Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: live_in_books    19/11/2013    1 recensioni
Una Cappellaio/Alice ambientata in una Wonderland un po’ più dark e con molti OOC.
Tra fughe, animali parlanti, compagni di viaggio affascinanti e segreti svelati, Alice vivrà a Scaryland un’avventura indimenticabile!
Ho pensato molto a questa storia, e finalmente ho avuto il coraggio di pubblicarla. Spero vi piaccia!
Baci, Alice
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto, Stayne
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3: LA FUGA

Quel giorno sembrava andare tutto liscio: Alice si svegliò, si mise in cammino, e questa volta non incontrò neanche una persona o animale strano.
“Mi sta andando bene per oggi. Ma perché non sono ancora arrivata? Secondo lo Stregatto dovrei già essere al castello. Magari ho solo camminato lentamente…”
Poco dopo il suo stomaco incominciò a brontolare rumorosamente. Non mangiava da due giorni, era ovvio che prima o poi la fame si sarebbe fatta sentire.
-Devo trovare qualcosa da mangiare. Però non devo lasciare questo sentiero, lo Stregatto ha detto che… Uffa! Lo Stregatto ha detto quello, lo Stregatto ha detto questo! Io ho fame e ora cerco qualcosa, d’altronde, è un gatto parlante! Sarebbe potuta essere anche un’allucinazione dovuta alla stanchezza!- così svoltò a destra e si inoltrò nel bosco, ma non fu fortunata. Non c’era neanche un albero da frutto, o un cespuglio di more, erano tutti morti. A un certo punto sentì dei passi da qualche parte dietro di lei.
-Senti, Stregatto, lo so che non avrei dovuto, ma avevo fame! Io…- ma le parole le morirono in gola. Dietro non aveva lo Stregatto, ma un uomo in armatura con una spada sguainata che la guardava.
-Cosa hai detto ragazzina? Lo Stregatto? Lo conosci?-
-N-No, d-deve essersi sbagliato, io non lo conosco, l’ho incontrato ieri, ci ho a malapena parlato…- balbettò, tentando di tirarsi fuori dai guai.
-Oh, no, era un tono troppo informale, ora tu vieni con me!- le prese un braccio e la strattonò, ma Alice non era stupida, sapeva che quell’uomo non l’avrebbe portata dove voleva lei, e così oppose resistenza, tirando dalla parte opposta.
-Wow, sei una ragazza testarda! Bè allora mi conviene passare alle maniere forti.- rinfoderò la spada e la lasciò per un momento per tentare di prenderla e mettersela in spalla come un sacco di patate. Alice sorrise.
-Mossa sbagliata-  si abbassò giusto in tempo perché l’uomo non riuscisse a prenderla e abbracciasse l’albero dietro di lei. Gli andò dietro e gli diede un calcio, per farlo sbattere contro l’albero. Poi gli prese la spada e lo trafisse in mezzo al petto, da parte a parte. Non provava nessun ribrezzo ad averlo ucciso. Lei non era una di quelle ragazze tutte per bene che sua madre aveva sempre voluto che fosse. Lei era un maschiaccio, tanto che aveva anche preso lezioni di scherma e tiro con l’arco di nascosto, e di tanto in tanto, anche di difesa personale. Di certo non era debole e tonta quanto quell’uomo si aspettava.
Ormai non sapeva più da che parte fosse il nord, e così decise di proseguire dalla parte opposta verso cui l’uomo la stava portando. Non passarono neppure cinque minuti che sentì delle urla dietro di sé: probabilmente le altre guardie avevano trovato il loro compagno morto. Era meglio correre. Corse più veloce che poteva, però continuava a sentire passi dietro di sé, anche se lontani. Dopo un po’ vide un cartello e si fermò qualche secondo a leggerlo, il che le permise anche di riprendere un po’ di fiato. C’era una mano che indicava a destra, con scritto valle dei fiori  e una che indicava a sinistra con la scritta casa della lepre marzolina. Scelse la seconda, non perché sapesse chi fosse la lepre marzolina, ma perché “casa” voleva dire un posto dove potersi rifugiare. Forse però si era fermata un po’ troppo, perché dietro sentì una voce dire
-Ecco! Prendetela!- cercò di correre ancora più veloce e poco dopo vide una casa un po’ diroccata e inquietante ( come un po’ tutto in quel posto). Ma non le importava, scavalcò il cancello  ed entrò.


 
 
 
 
 
 
-Angolo Autrice-
vi avevo detto che ci sarebbe stata anche un po’ di azione in questo capitolo, però mi dispiace, non sono molto brava a descrivere questo tipo di scene… comunque il prossimo capitolo è quasi finito, e presto lo pubblicherò! Un avvertimento: la lepre è un po’ OOC…
Baci, Ali. 
   
 
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