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Autore: Dadina91    19/11/2013    12 recensioni
"E' stata lei stessa a chiedermelo.
Forse perché anche lei, come me, si era accorta che quel pensiero costante, col passare del tempo, la stava logorando fino a farle perdere la lucidità delle sue azioni.
Non voleva perdere la sua umanità, non era da lei bramare vendetta, non ne era mai stata capace, mi disse.
Doveva trovare un modo per andare avanti. Doveva farlo per sé stessa, per preservare la sua integrità, sia mentale che spirituale.
Fu in quel momento che la sua mente partorì quell'unica, drastica, soluzione: "Ti prego, cancella tutto"."
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
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-“…E tu chi saresti?”
 
 
 
 
Le parole pronunciate dalla fanciulla, ormai donna, che si trova dinnanzi a me continuano a riecheggiarmi nella testa.
Perché quella domanda? Cosa significa?
Non ha alcun senso..
Non uno sguardo sorpreso, non una lacrima, nemmeno una parola d’odio..
Niente.
Soltanto quella domanda distaccata, inaspettata..e quello sguardo indecifrabile che mi ha rivolto quando i nostri occhi si sono incontrati.
Non era sorpresa ciò che vi ho letto..no..
Sembrava…confusione?
Si. Sembrava stranita. Stranita che a chiamare il suo nome fossi stato io.
Come se fossi….un estraneo.
Non riesco a dare una spiegazione logica alla sua reazione..
Per anni ho sognato di rincontrarla, pur essendo cosciente dell’impossibilità del mio desiderio e del fatto che non facevo altro che farmi del male.
Ogni volta cercavo di immaginare quale sarebbe stata la sensazione di felicità che avrei provato rivedendola. Scoprendola viva.
 
Ma ora mi rendo conto che non mi ci sono mai nemmeno lontanamente avvicinato.
 
La gioia che provo dentro in questo momento è semplicemente indescrivibile.
Mi sento trascinato in un turbinio di emozioni che non riesco nemmeno a distinguere.
Sono frastornato.
Temo che da un momento all’altro il cuore mi scoppierà fuori dal petto da quanto ha preso a battere forte, solo vedendola.
 
Preso come sono dai miei pensieri, mi accorgo solo adesso che intorno a noi è calato il silenzio.
…e io spero con tutto me stesso che nessuno decida di romperlo.
Non ancora.
Non voglio essere costretto a distogliere lo sguardo da lei, voglio bearmi della sua vista.
Troppo a lungo i miei occhi sono stati privati di quella figura così delicata.
Ancora non riesco a credere che sia qui, a pochi passi da me.
Da quando il cappuccio che indossava ha svelato il suo volto, non ho smesso un attimo di osservarla, rapito.
Quasi a voler imprimere a fuoco, in modo indelebile, la sua immagine nella mia memoria, come se da un momento all’altro dovesse smaterializzarsi.
 
È semplicemente stupenda.
 
È cresciuta.
Davanti a me non c’è più la ragazzina di tre anni fa. Quella che stava sbocciando, quella con una buffa veste svolazzante a coprire quel corpo che, già all’epoca, era perfetto nella sua immaturità.
 
La Kagome che ho davanti è una donna.
Una donna decisamente bellissima.
E io mi trovo ad arrossire come uno sciocco, mentre faccio scorrere il mio sguardo su di lei.
 
I lunghi capelli color ebano le ricadono sinuosi sino alla base della schiena, le labbra leggermente imporporate di rosso creano un magnifico contrasto con la sua pelle eterea.
La strana veste che era solita indossare è stata sostituita da un semplice kimono nero dalle ampie maniche, che le arriva a metà coscia, mostrando le gambe snelle, e uno scollo a “v” che lascia scoperte le spalle; il tutto decorato solo da una fascia cremisi stretta sotto il seno e allacciata in un fiocco sul retro.
Incrociate sulla schiena, protette dai loro foderi, due spade.
 
Ora che vi presto maggiore attenzione, noto che i colori della veste di Kagome richiamano curiosamente quelli del demone che l’accompagna.
 
Improvvisamente, questa rivelazione mi riporta alla realtà, provocandomi una sgradevole sensazione all’altezza del cuore, un nostalgico quanto doloroso sentimento al quale da tre anni a questa parte non ero più abituato: la gelosia.
Il timore che fra loro ci possa essere qualcosa di più, mi fa serrare i pugni in un moto di rabbia fino a farli sanguinare, facendomi tremare dalla frustrazione e dalla paura di averla già persa pur avendola appena ritrovata.
 
A destarmi dai miei infausti pensieri, tuttavia, è proprio l’oggetto dei miei desideri.
 
-“Allora, mezzo demone?” mi sprona lei.
 
Mezzo demone..
In molti, troppi, si sono riferiti a me appellandosi alla mia natura ibrida, ma la cosa non mi ha mai minimamente sfiorato.
Eppure questa volta è diverso..sentir pronunciare da lei quella parola che denota in modo inconfutabile la mia debolezza, al posto del mio nome, è pari al ricevere una pugnalata dritta al cuore.
Anche se a fatica, mi costringo a farmi forza e a rispondere.
 
-“Kagome, non mi riconosci? Sono io, Inuyasha! Oddio Kagome ancora non mi sembra vero che tu..”
 
Ma la tua voce mi costringe a fermarmi.
 
-“Bene, Inuyasha, non so come tu sappia il mio nome, ma ti posso assicurare che io non ti conosco e di sicuro non ti ho mai visto prima. Quindi se fossi in te eviterei di prendermi troppa confidenza.” mi rispondi tagliente, quasi scocciata.
 
Sul tuo bel volto leggo un senso di fastidio, lo stesso che si prova quando si scaccia una mosca insistente.
Ma questa volta sono io a procurartelo. E questa consapevolezza mi uccide.
Tu..non puoi avermi dimenticato..
Non puoi trattarmi come un estraneo dopo tutto il tempo passato insieme.
…non puoi farmi questo.
So di meritarmelo...ma…non riesco a sopportare la tua indifferenza.
Preferirei che ti avventassi contro di me, picchiandomi, urlandomi il tuo sdegno..perchè tutto questo è mille volte peggio.
Le tue parole mi hanno ammutolito.
E se non fosse stato per Sango, sarebbe di nuovo calato il silenzio di pochi minuti fa.
 
-“Kagome ma che dici?? Siamo noi non ci riconosci?? Ti prego smettila di scherzare..non sai quanto siamo stati in pena in questi tre anni credendoti morta!”
 
Ti vedo alzare un sopracciglio.
Stai per rispondere anche a lei, probabilmente con la stessa indifferenza che hai riservato a me, per farci capire una volta per tutte che non vuoi più avere a che fare con noi…con me.
Ma la voce di Kikyo interviene anticipandoti.
 
-“Basta Sango. Non è una farsa. Lei non ha la più pallida idea di chi siate”
 
..c-cosa?
Come fa ad esserne così sicura??
Cosa sa lei che io non so?!
 
Ma proprio quando sto per rivolgermi irato alla miko che ha avanzato quest’assurda ipotesi, con la coda dell’occhio scorgo quell’ Hideki, ridacchiarsela divertito.
...E a quel punto mando definitivamente a farsi benedire i miei propositi di rimanere calmo.
 
-“E tu cos’ hai da ridere? Che cazzo hai fatto a Kagome dannato??” urlo in sua direzione con la mano già stretta sull’elsa di Tessaiga.
 
Sono sicuro che lui c’entri qualcosa in tutto questo.
 
-“Ehi mezzo demone, non dovresti muovere accuse senza prove! Per caso ti senti così frustrato che hai bisogno di prendertela con qualcuno??” mi risponde divertito lui, poggiando anch’ egli la mano sulla sua zanbato, in segno di sfida.
 
A chi vuole darla a bere??
Il mio sesto senso non sbaglia mai!
Deve averle fatto il lavaggio del cervello, non c’è altra spiegazione!
 
Ma soprattutto  lui chi era??
Perché era con lei??
……che rapporto c’era tra loro??
 
Incapace di tenermi dentro tutti questi dubbi che mi stanno pian piano logorando, do voce ai miei pensieri riversandoli come un fiume in piena sul mio avversario.
 
-“Ma tu chi diavolo sei?? Che ci fai con Kagome?? E perché cerchi i frammenti della Sfera? Per caso sei al servizio di Naraku??”
 
Ma le mie domande sono destinate a non trovare risposta, perché non appena termino di inveire contro il demone, mi ritrovo scaraventato contro un albero, con la punta di una spada puntata alla gola.
Riapro gli occhi, che avevo istintivamente chiuso a causa dell’impatto violento con la superficie legnosa.
E quello che vedo mi sconvolge.
A puntarmi la spada alla gola non è Hideki.
 
Bensì Kagome.
 
Nonostante lo shock momentaneo, mi lascio cullare dal profumo di vaniglia che emana, rendendomi conto che per la prima volta dopo tre anni, i nostri visi sono di nuovo a pochi centimetri l’uno dall’ altra.
Mi perdo in quegli occhi color nocciola..e sono felice, quasi sollevato, di vedere che in questi tre anni non sono cambiati di una virgola. Riescono sempre a trasmettermi un senso di pace, a leggermi l’anima.
Anche se adesso mi fissano con…odio?
Perché??
 
-“Non ti azzardare a considerarci affini di quel maledetto di Naraku! Noi siamo sulle sue tracce per ucciderlo! Cosa sai di lui mezzo demone? Perché  anche tu gli dai la caccia?”
 
Cosa??
Kagome sta dando la caccia a Naraku con quell’ individuo??
Nonostante il pensiero mi provochi un prurito tremendo alle mani, mi convinco che allora Kagome non abbia dimenticato ciò che quel dannato ci aveva fatto.
 
-“Kagome…allora ti ricordi di Naraku! Ricordi cosa ci ha fatto quel bastardo??”
 
Mi rivolgi uno sguardo sorpreso, che non so se interpretare come un segno positivo o meno.
Ma la risposta non tarda ad arrivare.
 
-“Non so cosa abbia fatto a te mezzo demone, ma Naraku è mio!
……Devo vendicare la morte della mia famiglia” sibili tra i denti, mentre un barlume di rabbia ti attraversa gli occhi.
 
La morte della sua…famiglia??
…..
Cosa sta dicendo?
Non può essere.
Non è possibile che Naraku li abbia uccisi..
Loro sono dall’ altra parte del pozzo..non può averli raggiunti.
Solo io e lei potevamo..
E inoltre…
……….sono andato a fargli visita proprio pochi giorni fa.
 
….Come d’altronde facevo ogni due settimane, da quando credevo che lei fosse morta..,
Sono stato proprio io a portargli la notizia, dopo averla cercata senza sosta per tre giorni. Finendo per arrendermi all’ evidenza e alla mia debolezza.
Solo loro potevano provare un dolore pari a quello che stavo provando io.
Per questo ogni volta che il ricordo di Kagome e il senso di colpa si fanno talmente insopportabili da impedirmi di respirare, corro da loro in cerca di sostegno, di perdono.
 
-“Come vedo, anche voi state collezionando i frammenti della Sfera nel tentativo di farlo uscire allo scoperto. Ne possedete..cinque se non sbaglio”- riprendi a parlare mentre osservi con attenzione il punto all’ altezza del mio petto nel quale conservo le piccole gemme -“Posso sapere che motivo avete di dargli la caccia? Brama di potere? Per caso miri a diventare un demone completo?” mi chiedi, sicura che la mia risposta sarà affermativa. Mettendomi alla pari di tutti gli altri mezzi demoni, e anche questo fa male.
Non posso credere di essere diventato un perfetto sconosciuto per te.
 
-“Lui ci…MI ha portato via la persona che amo” dico tutto d’un fiato mentre abbasso lo sguardo ferito.
 
Alle mie spalle sento che i miei compagni stanno trattenendo il respiro,  probabilmente sconvolti dal fatto che, per la prima volta nella mia vita, ad alta voce e di fronte alla ragazza del futuro, sto ammettendo i miei sentimenti.
Ma purtroppo la Kagome che ho davanti non ha la più pallida idea che la persona alla quale mi sto riferendo sia lei.
Glielo leggo negli occhi. Per lei non sono altro che un estraneo, innamorato di un’anonima donna.
Come al solito il destino si diverte a prendersi gioco di me.
 
Tuttavia ti osservo stupito allontanare la lama dalla mia gola, e riporla in uno dei foderi che porti sulla schiena, mentre continui a sostenere il mio sguardo con un’ espressione, questa volta, accondiscendente.
 
-“Beh, infondo le nostre motivazioni non sono poi così diverse…per questa volta ti lascerò andare senza prendermi i tuoi frammenti” me lo dici accennando un leggero sorriso, nel quale non posso fare a meno di rivedere la ragazza solare che amo.
-“Cosa?? Li lasciamo andare così?? Perché?? Infondo anche loro sono nostri nemici! Ti ricordo che quel mezzo demone ha cercato di sottrarci il frammento che abbiamo appena recuperato!” a parlare è il demone dai capelli rossi che fino a quel momento era rimasto ad osservarci con sguardo sicuro. Sembra deluso dalla decisione di Kagome -“Che noia…volevo divertirmi un po’ a sprofondare i miei artigli nel suo petto” sbuffa scocciato.
Un ringhio vibra dalla mia gola, mentre gli lancio uno sguardo carico d’odio.
 
Tuttavia le parole di Kagome mi sbattono in faccia la nuova realtà.
 
-“Hideki, calmati, ho detto PER QUESTA VOLTA. Se il nostro obiettivo sono i frammenti della Sfera, sono sicura che presto o tardi ci rincontreremo e la prossima volta, per quanto le tue ragioni siano nobili, non andrò via a mani vuote, mezzo demone Inuyasha. Non ho niente contro te e i tuoi amici, ma se mi intralcerete non avrò pietà. Sarò io ad avere la testa di quel maledetto!” nei tuoi occhi scorgo ancora quella scintilla di rabbia.
 
Cosa…cosa è successo alla mia Kagome?
Ha appena detto che non avrà pietà di me e dei miei compagni..
Come se la nostra vita valesse meno di zero.
Non può essersi davvero dimenticata di noi. Mi rifiuto di crederci!
Non può dire sul serio..
…ma il suo sguardo fiero e sicuro, sembra non ammettere repliche.
La Kagome che ho davanti pare sia del tutto intenzionata a non farsi mettere i bastoni tra le ruote.
Da quando uccidere quel bastardo era diventato così vitale per lei?
E soprattutto…chi era stato a farle credere che la sua famiglia fosse morta per mano di Naraku??
Troppe domande affollano la mia mente.
Sento la testa scoppiare.
 
Tuttavia un senso di panico mi attanaglia quando mi rendo conto che Kagome ha voltato le spalle e si sta dirigendo verso Hideki, pronta ad allontanarsi da me.
Non posso permetterlo.
Non posso permetterle di uscire di nuovo dalla mia vita.
Adesso che l’ho ritrovata non ho più intenzione di lasciarla andare.
Soprattutto in compagnia di quel demone.
Soprattutto adesso che so che è alla ricerca di Naraku, da sola, senza la mia protezione, e che se quel maledetto scoprisse che è ancora viva non esiterebbe un attimo ad attaccarla per ucciderla.
 
Con uno scatto repentino corro verso di lei, cercando di afferrarle la mano..
Non puoi lasciarmi di nuovo.
Se tre anni fa sono stato così stupido da cadere nella trappola che ci era stata tesa da Naraku, questa volta non farò lo stesso errore. Non mi farò separare da te ancora una volta, non adesso che so che sei viva!
Non adesso che ti ho ritrovata.
 
Ma una potente barriera mi costringe a bloccarmi a pochi centimetri da lei, per poi scaraventarmi lontano.
Dolorante, cerco di rialzarmi, mentre Sango e Miroku si avvicinano per sostenermi.
Sei ancora di spalle, ma vedo che volti di poco lo sguardo verso di noi.
-“Non permetto a nessuno di toccarmi, figuriamoci ad un nemico. Sei pregato di non seguirci, mezzo demone. La prossima volta che ci incontreremo probabilmente non sarà una visita di cortesia, ricordatelo. ”
 
La vedo tendere un braccio e attirare a sé il frammento della Sfera che ancora si trovava al suolo, il quale vola dritto nella sua mano.
Poi si volta verso quell’ Hideki e con un cenno del capo si rimettono i mantelli, scomparendo nel folto della foresta.
Allontanandosi da noi.
Da me.
Nascondendo il loro odore. Come se non fossero mai stati qui.
 
No..
No.
NO!
Non di nuovo, non posso perderla ancora!
Come una furia mi avvento verso la barriera che si trova ancora lì, con l’intento di non farmi passare.
Sfodero Tessaiga, che subito diventa rossa, e con un colpo deciso la abbatto.
 
“INUYASHA!”
“Inuyasha fermati!”
 
Ignoro i richiami dei miei compagni.
Devo raggiungerla. Non posso lasciarla andare.
Non ora.
Anche se sostiene di non ricordarsi di me, non posso lasciare le cose come stanno.
Deve darmi la possibilità di parlarle. Di spiegarmi.
E se ciò non bastasse, costringerla a ricordare.
 
Corro per kilometri a perdifiato.
Le gambe cominciano a farmi male, il cuore sta per esplodermi dal petto, ma poco mi importa.
Devo trovarla.
 
Dopo diversi minuti però, la dura realtà mi riporta coi piedi per terra. Di lei non c’è nessuna traccia. Il suo odore si è come dissolto nel nulla, a causa di quei maledettissimi mantelli!
Mi fermo, stremato e pietrificato all’idea di averla persa per la seconda volta.
Le ginocchia mi tremano, e in pochi secondi cedono, facendomi accasciare al suolo.
 
Perché?
Perché non vuole farsi trovare?? Perché non vuole che le stia accanto? Perché non può essere tutto come prima???
PERCHE’ DANNAZIONE!?
 
Dalla frustrazione tiro un pugno al terreno così forte da lasciarvi il segno, urlando tutta la mia rabbia e il mio dolore.
 
“Inuyasha..” la voce del monaco, alle mie spalle, mi fa sussultare. Lui e gli altri devono avermi seguito, preoccupati dal fatto che potessi fare qualche sciocchezza.
Mi volto a fissarli con un’espressione apatica..il mio volto deve essere davvero distrutto, perché li vedo allargare gli occhi dallo stupore e osservarmi con compassione. Devo essere davvero pietoso.
Nessuno fiata.
Non c’è niente da dire.
Neanche loro sanno come reagire a questa ennesima batosta.
Kagome è ancora viva, sì…ma non ricorda assolutamente nulla di noi.
L’unico di cui ricorda qualcosa è il nostro acerrimo nemico, Naraku. E questo pensiero mi fa imbestialire.
Lui ha un posto nei suoi ricordi, e io no!
Ma soprattutto, quel demone dai capelli rossi le può stare vicino, a quello che dovrebbe essere il mio posto, godendo della sua fiducia, della sua dolce fragranza…..e questo mi provoca un dolore lancinante al petto.
Non mi piace come le sta vicino, non so nemmeno che rapporto si sia instaurato tra loro in questi tre anni.
E il dubbio che lui possa essere diventato qualcosa di più per lei, mi terrorizza.
 
Alle spalle dei miei compagni vedo far capolino la miko che adesso viaggia con noi e un moto di rabbia si impossessa di me.
Sono convinto che lei sappia qualcosa che io non so e che me l’abbia tenuto nascosto di proposito. Non ho dimenticato la sicurezza con la quale ha sentenziato che Kagome non era a conoscenza della nostra identità.
In una frazione di secondo, scatto in piedi e la imprigiono tra me e un albero che si trova poco distante da lei.
La vedo stringere i denti, probabilmente a causa del dolore provocato dall’ impatto, ma in questo momento poco mi importa, non era mia intenzione essere gentile. Non in questo momento.
 
-“Kikyo guardami negli occhi e dimmi la verità! Tu ne sapevi qualcosa?? Sapevi che Kagome era ancora viva??”
Ancora non mi guardi negli occhi, tenendo ostinatamente lo sguardo basso, coperto dalla frangia corvina.
Sto perdendo la pazienza!
In modo brusco le sollevo il viso e quello che vedo mi fa vacillare per un attimo.
Agli angoli dei suoi occhi posso chiaramente vedere due gocce salate.
Ma non sono lacrime di dolore le sue.
No.
Sono chiaramente lacrime di rabbia.
Tuttavia non ho intenzione di lasciar cadere l’argomento e faccio ancora più pressione sulle sue braccia.
Un gemito di dolore le sfugge dalle labbra.
Non sono mai stato un uomo violento nei confronti delle donne, anzi, ho sempre odiato chi lo fosse…ma non ho intenzione di farmi prendere per il culo!
Non da lei!
Finalmente, dopo secondi che mi sono parse ore, ti decidi a rispondere..
 
-“…..Si”
 
Sento il mondo crollarmi addosso e tutte le mie certezze vacillare.
Mi allontano da lei di scatto, come se mi fossi bruciato, fissandola con un misto di sdegno e sconcerto.
 
Porto una mano al petto, stringendo la stoffa della mia veste..
L’ennesima pugnalata al cuore.
Ero stato tradito proprio da lei. Lei che meglio di chiunque altro dovrebbe sapere quanto essere ingannati da una persona nella quale si è riposta fiducia, faccia male.
Lei ha continuato a viaggiare con noi, giorno dopo giorno, senza mai farne parola.
Tenendo per sé questo segreto, pur sapendo quanto la sua mancanza ci facesse soffrire.
MI facesse soffrire.
Ma forse è proprio quello il motivo..
 
Non riesco a guardarla in faccia. Ho paura che se alzassi adesso lo sguardo su di lei, potrei reagire in modo sconsiderato.
Senza guardarla in volto le pongo un’altra domanda, la cui risposta probabilmente mi ucciderà, ma non posso farne a meno.
 
-“Da quanto?”
………
………
………
………
………
-“Da quel giorno”
 
No…
Non ci credo…
NON E’ POSSIBILE!
Lei aveva assistito alla mia ricerca disperata, mi aveva visto partire per giorni a cercarla senza dormire, senza mangiare….non può avermelo tenuto nascosto pur vedendo che non passava giorno senza che mi struggessi al pensiero di essere stato io a provocare la sua morte.
Sto cominciando a vedere rosso, so che mi dovrei calmare prima di perdere il controllo e far rischiare la vita anche ai miei compagni.
Ma proprio non ci riesco.
 
Con un grido disumano le urlo in faccia tutta la mia frustrazione con quell’unica domanda:
 
-“PERCHE’?!?”
 
Ma lei non sembra spaventata, al contrario, sembra che la mia domanda abbia sortito in lei lo stesso sentimento di rabbia che si è manifestato in me.
Avvicinandosi sempre di più mi grida contro tutto quello che in questi tre anni si è tenuta dentro, e io mi ritrovo a fare un passo indietro colto alla sprovvista dalla sua reazione.
 
-“Perché Inuyasha??? Mi stai davvero chiedendo perché?? Non ci arrivi da solo?? Ma certo, come potresti essertene accorto. Infondo in questi tre anni, pur avendomi accanto, non mi hai mai, MAI, degnata di uno sguardo! Forse perché in  me vedevi riflesso il tuo errore, perché al mio posto ci sarebbe dovuta essere quella ragazzina!
Quando quel giorno, dopo essere tornato senza aver trovato nessuna traccia del corpo di Kagome, mi hai chiesto di unirmi al tuo gruppo, mi sono sentita felice come mai da quando sono tornata in vita in questo corpo di terra ed ossa. Credevo che fosse un segno del destino. Che ci fosse stata data un’altra possibilità..”
-“Smettila con questi discorsi sul destino! Non è stato il destino a far sì quel giorno Kagome cadesse dal Monte Hakurei, ma Naraku!”
Sono stanco di questi discorsi assurdi sul fato.
Non può sperare di giustificarsi così!
Tuttavia ancora non mi ha detto come ha fatto ad accorgersi che Kagome fosse ancora viva.
 
-“Come te ne sei accorta? Come hai capito che Kagome era sopravvissuta alla caduta?? L’altra notte mi hai confessato di non riuscire a sentire le aure dei due benefattori, per caso stavi mentendo anche quella volta?”
 
Sono cosciente del fatto che la sto offendendo. Che implicitamente le sto dando della bugiarda. Ma ormai non ho più fiducia in lei.
Tutto quello che voglio sono delle risposte.
Me le deve.
 
Ferita ulteriormente dalla durezza delle mie parole, nasconde lo sguardo sotto la frangetta, serrando i pugni fino a farli tremare. E inizia a parlare.
-“Non stavo mentendo. In tutto questo tempo non sono mai riuscita ad individuare la sua presenza, che adesso so essere stata celata dai loro mantelli. Sapevo solo che era viva, ne ero certa perché se fosse davvero morta quel giorno, la parte della mia anima che si era reincarnata in lei alla sua nascita, sarebbe tornata a me. Ma non fu così. Sapevo che era ancora viva da qualche parte, e temevo che da un momento all’altro sarebbe ricomparsa per riprendersi il posto che le spettava. Per privarmi ancora una volta della gioia di starti accanto.
Più il tempo passava e più mi chiedevo come mai non si fosse ancora mostrata. Infondo qua nell’epoca Sengoku non ha nessuno se non te e i tuoi amici.
Fino a ieri mattina, quando vi ho riferito della presenza dei frammenti nei pressi del villaggio di Yusaka, non avevo idea che a possederli fosse lei.
Il dubbio però mi ha assalita quando ormai eravamo già nella capanna di Genzo-san e lui ci stava raccontando dei benefattori..ho collegato il tutto quando ha espressamente affermato che uno dei due era una donna. Nessun altro oltre a me e Kagome è in grado di mantenere completamente pura la Sfera dei Spiriti. Quindi ero sicura che si trattasse di lei.
Quando poi si è mostrata, ho deciso di farla finita una volta per tutta con quella commedia dei benefattori. Non ce la  facevo più a stare col fiato sospeso nell’attesa che le mie paure trovassero conferma. Per questo ho scoccato quella freccia.”
 
Queste ennesime rivelazioni, mi lasciano senza parole.
Non posso darle torto riguardo al fatto che se avessi saputo di Kagome, sarei corso immediatamente da lei..
..infondo l’altra notte, quando me l’ha chiesto esplicitamente, l’ho ammesso anche a me stesso.
 
MA DANNAZIONE!
 
Questo non è comunque un motivo valido per lasciarmi crogiolare nel dolore per tre anni!
Tre anni maledizione!
Se avessi saputo in tempo di Kagome, magari lei non avrebbe mai incontrato quell’Hideki, e io adesso non sarei qui a struggermi al pensiero che lui conti qualcosa per lei, non avrebbe avuto il tempo di dimenticarsi di me….sarebbe tutto diverso!
 
So che dovrei finirla qui, ma sembra che io non voglia smetterla di farmi del male.
 
-“…….E invece oggi, quando l’hai vista, cosa ti ha spinto ad affermare con così tanta sicurezza che si fosse realmente dimenticata di noi?”
 
Mi guardi come se avessi chiesto la cosa più banale del mondo, e con altrettanta, disarmante, naturalezza mi rispondi.
 
-“In quanto mia reincarnazione tra me e lei c’è una sorta di rapporto telepatico involontario. Quando le hai detto il tuo nome, nella sua mente ho letto una gran confusione…
….ma niente che si riconducesse ad un tuo ricordo.
Assolutamente nulla.
……è come se tu fossi stato cancellato”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-“Ehi Kagome, qualcosa non va? E’ da quando abbiamo lasciato il villaggio di Yusaka che sei taciturna”
 
 La voce del mio compagno di viaggio, mi desta dai miei pensieri.
 
-“Eh? Cosa? No no tranquillo non c’è niente che non vada!” sfoggio uno dei miei migliori sorrisi rassicuranti, sperando che Hideki se la beva.
Ma come al solito, vengo beccata.
Come fa??
Non mi sembra di essere una bugiarda tanto pessima, eppure ogni volta che mento se ne accorge.
Sembra quasi che possa leggermi nel pensiero.
 
-“Kagome a chi vorresti darla a bere? Ormai sono tre anni che viaggiamo insieme. Lo sai che sento puzza di menzogna anche a un miglio di distanza. Cosa ti turba?”
-“Uffa….è mai possibile che non possa tenermi qualcosa per me??” sbuffo divertita “……e va bene effettivamente qualcosa che mi turba c’è…”
-“Di che si tratta?”
-“Di quel mezzo demone di nome Inuyasha..”
-“COSA????”
 
Lo vedo fermarsi di colpo e fissarmi sconvolto.
Ma che gli è preso??
 
-“Non mi dire che ti sei innamorata di quel botolo!!”
 
Idiota..
 
-“Cosa vai blaterando?? Sei completamente fuori strada, baka!”
-“E allora cosa c’è che non va?”
-“Niente…mi chiedevo solo….per caso tu l’avevi già incontrato prima d’ora?”
-“Ma che domande mi fai? Come potevo averlo già visto? Sono sempre con te!”
-“Hai ragione..è una domanda stupida..”
-“Perché me lo chiedi? Tu per caso lo conoscevi invece?”
-“Assolutamente no. C’eri anche tu quando gli ho detto che non sapevo chi fosse, nonostante lui e i suoi compagni continuassero ad affermare di conoscermi”
-“Quindi pensi che abbia a che fare qualcosa con la tua assenza di ricordi legati agli anni precedenti al nostro incontro? Per caso hai ricordato qualcosa?”
-“No, niente di niente..sai anche tu che pur non avendo alcun ricordo dei momenti trascorsi con la mia famiglia, se mi sforzo riesco a ricordare i loro volti. Ma per quanto mi sforzi, il volto di quel ragazzo mi è completamente estraneo”
-“Capisco…”
-“Tuttavia……..quando mi ha detto il suo nome, questo mi è parso inspiegabilmente familiare, quasi come se un tempo fossi stata abituata a pronunciarlo.”
………..
………..
Mi volto verso Hideki che, pur continuando a camminare, si è stranamente ammutolito e ha lo sguardo perso nei suoi pensieri.
Che gli prende?
Ho detto qualcosa di strano?
-“Ehi? Per caso ho detto qualcosa che non va?”
Come risvegliato dal suono della mia voce, si volta a guardarmi con aria interrogativa.
-“Cosa? No no assolutamente!” mi sorride ingenuamente “Probabilmente è solo una tua impressione! Hai detto anche tu di non averlo mai visto no? Non stare ad arrovellarti! Piuttosto, direi che qua è perfetto per accamparci per la notte, che dici?” mi chiedi, indicando un piccolo slargo tra gli alberi, che non ha niente da invidiare a quelli che abbiamo incontrato finora.
Ho come la sensazione che stia cercando di cambiare argomento.
Vorrei soffermarmici ulteriormente, ma comincio a sentire le palpebre pesanti..
Oggi è stata una giornata faticosa…credo che un po’ di riposo mi farebbe bene.
Continueremo il discorso domani.
 
Anche se non sono brava come te, anche io ormai riesco a capire quando menti, Hideki.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La notte è calata, e dato che a causa della mia folle corsa per inseguire Kagome e quel demone ormai eravamo troppo distanti per poterla passare al villaggio di Genzo-san, siamo costretti a dormire all’addiaccio.
Anche se abbiamo acceso il fuoco, questa notte la temperatura è calata in modo considerevole.
Mangiamo in rigoroso silenzio…nessuno ha voglia di parlare dopo la giornata di oggi.
O meglio, Miroku e Sango hanno già provato diverse volte a tirare fuori l’argomento, ad azzardare qualche ipotesi, ma il mio ostinato mutismo li costringe ogni volta a lasciar cadere l’argomento.
Non sono ancora pronto a parlarne.
Devo ancora assimilare tutte le notizie sconvolgenti che ho appreso in meno di ventiquattr’ore.
E soprattutto non sono ancora pronto a rivolgere la parola alla miko che viaggia con noi.
Non l’ho ancora perdonata per ciò che mi ha tenuto nascosto.
Ogni volta che ci penso mi arriva il sangue al cervello.
….chissà se la perdonerò mai.
 
Improvvisamente un rumore tra i cespugli alle nostre spalle, ci fa sobbalzare, facendoci scattare subito sulla difensiva.
Sarà qualche animale selvatico, non sento nessun' aura demoniaca.
Ma quello che esce da quei cespugli, mi fa prudere immediatamente le mani….
 
-“Tu che diavolo ci fai qui??”
 
Il demone dai capelli rossi di nome Hideki, appena apparso dinnanzi a noi, ricoperto dal solito mantello nero, mi osserva con aria superiore.
 
-“Calmati cagnolino. Sono qui per darti delle spiegazioni”
 
Cosa??
Delle spiegazioni??
Mi sta prendendo per il culo??
Sto per avventarmi contro di lui, pronto a sguainare Tessaiga, ma una mano sulla mia spalla, mi costringe a fermarmi.
 
-“Dicci pure Hideki, siamo tutt’orecchi” risponde il monaco, lanciandomi uno sguardo ammonitore che non ammette repliche.
 
-“Dov’è Kagome? Non era con te?” chiede improvvisamente Sango.
E a quel nome le mie orecchie si rizzano, attente a captare ogni singola parola del demone dai capelli rossi.
 
-“Ho approfittato del fatto che stesse dormendo per venire da voi. Non volevo che mi vedesse” risponde quello con tutta la naturalezza del mondo.
 
Loro due dormono..insieme??
Un brivido di rabbia mi corre lungo la schiena e la salivazione mi si prosciuga.
Non riesco a muovere un muscolo.
Sono talmente sconvolto che mi accorgo di aver persino smesso di respirare.
Ma la voce del demone confuta i miei pensieri più infausti.
 
-“Sei completamente fuori strada mezzo demone. Io e Kagome non dormiamo insieme in quel modo.”
-“C-cosa? E tu come fai..??”
 
Mi sorride sornione, indicandomi la piccola gemma scura di forma circolare che si trova all’altezza della sua fronte.
 
-“Diciamo che questa è una specie di terzo occhio. Come sospettavi oggi pomeriggio, posso avere libero accesso ai pensieri e ai ricordi di chiunque.”
 
Lurido bastardo.
 
In una frazione di secondo gli sono addosso, sovrastandolo, pronto a conficcargli gli artigli in gola.
Ma la sua risata divertita mi costringe a fermarmi.
Che diavolo c’è di così divertente??
Poco mi importa del motivo, tra poco ti toglierò quel sorrisino dalla faccia, bastardo.
 
Ma la sua mano, con facilità, blocca la mia che si stava avventando sulla sua giugulare, bramosa di tingersi di rosso.
 
-“Se mi uccidessi sarebbe un bel problema, mezzo demone”
-“Che diavolo vai blaterando?? Speri che questo basti a risparmiarti la vita??”
-“Assolutamente no, ma credo che almeno prima dovresti sapere qualche cosetta che potrebbe interessarti”
-“PARLA!” sto perdendo la pazienza, sono sicuro che questo codardo sta cercando di tirarla per le lunghe per avere salva la vita.
 
-“Hai ragione, a cancellare la memoria a Kagome sono stato io…..” ammette candidamente.
 
 
E’ MORTO.
 
 
 
“……..ma solo perché a chiedermelo è stata lei”.  
 
 
 
 
Angolino dell’autrice:
Oddio questo capitolo, finora, è stato il più lungo che abbia scritto O.O
Spero di non aver fatto troppo casino! >.< avevo un sacco di idee in testa e mi auguro di essere riuscita a riportarle al meglio >.<
Allora? Che ne dite di questa nuova Kagome? Decisamente un po' fuori dal personaggio ;)
Dopo tre anni l'ho voluta rappresentare molto più matura, forte e indipendente, a causa di tutto quello che ha passato.
Riguardo al suo rapporto con Hideki, come qualcuno mi aveva chiesto, avete potuto constatare (così come quel gelosone di Inuyasha :P) che tra i due non c'è niente di più che semplice, ma profonda amicizia.
Tuttavia...mai dire mai ;)
Nel prossimo capitolo troverete l’intro della storia ^^
E vi anticipo già che ci sarà un flashback che chiarirà, spero, la maggior parte dei vostri dubbi!
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento *O*
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate ^^
Un bacione <3

Dadina91
  
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