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Autore: lenu88    27/04/2008    2 recensioni
Il professor Lumacorno affida un incarico a Blaise, ma questi non ne sembra molto felice. Ma, chissà,forse non tutte le scocciature vengono per nuocere!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Draghi e laghi




Finito di pranzare, un elfo domestico portò un carrello pieno di dolci, da parte di Silente.
Neanche a dirlo, Juliet vi si catapultò subito sopra, con gli occhi brillanti e un sorriso enorme.
Blaise la osservò afferrare una pasta coperta di crema e leccarsi un dito rimasto impiastricciato. 
"Non illuderti. Sprechi il tuo tempo cercando di conquistarla" gli arrivò detto da dietro.
Si voltò per lanciare un'occhiata di sufficienza a Sean, che lo guardava divertito con le braccia incrociate al petto, prima di riniziare ad ignorarlo e guardare la corvonero che ora stava confabulando con Paul a bassa voce.
"E' un consiglio da amico: lascia stare" a quanto pareva Sean non aveva nessuna intenzione di lasciarlo in pace, mettendo a dura prova i nervi del serpeverde che si tratteneva solo per non far preoccupare Juliet.
Sean gli si sedette di fianco, con un bicchiere di Idromele in mano, e guardò a sua volta la ragazza che ora stava mettendo lo zucchero nel caffè dell'uomo.
"E poi, non credo che un serpeverde possa apprezzare le sue doti" continuò Sean, e questa volta Blaise non riuscì proprio a mantenere la calma.
"Che vorresti dire con questo?" chiese brusco voltandosi a guardare l'altro negli occhi.
"Che a voi serpi interessa solo una cosa dalle ragazze e non credo che a Juliet faccia piacere essere considerata solo un passatempo"
Ma con che coraggio si permetteva di fare tali insinuazioni, proprio lui che l'aveva trattata in quel modo meschino?
"Come hai fatto tu?" gli chiese infatti Blaise col tono più acido che riuscì a tirar fuori dal suo repertorio.
Colpito e affondato! E pensare che si era fregato con le sue stesse mani il verme. Sean assottigliò gli occhi e sputò fuori "Non giocare con me, ragazzino. Non sai quanto potrei dimostrarmi pericoloso."
"Non mi fai paura. Di spacconi come te ne è pieno il mondo e a me sinceramente non interessa un bel niente di quello che pensi, ma lascia in pace me e soprattutto Juliet"
"Non venire a dirmi cosa devo fare. Forse ancora non ti sei reso ben conto che qui l'intruso sei tu non io. Juliet non è tua"
"Se è per questo, fortunatamente, non è neanche tua. Mi ha raccontato cosa le hai fatto. Se davvero tieni a lei, lasciala stare"
La discussione si stava animando e i due ragazzi si stavano avvicinando sempre di più ad alzare le mani, oltre che la voce.
Furono però distratti da un verso proveniente da fuori. Il verso di un drago. 
Incuriosito Paul si alzò a controllare. Solo allora Blaise si accorse dell'assenza di Juliet, del suo capotto e di una considerevole quantità di dolci dal carrello.
Insieme agli altri uscì fuori, preoccupato che potesse essere successo qualcosa alla ragazza.
In effetti Juliet si trovava vicina alla gabbia e il draghetto sporgeva il muso proprio verso di lei. Era di spalle e non si riusciva a vedere cosa stesse combinando.
Allarmato provò ad avvicinarsi, ma fu trattenuto da Paul che assisteva alla scena in silenzio.
"E' pericoloso dobbiamo portarla via di là!" esclamò il serpeverde agitato.
"Ssssh, Guarda!" si limitò a dire Paul, facendogli un segno col capo verso la gabbia.
Blaise, neanche un po' tranquillizzato, si costrinse però a mantenere la calma e osservò con più attenzione.
Il cucciolo non sembrava avere intenzioni ostili e agitava la coda mansueto, guardando incuriosito Juliet. Poco dopo si chinò ulteriormente verso la ragazza e subito si sentì un verso di apprezzamento, mentre la coda del draghetto si muoveva più velocemente.
"Ma che...?" Blaise non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
"Quella ragazza è portentosa. Ha del talento! Dovremmo proporle di venire nel nostro reparto. Che ne dici Ben?" chiese Paul rivolgendosi ad un omone robusto che gli stava di fianco.
"Cosa sta succedendo?" chiese a quel punto Blaise ancora stupito.
"La tua amica lo ha, come si suol dire, preso per la gola. Gli sta offrendo dei dolci" spiegò Paul continuando ad osservare la corvonero e la bestiola "Certo che ha proprio un bel coraggio! Avvicinarsi così...!"
Ora un po' più tranquillo Blaise tornò a guardare Juliet che accarezzava il muso del drago, che ora sembrava il cucciolo domestico più mite del mondo. Niente a che fare rispetto a poco tempo prima, quando si dimenava all'interno della gabbia cercando di sfondarla.
Blaise tentò nuovamente di avvicinarsi, ma fu ancora una volta trattenuto da Paul "Meglio se resti lontano. Non credo che il drago gradirebbe altra compagnia. Ti vedrebbe come un intruso e potrebbe attaccarti. Lei non corre alcun pericolo, non ti preoccupare."
E mentre gli altri tornavano dentro, lui, Paul e Sean rimasero ancora per un po' ad osservare quella strana coppia di 'amici'.

"Ora mi sento meglio. Almeno in questo modo non si farà male sbattendo contro le sbarre, come faceva quando era agitato. Mi dava pena vederlo là che si dimenava come un matto perchè non voleva stare chiuso. Ora invece è tranquillo. Bastava solo trattarlo bene." Juliet e Blaise stavano guardando, ora da una distanza ragguardevole, il piccolo drago che dormiva pacificamente nella gabbia.
"Non hai avuto paura?" chiese il serpeverde, notando con quanta dolcezza la ragazza osservasse il cucciolo.
"Beh, si! Certo! Dopotutto i draghi sono tra le creature più pericolose del nostro mondo. Ma sembrava così triste e spaventato che non ce l'ho fatta a resistere, dovevo per forza calmarlo e impedirgli di farsi male. Ho pensato che se ci fossi stata io al suo posto anch'io sarei stata così agitata e avrei voluto avere qualcuno che mi tranquillizzasse." poi sorridendo aggiunse "Abbiamo molte cose in comune. Anche lui va matto per i dolci sai."
"Sei la ragazza più strana che conosco..."
Juliet si voltò a guardarlo "Me lo dicono in molti"
"... ma anche la più straordinaria. Non tutti avrebbero fatto ciò che hai fatto tu, sai?"
"Già. Credo di sì." rispose sorridendo, mentre le sue guance assumevano un dolce colorito rosato. Era la prima volta che Blaise la vedeva arrossire, e doveva ammettere che così era anche più carina del solito.
"Blaise, posso chiederti un favore?" Paul si era avvicinato, il mantello da viaggio legato sulle spalle. "Andresti a chiamare il professor Silente. Noi siamo pronti per partire"
Blaise rivolse una breve occhiata a Juliet, prima di annuire e incamminarsi verso il castello.

Quando tornò insieme al preside, che si appartò insieme a Paul nella tenda principale, si recò subito a prendere le proprie cose dalla tenda assegnatagli. Si stupì leggermente non trovandovi Juliet, ma non si preoccupò più di tanto. Forse stava solo salutando gli altri componenti della squadra, o magari il draghetto.
Quando uscì fuori e guardò verso il lago, però, rimase pietrificato.
Juliet e Sean, sulla riva, stavano parlando, ma non sembrava una conversazione molto amichevole. Sean teneva la corvonero per un braccio mentre questa cercava di liberarsi.
Si avvicinò velocemente ai due e, quando fu abbastanza vicino, riuscì a sentire ciò che stavano dicendo.
"Ti prego, dammi un altra possibilità, permettimi di ritornare ad essere quello di una volta" sentiva Sean parlare con un tono di voce piuttosto alto.
"Sean, lasciami mi fai male."
"Ehi, lasciala stare!" intervenne il serpeverde una volta arrivato ad una distanza che gli consentisse di farsi sentire.
"Non ti intromettere, non sono affari che ti riguardano. Sparisci e lasciaci soli" sputò fuori Sean, rivolgendogli un'occhiata di ghiaccio.
"Non mi sembra che lei abbia voglia di stare con te. Levale le mani di dosso" Blaise avanzò ulteriormente, per intervenire più da vicino se ce ne fosse stata necessità.
Il ragazzo più grande lo schernì con una risatina gelida "Non fare l'eroe, quello è un ruolo che si addice ad un grifondoro, non ad una serpe come te."
"Ti ho detto di lasciarla stare!" il serpeverde cercava di trattenersi dal dare spettacolo davanti a Juliet che sembrava già abbastanza agitata, ma quel ragazzo arrogante non sembrava altrettanto ben disposto.
"Che diritto hai di avanzare tali pretese? Non sei neanche il suo ragazzo." lo schernì infatti l'altro.
"Non sarò il suo ragazzo, ma sono suo amico e non mi sembra che invece tu ti stia comportando molto bene con lei, così come hai fatto due anni fa. Fai tanto il bravo ragazzo e denigri i perfidi serpeverde, ma sai una cosa?! Juliet è la ragazza più carina e gentile che io abbia mai conosciuto e, per nessun motivo, si sarebbe meritata ciò che le hai fatto passare tu. E per quanto io possa essere una spietata serpe non avrei mai avuto il coraggio di farle del male. E ora chi è l'Intruso" la sua bocca aveva ormai ben deciso di ammutinarsi dal suo cervello lasciando correre fuori tutto ciò che gli passava per la mente, incurante di cosa ciò avrebbe potuto provocare. Era così intento a riversare tutto ciò che sentiva dentro che non si accorse dello sguardo stupito e riconoscente che gli stava rivolgendo Juliet.
Il ghigno sadico che per tutto il tempo aveva sostato sulle labbra di Sean era ora sparito per lasciare il posto ad un'espressione furente.
"Come ti permetti?" tirando fuori la bacchetta la puntò direttamente al petto di Blaise che non si mosse minimamente "Non sei altro che un moccioso arrogante. Juliet è mia e tu non sei nessuno per dirmi cosa posso o non posso fare".
I suoi occhi avevano un'inquietante luce folle. Poi alzando il braccio col quale teneva la bacchetta si preparo a colpire, ma in quel momento la corvonero si piantò tra i due e, con un tocco leggero, posò la mano sul braccio di Sean.
I due ragazzi la guardarono stupiti, anche se ancora entrambi arrabbiati. Poi Blaise fu colto dal timore che Juliet, per calmarlo, avrebbe accettato le sue richieste. Paura che si accentuò non appena senti la ragazza chiamare flebilmente "Sean...", mentre la mano che prima teneva sul braccio scivolò lentamente sul petto, subito seguita dall'altra.
Ma si dovette ricredere quando con una spinta ben assestata la corvonero fece perdere l'equilibrio e infine cadere nelle fredde acque del lago il ragazzo più grande.
Una volta riemerso, questi, sputando una generosa quantità d'acqua guardò entrambi con un espressione furente e sconcertata allo stesso tempo.
"Io non sono una tua proprietà" gli gridò contro la rossa con le mani strette a pugno e le braccia tese lungo i fianchi "E non ti permettere mai più di parlare a quel modo a persone che non conosci, specialmente a Blaise. Lui è diecimila volte migliore di te!"
Il serpeverde rimase allibito da quanta rabbia potesse scatenare quella ragazza sempre allegra e gentile, ma non potè non rallegrarsi delle sue parole.
Poi Juliet parve calmarsi, si porto le mani alle guance e mormorò "Forse ho un po' esagerato..."
"Signorina McDavies, signor Zabini, vi pregherei di seguirmi" alle loro spalle la voce di Silente li fece sobbalzare.
"Pro-professore, mi dispiace tantissimo... io non volevo..." Juliet era visibilmente imbarazzata e spaventata, per essere stata colta in fallo per quella sfuriata.
"Il signor Cooper sta per partire. Potete salutare e poi raggiungermi in presidenza" disse l'anziano mago prima di procedere verso il castello.    



Allora... ho notato che da un po' di capitoli a questa parte i commenti sono diventati sporadici, se non completamente assenti. Quindi una vocina nella mia testa ha iniziato a dirmi che questo sia dovuto al fatto che il mio modo di scrivere stia andando e peggiorando. Indi per cui ho un appello da fare: per favore criticatemi. Ditemi tutto quello che volete, fatemi anche a pezzi se volete, ma ditemi dove sbaglio. Con mio fratello che mi ripete ogni momento di ogni giorno quanto sono ignorante e scema ormai ci sono abituata a sentirne di ogni genere. Tra l'altro, ultimamente ho anche appurato di essere un tantino masochista visto che mi cerco le figuracce col lanternino, faccio le scale al buio e esco fuori con la tempesta indossando un misero pigiama per riallacciare il contatore della luce, e questa richiesta che vi faccio non fa altro che palesare le mie tendenze autolesionistiche. Perciò non mettetevi problemi.
Detto questo ringrazio Luna 91 per la sua recensione. Mi fa molto piacere sapere che la storia ti piaccia. Questo capitolo l'ho scritto quasi esclusivamente grazie al tuo commento. Anche la tua storia mi piace molto.
Allora? Me lo lasciate un commentino piccino piccino?

Lenù
   
 
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