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Autore: gatta12    15/11/2013    2 recensioni
Allora, prima di tutto devo dirvi che conosco bene i personaggi, ma il film l’ho visto sì e no e i libri non li ho mai letti. Voldemort è stato sconfitto. I ragazzi stanno finendo la scuola di Magia, sono all’ultimo anno. Ma un po’ di cose cambieranno. Per esempio… I Malfoy (anche se erano dalla parte dell’Oscuro sono cambiati) e i Granger (il padre di Hermione purosangue e la madre strega nata babbana) sono le famiglie più ricche del mondo Magico e i genitori di Draco e Hermione per diventare un tutt’uno decidono di farli sposare. Sapendo che i due si odiano, anche se in realtà Draco la ama da anni, decidono che per il resto dell’anno scolastico dovranno vivere insieme! Infondo sono le famiglie più ricche: possono permettersi una camera matrimoniale nella scuola! Che succederà?
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Luna/Theodore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Cap. To Christmas with love
 

Pansy si svegliò in quel momento.
Si stropicciò gli occhi e tentò di alzarsi dal letto, ma qualcosa la bloccò.
-Harry- sospirò.
La stava abbracciando da dietro.
Ridacchiò e cercò di spostarsi e uscire dal letto, riuscendoci.
Solo in quel momento si ricordò di essere… nuda.
Raccolse velocemente tutti i vestiti e scese nel salone della casa di Grimmauld Place, addobbata dagli stessi Harry e Pansy il giorno prima.
Sirius  li aveva lasciati da soli per Natale, con grande disappunto di Harry, perché voleva passare il Natale a Black Manor.
Andò in cucina a prepararsi un caffè veloce, aveva una grande voglia di scartare i regali sotto l’albero.
Si diresse all’albero di Natale, quando due braccia la presero, la sollevarono e la buttarono sul divano, mentre continuava ad urlare giocosa.
Harry iniziò a baciarle il collo, le spalle e le labbra.
“Buon Natale anche a te Harry!!” rise lei sotto le sue carezze.
“Giuro che te la farò pagare! E’ bruttissimo svegliarsi senza di te a letto la mattina!” brontolò il ragazzo.
“Harry, mi perdoni?” fece la faccia più da cucciolo che una serpe potesse avere.
“Sì”
“Ahhh! Ti adoro! Ma ora scartiamo i regali!” la ragazza sfuggì -da buona serpe- dalla stretta di Harry e si inginocchiò davanti all’albero.
Harry le si accovacciò affianco, prendendola e facendola sedere sulle sue gambe.
“Allora… questo è per te… da parte di Sirius…” iniziò a dire Pansy passandogli il regalo. “…questo da parte di Hermione…di Weasley… di Ginny…” e così ad elencare tutti i loro amici, i regali per lei e per lui, finché non rimasero solo due pacchetti, il regalo di lei per lui e il regalo di lui per lei.
“Questo è per me da parte tua, eh?” chiese ridendo il Grifondoro.
“Sì, e questo è il tuo”
Scartarono i regali che l’uno aveva fatto all’altra.
“Questo…Pansy… non dovevi”
Il regalo di Harry da Pansy era un album fotografico di foto di se stesso, sin dal primo anno, fino alle ultime foto dove c’erano loro due insieme. Tutte le foto prima di quell’anno erano state scattate di nascosto.
“Pansy…” il ragazzo si girò verso la fidanzata,  per ringraziarla, ma quando la vide in lacrime si spaventò.
“Pansy! Pansy, che succede? Il regalo non ti piace?” le chiese abbracciandola.
“E’…è…è… è il regalo più bello che abbia mai ricevuto Harry!!” la ragazza lo baciò con tale trasporto da farlo finire sul pavimento.
“Me lo metti?” chiese con un sorrisone che andava da un’ orecchio all’altro.
Il regalo di Harry era una catenina di oro bianco con, come piccolo pendente, un rubino a forma di cuore con dei diamanti intorno.
Il ragazzo le mise la catenina.
“Così ti ricorderai di me sempre, Pansy” le disse, facendola voltare e baciandola. “Perché io ti amo”
“Harry…” gli disse con le lacrime agli occhi “ti amo anch’io”
I due si baciarono, con i cuori gonfi di felicità e amore.
 
 
La notte prima…
 
 
L’orologio a pendolo di Malfoy Manor risuonò le undici.
Hermione rabbrividì. Di notte quella villa era ancora più inquietante.
Ma non era mica colpa sua se non riusciva a dormire!
Sentì uno strano rumore accanto a lei.
Sussultò.
-Dannazione!! Volevo solo cercare la cucina!!! Perché tutto a me? Ah!!! Draco! Dove sei!!?-
“Sono qui!”
“AH!”
“Zitta Mezzosangue vuoi svegliare i miei genitori?” le disse tappandole la bocca.
“mhgmmghmhghm” mugugnò lei.
“Eh? Non ti capisco Hermione!” chiese lui confuso.
La ragazza lo guardò con sguardo rassegnato e gli indicò la mano.
“Oh. Scusa” disse imbarazzato levandole la mano.
“Ahah, divertente. Cercavo solo di dirti che se tu non fossi apparso così, non avrei urlato!”
“Okok, ho capito” rispose lui alzando le mani davanti al corpo.
“Senti Furetto… dov’è la cucina?”
“Seguimi… e non chiamarmi Furetto!!” ribatté lui.
Cinque minuti dopo, erano entrambi seduti in cucina a bere thè.
“Non sei male in cucina Mezzosangue!”
“E’ solo un thè…” rispose imbarazzata lei.
“Sarà, è buono lo stesso…” cercò di giustificarsi lui.
“A proposito di cibo e cose varie, dobbiamo metterci d’accordo su alcune cosucce dopo il nostro matrimonio, sai, tanto per mettere le cose in chiaro”
Nostro matrimonio.
 “Certo, cosa?”
“Leggi le mie labbra: Non. Voglio. Elfi. Domestici.”
“Ma Herm!” protestò lui.
“Non sei più un ragazzino viziato! Puoi camminare con le tue gambe!” ribatté.
“Ma…”
“Ah! Niente ma! Sarò tua moglie, cerca di portarmi rispetto Furetto!”
Sarò tua moglie.
 “E allora? Ahhh, sono sicuro che la vita matrimoniale sarà un inferno! Non mi ami neanche, figuriamoci!”
La ragazza rimase in silenzio, spiazzata.
“Perché… tu mi ami?” chiese con voce tremolante.
Tu mi ami?
Il ragazzo spalancò la bocca e gli occhi.
Se l’era lasciato sfuggire, dannazione!
“Ehm… si è fatto tardi, meglio che torniamo a letto!”
Il ragazzo tentò di alzarsi ed uscire dalla stanza, ma Hermione lo bloccò.
“Rispondimi”
In quel momento l’orologio batté la mezzanotte.
Rimasero per un po’ in silenzio.
“Buon Natale…”
“Buon Natale…”
Si fissarono.
“Perché hai detto quella cosa, prima, Draco?” chiese d’impulso lei. Un altro po’ e sarebbe scoppiata.
Draco la guardò.
I suoi occhi. Miele, cioccolato, smania di sapere sempre tutto.
Accennò un sorriso.
Era tipico di lei.
Voler sapere sempre tutto.
Lei intanto lo guardava strano.
Perché quel sorriso triste?
“Perché lo so” sussurrò Draco “lo so che non sarai mai mia”
Detto questo sparì per le scale, lasciando una donna sola.
Una donna sola, a riflettere.
 
 
 
-Cosa avrà voluto dire con ‘Lo so che non sarai mai mia’? Diavolo Draco, quanto sei strano! Ma è anche per questo che ti amo! Aspetta… e se…? No, non può aver detto quelle cose perché mi ricambia! Non può… Dovrei raggiungerlo? Hermione diamine! Sei una Grifondoro! E poi, che ci perdi? Ci guadagni solo a…-
Hermione si alzò di botto dalla sedia della cucina, correndo su per le scale del Manor.
Spalancò la porta della camera di Draco.
Incurante del fatto che lui la stava guardando come se fosse matta, lo prese per la maglietta del pigiama, lo spinse verso di sé e lo baciò.
E il ragazzo ricambiò sorridendo il bacio.
 
 
 
 
  
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