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Autore: HOPE6714    21/11/2013    3 recensioni
una ragazza diciottenne ha una bambina stupenda e con lei si trasferisce lontano da casa per iniziare una nuova vita ma il suo passato la tormenterà. farà parte di una serie di inganni, sotterfugi e anche amore sofferto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 12
La sera Harry se ne andò e Luna sembrava non smettere di farmi domande e chiedermi sempre di più su di lui. Ad un certo punto mi chiese: -ma il mio papà è come lui? Così divertente?!- . Lei non poteva sapere che mi infliggeva un dolore al cuore fortissimo ma era così. Mi sarebbe piaciuto dirgli che suo padre era proprio Harry ma io non ne ero ancora pronta e non ero sicura che Harry  sarebbe riuscito a prendersi cura di lei. –si… tuo papà è identico a lui- -e posso conoscerlo?- -no … oh guarda che belle stelle!- dissi girandomi verso la finestra. –guarda come brilla quella!- disse lei. Per fortuna l’avevo distratta però ritornarono a me in mente dei ricordi. Quella volta che con Harry eravamo rimasti chiusi sul balcone di casa sua e dal freddo che c’era eravamo stretti uno all’altra e mentre guardavamo le stelle mi disse che un giorno me ne avrebbe regalata una. Era davvero tutto perfetto una volta fin quando però lui non decise di tirarsi indietro. Ma in fondo posso capirlo perché non poteva permettersi un figlio di un grande imprenditore conosciuto in tutto il mondo di farsi una brutta pubblicità dicendo che aveva già una figlia. –sai mamma. Mi dispiace un po’ che Niall stia male. Lui è carino sai … -. Mi misi a ridere come non mai. –che cosa?! Ma dai sei piccola a cosa pensi! È troppo grande per te- -ha detto che anche io sono carina- -certo che lo sei. Sei meravigliosa, la più bella bambina che io conosca!- le dissi prendendola in braccio e facendola girare. Mentre stavo cucinando per la sera mi misi un po’ a pensare. Harry voleva ricominciare da capo e quindi io dovevo perdonarlo, perdonarlo significava correre un grande rischio e correre un grande rischio voleva dire soffrire e far soffrire anche Luna. Harry voleva anche mandare Luna dai miei per permetterci di stare un po’ da soli. –Luna ti piacerebbe fare una vacanza dalla zia Elizabeth, dalla nonna e dal nonno?- -si!- -e senza di me?- lei non rispose ma semplicemente mi guardò perché non riusciva a capire. –io rimango qua e tu invece stai per un po’ con loro … -- no mamma! Io voglio stare con te!- -ma alla zia manchi tanto,tanto!- -vieni con me … - -no io non posso perché devo rimanere qua- -allora non vado neanche io- -e lasci piangere il nonno,la nonna e la zia?...- chiesi dolcemente. –ma io ti voglio bene!- -anche io ma è una semplice vacanza. Così torni a casa e quando giochi con Giuly ti senti felice …-. Giuly era la bambina del nostro quartiere. D’estate andavamo sempre al parco io e il fratello maggiore di Giuly e quindi portavamo anche loro. –però per poco … - -quindi vuoi andare?- -si … - -beh adesso dobbiamo aspettare. Insomma vedremo fra un po’ cosa fare- . Lei per tutta la cena continuò a parlare perché era un po’ confusa del perché volevo che andasse a Londra ma senza di me, ma alla fine si calmò. Quando furono le nove lei si addormentò ed io potei chiamare al telefono Louis. –ciao Lou! Mi dispiace per il comportamento strano che ha avuto oggi Harry- -fa niente … - -ascolta volevo palarti un po’. Oggi Harry mi ha chiesto se possiamo ricominciare ma per farlo dovremmo restare per un po’ da soli come una volta e quindi mi ha proposto di mandare Luna per un po’ dai miei. Tu che ne pensi?- -mi sembra un po’ avventata sta cosa! E poi lei fa parte della vostra vita ormai quindi solo per un piccolo periodo starete da soli ma dopo tornerà tutto normale …-  -si ma è solo per cercare di aggiustare un po’ le cose. Se c’è Luna le cose potrebbero essere un po’ più complicate …- -si certo hai ragione … ma sei sicura che i tuoi sono disposti a tenerla?- -ma certo e comunque qualche volta può esserci Elizabeth a tenerla. Il problema è come fare a portarla là. Non posso permettermi di spendere così tanti soldi per un viaggio di andata e ritorno- -beh se mi dici il periodo posso pensarci io. Niall fra poco deve tornare in Irlanda e abbiamo deciso che per una settimana io e lui andiamo a casa dei miei e poi lui parte per casa sua.- -oh sarebbe perfetto ma è molto difficile stare dietro a Luna in aereo. Lei si agita molto e dopo mi dispiacerebbe per te- -non preoccuparti!- -grazie Louis ti voglio davvero bene- -anche io piccola-. Guardai di nuovo il film che cercavo di guardare oggi pomeriggio ma non ci ero riuscita perché venivo spesso interrotta da Luna.
Quando andai a letto era abbastanza tardi e appena presi sonno dei strani ricordi cominciarono a rovinarmi il riposo. Mi ricordai di quando Liam venne a casa mia ricoperto di sangue e mi immaginai Harry mentre lo picchiava, anche se sapevo che non era stato lui. Harry però aveva chiesto questo, aveva chiesto che il suo presunto amico venisse picchiato e questo non era da lui. Era un gran stronzo però non era cattivo e non capivo che cosa potesse essere successo per spingerlo a fare una cosa così crudele e insensata. Poi mi ricordai di quando molto tempo prima Harry mi aveva mollata e il ricordo che più mi fece paura fu il primo giorno che ci conoscemmo. Tutto era partito da lì, se non lo avessi mai conosciuto ora non sarei qui, non avrei tutti questi problemi e non avrei Luna. Era stato l’inizio di tutto, quella stupenda mattina di sole, quando entrai per la prima volta nella mia classe e mi sedetti nel banco dietro il suo con Elizabeth. Quando lo stesso pomeriggio lo vidi baciare una ragazza più grande e pensai subito che doveva essere un gran figo per stare con una più grande. Quando mi svegliai avevo un gran mal di testa ma dovevo andare al lavoro quindi decisi di alzarmi. Louis come al solito venne per tenere Luna e appena arrivata al lavoro trovai Karen ed Amy sedute su due sgabelli a parlare. –ehi ciao! Come stai?- mi chiese Karen. –io bene. E tu Amy? L’altra sera sei stata male … - -sto bene. Per fortuna mi sono ripresa in fretta… non berrò mai più così tanto alcool però!- -fai bene!- le disse Karen.
Mi arrivò un messaggio e appena vidi il nome sorrisi: - buongiorno spacciatrice di timpani! Salutami anche mia figlia… ti amo ricordatelo. Harry – come facevo a non sorridere dopo una frase così! Sembrava non volesse farmi dimenticare quanto avevo urlato quella notte. Che stronzo il mio amore!! 
   
 
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