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Autore: Jack000    21/11/2013    1 recensioni
Una storia d'amore, guerra, sotterfugi, rimpianti e rinunce.
Un ragazzo con un destino da compiere, un uomo il cui animo è celato alla vista di tutti.
Ma non a lui, non ora. Mai più.
Dal quarto capitolo:
- E' stato solo un effetto collaterale della pozione, non c'è nulla di cui preoccuparsi! Non provavo davvero quelle sensazioni, non pensavo quelle cose, è stato solo per un errore nella preparazione -
Ma come spiegava il fatto che, ormai solo nella sua aula situata nei freddi sotterranei, era sudato e accaldato, quasi con il fiatone, ansioso e preoccupato come lo era stato poche volte nella sua vita al solo pensiero di dover rivedere il Grifondoro?
Genere: Erotico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter, Il trio protagonista, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Contesto generale/vago
Capitoli:
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"Severus.. Averti tra noi quest'oggi è un.. Piacere.." Una fredda voce serpentina sferzò l'aria di rispettoso silenzio presente nella stanza.

"Mio Signore. Mi ha chiamato." Sentiva gli occhi dell'uomo addosso anche se quelli erano fissi sul camino ed egli dava le spalle alla stanza. 

"Ultimamente sento mormorare molto su di te, Severus. Ci sono voci, sussurri, di tradimenti e di... Amore..." L'ultima parola fece rabbrividire tutti i presenti, la voce che si levava dalla poltrona era fredda, scivolava addosso come ghiaccio sulla pelle bagnata, a fare quasi male solo con le parole.

"Chi potrebbe mai mormorare voci simili sul mio conto?" Severus gettò un'occhiata fugace nella direzione dei Malfoy e notò Lucius con l'ombra di un sorriso sul quel volto scarno che da poco aveva rivisto la luce, la vita dopo la pazzia e la tristezza dei dissennatori come unici amici.

I pugni gli si serrarrono ma il volto era ancora una maschera di puro -e finto- scetticismo sulle presunte voci.

"Si mormora che tu provi dei.. Sentimenti.. Verso il ragazzo, Potter.  Alcuni sussurrano storie su Potter e te... insieme.. E potrei pensare che sia tutta una farsa, d'altronde ti sei fatto un pò di nemici.. Ma.. Qualcosa di vero ci deve essere... cosa, Severus?"

Era un'ordine e lui sapeva. 

-Draco, quel ragazzino vuole giocare col fuoco e si scotterà-

"I tempi mi sembrano maturi per farle avere il ragazzo e ho pensato di iniziare ad agire.
Mio signore, io sono constantemente in contatto col ragazzo e ho notato che.. Il ragazzo non è esattamente interessato alle grazie femminili.. Quindi con un po' di lavoro potrei persuaderlo al fine di offrirvelo."

Attento a non tradirsi, rigido come una statua e marmoreo nei lineamenti, la voce ferma come un iceberg. Aveva recitato la sua parte alla perfezione, come sempre.

"E come vorresti fare, Severus? Soprattutto, perchè? Perchè dopo tutti i piani da noi pensati, dopo tutto quello che stiamo facendo e dopo tutto il tempo passato con il ragazzo ti accorgi solo ora, dopo 17 anni, di poter fare qualcosa?" 

"Solo ora ho notato la.. diversità del ragazzo. Comunque il mio piano è pensato per evitare una guerra che potrebbe sì far cadere l'Esercito di Silente, ma potrebbe altresì far cadere il suo, Mio Signore. Ho pensato che se riuscissi ad abbindolarlo potrei offrirvi il ragazzo disarmato, senza difese.. Dopo averlo ucciso, senza fare alcuno sforzo, avrebbe il potere! Nessuno più potrà fermarvi. Mi serve solo del tempo e avrà il ragazzo qua, in questa stanza."

"Un piano geniale direi.. Ma perchè te, Severus? Perchè non lasciarlo fare ad un ragazzo come... Draco?" Ancora una volta aveva colpito nel segno. Un ragazzo come Draco sarebbe stato mille volte più attraente di un vecchio professore rinsecchito.

"Non avevo pensato a Draco, Mio Signore, ammetto la mia.. Mancanza." 

-Draco.. Sì, è più attraente, affascinante.. Un lavoro che sicuramente potrebbe svolgere.. Ma dal momento che è diventata una sfida..-

"Draco è certamente un ragazzo pieno di fascino e astuzia ma non ha l'esperienza e non dimostra una particolare destrezza con le Pozioni, Signore. Penso che questo lavoro necessiti una certa esperienza nel campo delle Pozioni, sicuramente si renderà necessario se il ragazzo dovesse rifiutarsi di eseguire gli ordini."

Perchè non ci aveva pensato prima? Poteva evitarsi tutte quelle domande.. Poteva evitare di arrivare ad un passo dal Cruciatus.

"Quindi tu pensi di essere migliore di Malfoy nelle arti seduttive?"
Bellatrix parlò ad alta voce, generando l'iliarità nella stanza. Una risata di scherno che penetrò l'anima del Mangiamorte in piedi il quale, però, senza lasciarsi intimidire, rimase dov'era con lo sguardo fisso allo schienale della poltrona che dava al camino.

Tutti ammutolirono di colpo, l'uomo che fino a qualche secondo fa era seduto sulla poltrona che Severus si era imposto di fissare ora volgeva uno sguardo sprezzante al tavolo dove sedevano i componenti della più stretta cerchia di Mangiamorte, perlopiù componenti di famiglie purosangue come i Goyle, i Lestrange, i Malfoy, i Black e qualche altra casata inferiore.

"Vi state divertendo? E' divertente secondo voi questo discorso? Strano, forse, ma non vi ho affatto dato l'ordine di ridere!"
Si rivolse a Piton con una serenità innaturale, quegli occhi che poco prima sprizzavano scintille rosse ora erano pozzi neri impenetrabili, sul volto stampato un sorriso di fredda serenità.

"Ora, Severus, penso che la tua sia un'idea magnifica. Sono.. Curioso di sapere come si svolgerà ed evolverà la tua missione, aspetto buone notizie per la prossima volta che avrai l'onore di sedere a questa tavola."
Lo stava congedando.

Severus fece un breve inchino al Signore Oscuro e sparì nella notte come un ombra.    


"Milze di pipistrello, Potter. Ora, avrai l'onore di metterle in questi vasetti. Solo 15 per barattolo, non una di meno, non una di più. Inizia."

-Quando finirà questa stupida punizione? Non ne posso più, prima quei vermi schifosi, poi le pozioni assurde e ora milze di pipistrello.. MILZE DI PIPISTRELLO! e dovrei essere il prescelto.. Dovrei essere in giro a salvare chissà cosa e invece me ne sto qua a fare cose stupide mentre Silente fa il lavoro sporco al posto mio- 

Era estremamente frustrante stare lì con un professore che lo odiava a fare cose stupide quando si sapeva bene che la guerra era alle porte, infuriava oltre la soglia di Hogwarts, dove il preside giorno dopo giorno cercava di rendere la vita degli studenti qualcosa di normale ben sapendo che la tensione di tutti era al massimo, che ogni mattina ogni singolo studente volgeva gli occhi al finto cielo in Sala Grande sperando di non vedere un odiosa lettera per lui, una lettera che gli annunciava dolore, morte, disperazione.. 

Passò mezz'ora in un silenzio rotto solo dal fruscio delle pagine di temi che il professore stava correggendo.

"Ora BASTA!!" Un tonfo sordo seguì la mano di Harry sul tavolo. L'urlo del ragazzo echeggiò per la stanza, e un silenzio di tomba lo accolse
Severus alzò gli occhi il tanto che bastava per notare che il ragazzo era in piedi davanti a lui, la bacchetta in mano e un'espressione di rabbia e coraggio che solo quel volto poteva esprimere così bene.

"Io me ne sto qua con lei e intanto la fuori c'è il finimondo, mi dica che utilità ho? Perchè non sono la fuori a combattere per tutto ciò in cui credo? Perchè non sono lì a vendicare tutte le persone che sono state dalla mia parte e mi hanno protetto fino ad ora? Perchè dopo tutto quello che le persone hanno fatto per me io me ne devo stare qua? Me lo spieghi PROFESSORE!"

Harry non riusciva a star fermo, lo invadeva un grande senso di rabbia, odio e frustrazione che, per quanto avesse cercato di reprimerla ora chiedeva solo di essere placata, di distruggere tutto quello che incontrava davanti a lui, finchè non si fosse trovato davanti alla morte. 

Il tavolo centrale nella stanza finì in un angolo circondato da milioni di schegge di vetro di barattoli in frantumi e liquidi, il calderone che il professore teneva in un angolo, ricolmo di qualche strano e prezioso liquido venne rovesciato, la stanza diventò un campo di battaglia, ogni barattolo che esplodeva era una piccola parte della sua rabbia che trionfava.


"Potter, per Salazar! Fermati, Fermati! Stai FERMO!!" Due braccia gli cinsero il petto.. La rabbia continuava a divorarlo, non poteva fermarsi, ma era una cosa stupida.

"Così non risolverai nulla.. Harry.. Calmati." La stretta si fece più forte e la persona dietro di lui più vicina, ne poteva sentire il calore, un balsamo in quel momento di solitudine e tristezza, quella rabbia che pareva infinita e implacabile si fermò nell'istante in cui la presa del professore si fece più dolce e meno decisa, quando quei centimetri che li separavano come chilometri furono superati.

Il Grifondoro lasciò andare le braccia a peso morto, la bacchetta gli cadde di mano e il suo corpo si fece pesante come piombo. Si abbandonò alla presa del professore che lo strinse a sè per un paio di minuti, o forse ore..

L'abbraccio si sciolse e Severus condusse il ragazzo in una stanza dove vi erano due poltrone davanti a quello che, almeno da acceso, doveva essere un'accogliente caminetto e al fondo, in un angolo buio un lettino. 

Harry pensò che dovesse trattarsi della stanza da letto del professore. La stanza era adorna solo con un comodino e un piccolo armadio neri e un tappeto verde smeraldo con ricami  in argento.

"Siediti." Il professore accese il camino illuminando il volto del ragazzo, mostrando un'Harry scosso e confuso, come un bambino smarrito al centro commerciale il sabato pomeriggio.

Abbandonando la maschera che portava da sempre, distruggendo ogni barriera che separava da lui quel ragazzo, si sedette e iniziò a spiegargli, a tentare di farlo ragionare.

"Capisco la tua frustrazione, Harry, ma non puoi permetterti di avere crolli di nervi. Sei il Prescelto, vero, ma non devi necessariamente rischiare l'osso del collo per salvare tutti." Severus si concesse una pausa, si aspettava che il ragazzo di fronte a lui ribattesse ma evidentemente troppo scosso rimase immobile dov'era, con gli occhi sgranati fissi in quelli del professore.

"Tu hai un grande valore, sei un elemento importantissimo per la riuscita del lavoro del professor Silente ed è proprio per questo che non puoi permetterti di andare a morire come una persona qualsiasi la fuori! Lo capisci, ragazzo?"

"No.." Un soffio, si sentì a stento tra gli scoppiettii del fuoco.

"Non puoi fare nulla ora, non puoi aiutare tutte quelle persone! Che hai la mania di fare l'eroe me n'ero accorto molto tempo fa ma adesso non possiamo permetterci di perderti, Potter." 

"Sono solo uno strumento nelle mani di Silente.."  Era quasi inquietante vedere il ragazzo con gli occhi stralunati, lo sguardo fisso e la voce poco più di un sussurro, non sembrava in sè.

"Non posso negarlo: Sei uno strumento. Sei indispensabile per vincere questa guerra. E sì, Potter, in quanto Guerra ci saranno delle perdite, ci sarà dolore e morte ma sono inevitabili. Non puoi pensare di riuscire a salvare tutti!! Le persone che sono li fuori a combattere lo fanno per te, lo fanno perchè i loro figli abbiano un futuro migliore di questo, lo fanno per la libertà, per la pace.. E la pace richiede sempre un prezzo, un sacrificio, Harry.

Verrà il momento in cui tu avrai la possibilità di rendere giustizia a tutte quelle persone che sono morte per portare avanti un'idea, per far sì che la loro morte non sia stata vana, ma per ora devi aspettare.. Capisci, ora? Capisci che se muori ora tutto quello per cui le persone sono morte, tutto quello per cui la gente ha combattuto sarà stato tutto inutile.. Capisci, Harry? "
Era a dir poco esasperato, doveva far capire a quello stolto che morire ora sarebbe stato inutile e che lo avrebbe trattenuto anche con la forza se necessario, ma sembrava inutile per il momento visto che il ragazzo continuava ad essere praticamente assente, almeno con lo sguardo.

Severus si alzò e iniziò a fare avanti e indietro per quella stretta stanza, le mani incrociate dietro la schiena e un'espressione indecifrabile.

"Professore.." Cinque minuti dopo una voce flebile richiamò al presente il professore.

Potter era in piedi davanti a lui e la sua espressione ora era il riflesso della sua anima distrutta, lacerata, corrosa..
Un passo, un solo passo. 
Si ritrovarono a poco più di un centimetro dal viso dell'altro.
-Cos...?- 

Delle morbide labbra si posarono su quelle del professore, due braccia incerte gli cinsero la vita e le dita si strinserò al tessuto, come ad aggrapparsi per non scivolare.

Non c'era una parola precisa per descrivere quel momento.. Era indiscutibilmente un momento strano, ma anche dolce, delicato, passionale e sicuramente un momento che per il ragazzo esprimeva speranza.

Il primo a staccarsi fu Severus, spaesato, poteva aspettarsi qualsiasi cosa, perfino una Maledizione Senza Perdono ma non un bacio, quello no.

"Mi scusi.. Io non avrei dovuto.." 

Questa volta fu proprio la persona che meno si aspettava quel gesto a riproporlo. 

Rimase sconvolto di esser riuscito a baciare il ragazzo e ci rimase ancora di più nel notare che il ragazzo non si ritrasse a quel gesto, non fece nulla anche solo per fargli capire che era stato un'errore, qualcosa che non avrebbe dovuto mai più ripetersi.

Così il bacio si fece più profondo, i due corpi si incontrarono, si scontrarono, si contorsero, le labbra si mossero, la lingua dell'uno diventò un tutt'uno con quella dell'altro, mani incerte esplorarono un corpo e mani più esperte andarono a scoprire pelle soffice e calda, due anime distrutte che si incontravano per la seconda volta, certe però che questa sarebbe stata quella decisiva, questa volta non si sarebbero abbandonate. Destinate ad essere la parte che completava l'altra.





Angolino Autore (:
Salve Carissimi/e !!!
Se state leggendo queste parole immagino che abbiate anche letto il testo soprastante e vi ringrazio davvero tantissimo per averlo fatto.
Già che ci siamo ringraziamo un paio di persone?! Sì, direi di si!
Ringrazio infinitamente lunadistruggi per aver letto i miei deliri sui Beta-Scimmie senza darmi del pazzo e soprattutto per aver recensito e letto ogni mio capitolo senza suicidarsi [Quanto sei tenera *w*]
Per ultimi ma non meno importanti ringrazio i miei due Beta più presenti: 
Veleno: Ti ringrazio con tutto il cuore perchè continui a spingermi a scrivere anche quando penso di non farcela, per quando ho bisogno di spunti e tu ne hai sempre un paio pronti ma più di ogni altra cosa per non uccidermi quando ti chiamo alle tre del mattino per rileggere la Fic (:
Ungo: Ti ringrazio perchè rileggi sempre volentieri i Capitoli anche se li ho già postati e lo fai volentieri anche se poi arriviamo tardi a lavoro [ =| ] e un grazie perchè anche quando quello che scrivo mi sembra stupido tu ci trovi sempre qualcosa di buono ^^

Dopo questa lunga trafila di ringraziamenti alle mie scimmie altamente add..ehm.. ai miei beta e la mia fin ora lettrice più accanita ringrazio chiunque abbia letto la fic o anche solo qualche capitolo e vi lascio sperando di ritrovarvi al prossimo capitolo, ricordo che una recensione, che sia per un complimento o una critica, è sempre ben accetta. Non mi offendo eh ^^

 
  
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