Quando ti vedo varcare la soglia di una porta inesistente, al mio cuore manca un battito.
Mi ci vogliono svariati secondi per realizzare che quella sei proprio tu...
La reazione è istantanea: mi muovo verso di te, ti travolgo in un abbraccio e non voglio più lasciarti andare.
Ti spingo contro una parete, mossa da un senso improvviso di rabbia e desiderio contrastanti.
Ti stringo a me, ma tu non reagisci. Non muovi un muscolo.
Sembri una bambola di stoffa, morbida e inanimata; mentre io sono quella che ci mette tutta se stessa, e cerca di trasmetterti disperatamente il suo stato d'animo. Ma per te non vi è alcuna differenza.
Sento il tuo corpo aderire contro il mio e a stento trattengo le lacrime. Sento ancora tutta la sofferenza passata a causa tua, ma allo stesso tempo sono felice di riaverti qui con me.
Rimango così per un tempo indefinito, persa in questo abbraccio e piena di speranza nei tuoi confronti.
Poi mi scosto da te, appoggio la mia fronte contro la tua, e mi accorgo di quanto il mio respiro sia diventato irregolare e i miei occhi umidi e arrossati. Ti accarezzo la guancia e la mia mano trema al sol contatto.
Mi scappa un sorriso, quasi forzato e intanto scruto il tuo volto, in cerca di una reazione, un segno, un tocco... ma tu non mi degni di uno sguardo. Fissi un punto, in basso, e non dici una parola.
Sei fredda. Distaccata. Non mi dai alcuna soddisfazione.
Allora il sorriso scompare dalle mie labbra e il dolore riaffiora... Rafforzato dall'ennesima delusione, dal rifiuto, dalla consapevolezza che niente tornerà più come prima.
Mi allontano da te, di scatto, come se tu fossi un mostro; inorridita dalla tua indifferenza.
Questa volta le lacrime mi offuscano la vista e la tua figura si fa più sfuocata. Non mi guardi... nemmeno adesso che non riesco a trattenere il mio star male.
Mi sento schiacciata da un peso al cuore, che quasi mi toglie il respiro. Indietreggio con passo lento e instabile.
Ti fisso - ora inespressiva - arrestando il mio pianto silenzioso.
Guardo il vuoto riempire la nostra distanza.
Poi, alzi lo sguardo su di me e pian piano cominci a svanire, a farti inconsistente.
E io ti guardo andar via dalla mia vita, per non vederti mai più.
Sparirai, e in me resterà l'ossessione che ho di te.