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Autore: ChrisAndreini    17/11/2013    5 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

17|11|13

Caro diario,
E’ stata una giornata davvero seccante, ma tanto già me lo aspettavo.
Sono dovuta stare tutto il giorno con mio fratello, e non mi ha lasciato in pace.
Continuava a disturbarmi, a dirmi parolacce, a fumare in camera mia (CHE SCHIFO!!!!!) e altre cose che mi hanno fatto arrabbiare da morire.
Era solo metà mattina e ho deciso di sfoderare la mia arma migliore.
Ho preso il cellulare e ho cercato il video fatto quel giorno, l’ho collegato al computer e l’ho scaricato, in modo che non riesca ad eliminarlo.
Poi gliel’ho mostrato, intimandolo a stare zitto e fermo, e lui è uscito di se.
Per fortuna  avevo previsto la sua reazione e sono riuscita a chiudermi in camera.
Da dietro la porta gli ho detto che se non avesse finito di fare il bambino io l’avrei pubblicata su Facebook come notizia pubblica e lo avrei denunciato alla polizia per uso di droga.
Mentre dicevo queste parole avevo le lacrime agli occhi, ripensando al vecchio fratello che a 13 anni mi difendeva dai bambini cattivi all’asilo.

Ripensavo al fratellone che mi cercava di insegnare a giocare a pallone alla tenera età di due anni.
Al fratello che mi faceva divertire quando ero ancora in fasce, il fratello che ora non ho più.
E’ sempre stato così influenzabile e ribelle.
Se gli dicevi una cosa faceva sempre il contrario.
Senza neanche rendermene conto avevo iniziato a singhiozzare, e Nate ha smesso di tirare pugni alla porta.
Mi ha chiesto dall’altra parte perché piangessi, ma io non riuscivo, e forse non volevo, rispondergli.
L’ho sentito sedersi con la schiena appoggiata alla porta, e saremmo stati schiena contro schiena se solo non ci fosse stato il legno.
Io mi sono resa conto che ormai avevo paura di lui, di quello che poteva farmi, ma sopratutto avevo molta più paura per lui, e per quello che poteva farsi.
Ho provato a dirglielo approfittando di quel momento di calma, anche se temevo che avrebbe ricominciato a prendere a pugni la porta.
Invece, contrariamente a tutte le mie aspettative, lui mi ha dato ragione, ha detto che lui ci sta provando, ma che non ci riesce.
Mi ha confessato che tutto ciò che fa, lo fa per attirare l’attenzione verso di lui, che mi tratta male perché è invidioso di tutte le mie capacità che dimostravo sin da piccola, e che lui era sempre finito in secondo piano, si era sentito inferiore ed aveva pensato di essere, se non il migliore, almeno il peggiore, per attirare i genitori su di sé, almeno.
Ha sputato tutte queste cose come fossero parolacce verso di me, con il suo solito tono odioso e rompiscatole.
Poi ha detto una cosa che mi ha lasciata di stucco:
“Non so quanto possa valere, dopo tutto quello che ho fatto a te e a mamma, ma io ti voglio un bene dell’anima, devi credermi, Valy”
Al mio nomignolo ho pianto anche più forte, lui mi ha sempre chiamato Valy, ed è sempre stato l’unico, perché diceva che essendo unica, i nomignoli comuni come Vale non si adattavano a me.
Poi mi ha confidato, come se fosse un gran segreto, che non mi torcerebbe mai neanche un capello, ma io no mi sono ancora fidata ad aprirgli la porta, finché non è rientrata mamma, allora ho aperto e subito mio fratello mi ha preso il cellulare, e ha cancellato il video.
Non gli ho detto che l’ho scaricato sul computer, ma non ha niente da temere, dato che io non lo denuncerò mai alla polizia, è mio fratello, dopotutto.
Ora vado a dormire, sono davvero stanchissima.

 

 

 

 

 

 

 

(A.A.)
Ciao a tutti, vedo che la storia sta avendo molti commenti positivi, sono contento, molto contento e spero continueranno ad esserci molti… altri… commenti, insomma (sto dicendo bene, Chris?)
Tralasciamo il copione della mia stramba scrittrice (non mi ha neanche fatto protagonista, figuriamoci, è pazza!!!)
Se non si è capito sono Alexander, ma voi potete chiamarmi Alex.
Voglio chiarire una cosa, io NON sono innamorato di Valery, non mi attrae e non ci penso minimamente, è solo un’amica con cui devo fare un progetto, solo un’amica molto speciale, simpatica, bella e… NO, cancellate tutto quello che ho detto.
Va beh, vi lascio, ci vediamo al prossimo cap. ;)

   
 
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