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Autore: ZivaDDavid    15/11/2013    1 recensioni
La nostra squadra sarà messa a dura prova, sia nei rapporti tra di loro, che con diversi casi... qualcuno sta cercando di disintegrare il team...
Genere: Azione, Fluff, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abigail Sciuto, Anthony DiNozzo, Timothy McGee, Un po' tutti, Ziva David
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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-Capo ho portato della birra… posso? – era Tony, preoccupato. Allora Gibb fece segno  Ziva di abbassare l’arma e le disse di restare nascosta.
-Certo Tony, entra. Che è successo? Hai parlato con Ziva?-
-Capo… parlato non proprio… litigato e urlato si… sono stato un tale idiota. Come può aver accettato?
-DiNozzo sono ordini, e gli ordini sono fatti per essere eseguiti…-
-Rispondete pure le stesse cose… sembrate dischi rotti! Capo sono qua perché ho bisogno che mi aiuti a farla desistere,  non  perché tu la incoraggi!
-Non la voglio incoraggiare, ma lei deve eseguire l’ordine e noi la supporteremo al massimo, e se necessario interverremo! Così ti va bene DiNozzo?
-Diciamo meglio… ma c’è sempre quel Thompson di mezzo… lo so…
-Non ti preoccupare a lui ci penso io!  Ora finisciti questa birra e vattene a casa a riposarti! Domani sarà una giornata intensa.
-Va bene capo… A domani!-
 
 
Quando Tony se ne andò, Ziva si sedette accanto a Gibbs. Lei aveva sentito tutto ed era grata a Tony per come faceva… non si era mai sentita così in vita sua se non da quando era arrivata all’NCIS. Era protetta. Da Tony, da Gibbs, da McGee, da Abby, da Ducky, pure da Palmer.. da tutti!
-Ziva ora vai pure tu! Fatti una doccia e riposati. Domani per te sarà molto stressante. –
-Grazie Gibbs!
 
 
Ziva però non riuscì a tornare subito a casa… aveva troppa voglia di andare da Tony e abbracciarlo! Così arrivò a casa sua, ma nessuno rispose. Sarà corso da una delle sue amichette, pensò.
E tornò a casa. Uscita dall’ascensore, vide qualcuno con la testa appoggiata alla sua porta. Era Tony!  Lei si avvicinò e gli toccò il braccio.
A Tony, appena la vide, si illuminarono gli occhi!
- Scusami, scusami! Sono stato uno stupido.. volevo solo proteggerti… scusami.- ma Ziva lo bloccò, e lo abbracciò.
Entrarono in casa e Tony propose di mangiare qualcosa. Allora aprì il frigo e ma trovò vuoto. Ziva nel frattempo aveva ridato una sistemata a casa, e tornata in cucina, trovò Tony che cercava n tutte le credenze qualcosa di commestibile!
-Non ho niente a casa… dovevo fare la spesa, ma ancora non ci sono andata.-
-Allora facciamo così : andiamo a mangiare fuori e dopo ti accompagno a fare la spesa. Ci stai? -
-Andiamo.-
 
Tony la portò in un ristorante italiano, molto carino. Per tutto il tempo che restarono là scherzarono, risero, giocarono. Non sembrava neanche che fino a poche ore prima avessero litigato. Ziva stava davvero bene con Tony, ma mai era riuscita a dirgli quello che provava per lui. Lui, il suo lui. Lui che per la prima volta in vita sua le aveva fatto provare gelosia, lui che aveva ucciso il suo fidanzato che metteva in pericolo la sua vita, lui che era andato a vendicarla in Somalia, e poi trovandola viva, l’aveva riportata a casa. Cosa poteva volere di più? Nessun uomo aveva mai fatto così con lei. Nessuno sarebbe morto per lei. Con nessuno aveva quella complicità, con gli sguardi, i gesti. Erano anime gemelle lei lo sapeva. L’aveva scoperto durante un caso. Non era semplicemente una cotta, no, non ne era innamorata, no Ziva amava veramente Tony, e sapeva che anche per lui fosse così. Ma non sapeva quanto. Ed era questo a spaventarla.  
Tony vide Ziva che lo osservava in silenzio, sapeva che stava pensando, pensando a qualcosa di loro. Decise di ridestarla dai suoi pensieri.
-Andiamo, occhioni belli? -
-Oh, si scusa, stavo pensando.- rispose lei sincera, tanto che le guance si arrossarono un po’.
-Spero che pensassi a cose belle. Tipo me! – e si avvicinò sorridendogli.
-Si pensavo proprio a te! – e tony a questa affermazione rimase impietrito. Mai Ziva gli aveva confessato una cosa del genere. Lui sapeva che lo pensava, era una cosa reciproca, ma mai se l’erano ammessi.
-Ah si? E a cosa stavi pensando su di me? –
-A parigi! Ricordi? Dovevamo proteggere quella testimone. Stavo pensando a te su quella vespa.- disse Ziva, che iniziò a ridere.
-Ah ah. Si è fermata solo due volte! E poi mi sembrava che ti stessi divertendo! Soprattutto perché mi abbracciavi! – disse con fare malizioso
-Andiamo sederino peloso! –
 
 
Dopo aver fatto la spesa tornarono a casa di Ziva. Propose a Tony di restare a cena da lei. E lui ovviamente accettò! Passarono tutto il pomeriggio insieme, Tony guardava Ziva che cucinava, e si immaginava come sarebbe stata una vita insieme. Felice. Fu l’unica cosa che pensò. Perché solo con lei poteva essere felice. Tutte le volte che lei non c’era, che era partita, che l’aveva creduta morta, qualcosa dentro di lui si perdeva. Perché oramai dopo otto anni Ziva era parte di lui.
Cenarono e videro un film insieme sul divano, ma nonostante le voglie di entrambi, cercarono di mettersi vicini senza toccarsi. Anche stavolta Ziva si addormentò su di lui. Tony passò un’ora solo a guardarla e accarezzarle i capelli, poi scese più giù, sulle guance, e dopo le sfiorò le labbra con le dita. A quel contatto il corpo di Ziva sussultò, e aprì gli occhi, e davanti a lei incrociò gli occhi di Tony.
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Spero che questo capitolo vi piaccia!!! Scusate l'assenza! Volevo solo fare una piccola premessa per capire la storia : Nonostante Eli abbia lasciato Ziva in Somalia e l'NCIS l'abbia salvata, Eli ha obbligato Ziva a restare col Mossad, quindi tecnicamente è ancora un agente di collegamento.   Presto capirete il perchè di questa piccola premessa. Bacioni la vostra ZivaDavi
  
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