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Autore: Harumi_Gufo    21/11/2013    1 recensioni
“Avevi detto che mi avresti ricambiata dieci volte di più… Invece mi hai aperto una voragine nel cuore dieci volte più dolorosa! Era questo che volevi… Stupido di un Kamina?”
Non faceva altro che fare incubi, ogni notte, il ricordo di quella battaglia continuava a tornarle in testa, anche senza volerlo. Il pensiero di averlo quasi perso la turbava ogni giorno, nonostante fosse ancora con lei, vivo. Le bastava saperlo per sorridere, ma appena la notte calava, l’incubo si ripresentava, sempre uguale, come se non volesse lasciarla in pace, come se volesse ricordarle che l’aveva quasi perso, ma infondo come poteva andarsene, senza ricambiare dieci volte di più?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kamina, Yoko Littner
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Kamina dormì tutta la notte, al contrario di Yoko, che si mise seduta contro la testiera del letto, senza riuscire a smettere di pensare.
Pensava ancora a quello che era successo, alla litigata con Kittan, al fatto che fosse diventata la ragazza di Kamina… Ma lo era diventata davvero, o era solo una scusa per far allontanare Kittan?
Questi dubbi non facevano altro che preoccuparla, provava davvero dei sentimenti verso Kamina, non era mai stata così sicura, lo voleva tutto per sé, come Kamina voleva per sé Yoko, ma non ne era ancora convinta, era la sua prima storia, aveva paura di sbagliare, di litigare e di non riuscire più a mostrargli i suoi sentimenti, oltre al fatto che se fosse successa una cosa simile probabilmente ne avrebbero risentito tutti e due in battaglia, sarebbe stato impossibile collaborare.
Yoko, intenta a riflettere, non si accorse che Kamina nel frattempo si era svegliato finchè non sentì un braccio che le cingeva i fianchi, che interruppe i suoi pensieri.
“Kamina, sei sveglio?”
“Sì, tu che ci fai sveglia così presto?”
“In realtà non ho dormito proprio…”
“Ci risiamo, sempre lo stesso motivo…”
“No, non è quello.”
Kamina si mise a guardarla, mettendosi seduto e facendola sedere sulle proprie gambe, stringendola.
“E allora che cosa c’è, piccoletta?”
“Kamina, devo sapere quello che provi per me… Devo sapere se quello che hai detto ieri sera era solo per allontanare Kittan o era la verità…”
Kamina poggiò le labbra sulle sue, tenendole il mento con una mano, per poi staccarsi facendo un sorrisetto.
“Stupida… Questo non ti basta come dimostrazione? E sono sei…”
“Q-Quindi…”
“Allora te lo chiedo, così sarai più sicura… Yoko, vuoi essere la mia ragazza?”
Yoko si limitò ad annuire, con un sorriso stampato sulle labbra e le guance rosse.
“Kamina…”
“Mhm?”
“Ti… E-Ecco…”
“Anche io, piccoletta… Se riesci a dirmelo per bene romperò la promessa dei dieci baci…”
“E allora perché dovrei dirtelo?”
“Tu dillo e basta, quando ci riuscirai avrai una sorpresa…”
All’improvviso si sentirono delle scosse, e non appena Kamina aprì la porta Simon gli piombò davanti, con sguardo serio.
“Un Gunmen nemico…”
“Oh, finalmente ci si diverte! Yoko, andiamo!”
“S-Sì…”
Yoko fece appena in tempo a recuperare il fucile, prima di essere presa per un braccio da Kamina ed essere trascinata.
“Sali sul Gurren con me, piccoletta?”
“Non è il momento di queste domande, ti devo coprire le spalle, ricordatelo… Vai sul Gurren e non preoccuparti, ti copro io le spalle.”


Kamina sorrise, per poi allontanarsi, mentre Yoko andò a mettersi alla sua postazione.
Era da qualche giorno che non si vedeva un Gunmen nemico, e di certo non si aspettavano di rivedere proprio quella persona…
“Viral…”
“Ci si rivede, Kamina…”
Il combattimento sembrava diverso dal solito, Kamina riusciva a stento a tenergli testa, non sembrava lo stesso, Simon faceva fatica a collaborare con lui, non voleva ascoltarlo, voleva fare di testa sua.
Se avesse continuato così sarebbe andato a morire.
“Fratello, cosa stai facendo?!”
“Simon, stai zitto!”
“F-Fratello…”
“Kamina!”
“Y-Yoko?”
“Che stai facendo?!”
“Combatto, che dovrei fare?!”
“Così andrai a morire! Fammi salire sul Gurren.”
“No, ti faresti male.”
“Ho detto di farmi salire!”
“Ho detto che ti faresti male, stanne fuori!”
“Se non mi fai salire scordati di rivolgermi la parola, stupido!”
Kamina sospirò seccato, lasciando il lavoro agli altri e facendo salire Yoko sul Gurren.
“Si può sapere che ti prende?!”
“Combatto, te l’ho già detto.”
“Questo non è il tuo modo di combattere!”
“Ne hai ancora per molto?! Se non battiamo Viral moriremo tutti!”
“E se tu non combatti dando il meglio di te stesso sarai il primo a morire!”
“Yoko…”
“Perché fai così? Perché?!”
“Siediti sulle mie gambe se vuoi restare qui e lasciami pilotare… Io sono il grande Kamina!”
Yoko si sedette sulle sue gambe, e da quel momento Kamina cominciò a combattere come suo solito, ma nonostante tutto il suo impegno non bastò, Viral fu costretto a ritirarsi per i danni subiti al suo gunmen, ma il Gurren ne aveva subiti altrettanti, era mezzo distrutto,  Kamina non era nelle condizioni migliori, ma riuscì comunque a restare sveglio abbastanza da vedere le condizioni di Yoko, aveva cercato di proteggerla, ma non era servito a molto, erano entrambi ridotti male, ma Yoko era quella che stava peggio…
“Y-Yoko? Yoko, riprenditi… Su… Yoko…”
“F-Fratello!”
“S-Simon…”
Kamina uscì dal Gurren, tenendo Yoko sulla schiena e guardando Simon avvicinarsi.
“Fratello ti senti bene?!”
“Più o meno… Ma dobbiamo riportare indietro Yoko, non si è ancora ripresa.”
“Andiamo, andiamo…”
Kamina era terrorizzato e arrabbiato con sé stesso, aveva paura che Yoko non riuscisse a riprendersi, ed era arrabbiato con sé stesso per non essere riuscito a proteggerla, per averle consentito di salire sul Gurren.
Dopo averla riportata indietro, rimase fuori dall’infermeria per almeno un’ora, continuando a battere sulla porta per farsi aprire, finchè Leeron non lo fece entrare.
“C-Come sta Yoko?!”
“Vi lascio soli, guarda con i tuoi occhi…”
“Kamina…”
“Y-Yoko!”
Appena Leeron uscì, Kamina era già accanto a Yoko, preoccupato per le sue condizioni.
“Come stai? Che ti ha detto Leeron sulle sue condizioni? Come… C-Come…”
Yoko fece un sorriso, abbassando leggermente la testa.
“Sto bene, tranquillo… Tra qualche giorno tornerò come prima, ti sei preoccupato?”
“Certo che mi sono preoccupato, piccoletta! Pensavi forse che fossi felice?”
“Stupido…”
“Mi dispiace, non ti ho protetta, non so come farmi perdonare…”
La ragazza alzò la testa, guardandolo e ridendo.
“Per farti perdonare potresti convincere Leeron a farmi dormire nella mia stanza, e voglio anche un bacio…”
Kamina le poggiò una mano sotto al mento, cercando di non farle male, dandole un bacio e dando un leggero morso al suo labbro inferiore.
“Sarà fatto, piccoletta, ma nel frattempo è meglio se resti qui… E siamo a sette… Ancora tre.”
“E quando avrai mantenuto la promessa?”
“Shh, io aspetto ancora quella frase…”
“Prima vai da Leeron… Aspetto il mio favore.”
“Agli ordini, culona.”
“E-Ehi! Stupido…”
“Scherzavo, piccoletta, il tuo corpo è perfetto così…”
Yoko girò la testa all’istante, rossa per la vergogna.
“A-Anche se mi rimanessero delle cicatrici, sarei carina ugualmente?”
“Certo, per me lo sarai sempre, e ora vado a convincere Leeron, vado a parlare a Simon e poi torno da te…”
Appena Kamina uscì, Yoko sospirò guardandosi intorno, era rimasta in infermeria da sola, e l’unica cosa che voleva era stare nella propria camera, insieme a Kamina, a stringersi l’un l’altro.
Mentre fantasticava su queste cose, sentì la porta aprirsi, e vide una ragazzina spuntare dentro l’infermeria.
“Ciao Nia…”
“Yoko-San, come vanno le ferite?”
“Bene, tra qualche giorno tornerò come prima… Come mai sei qui?”
“Sono passata a controllare, e poi cercavo Simon… Pensavo fosse qui con il Signor Kamina.”
“Kamina è appena uscito, se resti qui dovrebbe tornare con Simon…”
Nia si sedette sulla sedia accanto al letto, guardandola con il suo solito sorriso dolce.
“Senti, Yoko-San…”
“Mhm?”
“A te piace il Signor Kamina?”
“G-Già…”
“Sareste una bella coppia, Simon mi ha spiegato che quando qualcuno si ama poi si sposa e fa una famiglia…”
Sposarsi? Avere una famiglia? Yoko arrossì pensando alla scena del matrimonio, non ci aveva mai pensato, aveva sempre pensato che Kamina non fosse il tipo che credeva nel matrimonio, e poi, avere una famiglia, dei figli… Che responsabilità. Yoko aveva sempre sognato di averne almeno uno, ma era del parere che fosse troppo presto, Kamina stranamente non si era mai azzardato a fare sul serio, faceva solo le solite cose da pervertito.
“E dimmi Nia… Tu provi qualcosa per Simon?”
“B-Beh, sì… Più o meno quello che provi tu verso Kamina…”
“Eccoci, siamo di ritorno!”
“Simon, Kamina…”
“Simon, Signor Kamina!”
“Nia, che ne dici se li lasciamo soli?”
“Sì, va bene…”
Appena  Simon e Nia uscirono, Kamina prese Yoko in braccio come una sposa e la portò fuori dall’infermeria, portandola in camera e stendendola sul letto.
“Sono riuscito a convincerlo, ma puoi star qui con me a patto che riposi e fai tutti i controlli che vuole lui…”
“Kamina…”
“Shh, Yoko, pensa a riposare…”
Kamina la strinse contro il suo petto, accarezzandole la schiena e i fianchi in modo delicato, per evitarle di sentire dolore.
Yoko alzò la testa dandogli un bacio, per poi tornare con la testa contro il suo petto, per sentirsi al sicuro.
“Kamina…”
“Che c’è?

 

“Ti amo.”
 

:

Angolino autrice: 
Gnaaah, quanto sono teneri, avevo altri progetti per la scena dell'infermeria, ma poi mi sembrava troppo tragica, quindi tranquilli, Yoko non ha perso parti del corpo, è morta o roba simile <.<
  
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