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Autore: babi86    25/04/2008    8 recensioni
I vostri segreti saranno al sicuro??
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daphne Greengrass, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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g14

Cap 14 - Concentrati

Hermione entrò titubante nell'ufficio del preside. C'era stata poche volte, e anche se stimava molto Silente, le incuteva una certa soggezione. Quando vide il luogo deserto non osò muoversi dalla mattonella su cui poggiava i piedi.
Tuttavia aveva una gran voglia di esplorare quel posto bizzarro e singolare...avrebbe voluto vedere il Pensatoio, Funny e tutti gli oggetti di cui Harry le aveva parlato. ma non era andata fin lì per una visita di cortesia, figuriamoci per curiosare!! Era imbarazzata solo per averlo pensato.
Nel tentativo di distrarsi per non sembrare ancora più inetta, seguì con lo sguardo i volti sonnecchianti dei vecchi signori appesi alle pareti.. Ma la sua testa era rivolta altrove.
In effetti, la situazione in cui si trovava era, se possibile, più bizzarra della stanza in cui soggiornava.
Era Draco Malfoy per Merlino! Ma cosa le era preso?? Lei lo disprezzava.
Lui era meschino e subdolo.. Come aveva potuto?
Non le era mai importato che fosse seducente o che fosse bello, perchè in lei c'erano dei principi. C'erano dei valori. Se Malfoy nella sua famiglia non ne aveva mai appreso uno, in casa sua erano limpidi come l'acqua di un ruscello. Cristallini.
Non giudicare chi non conosci, non criticare l'apparenza, non condannare chi è diverso.
Niente, nel mondo di Hermione, le sembrava più ovvio degli insegnamenti con cui i suoi genitori l'avevano educata.
Era pur sempre una ragazza, certo, questo in qualche modo giustificava il suo comportamento assurdo.
Ma in fondo si vergognava
. Perchè quella sera di Gennaio Hermione Granger non solo aveva baciato Draco Malfoy.
No, lei aveva anche provato piacere e si era sentita delusa quando aveva sentito l'alcol nel suo fiato.
Come un tarlo che lentamente consumava il legno, il pensiero di quella notte stava consumando lei.
Per un attimo le balenò nella mente la prospettiva che Silente l'avesse chiamata lì per quello e ciò la terrorizzò. Ma poi le spalle di Hermione si rilassarono. Nemmeno il Preside vedeva così a fondo, anche se non sapeva fino a che punto potessero arrivare le sue doti.
"Signorina Granger" disse una voce gentile alle sue spalle. Per poco non sobbalzò, e sicuramente arrossì. L'orecchio attento che aveva sempre posseduto Hermione le aveva suggerito una certa malizia nella voce del Preside. Come se avesse letto nei suoi pensieri.
"Professor Silente" rispose con un sorriso genuino. Il preside le fece cenno di sedersi e prese al volo una delle cioccorane che saltavano dal piatto.
Forse, era stata solo una mera impressione.
"Signorina Granger, non ti aspettavi questa convocazione..dico bene?" chiese osservandola dai suoi occhiali a mezzaluna.
"Sinceramente no.. "mormorò impacciata ma sinceramente.
"Ebbene.. La Professoressa McGranitt mi ha detto delle lezioni extra che tieni a qualche tuo compagno Serpeverde"
"Sì è esatto"
"Sei soddisfatta del tuo incarico?" domandò. Sembrava la stesse studiando, quasi volesse metterla alla prova per qualcosa. Anche se non vedeva l'interesse arguto di Silente in una faccenda come quella. In una cretinata come quella.
Hermione l'aveva sempre pensato,senza mai avere il coraggio di dirlo ad alta voce.
"Beh.. Tiger l'altro giorno è riuscito a trasfigurare un topo in un calice, anche se aveva ancora la coda.. Goyle è riuscito in un 'Accio' ma di sicuro quella che fa più progressi è Daphne Greengrass" rispose alimentata da un sorriso fiero.
"Hai dimenticato il Signor Malfoy.." osservò Silente scrutandola.
"Ehm beh..alla maggior parte delle lezioni non si presenta.." Hermione sperava di non dover arrivare a quel punto. A quel nome.
"La Professoressa McGranitt mi ha detto che ha difficoltà con Babbanologia..Diciamo che non ha accolto bene la spinta che abbiamo dato noi Professori per fargli frequentare il corso" disse noncurante. Ma ad Hermione si increspò un sorriso sulle labbra. "So che tutto questo ti sembra assurdo Signorina Granger...Ma è molto importante che Draco si interessi a Babbanologia" disse rivolgendole uno sguardo acuto.
La Grifondoro corrugò la fronte. "Non vedo come sia possibile..."
"..Vorremmo che lo portassi due settimane a casa tua. A Londra Signorina Granger."
Ogni traccia di affetto verso il Preside scomparve. "Co..COSA?!"
In tutta la sua vita Hermione non aveva mai alzato la voce con un Professore.
"Sapevo che non l'avresti presa bene.." riflettè, parlando più a se stesso che a lei.
"Malfoy non lo farà mai..E io non posso lo capisce?! Ho dei.."
Silente la guardò tranquillo, come se sapesse già quello che voleva dire.
Ma Hermione non pronunciò mai quelle parole.
Si bloccò a metà frase, livida, sconcertata e in preda al panico.
"C'è un altro motivo che ci ha fatto prendere questa decisione" continuò senza smettere di guardarla penetrante.
"Ma non è ancora arrivato il momento di svelartelo. Per il momento dovrai fidarti di noi Signorina Granger.."
Hermione guardò Silente interdetta. Non si sarebbe mai aspettata una richiesta del genere. Le sembrava inconcepibile quanto il fatto di aver baciato un Malfoy.. in quel momento aveva l'impressione di essere in un incubo.
Come sarebbero potuti sopravvivere senza scannarsi?
E se Malfoy avesse visto sua madre, se l'avesse guardata con disprezzo, come aveva sempre guardato lei?
Non doveva farlo. E lei non doveva permetterglielo. Ma non poteva neanche dire di no.
"Accetto." disse Hermione.
Non che avesse avuto molte possibilità di rifiutare.
Silente le rivolse un gran sorriso. "A tempo debito avrai tutte le spiegazioni. Tutto, a tempo debito."
"Ne sono sicura" disse un pò più dura di quanto fosse in realtà.
"Grazie Hermione"
Era la prima volta che il preside pronunciava il suo nome.
E lo fece con una dolcezza che per un attimo la Grifondoro dimenticò la rabbia per quella imposizione.
Capì che era un congedo, e lasciò la stanza con un pò di amarezza.
Ma confortata al pensiero che un giorno avrebbe avuto tutte le spiegazioni.


Poco dopo..

"Grazie per essere venuto" disse la voce tranquilla dell'uomo alle sue spalle. "Sai già di cosa dobbiamo parlare suppongo.."
Draco non scompose. Non mosse un muscolo.. Rimase con le gambe accavallate sulla sedia di fronte alla scrivania, con lo sguardo fisso e le mani incrociate dietro alla testa. E soprattutto non rinunciò alla sua maschera. L'aveva aiutato in molti casi, l'indifferenza, come poteva non salvarlo anche in quella situazione?
Guardò le cianfrusaglie che possedeva il Preside disgustato, e se Silente se ne accorse, non lo diede a vedere.
Si limitò semplicemente a sedersi di fronte a lui, per guardarlo meglio negli occhi. Cosa che Draco si rifiutava categoricamente di fare.
Guardare negli occhi era pericoloso.
Sua madre gli diceva sempre che attraverso lo sguardo si poteva capire tutto.E Draco era un libro aperto.
Fu quando iniziarono i problemi che creò la maschera.
Da allora nessuno era più riuscito a picchiarlo,toccarlo o sfiorarlo, nemmeno con un dito. neanche con una parola.
" Sì" si limitò a rispondere secco.
"Andrai a stare nella casa di Hermione Granger e dei suoi genitori, per qualche tempo.." disse tranquillo. Gli occhi di Draco lampeggiarono. In seguito assunse l'espressione più allibita che Silente avesse mai visto. Se non altro, aveva abbandonato la sua costante indifferenza.
"COSA?" urlò.
"Draco dobbiamo proteggerti. "
"E mettermi in una sudicia catapecchia di babbani rincoglioniti pensa che mi servirà?!" disse furibondo.
Silente assunse un'espressione di disappunto ma non perse la calma. Era celebre per il suo sangue freddo, e non intendeva perderlo. Sapeva che non era colpa di Draco quel linguaggio sgradevole e razzista, ed era proprio per allontanarlo da quel mondo che stavano agendo.
"Sì è proprio quello che spero.." rispose pacatamente. "Tua madre non ti verrebbe mai a cercare in quella casa. E tu lo sai."
Draco cercò di mantenere la calma, ma quella giornata.. la sua intera vita gli sembrava un incubo.
Un susseguirsi di scelte che lui non aveva mai fatto, che gli erano state imposte.
L'ingiustizia di quel destino gli si riversava nelle vene come acido, corrodendogli il cuoro giorno per giorno, fino a quando non ne avrebbe più posseduto uno.
"Faccia un pò come vuole.." sbottò.
"Lo prendo per un sì" rispose allegramente il preside.
Mentre usciva dalla stanza, si chiese quando Draco Malfoy avrebbe potuto scegliere per Draco Malfoy.


Daphne entrò in classe con più in ritardo del solito. Notò subito che Hermione non c'era, ma non fece caso all'assenza di Draco Malfoy. Lui saltava spesso le lezioni per andare a fumare nei bagni, torturare qualche ragazzino del primo anno o più semplicemente, per una scopata.
Il Professor Vitious borbottò qualcosa come 'alla buon ora' ma non la mise in punizione e non tolse punti ai Serpeverde. Aveva un debole per le ragazze bionde. Daphne addocchiò costernata la divisione dei banchi, rendendosi conto che avrebbe dovuto dividere la panca con uno dei suoi compagni di casa. Per chiunque sarebbe stata una fortuna, per lei una tragedia.
Era convinta che tutti sapessero del raggiro di Blaise nei suoi confronti. Ci aveva pensato tutta la notte, a quella faccenda, e stava diventando paranoica. Era convinta che tutti ridessero di lei alle sue spalle, e ne aveva il terrore.
Ma non fu niente in confronto alla realtà agghicciante di cui si rese conto in quel momento.
C'era un unico posto vuoto dove avrebbe potuto sedersi.
Era in fondo all'aula, vicino alla tenda, perfetto per schiacciare un pisolino durante le lezioni noiose.
Infatti il punto non era dove, ma con chi.
Victoria Delaunay era seduta proprio di fianco al posto vuoto. La stava guardando con curiosità, e avrebbe potuto giurarlo, con cattiveria. Lentamente prese posto vicino a lei, e rivolse tutta la sua attenzione a Vitious. Si sentiva osservata. Studiata.
L'umiliazione le bruciava dentro minuto per minuto, secondo dopo secondo, mentre guardava di sottecchi la presunta fidanzata di Blaise.
Lui era innamorato di lei. Non di Vic vattelapesca. Lui era completamente innamorato di lei. Glie lo diceva sempre anche Pansy quando erano amiche.
Lei era la sua Scheggia. E due grandiocchi azzurri accompagnati da due tette ancora più enormi non facevano alcuna differenza! Eppure certe fastidiose domande emergevano dai suoi pensieri.. Chi ti dice che non ti abbia mentito? che non abbia finto? Chi ti assicura che non abbia dato un soprannome anche a lei.. Sperava almeno di riuscire a trascorrere l'ora senza rivolgerle la parola.
"Andate a letto insieme?" bisbigliò la voce lievemente francesizzata di Victoria Delaunay.
Fu come una doccia fredda. Come essersi tuffati ed essersi accorrti che sotto non c'era acqua ma cemento.
"Scusami?" domandò Daphne guardandola negli occhi per la prima volta.
"Hai capito benissimo"
"Non sono affari tuoi..Vuc,Vac..Mmm..come hanno detto che ti chiami?"
"Vic"
- Vacca - la corresse Daphne nella sua testa.
"Victoria Delaunay. Ho sentito parlaredi te Greengrass.."
Mossa intimiditoria numero uno,chiamare per cognome.
Daphne incrociò le braccia al petto.
"ti chiamano la sfascia coppie..o più semplicemente..puttana"
- invece io ti chiamo quella-che-mi-sta-rubando-Blaise o più semplicemente, una STRONZA. - pensò Daphne incollerita.
Vic scosse i meravigliosi riccioli castani per poi andarli a risistemare sulle spalle. La sua vanità si vedeva lontano miglia.
"Comunque..Suppongo che tu abbia saputo..Di me e Blaise..Dev'essere stato un duro colpo"
Daphne si costrinse a fare un sorriso e la guardò confusa. "Non so di cosa tu stia parlando.."
"Voi due non stavate insieme?" chiese con malizia.
"No" rispose secca.
"Strano.. Nella sua camera c'è una tua foto appesa al muro.." riflettè con noncuranza. "..E a quanto ho letto sul suo diario vi siete anche baciati.."
"Non avevi il diritto di frugare tra le sue cose!!" sibilò Daphne incollerita.
"Oh, sì che ne avevo. Sono la sua fidanzata.. La sua futura sposa.."
Daphne si girò a fissarla, sperando di non lasciar trasparire l'orrore.
"Ah non lo sapevi? Ci sposiamo il prossimo anno.." disse rivolgendole un sorriso a trentadue denti.
Se fossero state due uomini Daphne e Vic avrebbero scatenato una rissa.. ma in quanto donne stavano giocando in maniera molto più sottile. Era una complicata partita a scacchi, un susseguirsi di orgoglio, vanità, gelosia. Quella più di tutto.
"Congratulazioni" mormorò Daphne sforzandosi di sorridere. Sapeva che Vic se n'era accorta, e si sentiva una sciocca.
Perchè faceva così male che anche un cieco avrebbe visto cosa era stato per lei.
Un colpo.Una bomba atomica.
Era distrutta.
Lui si era solo preso gioco di lei.l'aveva ingannata.
E se la sua famiglia le aveva fatto alzare un muro, grazie a Blaise stava costruendo un'intera fortezza.
Sola, dimenticata, rannicchiata nel buio,in fondo al cuore..lì c'era la vera Daphne.
Ma in superficie era sempre la serpe mozzafiato dal cuore di ghiaccio..
E in quel momento,si promise, nessuno avrebbe più potuto scalfirlo.


Pansy Parkinson entrò nel bagno delle ragazze con il rossetto in una mano, e una sigaretta nell'altra. Si guardò intorno con circospezione, e alla fine decise di rilassarsi. Il bagno era libero. Aprì la finestra più bassa, accese la sigaretta con naturalezza, come se lo avesse fatto mille volte e si appoggiò al davanzale scrutando l'orizzonte. Da molto ormai era sola. Non che non avesse ragazzi che le giravano intorno, ma un ragazzo come Draco, no. Come lui non c'en'erano.
E a volte, quando Leyla e Milly non guardavano, ci pensava ancora sorridendo, sentendone quasi..la mancanza.
Non era stato solo un ragazzo freddo e insensibile. Le aveva dato le sue soddisfazioni. SOlo che probabilmente lei non ne aveva date a lui.
"Ne hai una anche per me?" domandò una voce alle sue spalle. Pansy sobbalzò.
"Merlino! Vuoi farmi prendere un colpo?" chiese indispettita.
"Oh, mi spiace non sapevo di dovermi annunciare.." rispose la ragazza davanti a lei. La riconobbe quasi subito. Era una Delaunay, dai tratti era evidente. La stessa ragazza che si era trasferita ad Hogwarts e che il cappello aveva assegnato alla sua casa.
Con quell'aspetto e tono di voce, non vedeva dove altro sarebbe potuta andare.
"Pansy" disse sorniona, porgendole la mano.
"Vic" rispose afferrandola.
Era nata forse, un'alleanza?


Quella sera Blaise aveva poca fame. Sar stato per il fatto che servivano costolette di maiale, e a lui non erano mai piaciute, o perchè aveva preso un Troll in trasfigurazione, o a causa dell'arrivo di Victoria Delaunay. Non sapeva nemmeno come i suoi genitori erano riusciti ad inretire un piano tanto ingegnoso. Presentargliela all'età di cinque anni, farli incontrare tutte le estati, separarli il giusto da farli crescere ed ecco a voi signori due sposi modello.
Che inguaribili romanitici, i suoi genitori. Afferrò un pezzo di pane con rabbia, e se lo portò alla bocca senza alcuna voglia di mangiarlo. Ma lo inghiottì spasmodicamente, come se qualunque cosa facesse riuscisse a distorglielo dai suoi pensieri. Eppure non era così. Non ci riusciva.
Era impossibile non pensare a lei. A quello che stava facendo e a quello che provava. Non la vedeva da due giorni, e sapeva benissimo il perchè ma non riusciva ad andarla a cercare. Non voleva vedere e soprattutto non voleva sentire. Che aveva rovinato tutto.. E che aveva sbriciolato tra le dita l'unico briciolo di speranza che gli era stato dato. Blaise Zabini era un codardo. Un vigliacco. E un bugiardo. Alzò la testa e per la prima volta vide entrare Daphne in sala grande.
In quel momento capì perchè non l'aveva mai vista. Solitamente lui a quell'ora rientrava in sala comune, e lei arrivava quando lui se n'era gi andato.
Non sapeva nemmeno perchè quella sera si era trattenuto più del solito.
Quando Daphne lo vide sbarrò gli occhi e fece marcia indietro.
A Blaise ci volle qualche minuto per realizzare ciò che stava succedendo, e capire che doveva correrle dietro. In pochi balzi riuscì a raggiungerla, tra gli sguardi sorpresi di un gruppo di studenti del primo anno la bloccò in mezzo al corridoio.
"Volevo dirtelo. Te lo giuro.. ma non trovavo mai il momento giusto.. E le parole.. Era così difficile.." disse nervoso.
"Difficile? DIFFICILE Blaise?!Mentre giocavamo a nasconderci nei sotterranei, mentre stavamo nella tua camera,mentre mi baciavi razza di idiota avresti potuto dire 'Ehi daphne sai che c'è? Ho la ragazza." Daphne si fermò scrollando il braccio dalla sua presa. "Non avevi il diritto di mentirmi" disse guardandolo negli occhi.
"Lo so" Blaise era teso. Era lei la causa di quella tensione. E questo la faceva immensamente felice.
"Mi ci hai messo dentro senza che lo sapessi." aggiunse piena di rabbia.
"Non so cosa fare" disse Blaise a testa bassa. Era nervoso e la guardava come se fosse lei che aveva sbagliato. "E' che è successo tutto talmente in fretta,e non è che tu fossi esattamente nei miei piani.."
"Ah perchè tu in realtà lo pianifichi di farti una tresca.." ribattè Daphne sarcastica.
"E' stato solo questo per te?" chiese alzando lo sguardo sugli occhi di lei.
'No' pensò.
"" disse. Daphne sentiva la bile invaderle le viscere. Acido puro. Rabbia, Gelosia, umiliazione. E Lui aveva il coraggio di sembrare ferito.
"Bene..Allora vuol dire che da adesso in poi seguirò i piani dei miei genitori..Da quelli forse otterrò dei risultati" replicò Blaise furente.
"I t.tuoi genitori?" chiese Daphne abbassando di un decibel la voce. Per la prima volta era confusa.
"Chi credi chi l'abbia mandata? Chi pensi che voglia questo fidanzamento?" domandò scioccato.
Daphne socosse la testa. Non importava più chi volesse quella ragazza. Lui le aveva mentito, l'aveva ingannata.. E aveva così tante cose da dire in merito da poter rimanere lì dei giorni. Ma non lo fece.
"Blaise non mi importa!! Lo capisci?? Non ha più importanza ormai.. Io mi chiamo fuori.." disse semplicemente.
"Allora è finita." Blaise alzò lo sguardo per cercare il suo.
Invano
"Ancora prima di iniziare.." commentò ancora pungente e sarcastico. Forse scioccato..e arrabbiato.
Daphne non lo poteva capire.
Si nascondeva sotto i capelli, a testa bassa, con l'espressione sconvolta nello sforzo di trattenere le lacrime. Cercò di prendere fiato per parlare, assicurandosi che la sua voce non tremasse. Non voleva sembrare debole.
Riacciò indietro le lacrime e alzò la testa, per andarlo a guardare negli occhi.
"Sì. Abbiamo chiuso"
E poi se ne andò. A testa alta.
Non era mai stata così fiera di se stessa.

L'ultimo giorno prima di partire Hermione prese posto vicino a Harry per il pranzo. Si era costretta a tenere la bocca chiusa tutta la giornata,e nemmeno a cena aveva molta voglia di parlare. Doveva tenere un segreto che le pesava costantemente, anche con il suo migliore amico e questo la faceva impazzire.
Ron invece non era un problema. Ormai non le rivolgeva la parola da giorni, probabilmente aspettava che fosse lei a fare la prima mossa. Un povero illuso, dato che Hermione non ne aveva alcuna intenzione. Che vivesse nel suo silenzio. Lei non sarebbe stata complice di quella vigliaccheria.
Hermione afferrò l'orario delle lezioni, come di consueto. L'ora seguente avrebbero avuto Babbanologia.. E questo la invadeva di sollievo. Per lei, come per Harry, non era niente di difficile.
Il Professor Connely,di Babbanologia, era uno degli insegnanti più competenti della sua scuola. Non solo sapeva quello che faceva, ma lo insegnava con carisma e passione. Molti dei loro professori erano vecchi, stanchi, e non provavano nessun trasporto verso quello di cui parlavano..
Mentre Connely era giovane, vivo, e muoveva un interesse sincero a tutti gli studenti che ascoltavano le sue lezioni.
Tutti a parte Draco Malfoy.
Lui faceva areoplanini di pergamena e giocava con l'inchiostro. Scriveva 'Milly- Mirtilla" sulle pagine del libro di Nott.. e provocava le risate idiote dei compagni. Hermione non aveva visto niente di più idiota. E si chiese come avrebbe potuto sopportare un individuo del genere.
Ma una cosa ben peggiore la preoccupava e la inquietava allo stesso tempo.
Dalla sera del loro pseudo-bacio Malfoy non le aveva più rivolto la parola,neanche per insultarla. E qeusto la preoccupava.
La stava evitando.
"Buongiorno ragazzi..Questo pomeriggio faremo una lezione leggermente alternativa. " Il professor Connely con il suo solito luccichio negli occhi estrasse da una borsa blu un lettore cd. Probabilemnte solo lei e qualche altro ragazzo sapeva cosa fosse. Si alzarono parecchi mormorii e quando schiacciò play e la musica partì, il brusio divenne più forte, accompagnato da qualche risatina. E all'improvviso, dal nulla, Seamus Finnigan iniziò a ballare. I banchi erano disposti a cerchio, l'aula era grande, e lo spazio all'interno era abbastanza da poter diventare una pista da ballo. Su quel palco improvvisato Seamus era totalmente disinibito, e i suoi movimenti funzionavano. Hermione Guardò il Professor Connely e vide un'espressione fiera sul suo volto, forse questo era uno dei momeni di spontaneo insegnamento, di cui parlava. Seamus amava la musica. Si capiva dal modo in cui si muoveva il suo corpo, e reagiva alle note della canzone. Per un attimo Hermione provò un pò d'invidia, perchè forse avrebbe voluto esserci anche lei là sopra. E poi successe che, Hermione e Seamus si guardarono, e scatto qualcosa. 'Non farlo' si disse. Ron avrebbe pensato che era una cosa stupida. Lavanda e Calì avrebbero riso di lei. E i Serpeverde si sarebbero scambiati un'occhiata che sarebbe valsa più di mille parole. Non facevano mai niente che poteva metterli in redicolo. Non uscivano mai allo scoperto, senza rete di protezione. E anche Hermione era così. Con la differenza che in quella rete di protezione lei c'era rimasta impigliata fin troppe volte.
Così si alzò dal banco, raggiunse il centro dell'aula, e si mise a ballare.
Seamus incatenò il suo sguardo a quello di lei, come per dire 'Concentrati' e Hermione lo fece. Adattò i movimenti ai suoi, sempre più vicina, sempre più rapita. Dal primo stupore generale di tutti si alzò un boato di approvazione da parte dei Grifondoro, che non avevano mai visto un Hermione così sexy.
E intanto lei ballava, e guardava Seamus senza pensare a nessun altro. Era contagioso. Le infondeva il suo senso del ritmo e la sua passione per la musica. E poi,era sicura che avesse provato davanti allo specchio quei passi mille volte..e questo la faceva sentire ancora più a suo agio. Poi Seamus si stancò, ma Hermione vide lo'espressione sul volto di Daphne Greengrass, e le prese la mano. Lei non esitò un secondo, e si misero a ballare sincronicamente l'una di fronte all'altra. Leggeva nei suoi occhi una lealt, e un'amicizia che per un attimo le sembrò di non aver avuto altre amiche oltre a lei.
Alla fine entrambe fecero un inchino e quasi tutta l'aulaera in delirio, applaudendo freneticamente e alzandosi in piedi. Prima che l'ora finisse il Professor Connely li ringraziò, per avergli regalato quella che era stata la miglior lezione della sua vita.



*






goldbuble
ehii, dopo undici lunghissimi giorni sono tornata!..come ti è sembrata stavolta daphne?? In caso non si fosse capito la mamma di Herm, jane, soffre di depressione in seguito ad un crollo nervoso
. I motivi li scoprirai nel prossimo capitolo, quando Draco ed Hermione andranno a stare nella casa dei Granger. Lo so, non ho aggiornato presto e la storia è sempre più incasinata.. perdonoooo. Un bacio grande
Kaileena1987
La mamma di Herm, sta male davvero, come leggi sopra. Purtroppo le è successa una cosa molto spiacevole. Per quanto riguarda Vic, questo capitolo è solo un assaggino del suo carattere.. presto lei pansy leyla e milly fonderanno il club delle vipere assatanate. xD
Non vedrai Draco comportarsi molto meglio con Herm, anche se sotto sotto un pò certi suoi attegiamenti l'hanno colpito.. Come a Babbanologia. Scena che personalmente a me è piaciuta da morire.
E invece per Blaise e daphne, ahimè siamo su un terreno scivoloso.. Lei ha un grande orgoglio e lui è un immenso cretino!!! E' troppo introverso per capirci qualcosa.. E se posso dire la mia il suo carattere gli far anche prendere le scelte più sbagliate. e, quando Daphne si renderà conto quanto era importante sarà troppo tardi.
Adesso ti spiego il comportamento di Daphne, che poi sarebbe stato anche un pò il mio. E' una persona molto orgogliosa purtroppo, e andare da lui significava non solo mettere in discussione la sua dignità..ma anche la possibilità di sentirsi dire 'è veramente così che stanno le cose'.
E se un ragazzo lo facesse a me, con l'orgoglio che mi ritrovo, prima lo picchierei a sangue, poi mi sotterrerei per il resto della mia vita. Anche Daphne fa più o meno così ^^ (anche se personalmente avrei fatto molto peggio) ma questo sar solo uno dei confronti che avranno. Ciau cara..grazie davvero per il tuo parere
brilu
io un Blaise così lo amo e poi lo prendo a calci!!..Ebbene sì.. è completamente passato al lato oscuro. E Daphne si è fatta inretire da un ragazzo totalmente incasinato.. Ma comunque sincero. E' vero che Blaise è sempre calmo e giusto, ma stavolta prende proprio la strada sbagliata.. Lo vedrai!!.. Draco da sobrio invece è sempre il solito testa di cazzo xD permettimi il termine. Dovremo farlo ubriacare più spesso.. Perchè solo senza difese da il meglio di se. Non credi??
Anche Hermione intanto è sempre più confusa.. Il suo rapporto con Ron è in crisi, ma non se la sente di lasciarlo da un momento all'altro perchè dopotutto, è una delle colonne portanti della sua vita, da sempre. E' vero, ha i suoi difetti, ma è pur sempre il primo amore della sua vita.!
Per concludere, scrivi tutti gli sproloqui che vuoi cara brilu, mi piace molto come scrivi anche tu, anche solo nelle recensioni. Sei sempre attenta e non ti perdi una riflessione, un passaggio che sia uno! Grazie

Hanon
A casaaaa...ma no.. piccola pover vic, guarda che tenera che si sta dimostrando!!(ma ti sei fatta di qualche acido?!? nd Hermione)
La spiegazione per quanto riguarda il pezzo la mamma di Hermione è questa: Jane ha avuto un crollo nervoso, appunto. Per un motivo di cui si parler nel prossimo capitolo. Il padre l'ha mandata a chiamare perchè purtroppo è un povero idiota..deprorevolmente assente. In pratica ha sbolognato la moglie a Herm. Da un'azione si possono capire molte cose.. Come quanto sia distante dalla sua famiglia.
Per ogni dubbio sono qui hanon, un bacione
AuraD
Susyy!! Quanto vi sto complicando la vita?? Cos'ha la mamma di Herm l'ho gi scritto su dieci volte xD.. mi sento ripetitiva se lo scrivo un'altra volta. E' una forma grave di depressione. Si pensa sempre che non sia una cosa grave..Invece è tremenda.
Il biondo vedremo se se lo ricorder o no..Per il momento non le ha rivolto la parola. E io devo ancroa decidere quale sia la scelta giusta.. Se fargli ricordare, o fargli dimenticare o far si che lui dica di essersi dimenticato. Non so se mi segui xD
Comunque adoro i tuoi commenti logorroici sai?? Grazie grazie grazie

  
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