[..]
Vidi la luce fioca che entrava tra gli spazi dell'armadietto e sentì dei rumori da fuori, come dei versi che fanno gli animali quando mangiano. Aprì di poco la porticina.
Quello che vidi rimase impresso nella mia mente.
Tre corpi quasi putrefatti in piedi, che si avvicinavano alla mia professoressa di scienze, lei cadde a terra e le tre 'persone' le si scagliarono contro. La uccisero, sventrandola e la sbranarono.
Chiusi immediatamente la porticina e cercai di fare meno rumore possibile.
Degli zombie ci hanno attaccati e hanno invaso la scuola uccidendo tutti.
Ad un certo punto sentì il silenzio assoluto, seguito poi da dei passi che sentivo sempre più vicini. Avevo il cuore a mille sapevo che quei mostri mi avrebbero uccisa. Pensavo al peggio. Sentì la mano di uno di loro che graffiava la porticina come se stesse cercando di aprirla. Dopo pochi istanti sentì quattro spari, poi il silenzio.
Aprì la porticina e vidi un ragazzo alto, moro con il ciuffo alto, occhi color miele e pelle olivastra con delle gocce di sangue che gli colavano dalla fronte e aveva un fucile in mano.
Quel ragazzo mi aveva salvato la vita.