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Autore: thirteenblocks_    18/11/2013    2 recensioni
"When you lose something you can't replace, when you love someone but it goes to waste,
could it be worse? Lights will guide you home and ignite your bones, and I will try to fix you".

Quando il sogno coltivato fin dall'infanzia se ne va in frantumi proprio sotto i suoi occhi, Taylor cade a pezzi insieme ad esso. Il suo quinto album è un flop: tutto quello che la giovane artista aveva conosciuto fino a quel momento sparisce in una nube di fumo, gli amici, il successo, i fan. La sua vita cade in un turbine nero e tutto le sembra vano; e l'unico amico su cui aveva sempre potuto contare, Ed, il suo Ed, non vuole più saperne di lei. O forse no?
Genere: Dark, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologo;

Silenzio.
Taylor avrebbe voluto tapparsi le orecchie e buttarsi a terra singhiozzando. Quel silenzio era assordante; aveva passato anni di fronte a folle urlanti, eppure avrebbe preferito centinaia e centinaia di ragazzini che le urlavano direttamente in faccia a quel vuoto, a quel nulla. Era seduta al bancone di casa sua, su uno sgabello, con addosso solo un paio di jeans sbiaditi e un maglione extralarge. I capelli, tagliati corti all'altezza delle spalle, erano stati legati in fretta, senza troppa cura. Ciò che la preoccupava era altro.
Appoggiò i gomiti sul bancone, temendo che da un monento all'altro sarebbe crollata. Guardava fisso il suo iPhone; aspettava una telefonata. Una telefonata che sarebbe dovuta arrivare ore fa. E per ore non aveva fatto altro che stare seduta di fronte a quell'aggeggio infernale, sbocconcellando biscotti e lasciandosi prendere dallo sgomento.
La tv sul piano della cucina era accesa a volume basso; andava in onda il TG delle otto e mezza. Taylor tentava di non ascoltare, di non guardare, di non sentirsi confermare quello che lei sapeva già da due settimane. La voce della giornalista, però, era acuta e squillante, e nonostante il volume basso, nonostante la sua buona volontà, la ragazza non potè fare a meno di alzare lo sguardo.
Sono passate due settimane dallo strabiliante flop del quinto album di Taylor Swift, definita appena lo scorso anno come 'la reginetta del pop'. Il nuovo CD, rilasciato il 4 ottobre, ha venduto appena 200.000 copie in due settimane, e le vendite non fanno che calare. Incredibile per una superstar che con il suo quarto album Red aveva battuto i record di vendite in tutto il mondo. Della giovane star, che compirà 25 anni tra poco più di due mesi, non si sa nulla dalla sua ultima apparizione in tv, il giorno seguente al rilascio dell'album. Abbiamo cercato di contattare qualche amica della star, tali Selena Gomez, Ashley Avignone e altri, ma appena hanno capito che volevamo parlare della bionda cantautrice, hanno attaccato replicando che non avevano più niente a che fare con lei...
Taylor non riuscì a trattenersi oltre. Le lacrime cominciarono a scendere lungo le sue guance, e ben presto dovette appoggiare la testa alle braccia, singhiozzando. Era incredibile come il mondo dello spettacolo sembrava darti tutto quello che desideravi - celebrità, amici, ricchezza - quando in realtà era tutta una farsa. Nelle ultime due settimane, aveva cercato anche lei di chiamare le sue amiche, nel tentativo di farsi consolare, ma nessuna le aveva risposto. Dopo una ventina di chiamate andate perse, Taylor aveva capito che la stavano evitando. Perchè aveva fallito. Perchè era una fallita, e le celebrità non si mischiano con i falliti.
Questi pensieri non fecero altro che farla singhiozzare ancora di più. Era tutto falso. Il suo mondo, o meglio, quello che era stato il suo mondo per più di sette anni. Sembrava un mondo felice, un mondo pieno di successo, di opportunità, di persone pronte a restarti a fianco tutta la vita. Non era così. Adesso Taylor capiva; il successo era la chiave di tutto. Se non hai successo, non sei nessuno. E lei era diventata nessuno. Ed era rimasta sola, in preda ad un uragano mediatico che la stava sballottolando di qua e di là senza pietà alcuna.
Il cellulare squillò, suonando a ritmo di 'My Songs Know What You Did In The Dark' dei Fall Out Boy. La velocità con cui la bionda riuscì a riprendersi fu strabiliante, e in cinque secondi stava già rispondendo, con la voce calma e ferma. “Scott, ti scongiuro, dammi buone notizie” replicò fermamente.
Non sai quanto vorrei poterlo fare, Tay. Hai visto il servizio al TG?” le domandò il suo manager, con la voce tesa e preoccupata. Taylor sentì il groppo che le stringeva la gola farsi più stretto.
Sì, ho visto” rispose semplicemente, in un sospiro.
Possiamo ancora fare qualcosa. Va bene se ci vediamo domani alle 8? Possiamo programmare un tour di promozione, o un tour per le radio...”
La ragazza lo stava ascoltando distrattamente. Davanti a sé aveva varie copie di riviste, uscite nel corso di quelle due terribili settimane. “Taylor Swift è flop!” “E' finita l'era della giovane cantautrice?” “5 motivi per cui Taylor non venderà più” recitava qualche titolo.
Scott era troppo positivo. Taylor lo sapeva. Aveva fatto troppi errori negli ultimi due anni. Si era lasciata andare. O, forse, non si era lasciata abbastanza andare. Aveva diminuito così tanto il rapporto coi suoi fan, si era concentrata nel fare un sound che le avrebbe assicurato più successo, per cercare collaboratori affidabili. Aveva allontanato tutti e tutto perchè nessuno capiva che sapeva cosa stava facendo. Aveva allontanato anche sua mamma, dopo un terribile litigio dovuto a una critica che Andrea si era azzardata a fare. Sua mamma. L'unica vera amica che aveva mai avuto. E tutto per nascondere la verità: non aveva più ispirazione. Era un anno ormai che non riusciva a scrivere più niente di sensato.
Taylor? Mi stai ascoltando?!” replicò Scott, alterato, riportandola sulla terra. Non si era nemmeno accorta che aveva ricominciato a piangere.
Sì, no... Più o meno” farfugliò, asciugandosi le guance col dorso della mano.
L'uomo dall'altro capo del telefono sbuffò pesantemente. “Taylor. Io lo faccio per te. Questo era il tuo sogno. Ma non mi sembra che ti interessi più, sinceramente. E se deve essere una perdita di tempo...”
Taylor si sentì subito offesa da quelle parole. “Non sono una pedita di tempo. Non sono una fallita” sbottò, nervosa.
Non ho detto che sei una fallita, Tay...”
Però lo pensi! Non è vero?! E' quello che pensate tutti! Oh, siete tutti così gentili con i vostri sorrisi falsi e le vostre belle parole, ma non ci vuole niente a voltarmi le spalle, giusto?” gridò, aggressiva. Ultimamente si era accorta di avere spesso scatti come questo.
Io voglio aiutarti, Taylor”
Sai cosa me ne faccio del tuo aiuto!” sbottò di nuovo, per poi chiudere la conversazione e scoppiare a piangere di nuovo.
Andato. Era tutto andato. Il suo sogno. Si era appena frantumato in mille pezzi. Perchè lei aveva rovinato tutto. O forse l'industria aveva rovinato lei. Già, perchè doveva prendersi tutte le colpe? In fondo non era colpa sua se non era stata promossa abbastanza...

No, ma cosa stava dicendo. La colpa era sua. Solo sua. Era stata un'idiota. Si era montata la testa. Aveva pensato che il talento sarebbe tornato, che lei era la grande Taylor Swift e che l'avrebbe scampata anche questa volta. Si era sbagliata. Si era sopravvalutata. E ora ne pagava le conseguenze, le disastrose conseguenze.
Appoggiò la testa al piano del bancone, continuando a piangere. Se solo non fosse stata così sola. Se solo avesse avuto ancora qualcuno con cui parlare. Ma nessuno voleva parlare con lei. L'avevano abbandonata tutti. E quei pochi amici veri che si era fatta? Li aveva mollati lei. Perchè non erano alla sua altezza. Ai tempi le avevano detto che la fama le aveva dato alla testa. Solo adesso capiva quanta ragione avessero, ragione da vendere. Era diventata la persona che si era sempre ripromessa di diventare. E adesso aveva la punizione che meritava.
Sollevò la testa dal piano e sbloccò l'iPhone. Aprì la rubrica e scorse i numeri che vi erano salvati. Leggendo certi nomi le saliva la nausea. Persone, celebrità. False. Presa dalla rabbia del momento, selezionò l'opzione per cancellare i numeri e cominciò ad elimanarne in massa. Fuori dalla sua vita. Come loro non avevano esitato a buttare fuori lei dalle loro.
Poi, arrivata alla E, si bloccò. C'era un nome che pensava di aver eliminato tempo fa. Era passato più di un anno dall'ultima volta che si erano visti. L'ultima tragica volta, per precisione. Era convinta di aver cancellato ogni traccia di lui la mattina stessa, dopo il “fattaccio”, come lo chiamava lei. E invece era sempre lì.
Il suo pollice esitò accanto all'icona che avrebbe cancellato quel numero, e quella persona, dalla sua vita, per sempre. Anche il quel caso, la colpa era stata sua. Solo sua. Lui era davvero uno dei suoi migliori amici, la persona migliore che lei avesse incontrato. Beh, in effetti, in quel caso avevano sbagliato tutti e due. Taylor scacciò il ricordo dalla mente. Ripensarci faceva ancora male.
Si morse il labbro, esitando ancora un po'. Fuori? Dentro? Erano passati mesi dall'ultima volta che si erano parlati. Si erano evitati come se fossero veleno l'uno per l'altra. La presenza di quel numero nella sua rubrica non aveva il benchè minimo senso. Sì, era così, pensò.
Senza esitare oltre, cliccò sull'icona.
Cancellando Ed Sheeran dalla sua vita.

Angolo Autrice.
Buon pomeriggio miei prodi!  Ho avuto l'idea per questa fanfiction Sweeran (OTP forevah) nel bel mezzo della notte. Si sa che le migliori idee a volte vengono dormendo no? :) Così, pensando che fosse abbastanza buona, in questi giorni l'ho sviluppata e oggi posso finalmente cominciare, con questo prologo che dice tanto e poco allo stesso tempo lol
Spero di poter aggiornare con regolarità e spero che leggere la mia storia vi appassioni come mi ha appassionato elaborarla :)
alla prossima <3


  
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