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Autore: _Nayre_    14/11/2013    1 recensioni
*TEMATICHE DELICATE*
lo so… emh.. ok.’’ Mi sorpresi pure io della mia risposta. ‘'Bene, ci vediamo sabato alle 4.30pm, credo sia il 29, va bene per te?'' ‘’Come vuoi tu…’’ ‘’Allora ci vediamo Lottie.'’ disse schioccandomi un bacio sulla guancia per poi allontanarsi, non capisco dove ha preso tutta questa confidenza… mah. [...] -Considerate tutto fatto, la porto al parco il 29- mi stupi di me stesso, credevo che quella ragazza non era cosi’ tanto facile da abbordare, vantaggi per me.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Josh Devine, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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-Chapter 4- I cannot stop thinking about you



-Kath Pov

Gli tirai uno schiaffo, sapevo che non l’avrebbe lasciata stare, dal suo sguardo sembrava molto incazzato per il mio gesto, cercai di andarmene, ma lui mi bloccò per un polso ‘’Non giocare con il fuoco, sai che vincerei comunque. Fatti i cazzi tuoi.’’ Disse sottilineando abbastanza le ultime parole.
Ho avuto sempre paura di lui dopo tutto quello che è successo, ed il fatto che sono riuscita ad affrontarlo mi faceva sentire più forte, ma al solo pensiero di quello che potrebbe fare a Charlie mi vengono i brivi, non sò cosa posso fare per lei, sta di certo che qualsiasi cosa faccia per ostacolarlo me la farà pagare.
Guardai l’orario era tardissimo, sicuramente Charlie mi avrà data per dispersa e non potevo chiamarla per avvisarla del possibile ritardo perchè il telefonno lo avevo io.
Comincia a  caminare molto veloce verso casa Logan, non distava molto, ma il ritardo era già troppo e volevo evitare domande su dove ero stata fino a poco prima. Arrivò un messaggio sul cellulare di Charlie –Ovviamente non le dirai niente, non fare mosse false biondina. Jxx- mi vennero i brividi solo alla vista del suo nome sul display, faceva fottutamente paura quel ragazzo, vorrei tanto che Charlie capisse a cosa sta andando incontro... dopo poco arrivai davanti la piccola casetta dalla porta viola, mi affacciai ad una finestra da cui era possibile vedere il piccolo salotto, mi era sempre piaciuta quella casa anche se era molto più piccola della mia, ma l’avevo sempre trovata molto confortevole e accogliente. Suonai al campanello e dopo pochi secondi mi venne ad aprire, era in pigiama con una vestaglia e delle calze di lana ai piedi con una tazza fumante in mano, con il freddo che c’era era veramente il massimo.
‘’Ma dove eri finita? Credevo che arrivavi verso le 14.00 invece sono le tre meno venti!|’’ ‘’Si, scusa. Andrew mi ha chiesto se ci potevamo vedere, non ci siamo accorti del tempo che passava.. emh.. questo è tuo.’’ Le dissi porgendole il cellulare ‘’Ah, grazie. Sono arrivati messaggi?’’ ‘’Messaggi? No.’’ Speravo profondamente che non andasse oltre con le domande, non sono mai stata brava a mentire anche per le cose più stupide, e per una persona che mi conosceva, come lei, non era difficile capire se mentivo o meno.
‘’Non mi fai nemmeno i complimenti per come ho sistemato la casa?’’ disse per rompere il silenzio creatosi ‘’Sei tu la malata dell’ordine.’’ ‘’Vuoi una tazza di cioccolato?’’ ‘’Si! Che domande fai.’’ ‘’Hahaha in effetti. Aspetta che ti presto un mio pigiama, almeno stai più comoda.’’ Disse per poi salire su per le scale in legno. Approfittai della sua assenza per controllare se avevo cancellato tutti i messaggi con Josh, fortunatamente si...
[...]
Passammo un pomeriggio insieme a guardare film e mangiare popcorn, finimmo per addormentarci sul divano. Fui svegliata dal mio cellulare che squillava, era mia madre ‘’Pronto mamma?’’ ‘’Finalmente rispondi! Ti chiamo da più di mezz’ora. Questa sera dobbiamo andare a mangiare fuori, sbrigati o ci farai ritardare.’’ Mi disse per poi chiudermi in faccia. ‘’Cosa è successo?’’ mi chiese Charlie ‘’Mia mamma rompe le palle come al solito... devo andare, ci sentiamo domani. Grazie per il pomerigio insieme!’’ la salutai con un abbraccio veloce e uscii di casa il più velocemente possibile, chissà ora chi la sentiva a mia madre...
 


-Charlie Pov

Dopo che Kath se ne andò mi misi a riordinare la casa, erano le 19.00 e a quanto pare mia mamma faceva tardi come sempre, mio padre doveva tornare tra una settimana da Parigi, e io ero spesso a casa da sola. Presi il mio telefono e cominciai ad eliminare messaggi inutili che mi jntasavano la memoria, il primo nome era Josh, aprii la sua cartella e trovai un messaggio che mi era arrivato alle 11.05, ma a quell’ora io ero a casa, ciò vuol dire che il telefono lo aveva Kath... non ho mai dubitato della sua parola, ma il messaggio sembrava più una risposta -Certo! Wow sai sorprendere, al parco alle 11.20, a dopo baby. Jxx.- m prima di quel messaggio non c’era altro di nuovo... ero confusa non capivo cosa stava succedendo, decisi di mandare un messaggio ad Andrew per confermare cosa mi aveva detto Kath oggi –Hei, scusa, ma oggi sei uscito con Kath?- la risposta non arrivava, bene... mi sentivo delusa da Kath, cosa mi nascondeva? Mi feci molte domande a cui non riuscii a dare una risposta, ma ero deteminata a trovarla.
[...]
‘’Sono a casa!’’ sentii gridare da mia madre e subito dopo una porta chiudersi, avevo già cenato da sola qualche ora prima, e sinceramente non mi andava di vedere nessuno, ma sentivo il bisogno di sentirmi con qualcuno, Josh. Non lo conoscevop nemmeno, ma sentivo il bisogno di sentirlo, per non dare troppa confidenza gli mandai un messaggio –Hei.- i minuti passarono e nessuna risposta, mi sentivo una stupida, ma se mi aveva chiesto di uscire ci sarà pure un motivo, no?
Dopo circa mezz’ora a guardare il display del telefono optai per una doccia, adoravo passare il tempo in doccia, nessuno poteva disturbarmi lì dentro, quindi ero libvera di pensare e prendermi il mio tempo.
Uscii dal box doccia e andai a guardare l’orario dal cellulare erano le 22.00 mi ero prolungata di più del solito, probabilmente perche avevo molte cosa a cui pensare.. andai in camera e mi misi un pigiama con una scimmietta e i calzettoni di lana, stovo per andare di nuovo in bagno per asciugarmi i capelli quando sentii qualcuno bussare ‘’Sono in doccia!’’ urlai, ma una voce dietro di me mi rispose ‘’Dici?’’ mi voltai di scatto, per poco non mi veniva un infarto, ma alla vista di lui non potei fare altro che sorridere ‘’Come sei entrato?’’ dissi digendomi verso il bagno ‘’Lasci sempre la finestra aperta fino a quando non vai a dormire, ne ho approfittato.’’ Come cazzo sapeva che tenevo la finestra aperta? ‘’Mi spii per caso?!’’ dissi dal trattenermi dall’urlare ‘’Io?! No, semplicemente quando passo con la macchina da casa tua sto un po’ qua, quando ti addormenti me ne vado.’’ ‘’E questo secondo te non è spiare?’’ in un certop senso mi sono sentita violata, ringrazio la mia abitudine di cambiarmi nel bagno che ho in stanza ‘’Non proprio..’’ prese fiato ‘’Beh, avvolte non riesco a dormire così invece di camminare vengo quì e ti gurdo dormire, mi trasmetti serenità.’’ Certamente con quelle parole la serenità in quel momento non era il mio stato d’animo.
‘’Devo andare ad asciugare i capelli..’’ dissi indicando il bagno ‘’Oh, certo, fai pure.’’ Ci mancava che lui mi dava pure il permesso, non so se se ne fosse reso conto ma era un’avvertimento.
Andai in bagno e accesi il phon, non mi resi conto, ma cominciai a cantare, non riuscivo a non cantare con il phon acceso..
Poco dopo mi ricordai dell’ ‘ospite’ nella stanza vicino, spensi il phon e andai nella stanza accanto, ma era vuota, forse se n’era andato, così andai per chiudere la finestra quando vidi una figura sul tetto, presa dal panico presi il primo oggetto che mi capitò tra le mani e lo lanciai contro la figura davanti a me ‘’Ai, ma sei cogliona?!’’ sentii dire da Josh ‘’Non sono io quella che fa prendere attacchi di cuore alla gente.’’ Dissi ridendo, quel ragazzo mi faceva stare bene, non volevo si allontanasse da me.

ECCO IL QUARTO CAPITOLO! SONO IN RITARDO DI QUALCHE SETTIMANA, LO SO, MA NON AVEVO ISPIRAZIONE >< E POI HO TANTI IMPEGNI :C ANYWAY... SPERO IN UNA VOSTRA RECENSIONE, XX NAYRE
Ps. SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI, IN CASO SEGNALATEMELI C;
  
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