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Autore: myriamsilv    16/11/2013    4 recensioni
La figlia di Candy e Terrence, gli occhi della madre col velo di malinconia del padre, una storia forte
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO I
Albert tornò in Africa dopo tanti anni, desiderava rivedere l’ambulatorio che aveva costruito e il suo vecchio amico il dottor Frank Jeffer.
Dott. Frank – “Albert, quanti anni, non vedo l’ora di farti vedere le migliorie che abbiamo apportato all’ambulatorio grazie ai tuoi finanziamenti. Chi avrebbe mai immaginato che quel giovane che collaborava con me era il capo della famiglia Andrew. Devo chiamarti signor Andrew?”
Albert – “non scherzare Frank, io sono sempre lo stesso Albert”
Dott. Frank –“ti ricordi di mia moglie Luane?”
Albert – “certo, sempre incantevole” disse baciandole cavallerescamente la mano
L’affascinante donna di colore sorrise – “grazie Albert, siamo felici di rivederti, anche Diane non vede l’ora”.
Il dottor Frank Jeffer veniva da una buona famiglia di New York, ma durante un periodo di volontariato in Africa aveva conosciuto Luane una donna del luogo e se ne era innamorato, quando decise di sposarla la famiglia lo diseredo da quell’unione era nata Diane.
Albert – “a proposito, dov’è la piccola Diane?”
Dott. Frank – “amico mio, non è più tanto piccola, oramai è una giovane donna, sta lavorando in ambulatorio è una dottoressa”
Albert si rinfrescò e andò a visitare l’ambulatorio, era così cambiato dall’ultima volta, non era più la capanna che ricordava, ma si era trasformato in un piccolo ospedale che conteneva tutte le attrezzature più moderne per poter curare al meglio i pazienti, nonostante quella ventata di modernità il villaggio conservava una natura incontaminata che riempiva il cuore di pace e lo faceva sentire a casa.
Arrivato al reparto pediatrico notò una dottoressa china su un bambino, aveva degli atteggiamenti così materni che lo colpì subito, era una giovane donna molto bella alta e sottile con dei lunghi capelli neri e la pelle non molto scura.
La dottoressa alzandosi notò Albert e sorrise per poi lanciarsi tra le sue braccia – “Albert, che bello che sei tornato”
Albert restò sorpreso da tanta familiarità – “mi perdoni dottoressa, non riesco proprio a ricordarmi di lei”
Dottoressa – “ma dai Albert, sono Diane”
Albert la osservò non era rimasto nulla della terribile ragazzina quattordicenne che lui ricordava – “perdonami Diane, sono felice di vederti, sei davvero cresciuta”
Diane – “lo voglio sperare, sono passati venti anni, ti aspettavi la ragazzina dispettosa con le trecce?”.
I giorni passavano piacevoli, Albert lavorava tanto, gli faceva bene l’aria familiare e la natura selvaggia restava incantato a guardare i tramonti, ogni sera si sedeva all’esterno perso nei propri pensieri ad ammirare i lunghi tramonti, in una di quelle sere Diane gli si avvicinò.
Diane – “posso signor Andrew o disturbo?”
Albert –“Diane tu non disturbi mai, poi da quando mi chiami signor Andrew?”
Diane – “da quando mi sono resa conto che non sei più l’Albert che ho conosciuto venti anni fa”
Albert – “cosa? Io sono lo stesso Albert di sempre”
Diane – “senti Albert, io non so cosa ti è successo in questi anni, ma so che l’Albert che conoscevo era sempre allegro, spontaneo, pieno di energie che contaggiavano chiunque gli stava intorno, orasei silenzioso con un velo di tristezza negli occhi, sembri sempre distante. Immagino che il peso delle responsabilità siano state pesanti in questi anni, ma credo che sei venuto qui anche per ritrovare te stesso, e ti consiglio di ritrovarlo presto. Non abbiamo bisogno dell’aiuto di persone a metà. Perdonami se sono stata troppo dura sappi che se hai bisogno puoi parlare con me”.
Albert era rimasto colpito dalla schiettezza con cui Diane gli aveva parlato, non poteva andare avanti in quel modo era tempo di reagire.
I mesi trascorsero veloci Albert tornò pian piano quello di un tempo, senza rendersene conto aspettava sempre con maggiore ansia le sue chiacchierate serali con Diane, lui si era confidato con la ragazza che si era dimostrata un ottima ascoltatrice, lei gli parlava dei suoi sogni e dei suoi progetti, gli piaceva quella ragazza dal carattere allegro e spensierato e pure così inflessibile e decisa nel lavoro, la loro amicizia cresceva ogni giorno e anche la loro affinità sul lavoro.
Dopo sei mesi Albert tornò negli Stati Uniti e si fermò qualche giorno a New York a casa di Candy  e Terence, casa che era stata il suo dono di nozze per i due ragazzi, il suo cuore era tornato sereno, era felice di vedere Candy e Ange, soprattutto le trovava veramente bene, aveva anche ritrovato il suo vecchio amico Terence e per lui Emily ormai era un’altra nipote.
Tornato a Chicago si sentiva solo la grande casa era troppo vuota, non se la sentiva di fermarsi sempre da Annie e Archie anche se a loro faceva piacere, specialmente da quando Stear si era trasferito a New York per studiare architettura.
Le lettere di Diane erano la sua finestra sull’Africa, la continua corrispondenza rappresentava la sua oasi di pace nel caos degli affari, aveva nostalgia dell’Africa, degli spazzi sconfinati, dei suoi animali, i suoi abitanti, soprattutto ormai doveva ammettere che aveva nostalgia dei momenti serali con Diane, aveva nostalgia di quella giovane donna, pensò che Archie aveva fatto un ottimo lavoro in sua assenza e presto sarebbe potuto partire di nuovo.
Dopo sei mesi Albert tornò in Africa pieno di regali per i bambini che Candy, Annie e le ragazze gli avevano aiutato a preparare, ma quella volta poteva fermarsi solo tre mesi. Frank Jeffer e sua moglie Luane osservavano come Diane era stata triste nel periodo in cui Albert era stato lontano e come era tornata felice quando lui era lontano, Diane e Albert passavano sempre più tempo insieme, ormai nel villaggio si vociferava di una relazione trai due, non che la cosa gli sarebbe dispiaciuta, conosceva Albert e la sua onestà, ma non voleva che sua figlia soffrisse, così una sera decise di parlare chiaro con lui.
Dott. Frank – “Albert, forse ti avrà stupito la mia richiesta, ormai saprai quello che si vocifera nel villaggio su te e Diane, tu tra un mese andrai via e lei è la mia unica figlia, non voglio vederla soffrire”
Albert – “Frank, capisco quello che provi, sappi che tengo molto a Diane, in questi mesi di lontananza ho capito quanto, vorrei chiederti la sua mano, se lei accetterà o in mente un piano che renderà tutti felici”
Dott. Frank – “sono sicuro, della tua onestà amico mio, se Diane accetterà io e mia moglie saremo felici di darvi la nostra benedizione, falle pure la tua proposta”.
La sera dopo Albert e Diane si ritrovarono come sempre dopo il lavoro, Albert era nervoso, ma non poteva più attendere – “Diane, come sai bene tra un mese dovrò Tornare negli Stati Uniti”
Diane si voltò per non fargli vedere che i suoi occhi si riempivano di lacrime, lo sapeva bene, ma non voleva pensarci – “lo so Albert, ma ti prego non parliamone ora”
Albert le prese la mano costringendola a voltarsi e a guardarlo negli occhi, asciugò le sue lacrime, allora la ragazza lo sorprese gli butto le braccia al collo e lo baciò, non aveva mai ricevuto un bacio così forte che lo fece vacillare.
Diane – “perdonami”
Albert – “di cosa? Mi hai solo anticipato. Voglio che tu parta con me”
Diane – “non posso, la mia vita e i miei sogni sono qui”
Albert – “e la la mia vita e i miei sogni sono qui con te. Voglio che tu venga con me per conoscere la mia famiglia, il tempo di lasciare l’azienda nelle mani di mio nipote e torneremo qui insieme”
Diane – “faresti questo per me?”
Albert – “veramente lo farei per me, con te ho ritrovato me stesso, ho sempre sognato di vivere nella natura. Vuoi essere mia moglie?”
Diane – “siiii”
I due si baciarono con passione, Albert finalmente era veramente a casa, finalmente anche lui aveva trovato un amore, la sua casa era nel cuore della donna che amava e che ricambiava il suo amore.

Nda: carissime, eccomi al primo epilogo, che ne pensate come soluzione per Albert? Il prossimo sarà l'ultimo e ho in serbo una sorpresa che vi pacerà. Datemi un cenno che vi è piaciuta la mia storia
   
 
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