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Autore: Alice_Kingsley    17/11/2013    1 recensioni
Jessica, una ragazza come tante, con la musica nell'anima, alla sua poco prima della sua esibizione perde un chitarrista e guarda caso, Johnny Depp si trova al posto giusto al momento giusto. L'aiuterà ad esibirsi. Questo sarà l'inizio di una lunghissima serie di un bellissimo rapporto fra i due.
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Spero di avervi incuriosito xD :)
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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POV Jessica
Mi alzai presto e incominciai una nuova giornata.
Feci colazione, doccia e mi per andare a scuola. Oggi sarebbe stata una bella giornata, avevo danza classica e moderna, non potevo desiderare di meglio.
Salutai le mie amiche e mi diressi in camerino, misi su i collant bianchi e i leggins dello stesso colore; il body rosa confetto, il tutù e per finire le punte dopo essermi fatta lo chignon.
Entrai in sala e incominciai la lezione.
Io cercavo di dare del mio meglio, ma non andò molo a genio alla mia insegnante.
Lei ce l’aveva sempre avuta con me, il perché non lo so.
“Dove hai preso quelle punte?” mi fece ad un tratto
“Le ho comprate, che dice lei?”
“Il colore non è quello che dicevo io”
“Capisco le avessi prese giallo evidenziatore, ma sono rosa confetto.”
“A me non va bene. Guarda le tue compagne hanno le punte rosa antico”
“Ma, è esattamente lo stesso colore” protestai
“No, non capisci la differenza fra questi due colori, sono diversi”
“Se intende per la marca, che una è meglio dell’altra, le dico ha ragione, ma sono della Gaynor Mainden, la stessa che chiedeva lei.”
“Vuoi continuare?”
“Ma io sto dicendo la verità” 'sì perché io sono stupida e non capisco la differenza fra due punte dello stesso colore e della stessa marca.'
“Continuiamo la lezione che è meglio” disse guardandomi storto.
Io avevo la coscienza perfettamente pulita, avevo detto la verità e non me ne ero pentita affatto.
Durante la lezione l’insegnante ci fece fare una coreografia che dovremmo aver portato all’audizione per entrare a far parte dell’operà di Parigi.
Era il mio sogno.
Stavamo facendo una pirouette, era difficile da fare con le punte, e lei pretendeva che sapessimo farla, così come per magia.
Io cercai di fare il mio meglio, ma niente, non le andava bene alla mia insegnante.
Ero scivolata.
“Vai fuori da questa sala” mi disse sgridandomi ancora
“Perché?”
“Sei caduta!”
“E allora? Io non sono l’unica che è caduta facendo la pirouette” cercai di difendermi.
“Nella nostra scuola, cerchiamo la perfezione, se non te ne sei accorta”
“Prima di uscire, io vorrei dire una cosa.
È vero che lei è un insegnante e mi deve riprendere se non faccio bene.
È vero anche che ho fatto degli enormi progressi rispetto a quando sono entrata quindi, due anni fa.
Ma si ricordi che la perfezione la puoi cercarla, ma non la potrai mai avere, quando si balla bene o male si sbaglia qualche passo.
E un’ultima cosa, siamo umani e sbagliamo, se lo ricordi” le dissi facendole un inchino in modo da prendere in giro un po’ le sue tecniche ferree.
“Ma come osi? Sei impertinente!”
“Sarò anche impertinente, ma dico cosa penso e le cose stanno così”
“Esci, da questa stanza, e non disturbarti per domani, puoi fare a meno di venire a lezione.”
“Va bene, arrivederci, non si preoccupi, l’audizione la passerò lo stesso, e le farò vedere che lei si sbaglia.
Ossequi signora Fitzwilliam” dissi andandomene, rifacendo l’inchino prendendola in giro.
Presi la mia roba dal camerino e me ne andai a casa.
Salii su per le scale di fretta e andai in camera e mi distesi sul letto.
Incominciai a piangere chiedendomi dove avevo sbagliato. Essere stata insultata in quel modo non era stato bello anzi, avevo risposto male e ne andavo fiera, essere giudicata sempre, farmi sentire diversa non era bello anzi.
Ad un certo punto il mio cellulare si mise a lampeggiare e comparve il suo nome.
Era Johnny

POV Johnny
-Ciao Jessica
-Ciao Johnny- mi disse in lacrime
-Cosa è successo?-le chiesipreoccupato
-No, niente, la mia insegnante mi ha sbattuto fuori da lezione, solo perché ho detto la verità su come stanno le cose, e poi si è lamentata su come ballo e sulle mie punte, non è giusto, riprendeva sempre me, anche le mie compagne cadevano quando ballavano, ma non le riprendeva mai, che ingiustizia. E poi ha detto che non capisco la differenza di due paia di punte che hanno lo stesso colore e la stessa marca- disse singhiozzando
-Stai scherzando?- le chiesi stupito
-No, sono seria, sulla danza. La danza è la mia vita, non posso rinunciare- disse piangendo ancora.
-Forse è ora che tu faccia qualcos’altro non credi?-
-Cosa?-
-Beh canti bene, vedrai che avremo successo-
-Dici davvero?-
-Certo, mai stato più serio di così piccola.-
-Se non ci fossi tu Johnny, non so cosa farei senza di te-
-Tu adesso sei libera?-
-Sì, sono a casa perché?-
-Ti vengo a trovare, posso?-
-Certo Johnny-
-Arrivo fra mezz’ora-
-Perfetto-
Staccai il telefono ero seriamente preoccupato per lei, prima di andare da lei, sarei andato in un bar a prendere alcune croissant così almeno le tiravo su un po’ il morale.
Bussai alla porta con il vassoio di croissants dietro la schiena, trovai la madre di Jessica.
Era un donna molto calorosa, era molto gentile con me.
Quando entrai notai che la casa aveva il tipico stile francese, un po’ romantico, era davvero bella, rispetto all’arredamento delle case americane.
“Salve potrei sapere dov’è Jessica?”
“È di sopra, in camera sua, è tutta oggi che è strana” disse sua madre preoccupata.
“Ah grazie” salii le scale ricoperte con la moquette e bussai la porta.
Vidi Jessica appoggiata al muro che piangeva mentre teneva strette le sue punte.
“Ehi, cos’hai?”
“Mi ha sbattuto fuori Johnny, non potrò più mettere piede in quella scuola” mi disse mentre la stavo abbracciando.
“Dai tranquilla, ci sono qua io non preoccuparti, ce la faremo, ti aiuterò a passare questo momento” le disse guardandola dolcemente.
“Oh Johnny sei davvero dolce” mi disse baciandomi mentre veniva protetta dalla mie braccia.
Ci scambiammo il nostro vero primo bacio, era davvero passionale, le sue labbra sapevano di fragola, ed erano carnose, il paradiso.
Il cuore mi batteva a mille. Mi sembrava di essere un ragazzino innamorato alle prese del primo bacio.
“Jessica, ti devo dire una cosa importante, io…”
“Tu?”
“Ti amo” le dissi ribaciandola
“Oh Johnny anche io ti amo e non poco” mi disse baciandomi spassionatamente, mettendoci tutto sé stesso.


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