Titolo: Gryffindor
Heart, Slytherin Tongue.
Capitoli: 20/25
(possibili modifiche)
Personaggi: Blaine
Anderson, Kurt Hummel, Dave karofsky, Finn Hudson, Un Pò
Tutti.
Genere: Generale,
Romantico
Raiting: Arancione
Avvertimenti: OOC,
Slash, Crossover.
Parole: 2005
Disclaimer: I
personaggi non sono miei, ma di proprietà di R.Murphy e
della FOX.
XX
-Sei troppo tranquillo.- mormorò Kurt quella mattina al tavolo della colazione, quando ormai mancavano pochi giorni alla prima prova. Blaine mugugnò qualcosa con la bocca piena di pancakes, ma allo sguardo accigliato del ragazzo si affrettò ad ingoiare, aiutandosi con un sorso di succo di zucca.
-Ho detto: di cosa dovrei preoccuparmi?- disse, prima di riprendere a mangiare. Il castano sbuffò, lasciando cadere la forchetta nel piatto con un tintinnio brusco.
-Forse perché fra tre giorni c'è la prima prova e tu non hai preparato niente di niente?- chiese retorico, incrociando le braccia al petto. Il Gryffindor sospirò e abbandonò a sua volta le posate sul piatto ancora mezzo pieno. Quando, circa mezzora prima, Dave e Sebastian gli avevano detto che li avrebbero lasciati soli per colazione, Blaine pensava che avrebbero passato il tempo mano nella mano a parlare di cose totalmente diverse. Invece ora era seduto li, la colazione abbandonata sul tavolo e prendeva una mano fredda di Kurt fra le sue, sentendola tremare leggermente. Era preoccupato per la prova, entrambi lo erano. E come faceva a non esserlo? Insomma, non sapeva cosa gli si sarebbe presentato davanti, e non sapeva nemmeno come prepararsi. Ci sarebbe stato un drago, come l'ultima volta? Una creatura sconosciuta? O un altro mago contro cui combattere? Non ne aveva idea. Una crisi di panico lo aveva colpito all'inizio della settimana, mentre vedeva Quinn e Sam cercare incantesimi che potessero essere utili su un libro. E lui che ci faceva seduto su quella poltrona senza fare niente? Si stava sopravalutando? O era semplicemente uno sciocco incosciente? Si era dovuto alzare e chiudere in bagno per un po', decidendo che avrebbe gestito la situazione con calma, senza fretta e senza farsi prendere più dal panico. Nessuno avrebbe realmente permesso a qualsiasi cosa consistesse la prova di fare del male ai campioni. O no?
-Kurt...- mormorò il moro, accarezzando il dorso della mano del suo ragazzo che ora lo guardava mentre si mordeva l'interno della guancia. -Ho paura anche io, ok? Ho una paura bestiale. Ma cosa posso fare? Io non so dove mettere le mani, non so cosa mi troverò davanti e... se studiassi un incantesimo inutile? Se non mi servisse a nulla?-
-Ma almeno ne conosceresti uno nuovo! Non tutti riescono a cavarsela con un Expelliarmus, Blaine.- il moro annuii semplicemente, afflosciandosi letteralmente sulla panca.
-Io... non so cosa fare. Non so dove mettere le mani. Ogni volta che apro un libro penso che non serva a nulla se incontrerò qualcosa di diverso. E ora non ho abbastanza tempo per fare niente...- Kurt si morse il labbro e poi posò la mano libera sulla sua guancia con un piccolo sorriso.
-Ma ci rimangono tre giorni. Possiamo fare tante cose in tre giorni. Ce la faremo.-
***
-Non posso credere che tu abbia scommesso davvero!- esclamò Kurt indignato, fulminando Sebastian con lo sguardo mentre questo teneva stretti tre pezzetti di carta. Dave ridacchiò in mezzo ai due, infilando le mani nelle tasche per riscaldarle. Si appoggiò anche meglio alle gradinate, cercando di sfuggire agli sguardi degli altri due per paura di venire incenerito.
-Che c'è? Ho scommesso anche su di lui, non solo contro!-
-Seb hai scommesso anche sulla possibilità che qualsiasi cosa esca da li vada da Blaine per morderlo sul sedere.- mormorò Dave, giocandosi la possibilità di starsene tranquillo e fuori da quella storia.
-E allora? Potrebbe succedere, ha un bel sedere e potrebbe attrarre i denti di qualcuno.-
-Smythe se non fosse illegale ti avrei già stretto le mani al collo, ma non voglio finire ad Azkaban per colpa tua.-
-Non lo faresti mai principessa, ti rimarrei sulla coscienza.-
-Volete chiudere il becco voi due!?- li sgridò Rachel seduta di fronte a loro, minacciandoli con lo sguardo. -Stanno iniziando e se non la smettete di fare i bambini farò finire voi in mezzo a quell'arena polverosa.- continuò, indicando il campo dove i campioni avrebbero affrontato la prima prova. Era in tutto e per tutto un'arena, il suolo fatto di sabbia rossiccia, sistemata anche in piccole dune in vari punti dell'area. C'erano anche dei massi, che Kurt pensò servissero a parare i colpi o per nascondersi. Pensò anche che Blaine era abbastanza piccolo per nascondersi perfettamente dietro uno di quelli e si lasciò sfuggire un sospiro sollevato. Fissò gli occhi sulla piccola tenda a lato dell'arena, vicino agli spalti. Era li che i campioni erano stati fatti accomodare, in attesa di cominciare.
-Stanno iniziando.- mormorò Dave, sistemandosi sulla panca mentre i presidi delle cinque scuole si mettevano a sedere in prima fila. Dopo qualche secondo un leggero fischio riempì l'aria, e la voce della preside Corcoran riempì l'arena.
-Cari studenti, possiamo ufficialmente dare inizio alla prima prova di questo torneo!-
***
-Buona fortuna.- mormorò Blaine verso i campioni della scuola ospitante, e ricevette un sorriso in cambio. Quinn al suo fianco guardava il pavimento, trovando particolarmente interessante un sassolino levigato. Le prese la mano nella sua senza realmente pensarci, entrambi avevano bisogno di conforto in quel momento. Sentirono ruggiti e il pubblico esultante, chiedendosi cosa li avrebbe aspettati al di la della tenda dove erano stato sistemati. -Andrà tutto bene...- mormorò il moro con un piccolo sorriso, cercando di convincere tutti e due. Lei annuii, ricambiando la stretta sulla mano dell'altro. Quando sentirono il colpo di cannone, il segnale che li avvertiva di dover entrare in arena., sobbalzarono entrambi. Si alzarono come se fossero legati insieme con dei fili invisibili, uscendo dalla tenda. La luce del sole li accecò per qualche secondo, come le urla del pubblico li lasciò leggermente rintronati. Si abituarono presto, e cominciarono a guardarsi intorno. Erano circondati da sassi e sabbia rossa, e dopo un po il campo venne insonorizzato per permettergli di concentrarsi. Vedevano i loro compagni muovere le labbra ma non sentivano nessun suono. Si lasciarono le mani, prendendo entrambi la bacchetta.
-Se esce uno scorpione sappi che potrei svenire...- mormorò lei, guardandosi intorno. Blaine si ritrovò d'accordo con lei, ma non disse nulla. Non sentirono la creatura entrare nell'arena a causa dell'incantesimo insonorizzante, ma avvertirono la sua presenza non appena fu praticamente alle loro spalle. Indietreggiarono velocemente, spaventati, e osservarono il loro avversario. La creatura era enorme, ed aveva il corpo ricoperto di squame verde scuro. Aveva nove teste di serpente ed ognuna di loro li fissava minacciosa con le fauci aperte e la lingua scura vibrante. Blaine aveva sentito parlare dell'Idra prima di allora, ma credeva che fosse solo una leggenda. Ma ora ne aveva una davanti, e non era affatto come facevano vedere i cartoni animati. Non era né viola né stupida, e riusciva a vedere la vena assassina in ognuna delle nove paia di sottili occhi gialli. La creatura ruggì e si lanciò su di loro, costringendoli ad allontanarsi l'uno dall'altro. Ebbero entrambi la stessa idea di nascondersi dietro uno dei cumuli di sabbia, il respiro pesante per la paura.
-C'è qualcosa... sotto la pancia...- sussurrò Quinn, chiudendo gli occhi quando la creatura scagliò la coda accanto al loro nascondiglio. Blaine si prese un attimo per pensare, tirando fuori la bacchetta dalla tasca dei pantaloni.
-Dobbiamo prenderla, qualsiasi cosa sia.- disse, sporgendo per un attimo la testa. Vide la grande sacca di pelle attaccata al busto dell'Idra con delle cinghie. Doveva recidere i lacci e prendere il contenuto della borsa. -Okay la sacca la prendo io. Tu tienila occupata. Non tagliare le teste....-
-O
ne cresceranno due ognuna.- Quinn completò la sua frase,
prendendo
anche lei la bacchetta, stringendola forte fra le dita. Il ragazzo
annuii e la guardò negli occhi pieni di determinazione. -Non
farti
ammazzare. E attento alle spine sulla schiena, quelle fanno male.-
continuò lei prima di uscire dal nascondiglio e lanciare uno
Schiantesimo contro una delle nove teste serpentine. Blaine
sentì il
gemito di dolore della creature e fu quello a convincerlo ad uscire.
Corse più che poteva, schivando la coda che minacciava di
scagliarlo
lontano. Quinn aveva ragione, le spine facevano male, ma il ragazzo
ignorò il dolore alla gamba per il graffio che si era fatto
salendo
sulla groppa dell'Idra, ma se ne dimenticò per un attimo,
una volta
raggiunte le cinghie. Schiantò una delle teste che si era
accorta
della sua presenza, cercando la chiusura della cintura.
Imprecò a
bassa voce notandone l'assenza, quindi puntò la bacchetta
contro il
cuoio e lanciò un Confringo. L'incantesimo
rimbalzò sulle squame
sotto di lui, incrinandole, e facendo gemere di dolore la creatura.
Blaine si accucciò nel notare la coda arrivare contro di
lui,
sentendo l'aria gelargli la pelle sensibile del collo. Quinn
riuscì
fortunatamente ad attirare nuovamente l'attenzione dell'Idra,
così
che il moro riuscì a tirarsi di nuovo su e pensare ad un
altro modo
per recuperare il contenuto della sacca. Era impossibile prendere
solo il contenuto e lasciare li la borsa, rischiava di cadere nello
sporgersi, o finire infilzato da una delle spinte sulla schiena.
Blaine mugolò di dolore per un movimento sotto di lui che
aveva
fatto sfregare la ferita contro la superficie dura dove era seduto.
Si aggrappò alle squame sane e al piccolo varco lasciato dal
suo
Confringo per non cadere, ritrovandosene un pezzo in mano una volta
ritrovato l'equilibrio. Blaine
si girò la squama fra le mani, mugugnando quando
sentì la pelle
aprirsi contro il lato tagliente. Spalancò gli occhi,
incredulo
della fortuna che aveva avuto. Comincia a sfregare la scaglia contro
il cuoio, sentendolo cedere man mano che continuava. Quando la prima
cinghia cedette, si occupò della seconda impiegandoci la
metà del
tempo una volta capito il ritmo. Sorrise sentendo il tonfo della
sacca mentre cadeva a terra, e la seguì atterrando li di
fianco.
Afferrò velocemente la borsa, e appena la sua mano
toccò il
contenuto, l'Idra si immobilizzò. Tutte le sue nove paia di
occhi si
appannarono, le teste ritte in fila mentre si voltava ignorandoli
completamente. Blaine trattenere il fiato finché la creatura
non
uscì dall'arena e solo allora incantesimo insonorizzante
cessò di
funzionare. Le sue orecchie come quelle di Quinn si riempirono delle
urla del pubblico facendo sobbalzare entrambi. Blaine guardò
Quinn
mentre si avvicinava e le sorrise come per ingraziarla. Lei
ricambiò
il sorriso mentre la preside McGranitt li raggiungeva nell'arena. I
ragazzi si alzarono e la seguirono verso le tribune, mentre al centro
dell'arena appariva una classifica dal nulla.
-Siete arrivati
secondi- li informò la preside con un sorriso -Andate a
farvi
medicare le ferite, questa sera potrete vedere la borsa insieme ai
vostri compagni.-
***
-È
una lastra...- sussurrò Kurt guardando il suo ragazzo. Il
moro
scrollò le spalle rigirandosi tra le mani il contenuto della
borsa
che avevano aperto poco prima. -Ed è vuota...-
-Brava
principessa, ci hai illuminati.- commentò Sebastian
sistemandosi sul
divano, guadagnando una gomitata contro la spalla. Gemette di dolore
portandosi una mano alla parte offesa. Kurt sorrise compiaciuto,
fiero del suo gesto. Quinn sbuffò contrariata, sedendosi
accanto a
Blaine sul divano.
-Litigare non serve a nulla. Piuttosto
dovremo capire a cosa serve questa lastra d'argilla. Dovrebbe esserci
una scritta o almeno un disegno, invece è vuota. Secondo me
dobbiamo
dire qualcosa di specifico per farla apparire...-
-Una specie di
parola magica?- chiese Blaine guardandola. La ragazza annuì,
scostando i capelli biondi dalla fronte.
-Ma non so quale...- la
sala si fece silenziosa, mentre i ragazzi si guardano l'un l'altro.
Dave si alzò dopo un po', passandosi le mani sulle cosce.
-Beh non
possiamo stare tutta la notte qui a pensarci. Ci penseremo domani a
mente fresca.- disse, e i suoi compagni si trovarono d'accordo con
lui. Tutti si alzarono, raggiungendo le proprie stanze. Blaine
poggiò
la lastra sul suo comodino, prima di cambiarsi e mettere il pigiama.
Sorrise a Kurt mentre questo si avvicinava sorridente. Avevano preso
l'abitudine di dormire insieme, e nessuno si era mai lamentato. Il
moro si sdraiò, aprendo le braccia per invitare l'altro a
fare lo
stesso. Lo Slytherin si mise al suo fianco, appoggiando la testa sul
suo petto ampio.
-Vedrai che andrà tutto bene.- gli disse,
sorridendo incoraggiante. Blaine annuì, baciandogli la
fronte e
chiudendo gli occhi, addormentandosi subito dopo.