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Autore: danceandmove    16/11/2013    1 recensioni
Cosa succede quando la ragazza sbagliata incontra la persona capace di salvarla, farle cambiare vita e aiutarla in tutto...
Zayn: il famoso cantante della boy band che ha contagiato il mondo, pieno di talento e dall' animo d' oro, ma abituato ad avere tutto con uno schiocco di dita!
Dee: una ragazza come tante, o forse no... ha una storia un po' complicata, piena di intrighi e dolore! Lei orgogliosa ma molto sensibile. Lui famoso, ma disposto a tutto per una ragazza comune
non sempre si è capace di voltare pagina e quando non succede, si incontra il ragazzo capace di farti cambiare totalmente registro...
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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oddio, NON ODIATEMI, in quaeto periodo non ho più tempo per nulla! Finalmente riesco a publicare il nuovo capitolo...
cercherò di aggiornare più spesso

XOXO
Danceandmove

mi svegliai con tutto il corpo indolenzito, mi stiracchiai e mi alzaii, oddio i lividi si iniziano a far sentire. notai un profumo fortissimo, si era appena fatto una doccia. si sentiva l ' odore che proveniva dal bagno dove ci era rinchiuso da chissa quanto tempo. uscii dopo circa cinque minuti, con un asciugamano alla vita, che metteva in risalto i muscoli scolpiti sulla sua pelle color miele e i suoi capelli biondo ramanto che ancora non capivo perchè si era tinto

- ale, perchè ti sei tinto? eri cosi bello con i tuoi capelli castano? -
- ehm, domanda di riserva ?-
- no, dai dimmelo ti prego- gli risposi  avvicinandomi a lui
- ero usbriaco, e i miei amici hanno pensato bene di farmi un favore, che poi a dirla tutta biondo così mi preferisco -
- si hai ragione, ma te li rifai-
- bo non so forse si, forse no, dipende- che risposta era, la solita da cazzone.
- che risposta è scusa-
- dipende... se ti piaccio così-
- sei bellissimo, come sempre-
- allora stò così-
- vado a lavarmi- gli dissi aprendo la porta del bagno e lasciando uscire il vapore caldo
- vengo anche io- esclamo prendendo il mio polso
-ma anche no! -
- dai, non hai paura che qualcuno ti rapisca, se ci sono io ti posso proteggere -
- si si ale! l' importante è crederci la verità non conta-
- per ciò posso venire? vero? -
- no!!- conclusi con una linguaccia e sbattendo la porta.
aprii il getto d' acqua e mi sciaccuai velocemente, uscii dopo circa una decina di minuti e avvolci un asciugamano al mio corpo. mi guardai allo speccio e scioglendo la coda che avevo fatto per non bagnarmi più di tanto i capelli, passai un piccolo pezzo di carta sul labbro dal quale usciva un po' di sangue. uscii e andai in camera di jenny per prendere qualche trucco, passai del correttore e fondo tinta sui lividi e mi misi una sua felpa e dei jeans.
- jenny io vado a fare colazione con ale-  gridai nel vero senso della parola visto che era al telefono con non so chi
- a ciao Dee - mi ritrovai suo padre davanti a me, mentre entrambi aprivamo la porta principale di casa
- andrea da quanto- salutai e cercai di essere il più cordiale possibile.
- già da tanto lo so, entra ti prego, parliamo un attimo - di cosa, non era cordiale con me da quando ho iniziato a essere un po' più estrovera, da quando ho iniziato a truccarmi e da quando la sera io e Jenny tornavamo a casa leggermente tandi... okay lo ammetto, molto tardi. daltronde però siamo ragazze giovani e ci piace uscire e per quanto riguarda i pregiudizi sul mio aspetto esteriore mi dava fatidio ma dopo un po' non ci facevo più caso. non mi invitava a prendere qualcosa o non mi parlava più di persona, se non lo stretto neccessario,  le forme di educazione  come ciao o come va o miraccomando state attente
 - come va il lavoro- mi domando porgendomi una tazza di caffe
- in realtà non ne ho ancora uno, però a londra ho truccato qualcono -
- a già eccò di cosa volevo parlarti -
- si dimmi -
- voi vorreste andare a vivere la, e so che mia figlia si sente con un  certo Harry Styles giusto -
- bhe diciamo che stanno in sieme -
. ecco non mi piace che Jenny stia con lui se magari smettesse di frequentarlo sarebbe meglio -  cosaaa scusa? a te non piace Harry Styles? ma stiamo parlando dello stesso Harry,  quello che mi ha consolato e che nonostante non mi conoscesse molto mi è stato vicino.
stavo per mandarlo a quel paese quando arrivo ale in salotto
- andiamo? - mi domandò mettendosi a posto la t- shirt che era passato a casa a prendere
- a ciao - lo salutò Andrea con il suo solito sorriso strappato come se ci stasse facendo un piacere - ma tutti qui come mai -
- ieri sera eravamo da me quando abbiamo accompagnato jenny  a casa ci ha proposto di rimanere qui- piccola bugia, in fondo un po' di verità cera.
- ah va bene-
- Dee andiamo che ho fame-
- va bene arrivederci- lo salutai  e uscii con lui
- non lo sopporto, ha senpre la puzza sotto il naso - bisbigliò inserendo le chiavi nella sua splendida moto. non aveva tutti i torti e avolte lo pensavo anche io
- scusa pensi di guidare quella-
- si perchè, non hai mai fatto storie riguardo la moto anzi tu non ci gareggi avolte?-
- si appunto, scansati va- lo feci spostare in fondo mentre  mi sedevo  da vanti con il casco già in testa-  - guido io -
- ma la mia moto è mia -
- ecco la moto è tua e la giudo io!-  accesi e partii velocemente lascindo il segno delle gomme sulla strada. mi ero dimenticata quanto fosse bello giudare una moto e mi mancava la mia, con la plastica lucida l' odore di benzina e le mani sporche di terra quando cadevo.
arrivammo in un bar li vicino dopo una decina di minuti, tolsi il casco e presi la sua mano mentre camminavavo
- ragazzi cosa prendete? - domandò gentilmente la cameriera
- io un cappuccino e una briochess alla crema- il solito mangiava come un maiale, ma dal tronde nemmeno io ero da meno
- per me un latte macchiato e una ciambella, grazie -
arrivarono dopo poco tempo , adoravo quel bar, era così bello andare li, il servizio era veloce, la gente non si lamentava e il cibo era buono.
- allora quando partirai?- mi domando mentre io bevevo il mio latte, lo posai e gli risposi
- scusa? -
- si so che vai a vivere a Londra-
- ahah già giusto, a Ottobre-
 annui, fini  il suo cappuccino e andammo a pagare
- lascia Dee, faccio io- mi disse con gentilezza. giuro non lo riconoscevo era veramente cambiato? dovevo fidarmi? la mia mente di ceva no! dovevo dagli ascolo, con MR. sono perfetto non l' ho fatto e solo ora capisco quanto ho sbagliato a non seguire qui consigli
- ah grazie, ma non c'  è problema-
- no! ho detto che faccio io- si impuntò serrando la mascella e estrando il portafogli dalla giacca
- va bene, fai come vuoi -  dissi aggrottando la fronte e inarcando un soppra ciglio
pago e uscimmo ci sedemmo su di una panchiana e parlammo, lui era davvero cambiato, non sembrava reale. era diventato quasi dolce  e nonostante le poche battute stupide non aveva detto molte cavolate
- tu sta sera hai allenamento-
- si prima pero mi sa che devo parlare con angela sai-
- angela cosa centra angela? -
- lei voleva sapere come mi sono fatta male e io gli ho semplicemente detto che ero caduta, poi avrebbe voluto sapere cosa e successo tra e me e Zayn e in più ci si è messo anche il papà di Jenny-
- e ora cosa c' entra Aandrea, si chiama così vero quello?- scoppiai a ridere la faccia che fece era tremenda, no, lo avevo mai visto lasciarsi andare così tanto, non pensare alla figura che doveva fare con gli altri, rideva per una volta, rideva, era cosi semplice eppure in tutto cio io lo amavo. perchè si ammettiamolo io lo amavo ancora nonostante tutto ciò che avevo sofferto per colpa sua io ero  ancora lì, ad ascoltarlo, a cercare di comprenderlo e capire perchè lui avesse scelto la vita che in parte io non avevo avuto opportunità di decidere.
- si, dice che non gli piace Harry e cose così. ma sai com' è fatto -
- io so solo che lo odio, letteralmente, ha un attenggiamento da saputello pieno di soldi e ti tratta come se fossi inferiore a lui- oddioo e chi era questo mo, cosa aveva fatto al alessandro che avevo lasciato a milano, da quanto pensava che fosse sbagliato avevre pregiudizzi sulla gente e che il comportamento del padre di Jenny fosse sbagliato
- ma dai adesso esageri. -
- va beh ho già capito che con te non si ragiona, andiamo a casa-
- si va bene a patto che... - mi alzai e gli stinsi la mano
- no, non giudi di nuovo, io quando lo fai tu ho paura- ammise cambiando un po' la voce diventanto ironico
- scusa? tu ha paura di me che guido ?- chiesi io altrattanto ironica
- si tu sei matta, lo sei sempre stata-
- ahaha va bene, basta che andiamo -
prese le chiavi dalla tasca mi diede il mio casco e mi accompagno fino a casa
entrai in casa, non feci intempo a toglermi le scarpe che subito scuillo il cellulare e ricevetti un sms.
era Jenny cosa voleva, l' avevo lascita due ora fa!

SEI A CASA?

SI! COSA SUCCEDE?

APRIMI! SONO  ALLA TUA FINESTRA

oddio, quella ragazza mi tirava matta, non ce l' avrei fatta
  
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