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Autore: Capitan Vink Harlock    13/11/2013    2 recensioni
Questa storia è ambientata nel mondo di Scrubs e tratta di un gruppo di personaggi (alcuni della serie e altri inventati da me medesimo) che si fronteggiano con una realtà più grande di loro, l'Ospedale del Sacro Cuore.
Piano piano i "pivelli" prenderanno maggior confidenza, fino a diventare medici esperti.
Non mancheranno i "mostri sacri", come il dottor Cox, "Wild Bob" Kelso, J. D. e Turk, oltre a Carla, Elliott, l'inserviente e tanti altri!
Perciò, basta parlare e leggetela!
Buon annoiamento... cioè, divertimento!
Genere: Comico, Satirico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Benny andò dal signor Sellert, pensando a come l’avrebbe salutato … ‘Salve, sono il suo stupendo medico!’ no, troppo pomposo … ‘Sono venuto qui per salvarla!’ no, troppo presuntuoso. Ecco, magari … “Buongiorno, signor Sellert” disse sorridendo, “Sono il dottor Hent e sarò il suo medico” “Buongiorno, recluta!” “Come recluta?” chiese Benny. “Sei nuovo, vero ragazzo? Eh eh, lo sono stato anch’io, ai tuoi tempi!” “Che intende, signore?” “Io sono stato nelle giungle del Vietnam mentre tu ti smanacciavi ancora il cosetto, perciò so che significa essere un pivello!” “Ok …” disse Benny, stranito ed inquietato. Scorrendo la cartella, annunciò trionfante: “E’ solo un’infiammazione della cistifellea, facilmente operabile!”. “D’accordo, ragazzo! Voglio solo una cosa, però” “Dica, disse Benny, e vedrò che posso fare!” “Non voglio assolutamente anestesia” “Ma come?” fece Benny, stupefatto. “Voglio che mi infiliate un portafogli in bocca e mi operiate così, in modo che io possa rivivere l’Ospedale di Guerra!”, rispose quello. “D’accordo, signore” rispose Benny; e se ne andò, sconsolato e pensieroso. “Turk!” sentì Benny gridare da J. D., “non mi hai ancora dato l’abbraccio del giorno!”. “Hai ragione, coso, ma c’è Benny che mi sta parlando di un problema serio …” “Quale?, lo interruppe, Dimmi se posso aiutarti!”. “Non penso, fece Benny, vedi, il signor Sellert vuole che io lo faccia operare senziente, con solo un portafogli in bocca. Cioè, completamente sveglio!”. “Il mio vuole affiggere una svastica sul suo letto, ma gli ho detto che il signor Vasenskij, suo compagno di stanza (tra parentesi, viene dalla Russia) vorrebbe invece una falce ed un martello, e così hanno cominciato a litigare … Il problema è che il colonnello Hartz è cieco da un occhio e il signor Vasenskij è sordo da un orecchio, così il tutto è stato alquanto surreale, sai tipo ‘ sporco comunista, dove diavolo sei?’ (immaginatevi le voci da ultraottantenne babbione) ‘che hai detto, aborto nazista??’ e così via per tutta la giornata … Benny, ci sei?!” “Eh, cosa …?” disse Benny, ridestandosi come se avesse dormito, “Comunque, Turk, cos’hai intenzione di fare?” “Semplice, disse lui, consulterò J. D.! Allora, che ne dici?” “Potremmo dargli un portafogli con tanti cuoricini, per rendere il tutto più dolce!” “Coso, è una colecistectomia, non un pomeriggio di giochi in cui si finge di prendere il the con le bambole!” “Va bene, allora riempi di anestetico il portafogli!” disse scocciato. “Geniale!” disse Benny. “Per me va bene!” confermò Turk. Benny tornò dal signor Sellert, allegro e contento, e gli disse: “Signor Sellert, ho fatto in modo che il suo desiderio si possa realizzare!” “Grazie, giovane!” disse quello, e fece il saluto. Benny fece un sorrisetto nervoso e andò via, infastidito. Non poteva credere che ci fossero delle persone talmente malate della guerra da volersi operare a freddo, senza anestesia, ma pare che esistessero, dunque si rassegnò. Il giorno dell’operazione. Turk è sudato e preoccupato. E’ solo la sua seconda operazione, e la sta compiendo su un paziente sveglio! Prima incisione. “Bisturi, pinze e forbici da 22!” grida ad un infermiera, pieno di ansia. Il paziente emette un grido, che dopo un po’ si attenua fino a spegnersi. Preoccupato, Turk controlla i parametri, ma è tutto a posto. ‘Ha funzionato, cazzo!’ sta pensando, ‘Si è addormentato!’. Si muove come fosse un orologiaio od un meccanico con una vettura d’epoca. Passano i minuti. “Punti!” grida all’infermiera, e quella esegue. Sudore sulla fronte come Gesù nell’orto degli olivi. “Garza, benda e disinfettante!” e quella glieli passa. Attimi interminabili. Ogni fottutissima cosa è sul filo del rasoio. Finito tutto, si passa una mano sulla fronte e dice ad un infermiere lì vicino: “Chiamate lo specializzando Hent”. E quello andò. Benny corse, in preda al terrore, verso Chirurgia e pregò che tutto fosse andato bene. Non sapeva cosa pensare e dunque preferì non farlo affatto. Entrò, e trovò Turk intento a lavarsi le mani e a togliersi il camice, sudato e sporco. Sudato e terrorizzato, Benny gli chiese: “Allora?”. Turk si tolse la bandana, rassicurandolo con lo sguardo da omino Michelin. “Tranquillo, coso, disse mettendogli una mano sulla spalla, il tuo primo caso sta bene”. Questo è il secondo capitolo, ragazzi/e! Costato fatica, ma alla fine completato, spero che valga la pena leggerlo … Ci si rende conto che anche J. D. può avere idee geniali! Qui ognuno deve affrontare i suoi problemi personali, per poter lavorare al meglio. Mi raccomando, lasciate qualche recensione, se potete! Saluti, il vostro Vincenzo! P. S.: Scusate se è tutto attaccato, ma non ho ancora scaricato il programma :/
  
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