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Autore: telesette    14/11/2013    0 recensioni
Come previsto da Cody, l'uomo storse visibilmente il naso non appena lo vide mettere piede nella stanza.
Agli occhi di Miles Langford, Cody Culp era solo un giovane ex-criminale in libertà vigilata.
Nient'altro che un poco di buono.
Uno che aveva già "bruciato" la sua unica possibilità di vivere onestamente.
Già il fatto che sua figlia andasse in giro assieme a costui, era motivo più che sufficiente per procurare all'austero genitore un insostenibile fastidio. Figurarsi poi, non appena Christie glielo propose, come accolse l'idea di ritrovarsi quella specie di teppista in casa sua...
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Christie entrò come una furia nell'ufficio del padre, senza neppure prendersi la briga di bussare, tanto che questi si preoccupò addirittura che potesse esserle successo qualcosa. Troncando velocemente la telefonata che stava facendo in quel momento, Miles Langford drizzò il capo dalla scrivania e concentrò lasa completa attenzione su quali che potevano essere i problemi della figlia.

- Tesoro - esclamò. - Che faccia scura... E' successo qualcosa, qualcuno ti ha aggredita?

Per tutta risposta, Christie piantò gli occhi in quelli del genitore, sfoderando un tono di voce duro e deciso che lui non le aveva mai sentito usare prima.

- Non mi è successo niente - rispose. - E lo sai perché? Perché qualcuno si è preso la briga di difendermi, anche a costo di violare i termini della libertà condizionata... una persona che non ti ho mai sentito ringraziare una sola volta, neppure in privato!
- Non capisco - fece Langford sbarrando gli occhi.
- Sto parlando di Cody - sottolineò lei. - Se non fosse stato per lui, e per il modo in cui ha inteso prendere le mie difese, cosa credi che mi avrebbero fatto?

Langford inarcò severo il sopracciglio.

- Io sono sempre stato contrario all'idea che tu venissi a studiare qui; se fossi rimasta a Mixan, non...
- Non cambiare discorso - lo interruppe Christie. - Sai bene che non è questo il punto: il punto è che Cody mi ha salvata da uno schifoso che stava per violentarmi e, invece di ringraziarlo, lo hai ammonito di fargli rapporto con la polizia, neanche fosse stato lui a mettermi le mani addosso!

Ora Langford cominciava a capire.
Evidentemente Christie non accettava ancora il fatto che Cody Culp fosse un mezzo delinquente e, dal momento che le aveva tassativamente proibito di frequentarlo, sperava forse di convincerlo a ritornare sulla sua decisione.
La cosa intristiva molto Langford, il quale aveva sempre contato che sua figlia fosse quantomeno in grado di distinguere il bene dal male, e quasi non riusciva a credere che Culp l'avesse già "traviata" al punto da farla ribellare a suo padre.

- Christie, per l'amor di Dio, che ti sta succedendo? Non ti riconosco più...
- Nemmeno io ti riconosco, papà - esclamò ancora lei, scuotendo il capo con disappunto. - Sei sempre stato un uomo ragionevole, anche dopo che è morta la mamma, e perché adesso ti comporti in modo così duro e ostinato?
- Non sai quello che stai dicendo - tagliò corto Langford bruscamente.
- Oh, invece credo proprio di saperlo benissimo - fece Christie, stringendo
gli occhi. - Quanto ti umilia non essere onnipotente? Quante volte esci da questo ufficio, anche solo per renderti conto di cosa accade realmente là fuori, e quanto ti stanno veramente a cuore gli studenti di questa scuola?
- Te lo ha detto Culp, non è vero?
- Rispondi, invece di parlare sempre di lui come se fosse un mostro!
- Tesoro, ne abbiamo già parlato - mormorò Langford. - La logica di quel ragazzo va contro il semplice concetto del "vivere civilmente"; è cresciuto in un ambiente di droga e violenza, come fai a non rendertene conto?
- Sei tu che non vuoi rendertene conto: quello che stava per succedere a me, così come centinaia di altre cose, succede ogni giorno sotto gli occhi di tutti; tu stesso sai che non è possibile avere tutto sotto controllo, specie quando una ragazza viene violentata e tutti preferiscono voltare la testa dall'altra parte; e prima che il sistema possa intervenire, come unica soluzione che tu ritieni possibile, i veri criminali fanno in tempo a commettere almeno cinque reati alla volta!

Langford fece per ribattere, tuttavia Christie aveva appena iniziato.

- Se Cody non fosse intervenuto in quel momento, se invece di colpire subito quello schifoso si fosse preoccupato di seguire le regole e di chiamare un insegnante, oggi io potrei anche non essere qui a parlare!
- Infatti ho sempre detto che questa scuola non...
- Perché? perché sono tua figlia? Allora tutte le altre studentesse che subiscono abusi qui dentro, per loro il discorso cambia... non è vero ?!?
- No, aspetta: esistono un codice civile e un regolamento, che sono alla base della nostra società, non possiamo mettere gli uomini sullo stesso piano delle bestie!
- Alcuni uomini SONO BESTIE, papà - puntualizzò Christie. - E se qualcuno ha la forza di difendersi e di reagire, per impedire che le persone care abbiano da soffrire la violenza altrui, che cosa c'è di sbagliato in questo?

Improvvisamente Langford si rese conto che la sua logica di educatore stava pericolosamente vacillando, sotto le dure e giustissime osservazioni della figlia.
Con sua grande sorpresa e stupore, Christie lo stava mettendo con le spalle al muro.
Non sapeva cosa rispondere.
Chiamare la logica e la compostezza a smontare le affermazioni ribelli della figlia, per quanto lui stesso cercasse ancora di convincersene da solo, suonava con una freddezza fortemente ipocrita. Non c'era alcuna umanità nel concetto assolutistico delle regole, laddove queste contrastavano con il difendere a tutti i costi la vita di un'altra persona, e ciò rimetteva in discussione tutti i precetti e le convinzioni cui Langford aveva sempre creduto fino a quel momento.

- Non puoi giudicare Cody, non dopo quello che ha fatto per me, non ne hai alcun diritto!

L'uomo rimase a bocca aperta, incapace di proferire alcunché.
Che fine aveva fatto la dolce e timida Christie, la stessa che conosceva fin da quando era bambina?
La ragazza di fronte a lui era completamente diversa.

- Se hai intenzione di rimandarmi a Mixan, solo perché qui non ritieni che io sia al sicuro, allora devi scendere dal piedistallo e riconoscere che le regole da sole non bastano!
- Christie, tesoro, io non...
- Mi dispiace papà, credimi - concluse lei con amarezza. - Ti voglio un bene dell'anima, e te ne vorrò sempre, ma voglio bene anche a Cody... lo amo, lo amo perché non è la persona che credi tu, devi fartene una ragione!

Ciò detto, Christie si asciugò gli umori dagli occhi e uscì fuori dalla stanza senza nemmeno aspettare un'evntuale risposta da parte dell'altro.
Miles Langford era rimasto senza parole.
Le dure parole di Christie lo avevano profondamente scosso, fin nelle sue più intime convinzioni.
D'un tratto non era più tanto sicuro.
Christie gli aveva posto davanti un vero e proprio dilemma: se il sistema in cui lui aveva sempre creduto presentava effettivamente dei punti deboli nella giusta e corretta applicazione delle regole, oltretutto mostrandosi inefficace col tipo di situazione da lei descritta, poteva forse ritenere il soccorritore di sua figlia alla stregua di un criminale?
Domanda non facile per la quale, dentro di sé, sentiva assolutamente il bisogno di trovare una risposta. 

 

( continua )

   
 
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