Di
canzoni e tatuaggi.
Sesto
capitolo:
Zayn stava
ancora pensando a tutto il discorso quando sentì le labbra
di Liam sulle
proprie e quella frase sussurrata con innocenza; un’innocenza
che sembrò avere
tutt’altro effetto in lui perché strinse le dita
tra i capelli marroni del suo
cantante preferito e gli morse il labbro iniziando a baciarlo con
più passione.
In poco tempo si
trovarono sdraiati sul divanetto, le mani che non riuscivano ad essere
soddisfatte completamente e che avevano bisogno sempre di nuova pelle
da
accarezzare, toccare e sentire sotto i polpastrelli.
- Dimmi che..-
mugugnò Liam cercando di spingersi contro il ragazzo sopra
di lui. -..che hai
tutto.-
Il moro
annuì e
appoggiò i palmi accanto al viso dell’altro
mordendogli il collo e succhiando
lentamente per lasciargli un segno ben visibile.
- Zayn.-
ringhiò
tra i denti stringendogli i fianchi e muovendosi contro la sua gamba
per dar
sollievo all’erezione quasi formata. - Ti prego, muoviti.-
- Un po’
disperato il nostro cantante preferito, eh?- lo prese in giro seguendo
il
contorno delle sue labbra con la lingua mentre lo sentiva sbuffare e
cercare di
trovare la giusta frizione.
Liam
grugnì e
strinse le dita sulla maglia del moro, cercando di sollevarla, ma si
bloccò con
la stoffa attorno ai gomiti di quello che scoppiò a ridere
spingendo un dito
contro il suo naso.
- Fammi godere
un po’ del tuo corpo.- sussurrò Zayn infilando le
mani sotto la sua maglietta a
maniche corte gemendo soddisfatto a sentire la sua pelle calda.
- Prendi il
lubrificante, va bene? E poi potrai farmi quello che vorrai. Ti prego,
non ce
la faccio più.- si lamentò il castano che si
concentrò sul bottone dei suoi
jeans; si lasciò coinvolgere da un altro bacio e chiuse gli
occhi sentendo la
mano del moro sostituirsi alla sua.
- Liam..-
sussurrò quest’ultimo con un ghigno infilando la
mano nei suoi boxer per
stringerla attorno all’erezione di quello che
sentì il fiato mozzarsi in gola.
-.. mi stai offrendo il tuo corpo e stai dicendo che posso farne tutto
quel che
voglio?-
Il castano
annuì
velocemente e mugugnò: - Tutto quello che vuoi ma prendi il
lubrificante..e dei
preservativi perché..-
Zayn riprese a
baciarlo, stringendo le dita sulle ciocche dei suoi capelli, e
spostò le labbra
sulla mandibola definita mordicchiandogli la pelle ricoperta da un filo
di
barba.
- Aspettami
qui.- sussurrò alzandosi dal divano e raggiungendo la
scrivania piena di
abbozzi di nuovi tatuaggi, iniziò a rovistare tra i cassetti
e mostrò al
ragazzo ancora sdraiato la bottiglietta di lubrificante e la confezione
di
preservativi.
Li
appoggiò sul
tavolo di fronte al divano e si sfilò la maglia lasciandola
cadere a terra,
sentì lo sguardo del castano fisso su di lui e
spiegò tranquillamente: - Louis
dice sempre che bisogna essere pronti per qualsiasi evenienza.-
Liam
aggrottò le
sopracciglia confuso e arrossì quando Zayn prese posto a
cavalcioni su di lui
aiutandolo a liberarsi della maglia.
- Cosa
c’è tra
te e Louis?- chiese curioso, reggendo il busto con i gomiti puntati sul
divano.
Il moro
scoppiò
a ridere di gusto - appoggiando i palmi sui suoi pettorali per poi
scendere
lentamente lungo il suo petto- , scosse la testa e sussurrò,
guardando il
ragazzo che continuava a fissarlo: - Vuoi parlare di Louis mentre ti
scopo?-
- E-Ecco..
i-io.. v-volevo solo.. solo s-sapere se.. se..- tentò di
spiegarsi, con scarsi
risultati, mentre si mordeva di tanto in tanto il labbro per trattenere
i gemiti
provocati dalle dita del moro che stavano percorrendo tutti i suoi
muscoli.
Zayn sorrise
soddisfatto e lo spinse, con le mani sulle spalle, a sdraiarsi
nuovamente e si
sporse per leccargli lentamente il collo.
- Se?-
insistette con un tono di voce chiaramente divertito stringendo due
dita sul
capezzolo di quello che spinse il viso contro il bracciolo mugugnando:
- Se..
se tu.. e.. tu e lui.. se voi due..-
- Cosa vuoi
sapere di me e Louis?- chiese, trattenendo una risata, mentre spostava
la mano
sul bassoventre del castano, la infilò nei suoi pantaloni
slacciati e gli
massaggiò l’erezione coperta solo dai boxer.
- Z-Zayn.- si
lamentò a denti stretti sollevando il bacino per spingersi
contro la sua mano;
arrossì completamente quando sentì il suo fiato
caldo sulle labbra e il
sussurro: - Sei già così duro per me?-
- Qualcuno ti ha
mai detto che.. che tu.. tu sei un grandissimo figlio di puttana?-
cercò di
restare freddo e serio fallendo nel momento in cui sentì le
dita sottili
stringersi con fermezza attorno al suo membro.
- Giusto due o
tre persone.- ridacchiò Zayn masturbandolo lentamente senza
distogliere
l’attenzione dai suoi occhi marroni e liquidi. - E sai che
non ti ho mai visto
arrossire così? O almeno non da quando Claire,
quell’attrice stupida e viziata
francese, ti ha sputtanato dicendo al mondo intero che non eri del
tutto
etero.-
- Come fai a..-
tentò di parlare Liam zittendosi quando il moro
continuò: - Oppure quando hai
fatto outing in quell’intervista. Eri così tenero
con le guance tutte rosse..
ora invece sei molto sexy, davvero tanto.-
- Non dirmi che
sei un..- sussurrò bloccando il resto della frase contro le
labbra di Zayn che
continuò per lui: - .. sono un pazzo maniaco che si masturba
guardando tutte le
tue interviste.-
- Smettila.-
mugugnò
il castano riprendendo a spingersi contro la mano dell’altro
che ridacchiò
dandogli un veloce bacio sulle labbra.
- Vuoi che la
smetta di fare questo?- lo interrogò stringendo la presa sul
suo membro per
masturbarlo con più decisione. - Cosa vuoi da me, Liam?-
Restò per
un
momento in silenzio e poi sussurrò con un filo di voce: -
Scopami.-; arrossì e
spinse la guancia contro il bracciolo per non guardarlo negli occhi e
ripeté: -
Voglio che mi scopi.-
Zayn sorrise
annuendo, mormorò qualcosa tra sé e sé
e poi spostò entrambe le mani
sull’elastico dei boxer, abbassandoglieli insieme ai jeans.
- Così
duro per
me.- mugugnò avvolgendo le braccia attorno alle sue gambe
per poi prendere
posto tra esse. - E arrossisci anche su tutto il petto.-
ridacchiò come un
bambino sporgendosi per baciargli la pelle dell’addome.
Strofinò
il naso
contro il suo fianco e lo morse subito dopo lasciandogli un marchio,
spostò una
mano su un segno biancastro e lo accarezzò con
l’indice sussurrando: - Questa è
la famosa cicatrice che ti sei fatto con Harry? Quando hai rischiato di
finire
in ospedale?-
Liam
annuì
solamente e puntò un piede sul divano spingendo il ginocchio
contro l’addome
tatuato del moro per fargli capire di muoversi. Venne ignorato
completamente da
quello che continuava a muovere il palmo su tutto il suo petto
baciandogli
ripetutamente la cicatrice.
- Dovresti
tatuarti il nome di Harry.- sussurrò dopo qualche minuto
sollevando lo sguardo
sul castano che sbuffò e sbottò: -
Perché non tatuarmi il tuo nome sul sedere,
allora?-
Zayn
arrossì e
distolse lo sguardo, sorridendo come un idiota, per poi riprendersi e
stringere
entrambe le mani sulle natiche dell’altro mordendogli la
pelle tesa del
bassoventre.
Liam
sussultò,
preso alla sprovvista, e si lasciò sfuggire un gemito
spingendo il capo contro
il bracciolo del divano sentendo il moro aggiungere, con un tono di
voce
malizioso: - Mi divertirò ad incidere il mio nome sulla tua
pelle.-
- Prima
però..-
mormorò Zayn continuando a massaggiargli le natiche.
-..vorrei davvero prenderti
in bocca.-
Osservò
attentamente il ragazzo, che annuiva solamente con gli occhi chiusi e
il
respiro affrettato, e si sporse verso il suo membro eretto iniziando a
leccarlo
lentamente in prossimità della vena che continuava a
pulsare.
Si spostò
per
baciargli ripetutamente la punta, già bagnata dal liquido
preseminale; i versi
che continuavano a lasciare quelle labbra invitanti furono tutto quello
che gli
servì per abbassare il viso e accoglierlo nella sua bocca
iniziando a muovere
il capo su e giù fermandosi di tanto in tanto per deglutire.
Zayn non si era
mai eccitato così tanto per un semplice pompino, forse per
il fatto che Liam
continuava a gemere il suo nome senza più nessun freno,
tirandogli
ripetutamente i capelli per avere un qualche controllo sul ritmo da
seguire.
Allungò un braccio sul tavolo, cercando a tentoni quel che
gli serviva, e si
staccò dal membro lucido e rosso del castano aprendo la
confezione di
preservativi con gesti decisi e quasi rabbiosi.
- Z-Zayn.-
mugugnò Liam con gli occhi chiusi e una mano stretta attorno
alla sua erezione,
che pompava lentamente sentendosi sempre più vicino
all’orgasmo.
L’altro
annuì
semplicemente e sussurrò: - Ci sono quasi.- per poi
guardarlo e piegare le
labbra in un sorriso allo stesso tempo dolce e malizioso aggiungendo: -
Perché
non ti prepari un po’ tu?-
Aprì la
bottiglietta di lubrificante e prese la mano del castano versandovi
sopra del
liquido, continuò a fissarlo mentre quello muoveva le dita
per scaldarlo e le
spostava sulla sua apertura mordendosi il labbro.
- Fammi vedere
quanto mi vuoi.- sussurrò Zayn stringendo le dita attorno al
suo polso per
aiutarlo nella preparazione; arrossì vedendolo annuire e
sussurrare, con la
voce spezzata dai gemiti: - Ti voglio..tanto.-
- Non vogliamo
che tu ti faccia del male, vero cucciolo?- domandò muovendo
le dita sul braccio
del castano, che scosse la testa con gli occhi lucidi per il piacere.
Grugnì
esasperato sentendo il suo membro pulsare in risposta ai gemiti di Liam
e aprì
un preservativo infilandolo il più velocemente possibile per
poi ricoprirlo con
altro lubrificante. Appoggiò le mani sulle cosce del ragazzo
e si eccitò ancora
di più quando incrociò i suoi occhi marroni
accesi di una strana luce
d’insicurezza.
- Se dovessi
cambiare idea..- non completò la frase perché il
castano annuì solamente,
quell’espressione indifesa sul viso che gli faceva solamente
venir voglia di
stringersi a lui e non lasciarlo andare via.
Lo
penetrò in
una sola mossa decisa stringendo le dita sulle cosce del ragazzo che
gemette
stringendosi attorno a lui; continuò a muoversi velocemente
lasciandosi guidare
dal respiro affannato di Liam e dai suoi gemiti.
Quando il
castano iniziò a gridare il suo nome, masturbandosi
velocemente, capì di aver
trovato il fascio di nervi contro cui iniziò a spingersi
sempre più
profondamente; raggiunse l’orgasmo nascondendo il viso contro
il collo del
ragazzo, che morse non appena lo sentì stringersi ancora di
più attorno a lui annaspando
alla ricerca di ossigeno.
Continuò
a
muoversi dentro di lui mentre lo aiutava con una mano sulla sua,
iniziò a
sussurrare una serie di incoraggiamenti seguiti da morsi e baci, che
stavano
rendendo il collo di Liam un campo di battaglia, e lo
osservò attentamente per
cogliere ogni sua più piccola sfumatura.
Se prima pensava
che quel ragazzo fosse la perfezione doveva rivedere tutto,
perché non c'era
niente di più perfetto ora nei suoi occhi marroni socchiusi,
nelle loro mani
strette insieme attorno al suo membro, nei suoi gemiti rauchi e nel
continuo
tremare del suo corpo quando venne attraversato da una scarica di puro
piacere.
Strinse le dita
attorno al membro di Liam, continuando a fissare la sua mandibola dai
tratti
decisi, mentre ripeteva il suo nome baciandogli il collo.
Quando vide il
castano sciogliersi completamente contro il divano, così
distrutto da un
semplice orgasmo, sorrise soddisfatto e si sfilò dal suo
corpo togliendosi il
preservativo.
Si alzò
dal
divano e lo buttò nel cestino, tornando dal castano che
aveva ancora gli occhi
chiusi e cercava di regolarizzare il respiro.
- Soddisfatto?-
chiese Zayn per rompere quello strano silenzio che iniziava a pesargli
fin
troppo.
Liam
annuì
solamente, aprì gli occhi e allungò le braccia
mugugnando qualcosa che sembrava
voler dire: "vieni qui, voglio un abbraccio".
Il moro si morse
il labbro, indeciso se vestirsi o assecondare le sue richieste, e poi
si
avvicinò lentamente, quasi studiando i suoi passi.
- Non sono
abituato a questo.- sussurrò sedendosi accanto alle gambe
dell'altro, su un
piccolo spazio libero del divano.
Liam
sbuffò a
vederlo così lontano e strinse le braccia sui suoi fianchi
attirandolo contro
il suo corpo.
- Alle coccole
post-sesso?- chiese curioso strofinando il naso contro il collo del
moro che
annuì borbottando: - Inutile spreco di energia.-
- Non lo faccio
con tutti.- sussurrò l'altro seguendo con le dita tutti i
tatuaggi che
coprivano il petto del ragazzo, fissandoli incantato. - In
realtà con nessuno.
L'ultima volta è stata con il mio primo ragazzo a..-
- ..quindici
anni, si chiamava Stefan ed eri follemente innamorato di lui.-
continuò per lui
non riuscendo a bloccarsi.
Liam
sbatté le
palpebre, preso in contropiede, e poi annuì scuotendo la
testa con un sorriso
divertito.
- Cosa mi sai
dire di..- si leccò le labbra e poi concluse: -..di Jack?
Come mi dici di lui?-
Zayn fece
spallucce e rispose tranquillamente con: - Era uno stronzo e basta. Un
po' come
Susan, no? Volevano solo essere lanciati nel mondo dello spettacolo.-
- E tu?-
domandò
dopo aver preso coraggio. - Tu vuoi un posto nel mondo dei famosi?-
Restarono in
silenzio per qualche minuto e poi il moro scosse la testa sussurrando:
- Non mi
piace, preferisco vivere nel mio piccolo spazio. Amo l'anonimato.-
- E allora cosa
vuoi da me?- insistette non riuscendo a darsi una risposta da solo. -
Cosa sono
per te se non una rampa di lancio verso il successo? Perché
sei bellissimo,
Zayn. Con questa storia avresti gli occhi di tutti addosso, copertine
di
giornali con il tuo nome..se fossi bravo a scrivere poesie lo farei
solo per te
e per i tuoi occhi.-
- Grazie per i
complimenti.- ridacchiò con le guance rosse per poi cercare
di sollevare le
spalle e rispondere: - Quel che ti ho detto sul balcone settimane fa
è vero,
Liam. La tua voce salva le persone, la tua voce ha salvato me.-
- Quale album?-
lo interrogò il castano, muovendo le dita sul suo braccio
per seguire un
complicato tribale. - Quali canzoni?-
- Il primo album.-
sussurrò con un filo di voce, come se fosse un segreto da
condividere solo con
lui. - Le tre canzoni dedicate al tuo amico..-
- Jess?- chiese
con una smorfia ad arricciare le labbra. - Il mio amico morto di..-
Zayn
annuì
solamente e si strinse a lui quando sentì improvvisamente
freddo.
-
È..brutto.-
bisbigliò il castano, le dita sulla schiena dell'altro
ragazzo che annuiva
aggiungendo: - Pensi di avere in mano il mondo ma poi capisci troppo
tardi di
essere tu nelle mani di quella roba.-
- E ne sei uscito?-
chiese mordendosi il labbro ed aspettando una risposta, che non
tardò ad
arrivare.
- Sono qui
grazie a te, a Louis, a me o a non so che altro.. ma sono qui.-
sussurrò Zayn
iniziando a muovere un piede contro il suo polpaccio.
- Ero in un bar
con Louis, erano passate un po' di settimane da quando mi aveva
trovato, e alla
radio avevano fatto passare una tua canzone. Dicevano che eri la stella
del
momento, io pensavo solo che avrei voluto sentire la tua voce per
sempre.-
ridacchiò nervoso con gli occhi lucidi, completamente perso
nei ricordi. -
Louis mi ha regalato il tuo cd per il compleanno. Quest'anno dovevamo
venire a
un tuo concerto ma ho venduto il biglietto per riparare la finestra che
mi
hanno rotto degli stronzi col loro dannatissimo pallone.-
- Sei un mio
fan?- chiese infilando le dita tra i capelli del ragazzo che annui
borbottando:
- Ora segnami pure sulla lista.-
- Non ho nessuna
lista.- mormorò Liam spingendo la fronte contro quella del
moro per poterlo
guardare negli occhi. - E tu non ci saresti finito dentro ugualmente.-
-
Perché?-
domandò improvvisamente puntando gli occhi nocciola in
quelli del suo cantante
preferito. - Non rifilarmi il solito "perché tu sei
diverso".- lo
scimmiottò mimando le virgolette con le dita.
Liam
scoppiò a
ridere, non riuscendo a trattenersi, prese un respiro e rispose
sinceramente: -
Non ne ho idea. So solo che con te mi sento bene. Non mi sento Liam
Payne, sono
Liam.-
- Ti faccio
sentire..normale?- tentennò il moro con le sopracciglia
aggrottate. - Solo
questo?-
- È un
po'
troppo presto per altro, non credi?- ridacchiò nervoso il
castano grattandosi
il capo.
Zayn fece
spallucce e mormorò: - È bello che tu veda in me
qualcosa che ti tenga con i
piedi per terra, no?-
- Già.-
sussurrò, tenendo lo sguardo basso e combattendo contro il
sorriso.
Restarono in
silenzio per qualche altro minuto e poi Zayn chiese: - Vuoi sapere il
perché di
tutti questi tatuaggi?-
Liam
sollevò
immediatamente il capo ed annuì appoggiando il palmo
sull'incavo del braccio
del moro, dove spiccavano una serie di numeri e lettere.
- Il primo
tatuaggio l'ho fatto per mio nonno.- spiegò indicando le
lettere, in una lingua
sconosciuta, che comparivano sulla sua clavicola. - È il suo
nome e la frase
che mi diceva sempre "resta fedele a ciò che sei".-
Liam
annuì
solamente seguendo con le dita il segno dell'inchiostro.
- Questi..-
mormorò a fatica con gli occhi lucidi mostrandogli un
braccio. -..sono stati
quelli più difficili, quelli che..che mi ricordano..- si
fermò facendo uno
strano verso, simile a singhiozzo, quando sentì le labbra
dell'altro sulla sua
pelle.
- Non devi
raccontarmi tutto se non te la senti.- sussurrò il castano,
muovendo il pollice
su una rosa dalle spine troppo appuntite.
- È
che..- si
passò una mano sotto gli occhi per raccogliere le lacrime e
continuò: -..volevo
coprire quei segni. Ma allo stesso tempo ricordarmi cosa avevo passato.
Scusa,
è tutto così.. stupido.- per poi lasciare libero
sfogo alle lacrime nascondendo
il viso tra le mani.
- Ehi, Zayn?-
sussurrò deglutendo e sentendo un groppo in gola fin troppo
forte, appoggiò i
palmi sulla sua schiena cercando di avvicinarlo al suo corpo e lo
strinse forte
quando iniziò a piangere e singhiozzare contro la sua spalla.
- Non penso sia
stupido.- sussurrò muovendo le mani in un massaggio lento
per calmargli il
pianto. - Penso sia giusto che tu voglia ricordare, è un
modo per rimandarti a
quanto tu sia stato forte. Non piangere.-
Appoggiò
le
labbra sui suoi capelli neri e iniziò a canticchiare, con
voce roca per il
pianto che cercava a sua volta di trattenere, il testo di una delle
prime
canzoni che aveva scritto.
Quando concluse
l'ultima nota, Zayn che si era unito baciandogli ripetutamente la pelle
della
spalla, appoggiò la guancia contro il suo capo e sorrise
stringendolo.
- Passata?-
chiese sentendolo annuire e spostare le labbra sul suo collo. - Senti,
Zayn, so
che è una cosa affrettata..tanto affrettata..fin troppo.-
ridacchiò nervoso
sentendolo mugugnare qualcosa contro la sua pelle. - Ma ecco..ho..come
potrei
dirlo senza spaventarti? Ho prenotato un biglietto in più.-
Il moro si
staccò dal suo corpo e lo guardò negli occhi
sussurrando: - Mi stai chiedendo
di..-
-..lasciare
tutto e venire con me.- concluse per lui Liam annuendo con un sorriso
nervoso.
- Non posso
darti una risposta così e..-
- Lo so, lo so.-
lo interruppe passando una mano tra i suoi capelli neri. - Tu
promettimi di
pensarci.-
Zayn
annuì
solamente osservando il ragazzo che si vestiva infilando la maglietta e
i
pantaloni, ridacchiò quando piegò le labbra in
una smorfia sedendosi sul divano
per allacciarsi le scarpe.
- Un paio di
giorni e il dolore passa, promesso.- sussurrò stringendolo
da dietro e parlando
contro il suo collo.
- Mi piacerebbe
restare ancora qui ma Harry..- cercò di spiegarsi il castano
voltandosi con il
busto verso quello che annuì con un sorriso.
- Spero davvero
di vederti in aeroporto domani.- aggiunse appoggiando un palmo sulla
guancia
del ragazzo che arrossì e si morse il labbro. - Il cheek in
è alle sette della
mattina, l'aereo parte alle nove. Vorrei davvero vederti lì
domani, Zayn.-
- Non ti
prometto nulla.- mormorò controvoglia il moro stringendo le
dita tra i suoi
capelli.
- Promettimi
solo che ci penserai.- sussurrò contro le sue labbra. - Che
ci penserai bene.-
insistette azzerando la distanza per dare il via ad un bacio dolce e
carico di
sentimenti.
- A domani,
allora.- bisbigliò non riuscendo a staccarsi dalle sue
labbra. - Spero.-
ridacchiò alzandosi in piedi e uscendo dalla stanza.
Aveva appena
preso gli occhiali da sole, che aveva lasciato sul bancone, quando si
sentì
chiamare a gran voce; si voltò trovandosi davanti il moro in
boxer che gli
infilò il cappello in testa ridendo.
- Lo stavi
dimenticando qua, scemo.- lo prese in giro Zayn intrecciando le dita
dietro il
collo del castano che strinse le sue dita attorno ai fianchi del
ragazzo.
- Sarebbe stato
un motivo in più per farti tornare da me.-
sussurrò strofinando il naso contro
il suo, sbuffò quando sentì il cellulare vibrare
nella tasca dei pantaloni e
diede un bacio veloce al moro girandosi poi verso la porta.
- Liam!- lo
richiamò di nuovo stringendo una mano attorno al suo polso.
- Anche se..se non
dovessi venire..vorrei solo dirti..grazie.-
- Ripetimelo
domani, ti prego.- mugugnò stringendolo di nuovo tra le
braccia e respirando
contro i suoi capelli. - Voglio sentirtelo ripetere domani.-
- Prometto che
ci penserò, ora corri da Harry.- ridacchiò
dandogli una pacca leggera sul
sedere, incrociò le braccia al petto e lo fissò
mentre si allontanava
velocemente; sentendolo sempre più lontano e sentendosi
sempre più freddo.
La mattina dopo
Liam era puntuale in aeroporto, aveva fatto tutti i controlli ma non
voleva
raggiungere il terminal per l’imbarco. Aveva anche detto cose
non proprio
carine alle sue guardie del corpo, che lo invitavano a prendere posto
prima di
essere riconosciuto da troppa gente, e ad Harry; ma a tutti ripeteva
solamente
che finché non si fosse presentata una persona lui non
avrebbe preso il loro
dannatissimo aereo.
- Liam.- lo
chiamò
per la terza volta il riccio, spinto da uno degli agenti del castano
che
sembrava avere particolarmente fretta.
Il ragazzo
interpellato si voltò velocemente verso di lui e
mugugnò: - Altri dieci minuti,
ti prego.-
- Sono quasi le
nove, Li.- sussurrò stringendo una mano attorno al suo
braccio.
- Forse è
in
ritardo.- tentennò l’altro iniziando a guardarsi
intorno.
- O forse non
è
nemmeno partito.- lo corresse Harry ottenendo un’occhiataccia
da parte dell’amico.
- Forse
c’è
traffico, anche noi rischiavamo di fare ritardo se George non avesse
conosciuto
delle strade che..-
- Liam.-
sospirò
esasperato quello che si passò una mano sul viso
concludendo: - Lo sapevi anche
tu che non sarebbe venuto.-
- Forse..-
tentò
ancora zittendosi subito dopo e abbassando lo sguardo.
- Andiamo, Li.-
sussurrò stringendo un braccio attorno alle sue spalle. -
Stiamo per partire.-
Liam
annuì e si
lasciò guidare verso l’imbarco, nascose il viso
contro il collo dell’amico e
chiuse gli occhi sentendo tutte le persone attorno a lui parlare e fare
casino.
- Lo
dimenticherai, Li.- sentì sussurrare contro il suo orecchio
da quello che
iniziò a muovere la mano sul suo braccio. - Forse
è meglio così.-
Mosse solamente la
testa in un cenno mentre dentro di lui tutto urlava il contrario; non
si
sarebbe mai dimenticato di quegli occhi, di quella voce, di quei
tatuaggi e di
quella storia. Semplicemente non si sarebbe mai dimenticato di Zayn, ed
era
stupido perché forse il moro conosceva solo una parte di lui.
Zayn conosceva
solo il Liam cantante e in quei pochi giorni non era possibile avergli
fatto
conoscere il vero Liam, anche se ci aveva provato con tutte le sue
forze.
- Ancora non ci
credo che torniamo a Los Angeles!-
Rise senza
troppo entusiasmo alla frase dell’amico e prese posto
sull’aereo mentre uno dei
suoi agenti si scusava per il ritardo; chiuse gli occhi appoggiando il
capo contro
il sedile e quando quel tipico senso di vuoto gli prese lo stomaco
riuscì a
percepirne uno simile anche nel cuore.
Angolo
Shine:
Sera a tutti.
<3
Non ho avuto tempo
di postare prima perché ho finito proprio ora di scrivere.
:’)
Ah, e il
prossimo è l’ultimo capitolo fjdksk.
Quanti hanno
voluto massacrarmi di botte nel corso della storia? Alzate le mani, non
siate
timidi. u.u
E poi…..
ODDIO
HO I BIGLIETTI PER IL CONCERTO DEI BOYCE AVENUE!!! <3 <3
HO I BIGLIETTI!
CAZZOCAZZOCAZZO!
A nessuno importava
del mio ultimo sclero ma ormai ve lo siete beccato. :’3
A presto <3
Non uccidetemi
altrimenti non saprete mai come sarà il finale >;)
(amo minacciare
le persone djsksk.)