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Autore: MXI    15/11/2013    4 recensioni
Aprii gli occhi, mi resi conto di trovarmi in una piccola stanza, un brivido mi percorse la schiena; a quanto pare era anche molto umida. Notai che c’era una sola finestra chiusa da sbarre . Cercai di ricordarmi cosa era successo, passandomi la mano sui capelli biondi ricapitolai la giornata precedente...
Paring principale SasuxNaru
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Cap.23
Cap.22

Intanto ringrazio tutti quelli che mi hanno accompagnato in questo lungo viaggio ^^ Con giustizia sono cresciuta e sono cambiata. Un forte abbraccio a tutti quelli che hanno sempre avuto la premura di lasciarmi un commento e spero di risentirvi presto!!

Buona lettura :D 

[...] Poi il suono di un colpo andato a vuoto fece comprendere a tutti che l'arma si era scaricata.

Il corpo giaceva a terra, ma non era quello di Naruto... Era quello di Madara.

Stupiti i presenti si guardarono intorno e videro Itachi con un sorriso soddisfatto in volto e con la pistola in pugno, era ancora sdraiato per terra... Senza forze, le impiegò tutte per pronunciare le sue ultime parole,

"Ti ho salvato... Perdonami amore mio" poi morì, con la coscienza un po' più pulita ed un peso in meno nell'anima.[...]

Il biondo sentì quella frase, anche se pronunciata a fil di voce, e ne rimase stupito. Si ritrovava ad essere debitore dell'uomo che l'aveva stuprato ma che in realtà lo amava...

Un sorriso malinconico si aprì sul suo volto, l'avrebbe perdonato. Non subito, non così velocemente, ma pian piano sarebbe riuscito a pronunciare il nome di Itachi senza più alcun timore.

Fece appena in tempo a sentire le urla di Tsunade seguite dal vociare di vari agenti che svenne, non riuscendo a sopportare il peso di tutti quegli avvenimenti.

Le torture, la copiosa perdita di sangue, Itachi, sua madre ed, infine, Minato.

Non riusciva ad aprire gli occhi, la stanchezza era troppa, però si accorgeva di quello che gli succedeva attorno.

"Mi raccomando Naruto riprenditi in fretta. Bisogna recuperare il tempo perso" sentì sua madre sussurrargli,

"Stupido marmocchio i tuoi giorni di malattia stanno finendo sarà meglio per te che ti svegli" Tsunade non riusciva a fare altro che insultarlo,

"La volpe che ti ho regalato insiste nel non volersi allontanare da qui, nessuno ha il coraggio di costringerla, quindi dovrai conviverci finchè non ti deciderai a riprenderti" Jiraya passava poche volte, ma veniva sempre ripescato dal suo capo che lo costringeva a tornare dal dottore per verificare l'udito.

Ma le visite che adorava e 'sentiva' di più erano quelle in cui percepiva la porta aprirsi e poi richiudersi in uno scatto.

Kyuubi iniziava a ringhiare bassamente minacciando il nuovo entrato a non fare mosse azzardate.

Infine Naruto sentiva un calore partirgli dalla mano, salirgli per il braccio e conquistargli tutto il corpo... Non serviva che parlasse, il biondo sapeva che era Sasuke e che passava da lui tutti i giorni, grazie a questo non perse lo scandire del tempo.

Era passata una settimana, era ancora molto stanco e non c'era più niente di importante da fare... Quindi perchè sbrigarsi a svegliarsi? Di tempo da passare con Sasuke e la sua famiglia era tanpo, poteva riposare ancora un po'.

Ma poi un giorno sentì la porta aprirsi ed un profumo sconosciuto sfiorargli la pelle. Kyuubi si alzò dal suo stomaco e scese dal letto, sembrava volesse lasciare al visitatore dell'intimità,

"Mi hanno detto che ti chiami Naruto... E che sei mio figlio" il cuore del biondo iniziò a battere molto freneticamente, quella era la sua voce!

"Sembra che tu non sia in coma ma non ti sei ancora svegliato... Sei stanco di vivere?" il ragazzo capì che Minato aveva dei dubbi, ma voleva veramente abbandonare quel tepore?

"Non mi ricordo di te, per aiutarmi mi hanno convinto a venirti a trovare... Ma non è cambiato nulla" Naruto avrebbe voluto mettersi a piangere, suo padre non si ricordava di lui...

"Kushina, tua madre, sta riaffiorando nei miei pensieri. Non tutto è perduto, ma te mi devi dare una mano." al dormiente non sfuggì l'affetto con cui pronunciò il nome della donna, sarebbero riusciti a riunirsi.

Lui lo sapeva ed era quello che voleva con tutto se stesso.

"Fammi vedere i tuoi occhi Nacchan" le palpebre del biondo iniziarono a tremare, era quello il momento giusto per alzarsi. Doveva riprendersi e dare una mano, c'era ancora bisogno di lui a casa e a lavoro.

Non poteva permettersi ulteriori ferie.

Sentì la sedia strusciare a terra ed un sospiro uscire dalla bocca di suo padre. Voleva fermarlo.

Con uno sforzo immane si costrinse a socchiudere gli occhi, la luce gli bruciò la cornea, ma finalmente le lacrime furono libere di uscire,

"Pa..pà" la voce era rauca e bassa ma l'adulto la percepì comunque, si voltò di scatto e Naruto non potè non notare quanto fossero simili e se ne rallegrò.

Minato non si ricordava di lui ma sentì comunque una gioia espandersi in tutto il corpo, fu quella a spingerlo a buttarsi tra le sue braccia e a stringerlo come se fosse la cosa più preziosa al mondo,

"Guardami" disse Naruto,

"Ti farò ricordare di me, o non mi chiamerò più Naruto Namikaze" la gola gli bruciava dallo sforzo, ma ne valeva la pena per vedere riaffiorare il sorriso sulle labbra di Minato.

"Vado immediatamente a chiamare le infermiere" appena finì di parlare, però, videro Sakura che si catapultava dentro la stanza seguita da Kyuubi che trotterellò entusiasta nelle braccia del padrone,

"Baka!" gli urlò la rosa,

"Ci hai fatto preoccupare tantissimo sei solo un baka, baka, baka!!" il medico era veramente sconvolto, Minato lo capì e decise di andarsene dopo aver rassicurato il ragazzo,

"Avremo modo di parlare Naruto e alora potrai mantenere quella promessa" Naruto annuì e appena il padre sparì dalla sua vista fu costretto a sorbirsi le ramanzine di Sakura, poi quelle di Tsunade, infine, quelle di Jiraya, obbligato dalla donna a capo della polizia.

Appena sentì la notizia del suo risveglio Sasuke abbandonò il lavoro alla prigione di Konoha e si recò all'ospedale, quando raggiunse la stanza dove era tenuto il suo ragazzo aveva il fiatone e la pelle nivea aveva assunto un vago colorito roseo.

"Sasuke!" il biondo si alzò e scese dal letto, ma le gambe cedettero. Si aspettò di sentire il pavimento sulla faccia, invece venne afferrato al volo dal suo ragazzo.

"Mi sei mancato"

"Mph sei proprio un dobe" in quei pochi attimi aveva riaquisito la sua imperturbabilità,

"Se ti mancavo tanto potevi svegliarti prima" il biondo gli fece la linguaccia e rise, finalmente spensierato.

Il moro non aspettò, in un impeto appoggiò le labbra sulle sue... Dolcemente. 

Poi si allontanò. Quel contatto era durato troppo poco secondo Naruto che portò una mano dietro la testa del teme e lo avvicinò,

"Puoi fare di meglio" l'Uchiha ghignò, lo baciò più intensamente.

Le bocche si gustavano, si univano, si separavano... Combattevano una guerra senza ne vincitori ne vinti, le lingue si intrecciarono e le mani iniziarono a scorrere sui petti e sulle schiene.

Non c'era lussuria in quei gesti, solo la voglia di sentire il compagno ancora vivo ed ancora vicino.

Quando il respiro venne a mancare i due amanti si separarono e si guardarono negli occhi, da quello sguardo capirono che non si sarebbero più lasciati.

Epilogo

Cinque anni erano passati da quel giorno, Konoha era sempre la stessa città frenetica di sempre con un pizzico di giustizia in più. I componenti dell'Akatsuki ancora in vita erano dietro le sbarre e ci sarebbero rimasti per il resto della loro vita.

Tsunade si era sposata, nessuno avrebbe scommesso un cent sulla sua unione con Jiraya, ma stranamente erano una coppia molto affiatata.

Tranne quando l'uomo si lasciava sfuggire dei commenti troppo spinti sulle altre donne, in quel caso Tsunade sapeva come farsi rispettare d'altronde era l'ex capo della polizia.

Una volta sposata infatti decise di andare in pensione e lasciare il posto a qualcuno di più giovane, qualcuno che aveva visto e provato tanto nonostante la sua età.

Naruto in quel momento si trovava nell'ufficio e si stava disperando per la quantità di documenti da dover approvare e firmare,

"Hinata... Ne abbiamo ancora per molto?" chiese rivolto alla moro che era diventata la sua assistente,

"Un po' " rispose con una tenue voce,

"Accidenti, Sasuke voleva portarmi in un posticino carino" il ragazzo si lasciò cadere esasperato sulla poltronda,

"Perchè devo fare questo schifo di lavoro? Non ci sarebbe qualche bella ed eccitante missione?" si chiese ad alta voce. Squillò il telefono e fu la sua segretaria a rispondere, ma poco dopo la mora gli passò la cornetta,

"E' il sindaco" il biondo afferrò il telefono,

"Papà!"

"Figliolo! Come sta andando da quelle parti?"

"Un vero disastro, non hai idea di quanti documenti e relazioni di missione debba ancora firmare"

"Guarda il lato positivo, tu non hai tua madre che ti minaccia di non farti la cena se non finisci in tempo" Naruto scoppiò a ridere,

"Scommetto che ti sta guardando male"

"Indovinato" rispose esasperato,

"Comunque volevo sapere se stasera ti va di lasciare il tuo nido d'amore con Sasuke e venire a cena da noi" 

"Ma certo! Non vedo l’ora di gustarmi i manicaretti della mamma" dall'altra parte si sentì la voce della donna,

"Tua madre chiede quando smetterete di convivere e vi sposerete" riferì esasperato Minato, Naruto sorrise ed osservò le foto riposte sulla sua scrivania.

Una raffigurava lui e Sasuke sotto il ciliegio, un'altra lui ed i suoi genitori in cucina mentre mangiavano tutti insieme il ramen e l'ultima ritraeva Kyuubi con il pelo arruffato che cercava di nascondere i suoi cuccioli dall'obbiettivo.

"Dille che stiamo bene così e non abbiamo alcuna intenzione di cambiare niente"

"Facciamo che gli e lo dici tu stasera, non voglio farla arrabbiare ancora di più"

"Ok, allora ci vediamo stasera. Devo rimettermi a lavorare"

"A stasera"

"Ti voglio bene" i due pronunciarono l'ultima frase insieme, da quando Minato aveva recuperato la memoria non mancava di farglielo sapere, così come Naruto non faceva altro che dimostrargli quanto gli volesse bene.

Attaccarono la telefonata, entrambi contenti e sollevati.

Ma mentre Naruto si rimetteva a lavorare e a combattere con la burocrazia, non poteva sapere che il suo ragazzo, Sasuke, stava acquistando uno splendido anello di fidanzamento e che quando, quella sera, avrebbe varcato la porta di casa il loro legame si sarebbe rafforzato ancora di più.

Sapeva però quanto si amavano e che non si sarebbero mai più allontanati.

I LOVE YOU FOREVER    era stampato sulla loro foto e nessun'altra frase sarebbe stata più adatta.

- - - -Finisce così - - - -
una favola dolce se ne va,
ma non preoccuparti un'altra ne avremo.
- - - - 'C'era una volta' il cantafiabe dirà ed un'altra favola comincerà - - - -

Siamo giunti alla fine di questa mirabolante avventura, spero che il finale vi sia piaciuto anche se corto. Ho cercato di imprimergli le forti sensazioni rpovate soprattutto da Naruto che è quello che alla fine ha subito più cambiamenti!!
Che ne pensate?
Io mi faccio da sola un'autocritica: I primi capitoli non sono scritti per niente bene e le descrizioni sono banali, per non parlare dell'amore tra Sasuke e Naruto che scoppia senza un vero motivo. Con il passare dei capitoli, però, lo stile è migliorato e la trama ha approfondito il legame tra i due ed il passato del biondo.
In generale da sola mi darei un 6+ ^^
Voi che ne dite? Fatemi sapere con una recensione <3
Comuqneu non vi lascio soli, c'è ancora -Magia- e -Sacrificio- ...
Inoltre per  coprire la mancanza di questa fic ne ho inserita un'altra  si chiama:

"Il legame nella morte"

Fateci un salto se vi va!!

  
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