Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: HarrysSwallows    14/11/2013    1 recensioni
Darcey Styles. Il mio cognome vi dice tutto. E se fossi stance di avere intorno persone che mi "amano" solo per chi è mio padre?
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter One


-Darcey! Vieni ad apparecchiare la tavola!- mi urla mia madre dal salotto. Sbuffando scendo le scale. Mi chiamo Darcey Styles, ho 16 anni, vivo a Londra, i miei genitori sono Alexis ed Harold Styles. Si, sono la figlia di Harry. Ho i capelli di mia madre, lisci e castani, sono alta come mio papà, sono magra come mia mamma. Sono il frutto dell’amore dei miei genitori che hanno combattuto per stare insieme, mia mamma dice che questo è dimostrato dai miei occhi, uno verde e l’altro marrone scuro, come quelli dei miei genitori, uno con gli occhi verdi e una con gli occhi marroni.
Prima che possa scendere le scale per fare quello che mia madre mi ha chiesto sento il mio telefono squillare. “Jaw” leggo sul display. È mio cugino. Jawaad Malik. In realtà non siamo davvero cugini, ma ho tre zii e tre zie acquisite, sono Zio Niall e Zia Hanna, Zio Zayn e Zia Perrie , i genitori di Jaw, e Zio Liam e Zia Dany. Di conseguenza ho anche delle cugine acquisite, le mie migliori amiche, Irish Horan e Kelly Payne. Andiamo a scuola insieme e abbiamo tutti la stessa età. Sapevo che nella band di mio padre c’era anche un altro, un certo Louis, ma che dopo che si sono sciolti non sono rimasti in buoni rapporti e lui è tornato a Doncaster senza farsi più vedere, mio padre c’è stato molto male, erano come fratelli.
Risopondo.
-Pronto Jaw?
-Darcey? Ha detto mia madre di dirti che tra dieci minuti siamo lì.
-Perfetto, avviso i miei.
E attacco. Stasera avremmo fato una sorta di riunione di famiglia, come tutte le domeniche d’altronde. Oggi era il nostro turno, la settimana scorsa eravamo stati da Irish e quella prima da Kelly, stavolta da noi.
-Mamma!- chiamo una volta finito di apparecchiare. –Si?- chiede. –mi ha chiamato Jaw, tra una manciata di minuti sono qui. –Perfetto..mi ha chiamato anche la zia Dany, loro saranno qui alle nove in punto, puoi chiedere a tuo padre se ha sentito zio Niall?- Annuisco e cerco papà intento ad accendere il camino. –Papà?- chiedo. –Si principessa?- si alza in piedi. –Hai sentito zio Niall?- Annuisce. –Saranno qui a momenti-
Sorrido. –Lo dico alla mamma- sorride anche lui. La mamma dice che abbiamo lo stesso sorriso. Credo sia vero. Suonano alla porta. –Darcey apri!- grida mia madre. Che dispotica. Apro la porta e Jawaad  mi sorride. –Ciao Kitty- fa con quello sguardo da idiota. –Ma la smetti di chiamarmi così?- sorrido abbracciandolo. –Ciao piccola- mi abbraccia zio Zayn. –Ciao Zio, ciao Zia, mamma è in cucina e papà è in salotto che cerca di dare fuoco a casa- ironizzo sull’incapacità di mio padre nell’accendere un camino.  Prendo la mano di Jaw e lo tiro in camera mia. –Noi andiamo di sopra!- urlo dalle scale. –bene!- risponde mia madre. Appena chiudo la porta della mia stanza alle nostre spalle Jawaad mi cinge la vita con le braccia. Lo guardo negli occhi prima di attaccarmi alle sue labbra. –Mi sei mancata tanto!- esclama appena ci stacchiamo. –Anche tu..mi dispiace che non ci possiamo vedere tanto..ma sai come la prenderebbero i nostri..malissimo- dico. –Soprattutto tuo padre, Kitty- sorrido. –Non chiamarmi così davanti ai tuoi, nemmeno davanti ai miei e poi sai che non lo sopporto- sorride. –Ma sei la mia gattina- sbuffo. –Non sono il gatto di nessuno io!- mi fingo offesa. Le sue labbra si avvicinano al mio orecchio. –i graffi che ho sulla schiena dicono il contrario- arrossisco. –Smettila- sussurro prima che incominci a baciarmi il collo. –Jaw..non qui- provo a scollarmelo di dosso. –Va bene..- si stacca sedendosi sul letto. –Tra poco arriveranno anche Irish e Kelly-  non faccio in tempo a finire la frase che  qualcuno suona alla porta. –Darcey!- urla mia mamma. Corro andando ad aprire, sono le nove precise, quindi sarà zio Liam con Kelly e zia Dany. Infatti quando apro la porta Kelly mi si butta fra le braccia. –Ciao Kel- dico stringendola. –Ciao Kitty!- uffa! Da quando sapeva di me e Jawaad non la smetteva di chiamarmi così. –Zio Liam!- esclamo scacciando mia cugina. –Principessa!- mi prende in braccio facendomi girare. –Come sei cresciuta!- constata. –Ma è passata solo una settimana!- lo rimprovero. –Ah b’è..sei cresciuta lo stesso!- Mi fa morire dal ridere. –Zia!- stringo forte mia zia Danielle. –Ciao piccola- è stata come una seconda mamma per me, come anche zia Hanna e zia Perrie. Prendo la mano di Kelly e la porto di sopra, Jaw è sul letto che gioca con il mio cellulare. –Ah ma c’è anche lui!- esclama sorridente Kelly buttandosi sopra Jawaad. –Ciao pulce!- le scompiglia i capelli. –Ciao topo!- fa lo stesso. Si volevano molto bene e io non ero gelosa. –allora piccioncini come va?- chiede sedendosi sul mio letto. –Benissimo- sorrido. –Gelosa eh Payne?- ride il mio ragazzo. –Si, certo, tu sei mio!- scherza. –Mi dispiace Kel..ora è mio!- rido, poco dopo qualcuno bussa alla mia porta. –avanti!- diciamo in coro. Irish spunta dalla porta. –Bionda!- urla Jawaad correndo da lei. –Moro!- ricambia stringendolo. Ridiamo. –Ragazzi! È pronto!-  bussa Perrie alla nostra porta. –Arriviamo mamma- la congeda Jaw. –Tesoro che hai sul labbro?- chiede Perrie avviciandosi. –Ehm..niente- mi guarda. Perrie lo pulisce col pollice. –è rossetto?- chiede. –No mamma- Oddio è il mio rossetto. Oddio. –Cammina a tavola!- lo prende per il collo della maglia e lo spinge fuori dalla porta. Noi ridiamo.
A tavola siamo seduti noi ragazzi da una parte e i genitori dall’altra, Jaw mi tiene la mano sotto al tavolo.
-Hahah e vi ricordate quella volta che è caduto sul palco?- ridevano zio Niall (o zio Nello come lo chiamo io) e mio padre. –Sono scivolato ok?- si giustificava lui. –No, in realtà Lou ti ha fatto lo sgambetto..- ammette zio Liam. –Lo sapevo!- ribatte mio padre. –Ehm…Harry- lo chiama il padre di Kelly. Lui alza gli occhi. –A proposito di Lou..-  Mio padre si irrigidisce. –So che ha appena preso casa in città..- continua zio Niall. –Non mi interessa- risponde freddo mio padre diventando serio all’improvviso. Non l’avevo mai visto cambiare espressione così rapidamente.  Stringo la mano di Jaw. –Che ne dite di passare al secondo?- mia madre spezza il silenzio. –Certo!- esclama zio Niall. –Sempre il solito..- gli accarezza la testa zia Hanna.
*La mattina Dopo*
-Mamma! Io vado a scuola!- urlo uscendo. –è già arrivato Jaw?- chiede fermandomi. –Si..vado- le bacio la guancia. –Ciao papà!- saluto mio padre percorrendo il vialetto di casa intento a sistemare l’auto. –Ciao piccola! Ciao Jaw!-  Il mio ragazzo fa un cenno a mio padre, prima di farmi salire sulla moto di mio zio. –Che bella!- esclamo. –Era di mio padre..quando aveva la mia età l’ha comparata e ora me lìha regalata per i sedici anni- dice fiero. –Non darti arie Malik, andiamo- Saliamo sulla moto e io mi attacco a lui. –Va piano- chiedo. –Certo Kitty- afferma prima di partire alla velocità della luce. Non appena arriviamo lo rimprovero. –Ma sei matto!?- Lui ride. –Ho corso troppo?- chiede. –No! Mica!- esclamo ironica. –Scusa Kitty- fa gli occhi dolci e non resisto baciandolo. Vedo con la coda dell’occhio l’auto di Zio Liam avvicinarsi e mi stacco di corsa. –Per un pelo..- butto fuori l’aria.
Le sei ore di scuola passano in fretta. All’uscita Jaw mi aspetta con la moto. –Hai detto hai tuoi che vieni da me?- annuisco. –Tu hai detto hai tuoi che vieni da me?- Annuisce. –Perfetto, andiamo!- in realtà non saremmo andati ne a casa sua ne a casa mia. Dopo circa mezz’oretta buona arriviamo alla casa al lago dei genitori di Kelly. –Finalmente! Mi sei mancata tantissimo!- Si attacca subito alle mie labbra buttandomi sul divano. –Con calma Malik!- rido. –Non posso..ti voglio ora!- ringhia sul mio collo.  Arrossisco lasciandolo fare.
*****
-Sbrigati devo andare a lavoro!- esclamo mentre siamo sulla sua moto, mi sta riaccompagnando a casa. –Ok tranquilla! Siamo arrivati!-
Scendiamo. –Ciao- gli bacio la guancia. –Ciao amore- Mi avvio verso casa. –Mamma?! Papà?! Sono a casa!- grido. –Darcey?- sento la voce di mio padre. –Papà?- ci incontriamo in cucina. –La mamma è a a fare la spesa, tu esci?-  chiede. –Si, vado al lavoro-  mi bacia la guancia. Salgo in camera e infilo la divisa del lavoro. –Papà?!- chiamo scendendo. –Mi dai uno strappo a lavoro?- corruga la fronte. –Non posso piccola, la macchina è in panne!- Sbuffo. –Uffa..va bene, vado a piedi, ciao- Mi dirigo a piedi verso lo StarBucks in cui lavoro. Arrivata prendo posto dietro al bancone.
Si avvicina un ragazzo biondo bruciato, occhi azzurri cielo, sorriso smagliante. Avrà circa trentacinque anni, insomma, l’età dei miei genitori. –Ciao, cosa ti porto?- chiedo. –Scherziamo? Non sei un po’ giovane per lavorare?- strafottente. –Ho sedici anni- ribatto. –Io trentasei- dice. –Insomma? Cosa ordini?- chiedo leggermente scocciata. –Come ti chiami ragazzina?- domanda. Ma perché non mi lascia in pace? –Darcey- rispondo. –Piacere Louis-



Fine Capitolo 1.
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: HarrysSwallows