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Autore: BadWolf_    21/11/2013    0 recensioni
... alzò lo sguardo e vide lei.
Era proprio lei, i suoi capelli dorati, i suoi grandi occhi, e la sua dolcissima voce.
La guardò un istante, si incamminò verso di lei con le mani nelle tasche del suo lungo cappotto nero e con le lacrime luccicanti negli occhi...
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - Altro, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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"Prima di andarmene voglio dirti che sei stata Fantastica, assolutamente fantastica..." a questo pensava mentre apriva il Tardis, voleva andare via ma la luce della sua compagna di viaggio lampeggiava: il Tardis doveva ancora essere rodato.
"un salto nel tempo fino a domani, non voglio rovinarle il Natale.." disse tra sé e sé il Dottore - "26 dicembre 2012", perfetto.
Sospirando il Tardis intraprese il viaggio di rodazione.
Arrivato, il Dottore uscì e guardandosi intorno stupito notò che gli alberi di Natale nelle case, le luci, i festoni e i pupazzi di neve non c'erano più, niente odore di caldarroste, ne anguille con i pomodori. Niente.
si incamminò per il viale e la neve era sciolta, ma il freddo c'era, caspita se c'era.
era strano, pensò, che fosse tutto sparito, a meno che...si avvicinò un passante e il Dottore gli corse incontro urlando "Scusi lei! ascolti, le sembrerà strano, stupido e irritante ma..che giorno è oggi?"
"Giovedì" - disse - "si, ma che mese, che giorno, che anno???" - "si sente bene signore? Vuole che le chiami un Dottore?" - "Io sono un Dottore! mi dica che giorno è, è importante!" - "oggi è Giovedì, 26 Gennaio 2013".
Il Dottore indietreggiò preoccupato, stordito e tremante, in quel momento una sola parola disse bisbigliando a se stesso "Rose.." e corse verso casa sua.
"Rose! Rose sono io! Apri Rose!!" disse bussando violentemente alla porta di Rose, non era lì, porte chiuse, persiane serrate e luci spente.
"dov'è.. come ho fatto! ma perchè? perchè devi sempre portarmi dove non devi!!" disse urlando nella direzione del Tardis.
Poggiò la schiena alla porta e si lasciò scivolare a terra seduto sul tappeto di quel maledetto gradino.
La testa tra le gambe, le mani nei capelli, Rose in un cuore e la speranza nell'altro.
Ma il Dottore si è mai rassegnato? certo che no!
Salì a bordo del Tardis, mise in moto e disse "una volta mi hai detto che non mi portavi dove volevo, ma dove dovevo, bene allora, portami dalla mia Rose, devo dirle una cosa importante, e questa è l'ultima occasione, portami da lei!"
Impostò una coordinata casuale e partì.
Il Tardis atterrò su una baia, una vasta baia bianca, vento e dolore.
Si guardò intorno e esitando qualche minuto nel dubbio pensò "una baia, qui..sono..questa è..Bad Wolf Bay..questa è la baia del Lupo Cattivo! si! - gioì il Dottore -
il Lupo Cattivo certo! eccomi, io Rose, il Lupo ah! - guardò al cielo, spalancò le braccia urlando - vengo a prenderti Rose!".
Tornò subito davanti casa sua e ancora una volta cambiò tutto, niente neve, niente freddo, niente neanche stavolta.
Sole, tanto sole, caldo e maniche corte, tutti.
Andò vicino ad un bambino e chiese che giorno era "Venerdì - disse il bambino - oggi è il 15 Agosto 2015",
sbigottito e preoccupato il Dottore guardò la casa di Rose e vi si incamminò, arrivò davanti la porta e esitando in un primo momento prese fiato e bussò.
Si preparava le parole, lui, il Dottore che improvvisa piani, improvvisa sempre.
Si diceva tra sé "Ciao Rose, lo so, sono stato via troppo, ma sono tornato lo sai che torno sempre, è brutto presentarmi così, ma sono qui per dirti una cosa importante Rose, e questa è un'occasione per farlo: Rose Tyler io ti...” Rose!
Gli aprì la porta e lo guardò, lo squadrò dall'alto in basso e distogliendo lo sguardo un istante lo fissò con gli occhi rossi e lucidi, gli sbatté la porta in faccia.
Lui rimase davanti a quella porta chiusa, lei scivolò contro la porta sedendosi, piangeva, piangeva tanto, lui seguì lo scivolare di rose con una mano e l'orecchio poggiati alla porta e si abbassò sulle ginocchia restando attaccato ad essa.
Sentì Rose piangere.
"Rose...io...lo so, l'ultima volta non abbiamo concluso al meglio ma io..non sono bravo con le parole, sono vecchio lo sai..."
"Non puoi fare così, io non so chi sei e non so perchè quando sono con te io..e ora sto malissimo, sei sparito, dov'eri?" "è stato un errore Rose io...ho sbagliato le coordinate ma non volevo abbandonarti"
"quali coordinate - Disse Rose piangendo - di cosa parli?"
"Fammi entrare"
"dimmi chi sei, ora!"
"fammi entrare Rose, o entro io" disse tirando fuori il cacciavite.
si alzarono in piedi, lui puntò il cacciavite verso la toppa della chiave e lei poso la mano sulla maniglia della porta, entrambi la aprirono, lui la guardò, lei no. Piangeva.
si avvicinò a lei, le prese il viso tra le mani e le diede un bacio sulla fronte dicendo "Rose, la mia Rose..scusa" lei si strinse al Dottore e guardandolo tra le lacrime disse "Dove sei stato?",
lui sorrise, le asciugò le lacrime con i pollici, chinò la testa su di lei, poggiò la punta del suo naso alla sua e disse "Vieni via con me" - "Dove?" - chiese restandogli incollata "ovunque tu voglia"
   
 
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