Avverto che questo capitolo è scritto senza punteggiatura, alcuna punteggiatura ed è anche privo di particolare senso, ma ho letto la frase in corsivo in un libro di Calvino e mi ha colpita troppo per non cercare stupidamente di renderle onore. Quindi mi scuso per questo capitolo e prometto che nel prossimo il mio stile sarà quello di sempre, salvo imprevisti. Bacio Talpy



Uno sguardo duro e freddo proveniente dal suo tavolo mi accoglie alla tavolata della colazione gelandomi sul posto frenando tutti i pensieri legati a sogni e desideri della nottata bruciando giorni di certezze scaldando tristezze fomentando turbamenti dell animo distribuendo il mio cervello alle galline come fosse mangime Mangio triste magio silenziosa mangio piena di dubbi Cammino nervosa cammino vagabonda cammino errante per corridoi infiniti per corridoi bui per corridoi percorsi milioni di volte da scarpe non mie da scarpe vissute da scarpe divenute piccole Bracci forti braccia muscolose bracci chiare braccia maschili braccia arrabbiate braccia sue mi avvolgono stretta non capisco se con rabbia se con tristezza se con disperazione se con gioia se con dolore Un sussurro nei capelli non lo distinguo inebriata dal suo profumo dal suo torpore dal suo viso dal suo abbraccio Intontita erro errante passante per corridoi errati con solo il suo profumo addosso
La vita non è altro che uno scambiarsi d’odori