, indossavano due abiti elegantissimi: Leya ne indossava uno color porpora, monospalla e con dei brillantini lungo il bordo sia superiore, sul décolleté, sia inferiore; era lungo circa fino alle ginocchia, e nonostante non fosse largo le ricadeva comunque morbido lungo i fianchi e il ventre per non mostrare la pancia che cominciava a crescere; Samantha invece indossava un abito di uno splendido turchese, con la scollatura a cuore, che risaltava sulla sua carnagione particolarmente scura (rispetto alla mia). Arrivava anche questo al ginocchio, ma contrariamente a quello di Leya era un po' più aderente.
Melanie, Alex e Jess, invece, indossavano degli abiti un po' più semplici, aderenti e lunghi fino a poco sopra le ginocchia, con lo scollo a V non molto profondo; erano tutti e tre uguali, cambiava il colore: quello di Jess era rosa, come le punte dei suoi capelli, quello di Alex lilla e quello di Melanie blu.
Erano tutte meravigliose.
"State da Dio!" commentai sorridendo, e nonostante il nodo allo stomaco fosse sempre là, mi accorsi che la sensazione di prima era sparita ed ero in perfetta forma, non sarei di certo svenuta un'altra volta.
Loro sorrisero, poi Jess si illuminò:
"Vogliamo vederti con l'abito!".
"E beh, ha anche ragione, visto che tra quaranta minuti c'è la cerimonia!" aggiunse Jade.
Rabbrividii, ma cercai di non darlo a vedere, e annuii. Seguii Jade nell'altra stanza, quella matrimoniale, la futura camera mia e di Zayn, dove sul letto era adagiato il mio splendido abito.
Sorrisi alla sola vista.
Jade uscì per permettermi di cambiarmi, e quando ebbe chiuso la porta mi spogliai. Dopo essermi cambiata l'intimo, richiamai la rossa per farmi aiutare a infilare l'abito.
Con un po' di fatica riuscii ad indossarlo: meraviglioso come me lo ricordavo.
Il corpetto di pizzo mi fasciava perfettamente il busto, evidenziando il seno e il ventre piatto, mentre la gonna ampia ricadeva morbida lungo le gambe arrivando fino a terra, stretta in vita da una cinturina di brillantini. Le mie braccia scoperte creavano un contrasto con il bianco candido dell'abito, evidenziando la mia carnagione ambrata.
Jade tirò su la cerniera lungo la mia schiena, sistemando la cinturina in vita.
Poi prese dal letto una scatola, che una volta aperta mostrò le scarpe che avrei indossato: delle semplici décolleté bianche, che però avevano il tacco impreziosito da dei brillantini, regalo di mio fratello per il matrimonio.
Mi aiutò ad alzare la gonna dell'abito per infilarle, e poi prese da un'altra scatolina sul letto i gioielli: dei semplici orecchini di perla e un bracciale, formato da un filo d'argento con dei brillantini, arrotolato più volte intorno al mio polso.
Poi prese dal comodino una boccetta di profumo, e me la porse: non riconobbi la marca, ma spruzzandolo mi accorsi che era buonissimo e che non mi importava fosse Chanel o qualcos'altro. Poi mi passò un ulteriore strato di rossetto sulle labbra, e mi sistemò un ciuffetto di capelli sfuggito alla lacca con una forcina.
Mi sentivo quasi una bambola nelle sue mani: mi vestiva, mi truccava, mi pettinava, mi curava. Ma la cosa non mi dispiaceva affatto: non faceva altro che rendermi più bella.
A quel punto Jade prese il velo dal letto, e dopo aver aperto la porta, mi fece strada fino all'altra camera, dove le altre ragazze aspettavano. Quando mi videro, scoppiarono in un applauso e fecero un paio di fischi, ridendo.
"Sei bellissima Jas! Altro che Zayn, posso sposarti io!?" esclamò Hope correndo ad abbracciarmi. Mi accorsi che aveva gli occhi umidi, e sorridendo alzai gli occhi al cielo per non far colare le lacrime che minacciavano di scendere.
"No, brutta stronza, adesso per colpa tua piango e mi si rovina il trucco" la rimproverai scherzosamente, facendole scoppiare tutte a ridere.
Feci un respiro profondo, e quasi non feci un infarto quando sentii un clacson suonare insistentemente fuori dalla finestra.
Mi affacciai per vedere mio fratello scendere da una limousine. Sorrisi, e feci un gesto alle ragazze incitandole a seguirmi giù.
A fatica scesi le scale, facendo attenzione a non slogarmi una caviglia da sopra quei trampoli e tirando appena un po' su la gonna del vestito per non inciampare. Arrivata giù mi buttai tra le braccia di mio fratello, che sorrise dolcemente.
"Wow sorellina, sei davvero meravigliosa"
"Anche tu" ricambiai stringendomi a lui. Strinsi la morbida stoffa del suo smoking tra le dita, come se stringerlo servisse a dimostrare quanto gli volessi bene e fossi felice che fosse lì.
Lui ridacchiò del mio comportamento.
"Dacci un taglio Jas, sei più appiccicosa di un koala"
Aggrottai le sopracciglia.
I koala sono appiccicosi? Io li trovo teneri.
Scrollai le spalle, ridacchiando.
Perché sto pensando ai koala?
Ma aveva ragione, probabilmente se non avessi avuto quell'abito e quelle scarpe gli sarei saltata in braccio come un vero koala.
Sorrisi contro la sua spalla: la sua sola presenza aveva un effetto positivo su di me.
"Andiamo?" mi chiese dopo un po'.
Mugugnai qualcosa non molto chiaro in risposta, ma che lui interpretò come un si.
"Aspetta!" esclamò a quel punto Jade.
Mi tirò per un braccio, poi fece uscire tutti i presenti dalla porta.
Prese il velo, e stando attenta a non rovinare l'acconciatura, lo sistemò sui capelli con il piccolo fermaglio di Swarovski.
Si asciugò una lacrimuccia con fare teatrale.
"Sei bellissima! Ora vai dal tuo Zein, sei già in ritardo! Tra poco arriveranno gli altri per preparare il ricevimento. Penserò a tutto io, sarà tutto perfetto, vedrai!" trillò contenta.
Annuii, le sorrisi e uscii dalla porta. Mi battei una mano sulla fronte, e ridendo tornai indietro, affacciandomi alla porta.
"Grazie di tutto Jade! Ed è Zayn, comunque!"
Lei sorrise, sussurrando uno 'scusa' con il labiale.




Ok Jas, io credo in te.
Ce la puoi fare.
Devi solo scendere da questa fottutissima limousine.
Cosa c'è di difficile?

Mi girai verso Hope.
"Non ce la farò mai ad arrivare all'altare" piagnucolai disperata, stringendo con le dita la stoffa morbida e ricamata del mio vestito.
"Shh Jas, va tutto bene. Tranquilla. Ora tu scendi da qui, e vieni con me in quella stanza" indicò un punto impreciso fuori dalla macchina "poi arriva Shedi e lui ti porta da Zayn. Avanti, è facile!" mi sorrise incoraggiante.
Se non fosse per la situazione, molto probabilmente l'avrei mandata allegramente a quel paese.
Stava usando quel tono stupido che si usa con i bambini, magari anche ritardati, e io no, non lo sono affatto -anche se probabilmente la mia espressione è proprio quella di una bambina terrorizzata.
Annuii poco convinta, feci un respiro profondo e guardai Shedi. Lui mi sorrise dolcemente, tendendomi la mano.
"Ehi, ci sono io".
Annuii ancora, sembrava quasi fosse l'unica cosa che ero in grado di fare. T
endendolo per mano, e aiutata da Hope per il vestito, scesi finalmente dall'auto. Il sole splendeva alto nel cielo, faceva caldo, ma una leggera brezza rinfrescava, fortunatamente, l'aria.
Seguii Hope dentro una porta, entrando in una piccola stanza dove non c'era nulla, se non un divanetto e un tavolino.
Per tradizione avrei dovuto aspettare lì Zayn, nascosta da tutto e da tutti, attendendo che il mio adorato fratellino venisse a prendermi per condurmi all'altare.
"Stai qui e non ti muovere, ok?" Hope sorrise per l'ennesima volta.
E chi si muove?
Sono troppo impegnata a cercare di ricordare come si fa a respirare per muovere un solo passo, figurati se mi muovo da qui!
Mi consegnò il bouquet, che poggiai sul tavolino senza nemmeno guardare, con ben altri pensieri per la testa.
Uscì dalla stanza seguita da Shedi, richiudendosi la porta alle spalle.
Ero così agitata che continuai a fare avanti e indietro per la stanza senza mai sedermi per dieci minuti buoni, cioè fin quando qualcuno lassù si ricordò di me e mandò quella buona anima di mio fratello a prendermi.
"Andiamo?" la sua era una domanda, un invito, ma era detta con tale convinzione che mi sembrò un'affermazione, se non un'ordine. Mi tese il braccio, e io mi morsi il labbro, quasi come se ci avessi ripensato, per poi incastrarlo con il mio e lasciarmi prendere a braccetto. Mi ricordai di prendere il bouquet dal tavolino, per poi sistemarmi il velo in testa e seguire mio fratello fuori dalla stanza, dove ad aspettarmi c'erano le ragazze.
Arrivata davanti la porta della moschea, chiusi gli occhi.
Se non vedo non è reale, no?
Ma nonostante avessi gli occhi chiusi, sentii gli sguardi dei presenti puntati su di me, insistenti, penetranti.
Allora mi decisi ad aprirli, e prima di vedere qualunque altra cosa, vidi lui.
In fondo alla navata, sull'altare.
Elegantissimo nel suo completo nero, con quella rosa rossa nel taschino.
Bello come il sole.
Zayn.
Il mio Zayn che mi aspettava sorridendo all'altare.
Cercai di mascherare il sorriso che mi si formò automaticamente sulle labbra, e abbassai la testa per nascondere il leggero rossore che mi stava colorando le guance senza un motivo preciso. Cominciai ad avanzare, stringendomi al braccio di mio fratello, seguita dalle ragazze: Hope mi teneva appena sollevato lo strascico non molto lungo dell'abito, Demi teneva in mano un cuscinetto con le fedi, mentre El e Dani chiudevano la fila spargendo dei petali per terra.
Lo so, ridicolo. Io al posto loro non l'avrei mai fatto.
Avanzavo lentamente, un po' anche per le scarpe meravigliose ma non particolarmente comode che indossavo. Alzai lo sguardo, osservando uno per uno gli invitati, moltissimi dei quali nemmeno conoscevo.
Per un attimo mi mancò il fiato, quando arrivata praticamente all'altare, vidi i ragazzi. E non tanto per Niall, o Louis, o Liam, ma per Harry.
Avete presente nei film, quando lui e lei si guardano, ed è come se il mondo intorno scomparisse, il tempo si ferma e al rallentatore loro si sorridono dolcemente, magari anche con una magnifica colonna sonora?
Ecco, la scena era più o meno quella, tranne per la colonna sonora.
Mentre gli passavo praticamente affianco, ci guardammo, per secondi interminabili, e fu appunto come se il tempo si fosse fermato. Mi sorrise, mostrando quelle fossette adorabili, e io sorrisi di rimando, leggermente insicura.
Dio com'era bello, anche lui.
Sentii la presa di mio fratello sul braccio allentarsi, e girai la testa verso di lui, fino a che non mi lasciò completamente andare. Lui mi sorrise incoraggiante, e poi indietreggiò. Tornai a guardare davanti a me, e feci quegli ultimi due o tre passi che mi separavo da Zayn, raggiungendolo sull'altare.
"Sei bellissima" mimò con il labiale "e mi sei mancata".
Sorrise, con quel suo sorriso così luminoso da fare invidia al sole.
Avete presente la scena da film, in cui lui e lei si sorridono dolcemente e bla bla bla?
Dimenticatevela.
Il sorriso di Zayn era meglio di tutto.
Il mio cuore perse un battito, e sorrisi anche io.
"Anche tu"



 
scusate gli errori, ma non ho tempo di rileggere. :'(
 
TU, SI PROPRIO TU CHE STAI LEGGENDO, NON ME NE FREGA NIENTE SE RECENSISCI O MENO, MA LEGGI QUESTO FOTTUTISSIMO ANGOLO AUTRICE.


 
MAPA_'s time.

Ehm, uhm, si, ok.
Non so come cominciare.
Allora, il capitolo non è nemmeno tutto sto granché, e non mi interessano recensioni.
Voglio solo che leggiate questo, perché HO BISOGNO di spiegarvi, altrimenti poi mi sento in colpa (u.u)
Allora, non so quante di voi se ne siano accorte, ma manco da EFP da quasi due mesi.
E non è per pigrizia, ma perché ho avuto dei problemi, purtroppo si, anche di salute.
È stato un periodaccio, ne sto ancora uscendo, ma ora sto meglio.
*non interessa a nessuno, ma okkeey..*
Davvero vi chiedo perdono, ma tra la scuola, l'ospedale e gli altri problemi, davvero non ho potuto.
Se poi a tutto questo aggiungiamo che avevo perso l'ispirazione, si capisce perché ci ho messo tanto ed è anche uscito di merda sto capitolo.
Ma sto già scrivendo il prossimo e spero di farmi perdonare.


Poi, avete sentito Story of my life? ❤ (che domande, pff ahaha)
E il video? Quanto bello è?
Dio, muoio *-*
(Non c'entra niente, però non potevo non dirlo *-* ❤❤)


Poi, un'altra cosa che non c'entra molto, ok, ma la dico lo stesso:
a causa di alcuni problemi, vorrei dire a tutte che ho sia Facebook e Twitter, ma preferisco lasciare EFP isolato da tutto.
Ho deciso di separare ancora più di quanto già non fosse MAPA_ da Martina, avete presente un alter ego?
Ecco, diciamo che MAPA_ è il mio alter ego, la mia identità segreta, che uso per separarmi dalla vita quotidiana di Martina, cioè me stessa (oddio, che strano parlare di me in terza persona o.O)
Quindi, scusate, davvero, ma è così...



Ok, ho detto tutto.
Lo so, mi odiate profondamente.
Anzi no, ho dimenticato una cosa: GRAZIE.❤
Non finirò mai di ripeterlo.
Grazie per continuare a sostenermi sempre, e per continuare a seguirmi sempre, nonostante tutto.
Grazie per tutti i complimenti che mi fate sempre, anche se so di non meritarli.
Grazie di tutto, se non fosse per voi non sarei qui, davvero.

Vi AMO❤
MAPA_❤✌

 
  
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