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Autore: ChrisAndreini    21/11/2013    6 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

21|11|13

Caro diario,
E’ successa una cosa orribile!!!!
Ma premetto che non è colpa mia, perché il video di mio fratello non è stato visto da nessuno, ed ora, visto cosa è successo, l’ho cancellato.
Meglio che parto da stamattina, a scuola, dove non sono riuscita a dire niente al professore.
Ora che faccio, non riesco più a tenermi tutto dentro, credo che se non ci fossi tu scoppierei, o mi verrebbe un esaurimento nervoso.
Il pomeriggio è stato teso, credo che Alex cominci a sospettare che gli nascondo qualcosa, perché mi guardava strano, oggi, ma almeno sono riuscita a convincere mamma a farmi tornare ad essere la babysitter di Lily, l’ho chiamata e lei mi ha perdonato, cominciavo a sentire davvero la sua mancanza.
Oh, naturalmente abbiamo continuato il cartone, James ha accettato di fare Jamert, mentre Alex ha avuto un’ingegnosa idea per la voce di Natasha.
Basterebbe fingere una telefonata di qualche tipo che cerca giovani talenti nel campo della recitazione e registrare le frasi che le faremo dire.
E se non basteranno potremmo fargliele dire con l’inganno e registrarla.
Sarà molto divertente!
Poi, nel tardo pomeriggio, è arrivata la disgrazia.
Stavo finendo i compiti quando ho sentito una macchina fermarsi vicino alla finestra.
All’inizio non ci ho fatto troppo caso, neanche quando hanno bussato alla porta, poi è scoppiato il pandemonio.
Mia madre ha urlato, e non ho avuto neanche il tempo di alzarmi che mio fratello è piombato in camera mia chiudendo la porta a chiave, con sguardo folle e sudando freddo.
Ho sentito la porta del corridoio spalancarsi, i singhiozzi di mamma, e una voce che intimava di aprire la porta della camera.
Mi sono spaventata tantissimo, in un attimo ho pensato a tutte le cose cattive che ho fatto nella mia vita, per un momento pensavo che mi volessero arrestare per aver cambiato progetto al concorso, poi ho un attimo ripreso a ragionare.
Non chiedevano di me, ma di Nate.
E di nuovo mi sono spaventata a morte, avevo paura che lo cercassero per quello che aveva fatto ed io avevo ripreso, sarei stata responsabile di aver fatto rinchiudere mio fratello e nello stesso tempo complice di non aver detto niente alla polizia.
Ho deciso comunque di aprire la porta, ma mio fratello non la pensava allo stesso modo, e mi ha immobilizzato e chiuso la bocca, mentre cercava, con i piedi, di aprire la finestra.
Mi sentivo in trappola, sperduta e impotente, poi sono ricorsa alla mia arma migliore: leccare la mano che mi tiene.
Mio fratello, come mi aspettavo, mi ha subito lasciata schifata, ed io mi sono allontanata spaventata da lui, mentre si scatenava la baraonda più assoluta.
La porta si apriva, o meglio, veniva abbattuta completamente da un poliziotto con manganello in mano, Nate provava a difendersi menando cazzotti e calci dove gli capitava, non si sapeva che avrebbe avuto la meglio quando uno dei pugni vaganti mi ha preso in pieno il viso.
A quel punto Nate si è fermato di scatto, e mi ha guardato scioccato e colpevole, facendosi finalmente prendere dall’uomo in divisa, mentre io non avevo il coraggio di muovermi per paura di scoppiare in un pianto ininterrotto.
Hanno portato mio fratello alla centrale per interrogarlo su possesso di droga, ma ho scoperto che è stato uno dei suoi amichetti a fare la spia, il mio video non c’entra niente.
Dato che la mia porta era distrutta ho dormito con mamma, oggi.
Era davvero scossa e ha pianto ininterrottamente, ha smesso giusto il tempo di spalmarmi una pomata in viso per far passare il dolore e darmi un abbraccio di conforto.
In quanto a me, ho cercato di non pensarci per tutta la cena, ma ora dovevo liberarmi, quindi l’ho scritto su di te.
Non credo che lo dirò a nessuno, nemmeno ad Alex.
Domani tutto andrà come al solito, Natasha romperà le scatole, Alex farà le sue solite stupide battute, e io sarò bravissima come al solito.
Sarà il caso che vada, è tardi, e domani devo svegliarmi presto.
A domani.

 

 

 

 

 

 

 

 

(A.A.)
Avete ancora un giorno per votare il POV di domani, per ora Natasha è in vantaggio.
Tra qualche capitolo ci sarà lo shock!
Immagino già abbiate capito che succederà.
Alla prossima.

   
 
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