Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: Beautiful Disaster    28/04/2008    3 recensioni
Elo, una ragazza piena di problemi. Un angelo che arriva nella sua vita e lei crede che sia possibile 'ricominciare'. Protagonisti una delle mie band preferite, i MCR.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAP.18- Mindly Chain

Entra in casa coperto fino alle orecchie, la prima cosa che fa è togliersi il giubbotto, stranamente ne ha uno più pesante stasera, probabilmente anche lui inizia a sentir freddo! Regala a tutti bellissimi sorrisi e sogghigna aprendo una busta che ha portato con se, una busta dalla quale poco dopo inizia a tirar fuori pacchetti, piccoli o grandi e sembra quasi Babbo Natale mentre li distribuisce ai suoi amici. È gioioso, non so come faccia ad avere sempre energia positiva da regalare a chiunque gli passi davanti, anche se in questa occasione tradisce un po’ di stanchezza, emotiva quanto fisica. Non riesco a distogliere lo sguardo dal suo fare giocoso e un po’ goffo, nemmeno adesso che viene verso di noi ancora appollaiati alla finestra. Fino a questa sera i miei sentimenti verso di lui avevano coperto totalmente quell’ombra di rancore causata dalle sue bugie, ma non adesso, in questo momento, in questo clima di festa dove vorrei che fosse tutto perfetto… e si, lo ammetto, forte di Gerard al mio fianco potrei anche troncare definitivamente ogni tipo di rapporto che ancora mi lega a lui…ma so già che non lo farò, è un pensiero che fatica a prender forma, figuriamoci realizzarlo, metterlo in atto. Come potrei? Abbraccia il suo amico in una stretta interminabile che mi provoca una fitta al cuore, vuoi perché è commovente vederli così ‘innamorati’, vuoi perché vorrei quell’abbraccio solo per me e infine perché il caro Frank oltre al cuore vuole rubarmi tutto quello che, tassello dopo tassello, ho ‘costruito’ con Gerard…senza intenzione alcuna, sia chiaro. O almeno lo spero. Stupidi pensieri… “Furfante ce l’hai fatta a venire” sorride Gerard rivolto all’amico che tiene ancora stretto a se. “Dovevo” è la risposta che riceveva Frank che staccandosi da lui si costringe a pensare a quello che deve avvenire subito dopo. Io attendo, impaziente e riluttante il suo rivolgersi a me e lo attraggo quasi come una calamita perchè mentre penso ciò rivolge a me i suoi occhi. Nessuna parola esce dalle sue labbra come nessuna parola esce dalle mie. Solo Gerard che ci invita ad andare a fumare una sigaretta fuori. La sua mano sulla spalla mi provoca un intenso senso di benessere e allo stesso tempo un tremore pervade il mio corpo mentre ci accomodiamo sugli scalini del cortile di casa Way. L’aria è fredda, ma non c’è vento, quindi si puo’ anche resistere il tempo di una sigaretta ed una chiacchierata. La fiamma dell’accendino mi manda un calore piacevole al viso ed aspiro dalla mia sigaretta per sentire un piacevole calore anche in bocca e giù per il petto. Il fumo nell’aria crea davanti ai nostri volti che non si rivolgono ancora l’uno all’altro delle spirali, forme strane e sinuose, bellissime…ma che si dissolvono troppo velocemente. Si sente tensione tra noi e quell’imbarazzo quasi inopportuno di due scolaretti indecisi se prendersi per mano o meno, indecisi se far pace dopo l’ennesima lite durante la ricreazione nel cortile della scuola. Sembra sciocco ma è così che mi sento… certo la situazione è ben diversa e i sentimenti in gioco sono forse più profondi ma di certo meno puri di una spensierata amicizia. “Ho fatto tanti errori nella mia vita” rompe il silenzio, si passa una mano tra i capelli. Si blocca mentre continua ad osservarsi le punte dei piedi. “e quello di aver tradito la mia donna dovrebbe essere il più grande…” prende fiato “ma non riesco a capire perché non riesco a starci male…per lei, per noi…nulla. L’unica cosa che mi fa star male è il pensiero di dover perdere te” avverto una sincera commozione nelle sue parole e ciò mi manda ancor di più in bestia. “oh cazzo perché mi stai dicendo queste cose?” Non riesco ad ascoltarti e non voglio Frank, non la notte di Natale, non qui. A dire il vero avrei voluto rimaner dentro casa, al caldo e circondata dai miei nuovi amici, dai tuoi vecchi amici. Non parla. Vede tutto il mio dolore in quella frase strozzata dal pianto. Una lacrima scende silenziosa, mi attraversa la guancia fin sotto il mento, dove tentenna, non sa se cadere giù o rimaner li ferma ad asciugarsi. “Scusami, non volevo aggredirti..” Scusami davvero Frank, anche se dovrei chiedere scusa a me stessa per non saper essere dura con te. E lo meriti…è palese però non ce la faccio, adesso che mi prendi e mi baci la mano sembra che la vita sia davvero bellissima e vorrei che questa notte non finisse mai. Appoggio piano la testa sulle sue ginocchia, mi accarezza i capelli. “Ascolta il silenzio…riesce ad arrivare al cuore più di mille parole” sussurra mentre continua a coccolare i miei capelli. Potrei stare per ore qui, così senza volere altro, anche se la voglia di lui è talmente tanta che mi fa star male, dannatamente male. È incredibile come gli indugi sono immediatamente caduti quando mi ha chiesto se potevamo salire in camera per stare un po’ insieme, soli, al caldo…un ‘si’ sommesso è seguito alla sua richiesta, i miei occhi dolci si sono riempiti di desiderio. Non faremo sesso, non faremo nemmeno l’amore…non so nemmeno come dovrei definirlo, ma ci siam ripromessi che non succederà più. Saremo reciprocamente onesti, per noi stessi e per ‘terzi’ implicati. Definizione squallida, lo so, ma fa meno male piuttosto che dire fidanzata o ancora peggio futura sposa. Seduti sul letto, io tra le sue gambe, la mia schiena si poggia al sio petto, le dita delle mani fittamente incrociate quasi come un’ancora di salvezza, quasi ci fosse un burrone sotto di noi e allentare la presa significherebbe cadere nel vuoto…nel vuoto di questo Natale da salvare, per quanto sia dolce e amaro in egual misura. Passano dolci i minuti, non esiste nient’altro che noi. E anche adesso che ci troviamo nudi su questo letto ad accarezzarci, la tua dolcezza è disarmante, rispetti il nostro patto. Anche adesso che le tue labbra morbide percorrono il mio braccio fino ad arrivare alle punta delle dita…e le baci una per una. Adesso che le mie mani stringono i tuoi fianchi e sono quasi sicura di farti male nel nostro cuore regna sovrana l’assoluta consapevolezza che non succederà nulla…perché un bacio, un abbraccio, un sorriso non erano sufficienti e forse tutto ciò ci farà star male domani, ma non adesso.

-------------------------------------

Mi sveglio con un forte aroma di caffè, sublime ai miei sensi e letale allo stesso tempo perché mi tira giù dal letto mentre vorrei dormire fino a stasera. Sono appena le 10.00. Il ricordo di stanotte, del nostro dolce ‘addio’ è vivo più che mai e il cuore mi batte forte come se lui fosse ancora qui con me. Guardo il braccialetto che mi ha messo al polso poco prima di andarsene…e rido. Rido perché è lo stesso che gli ho regalato io!è stato un momento dolce, intenso, quasi uno scambio di pegni, una promessa a lungo termine...ed è forse è l’unica cosa cheoi legherà nel tempo…guarderemo il nostro bracciale e rideremo,come sto facendo io adesso, mamagari col passare del tempo questo sorriso amaro si trasformerà in un sorriso di nostalgica gioia. Mentre mi vesto sento le risa di Mikey ed Alicia provenire dalla cucina, ma non sento Gerard con loro. Li raggiungo appena finito di rimettermi in sesto…sono proprio un disastro stamani. “Buongiorno e buon Natale!” mi si fionda addosso Mikey “Auguri anche a te” ricambio il suo caloroso abbraccio mentre Alicia scruta la scena in attesa di una tanto attesa fine. Scambio di auguri anche con lei, ci mancherebbe…ok, non ci stiamo simpatiche, però che vuoi che sia…e poi è Natale. Tiro fuori un pacco, il mio regalo per Mikey. Lo scarta impaziente. Non l’ho mai visto così radioso, sono sicura che è l’effetto che la sua fidanzata ha su di lui e ne sono tanto contenta, anche se puo’ sembrare il contrario. “Nooo un piagiama!” ride divertito. “Un pigiama…che pensiero carino” sopraggiunge la vocina fintamente sorpresa di Alicia “Si, lo so” le rispondo spavalda. Non saprà mai il significato di questo regalo. Mikey mi regala un altro abbraccio e mi invita a prender parte alla colazione che ha preparato per me e Alicia. “E Gerard?” glielo chiedo, la curiosità è troppo forte. Ma lo faccio distrattamente mentre consumo il mio pasto mattiniero. “E’ uscito di buon ora con Bob e Ray, ci aspettano in studio” mi risponde in modo altrettanto distratto. “In studio?” Alicia gli da una botta sul braccio “Ma non posso dirti nient’altro…” Ride e mi prende alla sprovvista…cosa avranno in mente? Poco importa, io sento ancora il profumo di Frank nelle narici e il sol pensiero che tra poco lo rivedrò mi fa star male…o bene?
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: Beautiful Disaster