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Autore: star9    15/11/2013    6 recensioni
“No, no, no. Niall scusami; non pensare quello che stai pensando. Anche io voglio quello che vuoi tu, non sentirti uno schifo. Anche tu mi piaci, credo. È che…” mi fermai; la mia bocca sparava parole a raffica e non sapevo se continuare e raccontargli quella parte del mio passato che solo
pochi sapevano.
“…è che mi è venuta in mente una scena di un po’ di tempo fa e… quello è stato un brutto periodo per me e avevo paura di quello che poteva succedere. Scusami Niall, l’unica cosa che posso dirti è scusa.”
Parlavo molto velocemente per il nervoso e quando lui mi prese la mano per calmarmi il mio cuore perse un battito.
Poi si avvicinò di nuovo e questa volta il bacio ci fu. Sentivo come se i miei piedi non toccassero più terra, come se avessi le ali. Come un angelo.
Ma l’angelo lo stavo baciando, un ragazzo troppo perfetto per essere umano, per forza diveva essere un angelo. Il mio angelo.
Le nostre labbra umide si assaporarono l’un l’altra per la prima volta prima di unire le lingue in una danza speciale.
Ero a dir poco la ragazza più felice del mondo.
Io e Niall. ♥
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 13
 
 

“Uffa Lucy! Non ho dei vestiti decenti. Come faccio?” ero disperata.

“Jade, sei sempre la solita! Guarda, questo ti sta bene, perché non lo metti mai?” disse mostrandomi uno dei vestiti che avevo nell’armadio.

“Oh grande Luc! Questo è fantastico!” risposi sorridendo.
Così presi i miei adorati leggins neri con le croci bianche e li abbinai con un maglione caldo caldo  blu scuro
e un beanie bianco e poi non potevano mancare le mie Dr. Martens; direi che poteva andare bene per una serata come quella.

Ormai ero pronta e anche Lucy, che aveva un vestitino con una fantasia a fiori, una giacchetta beige e le Vans blu scuro.

E poi c’era Sam con dei jeans leggermente strappati, una camicia rosa chiaro e una giacca nera di pelle, con delle Converse bianche e i capelli raccolti in una lunga coda di cavallo.

Da fuori sentii una macchina arrivare e subito dopo un clacson che suonava; sicuramente erano arrivati i ragazzi.

Così ci avviammo alla porta per poi entrare in macchina insieme a Liam e Niall.
Gli altri erano nell’altra macchina dietro e li salutammo con la mano per poi partire in direzione del bowling.
 

Entrammo dentro e iniziammo a giocare; io non ero una cima al bowling però me la cavavo.
Invece Sam era incredibile, la più brava tra tutti noi, seguita a ruota da Harry.

La serata stava andando benissimo, ridevamo e scherzavamo e il tempo passava veloce, ormai era quasi un’ora che giocavamo. Cosi decidemmo di rilassarci un po’ sui divanetti.
 

Diedi una veloce occhiata a Harry che si sedette vicino a Sam e lei sorrise arrossendo.

Intanto Louis mi aveva presentato la sua ragazza, Eleanor. Era veramente bellissima con dei boccoli
color cioccolato davvero adorabili e il viso con dei lineamenti particolari, un po’ da elfo; ed era anche molto simpatica.
 
 

HARRY’S POV

Mi sedetti a fianco di Sam. Era veramente uguale a sua sorella, ma si vedeva anche dai modi di fare,
tipo il modo in cui arrossiva, che la distinguevano da Darcy.

E poi era molto simpatica e un asso nel bowling. Così decisi di sfidarla, visto che anche io me la cavavo piuttosto bene.

“Ehi Sam, che ne dici di fare una gara al bowling!” le chiesi sorridente.
“Ho visto che sei molto brava e voglio sfidarti.”

“Oh beh… per me va bene mr. Ricciolino.” Rispose prontamente lei ridendo. F
orse da una come lei non mi sarei mai aspettato una risposta del genere, ma mi piaceva.

“Molto bene, ma se vinco cosa ottengo?” chiesi ammiccando un sorriso.

“Vacci piano! Chi ti ha detto che vincerai?” alzai un sopracciglio, stupito.

“Staremo a vedere…” e così dicendo tornammo a giocare.
 

“Forza fammi vedere che sai fare.” La sfidai.

“Con molto piacere!” rispose lei con un sorrisetto stupendo. Stranamente non mi ricordava così tanto Darcy, come avrei pensato;
era come se fosse un’altra persona che non avevo mai visto.

Una parte di me pensava che fosse meglio così, ma un’altra aveva sempre il pensiero di riavere con sé la persona che amava.
Ma cercai di scacciare questo pensiero…
 


SAM’S POV

Iniziai tirando la palla sui birilli e ne buttai giù otto. Poi fu il turno di Harry e ne fece cadere nove, poi mi fece l’occhiolino.

La “sfida” si fece interessante e io ed Harry eravamo sempre più o meno pari; in questo momento ero leggermente
in vantaggio ma con il suo ultimo tiro lui riuscì a superarmi.

Si girò e mi fece un sorriso enorme tanto da formare quelle fossette, un dettaglio che non avevo mai visto su un ragazzo,
o forse non l’avevo mai notato.

Ma per lui era quasi un segno di riconoscimento, come i ricci, che lo rendevano diverso.
Diverso in senso positivo, perché si, dovevo ammettere che Harry era veramente un bel ragazzo.

Ed era anche una persona adorabile, tanto impertinente quanto gentile. Forse anche un po’ troppo vanitoso e sicuro di se.

Mentre si avvicinava fingeva di inchinarsi a un pubblico inesistente per la sua vittoria.
Così io misi il broncio e mi girai dall’altra parte incrociando le braccia al petto facendo la finta offesa.

Sentii le sue braccia stringermi e mi abbracciò da dietro; io soffocai una risata girando la testa a destra
evitando il suo viso appoggiato alla mia spalla sinistra.

Poi si mosse velocemente verso la mia guancia posandoci le sue labbra per lasciarci un veloce bacio; erano così morbide e calde.
A quel punto non ce la feci e scoppiai a ridere e così anche lui.
 
 
JADE’S POV

“Ragazzi io vado al bagno.” Li avvertii per poi girami e cercarne uno.

Mi incamminai ai servizi e con la coda dell’occhio mi girai per vedere Sam e Harry che ridevano insieme e lui che l’abbracciava da dietro.

Che carini insieme, erano tutti e due felici e non si accorsero nemmeno che li fissavo. Entrambi si meritavano di ridere un po’ e stare in compagnia così mi avviai velocemente verso il bagno.

Mi lavai le mani e feci per uscire, quando mi ritrovai un ragazzo davanti, e solo quando alzai lo sguardo notai Niall che mi sorrideva.

“Ehi Nialler ti serve qualcosa?” chiesi inclinando leggermente la testa di lato.

“No, stavo solo tornando dal bagno e… non so nemmeno perché sono qui.” Rispose ridendo leggermente e si passò una mano nei capelli.

Quando la lasciò ricadere sul suo fianco, sfiorò la mia e un brivido inaspettato avvolse il mio braccio e la schiena.

Ma un attimo. Da quando succede a me? A me non piace Niall, è impossibile! Ci conosciamo da così poco tempo… eppure quel gesto non era stato indifferente.

Capii dagli occhi di Niall che anche a lui aveva fatto uno strano effetto.

Il tempo sembrava rallentare e immaginai che il suo viso si stava avvicinando lentamente. Mi accorsi solo in un secondo momento che si stava avvicinando veramente e tutto quello non era solo la mia mente che viaggiava liberamente.

Trovai strano anche questo, perché non mi era mai capitato di immaginare che un ragazzo si avvicinasse così tanto a me. E anche io mi stavo avvicinando inconsciamente a lui e rendendomene conto ripensai a quella volta.

Al solo pensiero tornai in me e mi allontanai di scatto da Niall. Nei suoi occhi riuscii a vedere un senso di delusione e di tristezza immensa. Cosa avevo appena fatto?

Gli avevo fatto credere che anche io volevo quello che voleva lui e poi…poi avevo fatto una grande cazzata.

In realtà non era che non volevo, era solo che quel gesto si era riflesso nei miei occhi come quello che mi era successo quella volta.

No no no. Come avevo potuto? Come avevo potuto solo far provare a Niall quello che avevo provato io? Lui era troppo buono per subire quello.

E il peggio era che ero io ad averlo ferito, non me lo sarei mai perdonata. Glielo leggevo negli occhi cosa provava. Avrei voluto morire.
 

FLASHBACK

Era finalmente arrivato quel giorno. Mi aveva chiesto di uscire. Ero la persona più felice sul pianeta Terra, non riuscivo ancora a crederci.
Mi ero preparata un’ora prima, avevo curato ogni piccolo dettaglio per essere perfetta, o almeno ci avevo provato. Volevo che quel giorno fosse perfetto.

Il cuore mi batteva a mille mentre camminavo verso la spiaggia. E poi lo vidi, bello come sempre seduto sulla sabbia ad aspettarmi.
Allungai il passo e sorridente arrivai davanti a lui che si alzò e mi abbracciò. Amavo le sue braccia e il suo profumo; amavo tutto di lui.

“Ehi splendore siediti. Ho preparato un pic nic solo per noi due, ti piace?”

Ero troppo felice, il mio stomaco aveva un’infestazione di farfalle.

“Non potrei desiderare altro.” Risposi dandogli un bacio sulla guancia.

Poi non riuscii a trattenermi e mi avvicinai sempre di più a lui.

In quel momento sentivo di poter toccare il cielo, volevo urlare al mondo intero tutto quello che avevo passato prima di arrivare a questo
momento.


E finalmente dopo circa un anno, stavo per baciare il ragazzo che mi piaceva

-Quel ragazzo che non riuscivo a togliermi dalla testa anche sapendo che era quello sbagliato, quello a cui piaceva l’amica di Lucy, quella che io odiavo, quella che gli aveva preso il cuore.

Ma poi la frittata si è rivoltata ed era arrivato il mio turno di essere felice, perché lui mi chiese di uscire.

Era la mia prima cotta, a quindici anni; all’inizio non volevo ammetterlo a me stessa ma poi mi dovetti ricredere perché notai sempre più spesso che mi ritrovavo a fissarlo e a pensare a lui.

 Non credevo nemmeno possibile una cosa così, perché non ero il tipo di ragazza che si affeziona facilmente e che si apre a tutti.
Ma ci ho pensato e ho deciso di accettare. Ma fu la scelta sbagliata, ero stata troppo ingenua e idiota a pensare di poter essere felice.-

Ormai il mio cuore aveva preso una strada diversa da quella del cervello e se mi fossi trovata in un’altra situazione non l’avrei mei fatto, ma quel momento sembrava fatto apposta; così presi coraggio e mi avvicinai alle sue labbra perfette.

Annullando sempre di più la distanza, ad un certo punto, lo vidi indietreggiare.
Sentii un peso sul petto, come se tutta la mia vita fosse andata in frantumi.


Non gli piacevo? Non ero alla sua altezza? Cos’era andato storto? Avevo sbagliato qualcosa?

Le domande che mi facevo erano troppe però mancava una risposta e la confusione cominciava a farsi spazio nella mia mente.
Sentii il naso pizzicare e gli occhi incominciarono a riempirsi di lacrime, che cercai di trattenere il più possibile.

“Ma…” riuscii solo a dire, a sussurrare abbassando la testa e facendo qualche passo indietro.

Lo guardavo incredula con gli occhi spalancati e lui mi rivolse uno sguardo divertito per poi sorpassarmi per arrivare prendere la sua roba e andarsene.

Io rimasi immobile per qualche minuto cercando di rimettere a posto i miei pensieri confusi che vorticavano incessantemente nella mia testa.

Avevo appena fatto una cazzata di cui mi sarei pentita per tutta la mia vita; ero stata troppo impaziente e avevo mandato tutto a puttane.

Quel magico momento che avevo aspettato da sempre mi era passato davanti agli occhi trasformato in una tragedia.
E la colpa era tutta mia, avevo avuto troppa fretta e ora me ne pentivo.

Ma perché lui aveva sorriso in quel modo? Sembrava quasi che avesse pianificato tutto. Ma io mi fidavo di lui, magari era troppo presto, non si sentiva pronto o non gli piacevo...

Volevo essere ottimista e così andai a cercarlo per parlargli, perché ci tenevo troppo a lui per lasciar perdere così.

Allora mi incamminai per il marciapiede nella stessa direzione che aveva preso lui ricacciando le lacrime che minacciavano ancora di uscire.

Ad un certo punto, passando vicino a un vialetto con dei cassonetti, lo vidi. Era con i suoi amici. E parlavano…

“Dovevate vedere ragazzi!!” disse lui ridendo.

“Sei stato grande amico!” rispose l’altro dandogli una pacca sulla spalla.

“La sua faccia era epica, ha cercato di baciarmi e poi io mi sono allontanato e ci è rimasta di merda!” disse continuando a ridere con gli altri.

“Ora datemi quello che mi spetta, ho vinto la scommessa.”


Ormai le lacrime avevano deciso di uscire da sole e il mio cuore cadde a pezzi.

Aveva scommesso su di me? La risposta era palese e lo guardai mentre metteva in tasca quelli che sembravano molti soldi.

Non si era nemmeno accorto che lo stavo guardando e mi avviai verso casa piangendo sommessamente. Non potevo più pensarci, non dovevo.
Non mi sarei fidata più di nessun ragazzo, mi avrebbero fatto solo soffrire e mi promisi di non innamorarmi più.

Avevo già fatto fatica ad ammettere quello che provavo e anche a confessarglielo e lui si era preso gioco di me.

Solo per dei soldi aveva giocato con i miei sentimenti pur sapendo quello che provavo per lui, di sicuro non gli era passato inosservato.
 Infuriata e distrutta tornai a casa cercando di non pensarci.

Da tutto questo capii che dovevo continuare a fare come facevo prima di uscire con lui, cioè di tenermi tutto per me e non fidarmi dei ragazzi.


Lui, Tom, aveva rovinato la mia prima cotta, quella che per una ragazza non si scorda mai. Quel ragazzo a cui si pensa sempre, il primo pensiero la mattina e l’ultimo alla sera. La prima cotta è anche difficile da affrontare perché si è inesperti e si ha paura di sbagliare.
E io avevo fatto proprio quello, mi ero sbagliata.

FINE FLASHBACK

 

Ritornai in me, scacciando quei ricordi e guardai Niall negli occhi; era in attesa di una spiegazione e non volendo farlo sentire come quando era successo a me, parlai subito.

“No, no, no. Niall scusami; non pensare quello che stai pensando. Anche io voglio quello che vuoi tu, non sentirti uno schifo. Anche tu mi piaci,
credo. È che…” mi fermai; la mia bocca sparava parole a raffica e non sapevo se continuare e raccontargli quella parte del mio passato che solo
pochi sapevano.

“…è che mi è venuta in mente una scena di un po’ di tempo fa e… quello è stato un brutto periodo per me e avevo paura di quello che poteva succedere. Scusami Niall, l’unica cosa che posso dirti è scusa.”
Parlavo molto velocemente per il nervoso e quando lui mi prese la mano per calmarmi il mio cuore perse un battito.

Poi si avvicinò di nuovo e questa volta il bacio ci fu. Sentivo come se i miei piedi non toccassero più terra, come se avessi le ali. Come un angelo.

Ma l’angelo lo stavo baciando, un ragazzo troppo perfetto per essere umano, per forza diveva essere un angelo. Il mio angelo.

Le nostre labbra umide si assaporarono l’un l’altra per la prima volta prima di unire le lingue in una danza speciale.

Ero a dir poco la ragazza più felice del mondo; per una volta niente e nessuno mi impediva di essere felice.

Solo io e Niall.





SPAZIO AUTRICE
Ciao splendori c: io non so più come fare, ho troppo da fare e non riesco mai a pubblicare il capitolo nuovo ç.ç
sparo che con questo capitolo sia riuscita a farmi perdonare ;) ci ho messo tanto tanto impegno a scriverlo e mi piacerebbe sapere se vi piace c:
E poi devo ringraziarvi in ginocchio anche solo perchè seguite la mia ff. Ci tengo molto e senza di voi non sarei andata avanti, davvero.
L'unica cosa è che le visite sono calate tantissimo ripetto ai primi capitoli D: perchè?
Va be..lasciamo perdere ora me ne vado e aspetto tante tante recensioni! Vi prego
Sappiate che vi amo ♥
alla prossima

per farmi perdonare metto alcune gif c:
Il nostro Liam ♥

Il nostro Louis ♥

Il nostro Zayn ♥

Il nostro Harry ♥

Il nostro Niall ♥
  
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