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Autore: myriamsilv    13/11/2013    3 recensioni
La figlia di Candy e Terrence, gli occhi della madre col velo di malinconia del padre, una storia forte
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO XLIII
Sulla Collina di Pony
Candy era rimasta stupita che la prima reazione di Albert era stata scagliarsi contro Terence e neanche una parola per lei, Albert era pronto a scagliare un altro pugno, ma Candy lo fermò – “Albert aspetta ti prego!”
Albert la fiissò era cambiata, ma non molto e in fondo i capelli corti le stavano bene, gli occhi di lei non erano cambiati, quanto aveva desiderato potersi specchiare ancora in quegli occhi verdi, quanto l’aveva cercata, ora era lì sembrava un sogno “ma perché era con lui?”
Albert – “Candy, non mi sembra vero, quanto ti abbiamo cercata”
Candy – “ciao Albert, immagino che sei stato preoccupato,mi dispiace, ma avevo perso la memoria, appena ho ricordato sono tornata da voi”
Albert – “con calma mi racconterai, ma che ci fai con lui? Hai dimenticato che vi ha abbandonate?”
Candy – “era quello che credevo anch’io, ma non è così”
Albert – “che vuoi dire?”
Terence – “Albert, lasciami spiegare”.
Albert ascoltò con attenzione il racconto di Terence, non si sarebbe mai aspettato una meschinità tale da Susanna. Candy raccontò la sua storia, erano passati quasi tredici anni dalla sua scomparsa. Albert osservava Candy e Terence pensava a quante ne avevano passate quei due ragazzi che non avevano mai avuto l’opportunità di vivere il loro amore, erano lì ormai adulti eppure a lui sembravano gli stessi adolescenti di Londra, era così evidente che il loro amore conservava ancora la freschezza di quei giorni lontani.
Candy – “credo che sia giusto che Ange conosca la verità, so bene che la ami come una figlia, ma non è più una bambina, non possiamo nasconderle la verità per sempre”
Albert – “veramente Ange  conosce già la verità, lei sa tutto”
Candy – “come? Quando glie lo hai rivelato?”
Albert – “non glie l’ho rivelato io, in un certo senso sei stata tu Candy, qualche giorno fa ha trovato il tuo diario”
Candy – “povera piccola sarà sconvolta da quello che ha letto nelle pagine del diario. Voglio andare a parlarle, dove è ora?”
Albert – “veramente non so dove è, dopo aver letto il diario è andata via all’alba lasciandomi un biglietto dove diceva di non preoccuparmi, aveva bisogno di riflettere, anche ora Annie, Archie e Stear sono in giro a cercarla”
Mentre parlavano entrarono Annie e Archie nel salotto al piano terra, Candy si girò e Annie sbiancò a vedere l’amica, le due amiche sorelle si abbracciarono tra le lacrime.
Annie – “Candy, che bello vederti, ho sempre pensato che eri viva, mi sei mancata tanto”
Candy – “Annie cara, sei sempre bellissima, perdonatemi non volevo farvi preoccupare. Ti ringrazio per quello che hai fatto per Ange, so che sei stata una madre per lei”.
Archie era rimasto sulla porta era felice di vedere Candy, ma non capiva che ci facesse lì Terence, quando Ange era sparita Annie e Albert gli avevano raccontato la verità, parandosi davanti a Terence disse – “che ci fai tu qui? Non ti bastano tutti i danni che hai fatto? Quale uomo disonora la donna che dice di amare per poi abbandonarla quando è incinta di suo figlio?”
Candy si mise trai due – “ti prego Archie calmati, ci sarà tempo per le spiegazioni, ora la cosa importante è ritrovare Ange”
Archie – “va bene per il momento starò tranquillo, le cose importanti è che tu Candy sei tornata a casa e ora ritrovare Ange, ma tenetemi lontano questo verme di attore da strapazzo”.
Stear fu l’ultimo ad entrare, riconobbe subito Terence, e fu sorpreso di rivedere Candy che poteva riconoscere dalle foto – “zia Candy, sembra un sogno vederti Ange sarebbe così felice di abbracciarti, se sapesse che sei qui tornerebbe subito a casa”
Candy –“Stear caro, ti ringrazio perché sei stato un ottimo amico per la mia Ange”
Stear “zia Candy, non le sono stato abbastanza vicino, lei ha scelto di andarsene invece di confidarsi con me”
Candy – “non è per te, è normale che essendo sconvolta ha avuto bisogno di stare da sola. Terence, va a prendere Emily, come ho fatto a non pensarci prima, se fossi stata io l’unica che avrebbe capito dove mi sarei rifugiata sarebbe stata la mia amica sorella, quindi Emily può capire”.
Alla casa di Pony Ange si svegliava dopo due giorni, trovò davanti a se una donna sottile con gli occhiali che le sorrideva con dolceza – “signorina, finalmente si è svegliata, come si sente? A quanto pare la febbre è calata”
Ange – “mi sento un po’ stordita, dove mi trovo?”
Signorina – “è normale cara hai dormito per due giorni con la febbre alta, a quanto pare hai passato la notte sulla collina durante il temporale dell’altra notte. Si trova alla casa di Pony un piccolo orfanotrofio, io sono la responsabile Patricia O’ Brian, ma i miei ragazzi mi chiamano signorina Patty”
Ange – “così questa è la casa di Pony?”, Ange cominciò a piangere pensando che senza volerlo era arrivata proprio nel posto dove sua madre era cresciuta, come se una strana forza l’aveva condotta proprio in quel luogo che voleva da tanto visitare, sentiva come se aveva un appuntamento col destino.
Patty –“tutto bene signorina? Come si chiama?”
Ange –“grazie signorina per avermi curata, io sono Ange, è un vero piacere conoscerla. Non si preoccupi è che sono successe tante cose”
Patty – “cara Ange, sta tranquilla e riposa domani mattina se vuoi parleremo con calma. C’è qualche famigliare che posso avvisare che sei qua? Immagino che la tua famiglia sia preoccupata”
Ange – “se non le dispiace signorina Patty, preferirei parlarne con calma domani”
Patty – “certo cara, riposa domani parleremo”.
Patty tornando nella sua camera pensava a quella ragazza a cui si era sentita subito affezionata, quando aveva finalmente aperto gli occhi aveva trovato i suoi occhi tanto familiari – “Ange, possibile che è….?”
Emily arrivò a Lakewood dopo poco, tutti l’aspettavano nel salotto – “buonasera”
Candy – “Emily cara, c’è un problema e ho pensato che forse tu puoi aiutarci”
Emily – “se posso con molto piacere”
Candy – “vedi Ange ha scoperto la verità ed è andata via. So che voi siete molto legate, non sono riusciti a trovarla, tu immagini dove possa essere andata?”
Emily pensò che aveva tanto desiderato abbracciarla come sorella, poverina doveva essere sconvolta – “Candy, se non mi sbaglio l’orfanotrofio dove sei cresciuta non è lontano da qui, Ange mi ha detto tante volte che avrebbe voluto vedere dove sei cresciuta”
Candy – “certo la casa di Pony dove anch’io mi sono rifuggiata tante volte, partiamo subito”
Albert – “piccola, anch’io vorrei vederla subito, ma ormai è tardi e se Ange è alla casa di Pony Patty si sta prendendo cura di lei. Partiremo domani mattina presto, ora andiamo a riposare tu starai nella tua stanza mostreremo agli ospiti le loro camere”.
La mattina dopo Ange non aveva più la febbre, uscì di casa la mattina presto, salì sulla collina di Pony voleva vedere con calma il luogo tanto caro a sua madre, arrivò in cima e guardava il grande albero, i suoi rami forti davano un grande senso di protezione e sicurezza, si arrampicò sull’albero e sedette su un ramo, fissava l’orizzonte immersa nei suoi pensieri, certo la scoperta delle sue vere origini l’aveva sconvolta, ma non poteva scappare per sempre, non era giusto far preoccupare Albert che era stato pr lei un grande padre. Pensava all’ultima volta che aveva incontrato Terence su quella collina tanto simile a quella dove si trovava, aveva avvertito mentre parlava di sua madre le parole di un uomo innamorato, se solo avesse saputo, avrebbe voluto chiedergli perché le aveva abbandonate. Mentre fissava l’orizzonte vide arrivare un auto diretta verso la casa di Pony, riconobbe lo stemma degli Andrew, a quanto pareva l’avevano trovata, aveva bisogno di un po’ di tempo ancora, ma presto sarebbe scesa per raggiungere Albert.
L’auto degli Andrew si fermò davanti la casa di Pony, i bambini le andarono incontro, Patty uscì fuori richiamata dal vociare dei bambini, anche lei riconobbe subito lo stemma, quando vide uscire dall’auto Candy insieme ad Albert e Terence con una ragazza che non aveva mai visto si lanciò ad abbracciare l’amica che non vedeva da tanti anni, non riusciva a smettere di piangere.
Patty – “Candy cara, mi sembra un sogno, ho pregato tanto perché tu tornassi a casa sana e salva, ringrazio il buon Dio per averti rimandato da noi”
Candy – “grazie Patty, le tue preghiere sono servite mi sono salvata per miracolo. Ho una cosa importante da chiederti, è arrivata qualche giorno fa una ragazza da voi?”
Patty – “intendi tua figlia Ange? Si è arrivata tre giorni fa, aveva la febbre, si è risvegliata ieri sera e ho capito solo ieri chi era, non aveva più la febbre, ma mi sembrava stanca, così ho pensato di parlarci stamattina e di avvisare poi Albert”
Candy – “grazie al cielo sta bene. Ora dov’è?”
Patty – “quando mi sono alzata stamattina non c’era in camera, ma i bambini mi hanno detto di averla vista sulla collina”.
Candy corse subito verso la collina, Terence stava per seguirla quando fu fermato da Albert – “credo che per il momento sia meglio che la raggiunga solo Candy, lasciamole sole avranno tanto da dirsi, quando saranno pronte ci raggiungeranno loro”
Terence – “hai ragione Albert”.
Candy correva sulla collina come quando era bambina, il cuore pieno di gioia al pensiero di rivedere Ange, arrivò in cima alla collina, ma non vide nessuno, chissà dove era andata, avvicinandosi al grande albero vide la ragazza seduta su un ramo in alto così assorta nei propri pensieri da non accorgersi di lei. Candy iniziò a salire accorgendosi che non aveva perso la sua agilità, poi l’idea di raggiungere finalmente sua figlia le metteva le ali. Quando Candy arrivò pochi rami sotto dove Ange era seduta la ragazza si accorse di lei, le due si guardarono negli occhi, Ange non riusciva a crederci quante volte aveva sognato di vedere arrivare sua madre e ora eccola lì su quell’albero, non poteva certo buttarsi tra le sue braccia visto l’altezza, ma aspettava con ansia che Candy la raggiungesse, dopo un attimo di esitazione Candy continuò a salire fino a sedersi sul ramo accanto a Ange.
Candy – “ciao Ange, sei diventata veramente una bella ragazza”
Ange – “mamma? Come è possibile, sto sognando?”
Candy – “no cara, non stai sognando. Perdonami piccola, non volevo abbandonarti, ma avevo perso la memoria”
Ange – “mamma mi sei mancata tanto, sono così felice di vederti” disse tra le lacrime
Candy – “non piangere piccola, ora sono qui e non ti lascerò mai più. Anche tu mi sei mancata, anche se non avevo memoria ti sognavo tutte le notti, il mio cuore non poteva dimenticarti, quando sono stata male è stato il ricordo di te a tenermi in vita, avevo promesso che ti avrei protetta ad ogni costo dalla sofferenza e invece ti ho fatto crescere senza una madre”
Ange – “mamma perdonami, ma ho letto il tuo diario, era tanta la voglia di conoscerti. Mi dispiace che hai sofferto tanto, non avrei mai immaginato certe cose”
Candy – “ora sai tutto di me e Terence, immagino lo shok che hai subito. E’ incredibile che ti sei rifuggiata proprio su quest’albero, era qui che io mi rifuggiavo nei momenti di maggiore sofferenza, lo chiamavo papà albero, si vede che ci somigliamo tanto”
Ange – “il mio problema è che a quanto pare ne ho due di padri, non capisco come è possibile che Terence ci ha abbandonate, sai l’ho conosciuto, ma non sapevo ancora la verità, mi aveva fatto un ottima impressione, anzi mi era sembrato innamorato di te. Tu ne sei ancora innamorata?”
Candy – “si cara, e credo che lo amerò per sempre. Devo dirti che lui non voleva abbandonarci, ha saputo che sei sua figlia solo poco tempo fa, Susanna gli aveva nascosto il telegramma dove lo mettevo al corrente della mia gravidanza”
Ange – “è una storia assurda, povera Emily ora capisco gli atteggiamenti della madre, lei è mia sorella e non solo la mia migliore amica, voglio essere una buona sorella. C’è un’altra cosa, vorrei parlare con Terence e conoscerlo meglio, credi che papà Albert ci resterà male?”
Candy – “tesoro mio, Albert ti adora e capirà il tuo bisogno di conoscere tuo padre, infatti sono alla casa di Pony che ci aspettano entrambi, e c’è anche Emily, ti va di raggiungerli?”
Ange – “va bene mamma, ma prima devo fare una cosa appena scendo dall’albero”.
Ange e Candy scesero insieme dall’albero, si guardarono per un lungo istante poi Ange si lanciò tra le braccia della madre, era per entrambe un sogno che si avverava, ridevano e piangevano insieme.
Arrivate alla casa di Pony Albert, Terence e Emily le aspettavano nel piccolo salottino, Albert e Terence si alzarono all’istante mentre Emily restò a una certa distanza, per prima cosa Ange si lanciò tra le braccia di Albert
Ange – “perdonami papà, non volevo farti preoccupare”
Albert – “tranquilla piccola, l’importante è che stai bene. C’è qualcun altro che è venuto fin qui per vederti”.
Ange si staccò dall’abbraccio di Albert e si diresse verso Terence, i due si fissavano negli occhi, il verde smeraldo si perdeva nel blu mare durante un tempo che sembrava infinito, quanto si era sentita attratta da quello sguardo fin dalla prima volta che l’aveva incrociato, in quel momento ne capiva il motivo.
Ange – “così tu sei….”
Terence – “si piccola, lo so dovremo imparare a conoscerci, ma ti prego permettimi di abbracciarti”
Ange e Terence si abbracciarono mentre Candy li guardava commossa, le sembrava un sogno.
Gli occhi di Terence fissavano Ange pieni di lacrime – “non ci posso credere ho finalmente accanto a me le donne più importanti della mia vita. Vieni Emily”
Emily si avvicino e terence le fissava tenendo le mani sulle spalle delle due ragazze –“voi due e Candy siete le persone che amo di più”
Ange – “a quanto pare siamo sorelle”
Emily – “già mi tocca sopportarti”
Ange le fece una linguaccia e Emily le tenne un finto broncio, tutti e tre scoppiarono a ridere
Terence – “a quanto pare avrò il mio bel da fare con voi due”
Candy osservava la scena commossa, finché vide Albert uscire dalla stanza.
Candy – “Albert aspetta, io sono tua moglie non ti lascerò, non posso dimenticare quello che hai fatto per noi”
Albert – “piccola, è tempo che voi abbiate finalmente l’opportunità di vivere il vostro amore ed essere felici, noi non abbiamo avuto rapporti fisici, non sarà difficile avere l’annullamento del matrimonio”
Candy – “Albert grazie, sei un uomo meraviglioso, e tu che farai?”
Albert – “è tanto che desidero tornare in Africa, penso che farò un viaggio e lascerò gli affari in mano ad Archie”.
Candy – “arrivederci Albert, tu farai sempre parte della nostra vita, promettimi che ci scriverai”
Albert – “certo che vi scriverò e un giorno ci rivedremo”.
Candy tornò dentro la gioia che si respirava era grande, sembrava che tutti e quattro fossero sempre stati assieme, era tempo per loro di cominciare una nuova vita come una famiglia, Terence la strinse a sé e la baciò mentre Ange ed Emily speravano nel cuore di vivere un amore come il loro che resisteva alle tempeste con Stear e Lucas.

Nda: care lettrici, siamo arrivate all'ultimo capitolo, voglio ringraziarvi tutte per la vostra pazienza. Presto pubblicherò l'epilogo, ma vorrei  tanto sapere che ne pensate della mia storia
   
 
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