CAPITOLO 5:
davvero non la capisco quella ragazza. Non è mica colpa mia se ha deciso di seguire me invece di rimanere con Potter. Non sono di certo andato a cercarla dicendole “ehy guarda che ho intenzione di mettermi in contatto con i Mangiamorte non appena rientro al castello..”.
ha fatto tutto da sola. È lei che non si fida di me. Beh in realtà neanche io mi fiderei di me se fossi al suo posto. Comunque è una stupida. Ha immaginato piani oscuri dove non c’erano. Non è mica proibito dare una festa per riunire i miei vecchi amici Serpeverde, no?
-ehi Draco.. a che pensi?- quella piaga di Pansy riesce sempre ad interrompere i miei pensieri. È la sua vocina stridula, ti si insinua nel cervello e ti costringe a tornare alla realtà. È davvero frustrante alle volte.
-alla festa che ho intenzione di
dare per Natale- rispondo svogliatamente. Mi guardo intorno cercando con lo
sguardo Blaise. Non riesco ad individuarlo, probabilmente è in giro con qualche
nuova ragazza.
-scommetto che ci sarà un sacco
di gente, vero?- ancora Pansy. Possibile che non capisca quanto mi infastidisce?
Non mi degno neanche di rispondere e mi volto verso il tavolo di Grifondoro.
Potter è strano. Continua a guardare verso
Alla fine si decide ad alzarsi e
la curiosità ha il sopravvento su di me. Può sembrare stupido, ma sono troppo
ansioso di conoscere la persona che turba tanto Potter. Perciò lo sto seguendo.
E mi sorprende vedere che si dirige verso i sotterranei. Non sarà mica una
Serpeverde? Accidenti, se scopro chi è la faccio nera. Non può infangare il nome
dei Serpeverde in questo modo. Uscire con Potter, andiamo! Sarebbe come uscire
con un Mezzosangue o con un Weasley! Ma Potter supera
Ok ho scoperto chi è la ragazza, perciò ora potrei anche andarmene.. ma in fondo già che sono qui vediamo cosa si dicono!
Potter bussa alla porta e dopo un assonnato “chi è?”, la rossa appare sulla soglia. Mi trattengo dallo scoppiare a ridere perché la scena che mi si presenta d’avanti è davvero comica. La rossa indossa il suo solito pigiama rosso con gli orsetti dorati, le pantofole a forma di coniglio e i capelli legati dietro la testa. Io sono ormai abituato a questa orrenda visione, ma evidentemente Potter no e la rossa non vuole che quell’immagine resti impressa a lungo nella delicata e fragile mente del Bambino Sopravvissuto, perché con un urlo acuto gli sbatte la porta in faccia.
-ginny…?- chiede incerto Potter ma in risposta ottiene solo un fracasso assordante dall’interno. La cosa si fa davvero interessante…! Dopo qualche minuto la porta si apre di nuovo e la rossa esce con qualcosa di argentato in una mano, vestita di tutto punto.
-scusami Harry, ma…-
-… stavi dormendo? Scusa se ti ho disturbato..-
-oh no, figurati!- si guardano per qualche secondo sorridendosi a vicenda. Quanto sono smielati, rischio il diabete solo a guardarli! Finalmente la rossa porge la cosa argentata a Potter:
-immagino tu sia qui per questo, tieni-. Lui lo prende e se lo rigira tra le mani qualche secondo.
-in realtà sono qui anche per un altro motivo- lui fa un passo in avanti e avvicina il viso alla rossa. Beh credo sia arrivato il momento di intervenire. In fondo mi è sempre piaciuto far arrabbiare Potter e imbarazzare la rossa, perciò credo che questo sia il momento più adatto per ottenere i miei due svaghi principali.
-ehi voi due, state ostruendo il passaggio!- esco dall’ombra e mi paro d’innanzi ai due. Come avevo previsto Potter si innervosisce, ma la reazione della rossa è un po’ inaspettata. Sembra quasi sollevata…
-sparisci, Malfoy!- mi sibila lui.
-si dà il caso che questa sia casa mia, perciò dovresti essere tu a sparire-. Tiriamo entrambi fuori le bacchette e ci prepariamo allo scontro, ma la rossa si pone tra di noi:
-no! Harry è meglio se vai via, Piton è di là e se vi vede sai che punirà te e non lui!-.
Potter riflette per qualche secondo poi abbassa la bacchetta ed io faccio lo stesso, anche se sono un po’ confuso
-hai ragione.. beh, allora ci vediamo Ginny…- si china, le schiocca un bacio sulla guancia e sparisce su per le scale. La rossa si fionda in camera sua senza una parola e, dopo qualche minuto la seguo. Rimango un’eternità in corridoio, chiedendomi se entrare nella stanza della rossa o no, poi mi decido ed entro.
Lei è di nuovo in pigiama, con una coppa di gelato tra le mani e lo sguardo fisso nel vuoto.
-ehi rossa…-
Non si volta neanche.
-lo sai che mangiare così tanto gelato è indice di depressione?-. finalmente si volta a guardarmi con sguardo omicida, ma non mi lascio impressionare.
-che diavolo vuoi, Ghiacciolo?-
-se non ti piace non ci uscire, no?- prendo un cucchiaino dalla sua scrivania e le rubo un po’ di gelato.
-scusa..? di che stai parlando?-
sembra davvero sorpresa. In effetti anche io sono abbastanza sorpreso e
orripilato dal fatto che sto tranquillamente chiacchierando con
-di Potter..-
-e tu che ne sai?-
-guarda che Piton è a cena su in Sala Grande, e tu lo sai benissimo. Se volevi mandarlo via bastava dirlo-.
Lei mi fissa per qualche secondo, poi abbassa lo sguardo e dice:
-non è così facile-
-e perché, scusa? Perché così deluderesti il Bambino Sopravvissuto? O perché tutti si aspettano che diventerai la sua ragazza? La scelta è tua, se non ti piace non lo frequentare, mi sembra abbastanza semplice-
La rossa spalanca gli occhi sorpresa dai miei sensati consigli.
-e smettila di mangiare gelato- concludo strappandole la coppa dalle mani. Poi mi avvio verso la porta e, proprio mentre sto per chiuderla alle mie spalle, mi chiede:
-come mai ti sei fermato a darmi dei consigli?-
-beh.. mi sembra ovvio!- lei mi guarda interrogativa -… per il gelato!-.
E così adesso mi trovo in camera mia a fissare il vuoto, gustando il gelato che ho rubato alla rossa. Mi vengono i brividi pensando che sono rimasto lì a parlare con la babbanofila per più di un minuto, però devo ammettere che non è stupida come sembra. Guardo il gelato che stringo tra le braccia. Peccato, però, che Lui la voglia fare fuori.