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Autore: MayniacGlamFreak    19/11/2013    5 recensioni
Connie ha un fratello metallaro che la porterà in tour nell'86.
Tante cose cambieranno su quel pullman,fra amore,morte e delusioni.
Non si promette costante aggiornamento.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cuore che le andava in frantumi sembrava aver fatto rumore nel silenzio del vicolo buio,dove solo quelle due voci si avvertivano.
In mezzo al dolore si fece avanti una forte rabbia,prodotta da quella gigantesca delusione,il tradimento della fiducia della ragazza e delle cose che le aveva giurato.
Avanzò di qualche passo tremolante,e con mille emozioni che pervasero il suo corpo,tutte negative,aprì bocca.
"Sei solo uno stronzo,Lars."-combatté per reprimere le lacrime che le impastavano la voce.
L'interpellato la guardò scioccato e velocemente la rincorse sistemandosi,ma lei col viso rigato era già al di fuori dell'entrata principale dell'edificio,passando a spintoni e guadagnandosi pesanti insulti.
Cliff che era ancora al bancone la vide fuggire di corsa seguita da Lars e allarmato si mise anche lui dietro all'inseguimento.


Corse nella notte buia,per le strade sconosciute della capitale norvegese.
Il vento freddo spazzava via le lacrime dai suoi occhi,che subito si colmavano ancora ed ancora.
Col fiato rotto dalla fuga e dal pianto si fermò ad un angolo.
Arrivò correndo pure Lars,che si arrestò vedendola.
"Connie io.."
"VATTENE VIA!"
"Lasciami spiegare."
"Che cosa?Non mi è bastata la scena secondo te?Vuoi che te la rappresenti?SEI SOLO UN FOTTUTO BUGIARDO,ECCO COSA SEI!E io che credevo a tutte le tue promesse.."-si fermò tirando un lungo respiro convulso,asciugandosi il viso-"Mi fai schifo Ulrich."-sputò in faccia al danese dandogli poi le spalle.
"Quanto sei ingenua,una povera bambina innamorata."-le si avvicinò all'orecchio prendendosi gioco di lei.
Poteva sentire,come nel suo respiro,l'odore forte di alcol.
Si girò di scatto per fronteggiarlo,tentando di nascondere i vistosi segni del suo stato d'animo.
Fallendo,chinò la testa.
"Oh,la piccolina ci è rimasta male.Cosa pensavi?Primo amore,felici e contenti,per sempre insieme?"-rise di lei,fuori di sé,probabilmente con l'aiuto anche di qualche altra sostanza.
Le accarezzo una guancia fingendo un'espressione dispiaciuta sul suo ghigno ebbro.
"Non mi toccare."-si impose lei fredda,se quello si poteva chiamare 'imporre' nella sua condizione così precaria e vulnerabile.
"Tutta la lingua lunga per cui ti facevi conoscere è sparita eh?Fammi controllare."-le soffiò avvicinandosi e prendendo prepotentemente da quella bocca perfetta e giovane un ultimo bacio,da cui lei lo spinse via gridando.
"VATTENE VIA CON QUELLA BOCCA!"-urlò consumando ogni briciola di ossigeno rimasta nei polmoni.
"Ti dico un ultimo segreto,zuccherino.Dovresti aver capito prima le mie intenzioni,perché quello era il fine del mio gioco,e non eri la prima preda a caderci.A ventitré anni io non voglio una stupida relazione,perché dovrei averla quando posso avere tutte le ragazze che voglio?Io non ti ho mai amato Connie,mai."-sibilò a lei,ormai inerme che si accasciò sul marciapiede.
"Era da quando ho fatto l'errore stupido di dirti che stavamo insieme,per assicurarmi un posto nel tuo letto,che volevo rompere,ma ero preoccupato di farlo.Mi hai tolto pure questo problema,bambolina."-tossì e si allontanò con una sigaretta in bocca,come se nulla fosse successo.

Cliff,che aveva assistito a gran parte della scena da più lontano,si fece avanti sul cammino del danese,gonfio di rabbia.
"Ti avevo avvisato."-si accostò a pugni stretti.
"Senti,è ubriaca,ha visto male.Abbiamo chiarito."
"Tu dici?Beh il fatto è che io ero a pochi metri da voi e sai,ho sentito come l'hai trattata,come l'hai presa in giro nella sua innocenza.Mi trattiene solo il fatto che dobbiamo fare concerti o ti farei nero.Quanto vorrei farti ingollare quella sigaretta,accesa."
"Ascoltami,non la fare troppo personale."-rispose eliminando la cenere dalla cicca.
"LA FACCIO PERSONALE SI,È MIA SORELLA!"-gli urlò contro.
"Si ok,magari però quindi,se ci tieni tanto avresti dovuto controllarla di più e metterla in guardia."-lo guardò con fare annoiato rilasciando una scia di fumo.
Cliff a quel punto non seppe più trattenersi,le noccole erano diventate bianche,il sangue gli ribolliva nelle vene.
Si scaraventò verso Lars piantandogli un pugno in pieno stomaco.
"Tu figlio unico viziato,non venire a dirmi come fare il fratello!C'eri forse tu quando lei stava male,sei forse tu l'unica cosa a cui si può aggrappare per non andare giù?Non hai idea della sua fragilità.Tu non sai niente dell'amore per una sorella,tu non sai niente dell'amore.E adesso levati dai piedi,prima che non resista ancora un secondo all'impulso di spaccarti tutto quel faccino da pezzo di merda,vai al pullman.Io ho una sorella da consolare.Non meriti le sue lacrime idiota."-ringhiò alzandosi dal batterista,ancora steso a terra,che dolorante scappò via come un codardo.

In preda al panico si guardò intorno cercandola.
Eccola lì,una trentina di metri più in là,ancora sul ciglio della strada a piangersi addosso silenziosamente.
La raggiunse e lento si mise a sedere di fianco a lei,allungando una mano ad asciugarle uno zigomo.
Come di riflesso la rossa si gettò fra le sue braccia.
Si avvinghiò forte a lui,col viso affondato nel suo petto a godersi le sue carezze rassicuranti.
"Avrei dovuto ascoltarti.Sei l'unico uomo di cui mi posso fidare."-singhiozzò chiudendo fra le dita un lembo del giubbotto del bassista-"Non eri tu quello che mentiva,come ho potuto dubitare di te?Dovevo scegliere meglio di chi fidarmi."
"Lo conosco meglio di te,ti ho dato un avvertimento ma la colpa non è tua,è lui che ha rovinato tutto quanto."
"Non gli fare altro male però."-sembrò implorarlo.
"Non capisco come tu faccia ancora a preoccuparti,comunque tranquilla,potrà suonare senza problemi anche dopo il mio destro.Piccola,dimenticalo,rimuovilo,e soprattutto non piangere per causa sua."-lo strinse cercando di smettere,tirò su col naso-"Ci sono tanti ragazzi migliori,lui è stato solo il primo.Troverai chi ti scioglierà ancora il cuore,fidati."
"Si,e chi me lo romperà di nuovo.L'unico uomo che amerò per il resto dei miei giorni ha i capelli ramati,suona il basso divinamente,è pazzo ed al contempo sensibile e intelligente,e non lo cambierei per nulla al mondo,mio fratello."-lo guardò con gli occhi rossi e le guance umide.
"Ehi smetti.Adesso ti faccio ridere io."
"Prova a far ridere questa cornuta."-mormorò con un filo di voce.
Cliff la guardo con un sorrisino dispettoso e lentamente si avvicinò con le mani ai fianchi di Connie.
"Bass solo,take one!"-citò Pulling Teeth cominciando a solleticarla come stesse pizzicando le corde del basso-"Aspetta,va accordato."-disse girandole un orecchio come fosse una meccanica e riproducendone il suono.
"Basta!"-lo pregò Connie soffocando una risata.
"A-ha!Cliff 1,Connie 0!"-le sorrise-"Torniamo verso il pullman Con."-la aiutò ad alzarsi e la sorresse nei suoi passi incerti.
Camminando tirò fuori un cilindrerò perfetto,accendendolo e lo infilò fra le labbra della sorella.
"Cliff,la mamma ci ammazza."
"Sssh,fuma e perditi un po'.Tira."-le suggerì mentre lei esaminava quel coso,e ne prese una boccata,così ampia da tossire strozzando.
"Non così tanto!"
"Puah,tieni la tua robaccia.Mi sento un salmone norvegese affumicato alle erbe."-e restituì.
"Sono una buona influenza insomma,dicono."-le disse facendola sghignazzare.
"Yeah,doppietta per me!Hai riso due volte!"
"Questo perché sei il migliore di questo mondo,Clifford Lee Burton."
"Sempre qui per te."
"Senti..il letto di Lars è in fronte al mio.Posso dormire da te,come quando eravamo piccoli?"
"E avevi gli incubi.Basta che non scalci come allora."
"Mi faccio piccola piccola.Ricordi quando mi leggevi Lovecraft nelle nostre capannine di coperte la notte?"
"Già.Che cosa smielata e malinconica ripensarci."
"Ora il tour ce lo godiamo io e te,come doveva essere in principio."
"Certo Miss Fits,ma affretta il passo,dobbiamo partire."

Stranamente sulla vecchia carretta regnava il silenzio,tutti erano nelle proprie cuccette,così anche i Burton presero posto nell'unica libera,al fondo del mezzo.
Connie si girò verso la parete,facendo spazio al fratello.
"Notte sorellina."-si addormentò accanto a lei,per vegliarla e starle vicino,sempre e comunque.
Lui non avrebbe mai spezzato questa promessa.




Lucia's corner:
Beeeen tornati miei cari (?)
Ecco il capitolo nove smielato e pieno di pianti e stronza ghinee da parte di Lars che forse ho esagerato ma vabè,poi magari torneremo molto più in là sui suoi errori ehehe.
Special thanks al mio Syn (sperando torni a recensirmi,Sarettaaa!) e alla mia Nym :3
Il dieci vedrò di scriverlo domani nelle ore di storia e geo LOL dato che ne ho due ma non so quando lo potrò postare perché sono in fase 'preparativi per viaggio/mamma isterica della serie HAI PRESO TUTTO?NON ANDARE AL GIRO CHE DEVI PREPARARE LA ROBA!DEVI STIRARTI LE MAGLIETTE' lol.
Da domenica,a meno che nella casa che mi ospita non abbiano il wifi non sarò per una settimana su efp,si lo so che non sentirete la mia mancanza ma ci tenevo a dirlo ahaha.
Bis bald vielleicht!
Lux•
  
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