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Autore: _Margh8_    30/04/2008    6 recensioni
Naruto torna a casa dopo 3 anni... ma c'è un problema!!! e se capitasse qualcosa di irreparabile???
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Capitolo 1

Un Ritorno Tanto Atteso.

“Sono passati quasi tre anni, dall’ultima volta che ci siamo visti. Sei partito insieme al maestro Jiraiya per allenarti.Da quando Sasuke-kun si è alleato con Orochimaru non hai

fatto altro che allenarti per diventare più forte.

Ho sempre saputo che volevi e che vuoi ancora molto bene a quel ragazzo.

A quel ragazzo che fece breccia nel mio cuore tanti anni fa.

Ricordi quanti momenti passati insieme?

Tutte le missioni che abbiamo affrontato, i pericoli a cui siamo, in un modo o nell’altro, scampati. Se ci ripenso mi viene da sorridere, in fin dei conti eravamo una bella squadra.

Pensando al giorno quando abbiamo conosciuto Kakashi-sensei.

Che persona strana. A primo impatto mi sembrava odioso, scontroso, ma poi conoscendolo a fondo ho iniziato a capire che era, e che è tutt’ora, una persona speciale, anche se sta sempre a leggere quel dannatissimo libro.

Che ci sarà di così tanto speciale, proprio non lo so. Se poi contiamo che lo ha scritto Jiraiya-sensei.(-_-’)

Più penso a questi momenti e più vorrei tornare ad essere la ragazzina spensierata che ero in quegli anni. Mi sono allenata per diventare ancora più forte, sotto le cure del Godaime-sama. Mi ha aiutato molto, lo sai anche tu che dovevo allenarmi tanto per essere forte e aiutarti…

Dopotutto ti avevo promesso che la prossima volta che avresti cercato di riportare Sasuke a casa, io sarei venuta con te e insieme avremmo compiuto la nostra missione.”

“Adesso spero solo in un tuo ritorno Naruto, a Konoha, la tua città, la nostra città, quella dove hai vissuto gli anni più brutti, e spero anche belli, della tua vita… Già, so tutto. So che dentro di te è sigillato lo spirito del Kyuubi. So che il Yondaime-sama ha salvato il nostro villaggio, distruggendo, in un certo senso, la tua vita.

Non ero a conoscenza di questi fatti e adesso che ne sono consapevole mi sento terribilmente in colpa. Ti ho sempre considerato uno scansafatiche, noioso, letteralmente un Baka, ma ora come ora mi rendo conto di aver sbagliato in tutti i sensi con te. E questo mi dispiace.

Il fatto è che adesso non sai quanta voglia ho di rivederti. Tutti abbiamo nostalgia di te.

Quando hai lasciato il nostro villaggio le cose sono cambiate, non c’era più nessuno che combinava qualche guaio, - anche se Konohamaru se la cava piuttosto bene come tuo sostituto - o che veniva sgridato durante le lezioni dal maestro Iruka.

Sai anche lui sente moltissimo la tua mancanza. Non lo dà a vedere, ma è triste. A volte lo vedo che guarda tutte le nostre foto, ma il suo sguardo si blocca su una in particolare.

Quella scattata dopo che tu diventasti Genin.

Ogni giorno va al solito chiosco ad ordinare la sua porzione di ramen, e si ferma a guardare la sedia accanto a se, vuota. Noto tutti questi piccoli particolari, perché lui, come me, si sente solo; e lo capisco.

Come quella volta quando Sasuke mi disse che io non potevo capire cosa fosse la solitudine, perché avevo una famiglia su cui contare e tanti amici che mi circondavano.

Solo adesso capisco il significato di quelle parole.

Solo adesso so cosa significa essere soli davvero, anche se nella vita di tutti i giorni hai qualcuno affianco.

Però non è la stessa cosa. Prima lui e adesso tu. Non voglio essere abbandonata anche da te Naruto.

L’unica cosa che voglio è il ripoterti vedere almeno per un ultima volta. Sapere che sei vivo. Che stai bene. Che Jiraiya-sama ti stia accanto per proteggerti. Naruto ti prego torna presto.”

Tanti erano i pensieri che offuscavano la mente di Sakura.

Tre anni dicono molte cose. Fanno pensare a molte cose.

Ti fanno riflettere. E lei, pensava, soffriva e rifletteva su tutto quello che le succedeva, su tutto quello che la circondava, pensava alle persone a cui voleva bene, che non erano con lei in quel momento. Pensava a Sasuke, un ragazzo tenebroso, irrequieto, silenzioso, affascinante.

Pensava a Naruto, una persona davvero speciale, l’amico migliore che si possa avere, l’unico che capisce lo stato d’animo degli altri, il baka, lo strampalato e dolcissimo ragazzino. Pensava a Kakaschi-sensei, forse l’unico che aveva capito cosa in realtà legasse il gruppo numero 7, l’unica persona capace di ascoltare e aiutare allo stesso momento.

Per la ragazza dai capelli rosa quel gruppo era come una seconda famiglia. Stare insieme alle persone di cui ti fidi è tutto.

Anche per Naruto era la stessa cosa. Voleva un bene dell’anima a quella "dolce" ragazzina dagli occhi verdi. Non sopportava Sasuke, da ricordare che diede il suo primo bacio proprio a quello scontroso, come lo definisce lui.

Per Naruto l’importante era far star bene Sakura, accontentarla.

Soffriva…

Soffriva tantissimo quando la vedeva piangere e lo supplicava, ancora, di riportare indietro Sasuke.

Ma tentò comunque di sorridere, doveva essere forte, la cosa migliore era vedere che lei stesse bene anche se preferiva un altro.

“Ho sempre detto che eri una persona noiosa, che ti piaceva farmi soffrire, vedere che stavo male, ma andando avanti col tempo, ho capito. Ho capito che mi vuoi bene, che non vuoi farmi del male, ma che vuoi solo aiutarmi.

Aiutarmi a tener vivo, caldo, il mio cuore.

Non so davvero come ho fatto a meritarmi una persona speciale come te. Ma quando tornerai potremmo finalmente partire alla ricerca di Sasuke.

Sai le cose cambiano.

Torna presto abbiamo un amico da salvare. Amico… Già, in fin dei conti non credo di essere mai stata innamorata di lui, anche se quella sera, quando se ne andò, gli confessai di amarlo.

Magari lo dissi solo per fargli capire he avrebbe lasciato persone che lo amavano, che gli volevano bene.

Il mio cuore ha sofferto tantissimo per lui, i primi mesi che era andato via, poi pian piano il tutto si è affievolito, fino ad oggi, dove non sento più nulla per lui, solo il desiderio di aiutare un amico a cui si vuole bene.

Ed è per questo che adesso penso a te.

Quando tornasti la prima volta, eri ridotto malissimo, Sasuke aveva deciso la fuga, la vendetta, piuttosto che la giustizia. A quanto ha detto Kakaschi-sensei stavi per morire.

Non so cosa sarebbe successo se tu adesso non fossi qui.

Probabilmente sarei caduta nel baratro più assoluto.

Sono venuta a farti visita, ogni giorno durante la tua convalescenza. Poi un finalmente ti svegliasti e decidesti di allenarti ancora.

Volevi a tutti i costi riportarlo indietro. Pochi giorni dopo partisti e non ti feci più sentire. Sei una persona speciale Naruto e mi rammarico del fatto di essermene accorta solo adesso.

-Sakura?-

Una donna dai capelli castani e gli occhi verdi fece capolino nella stanza della ragazza. Sorrideva.

-Si mamma, dimmi!-

-Qui fuori c’è Ino che ti aspetta.-

-Si vado subito.

-Ciao Sakura, finalmente. Ho una grande notizia.-

-Davvero? E sarebbe?-

-Shikamaru ha appena incontrato Naruto. È tornato al villaggio Sakura.- disse tutta sorridente la bionda.

-Non mi prendi in giro, vero?- domandò scettica.

-E perché dovrei? Pensavo di avrebbe fatto piacere rivederlo dopo quasi 3 anni.-

Sakura stette in silenzio per qualche minuto. Continuò a pensare a quello che le aveva appena rivelato Ino. Naruto è tornato. Naruto è tornato. Naruto è TORNATO.

-Oddio Ino NARUTO È TORNTO A CASA!!!!- urlò tutto d’un fiato.

-Ehi fronte spaziosa, calmati.- disse staccandosi dalla ragazza. Eheh che fosse felice?

-Devo assolutamente andare da lui. Ino, Shikamaru ti ha detto dove era diretto?-

-Mi pare che stesse andando con Jiraiya-sama dal Godaime.- rispose pensandoci un po’ su.

Devo vederlo, non posso più aspettare. Ho trascorso questi 3 anni sperando che tornasse almeno lui e finalmente le mie preghiere sono state esaudite. Ho bisogno assolutamente di vedere il suo viso, il suo sorriso.

Uscì di casa e corse a perdi fiato, con una Ino che le urlava contro di aspettarla. Le vie del villaggio erano affollatissime, come ogni giorno del resto e, cercava di farsi spazio tra gente che le piombava davanti. Ino del canto suo continuò ad inseguirla.

Quando arrivò davanti alla residenza di Tsunade-sama vide un ragazzo e un vecchio signore dai lunghi capelli bianchi salire le scale.

-Naruto!!!-

Lo chiamò, ma questo non rispose, probabilmente non la sentiva. Urlò ancora più forte, ma ormai era troppo tardi, aveva già chiuso la porta alle sue spalle.

poco male, lo avrebbe aspettato finché non fosse uscito. Aveva aspettato 3 anni, poteva aspettare un altro po’.

Rimase li davanti, seduta su di uno scalino, ad aspettarlo, ma nessuno si faceva vedere. Ino arrivò poco dopo e si sedette al suo fianco. Poi decisero di fare una passeggiata al parco che risiedeva a pochi metri dal palazzo dell’Hokage.
Rimasero in silenzio e stettero li sedute sull’erba e guardare il paesaggio, quando videro Hinata e Kiba passeggiare felicemente.

“Quei due ne hanno fata di strada.” Pensò Sakura.

In effetti stavano insieme orma da 5 mesi. È successo per caso, diceva Hinata. Kiba le aveva confessato di amarla da tempo ormai, e anche lei non gli era del tutto indifferente.

Così come Shikamaru e Temari. Dopo una missione svolta assieme non si sono mai divisi. Ancora non si sa come si siano innamorati. Poi chiederlo di persona a quei due era come andare a farsi uccidere.

-Sakura io devo andare. Devo fare delle consegne per la mamma. Ci vediamo più tardi?-

-Si certo, a dopo.-

Si alzò anche lei e si diresse verso casa. Ma non fece la solita strada. Da un po’ di tempo faceva la strada più lunga passando per casa di Naruto. Le piaceva vedere quella costruzione. Adorava stare li. Se necessario rimaneva ore.
Tanto era occupata a pensare, sbatté contro qualcuno.

-Mi scusi, non l’avevo vista.-

-Ciao Sakura. È da molto che non ci vediamo.-

La ragazza alzò lo guardò.

-Kakashi-sensei! Quanto tempo.- sorrise.

-Che facevi?- chiese l’uomo.

-Tornavo a casa. Ma prima volevo passare da Naruto. Sa, Ino mi ha detto che è tornato!-

-Ah si, l’ho incontrato poco fa dal Godaime.- sorrise. –Sai mi ha regalato l’Icha Icha Paradise.- continuò. Sorrideva in un modo alquanto strano. Poi tirò fuori il libro e tutto divenne più chiaro. L’ultimo libro di Jiraiya-sama.

“Strano. -_-’..”

Sakura fece un sorriso di circostanza, ma mille goccioline le coprivano il volto.

-Parla della storia di due innamorati, che non riescono a stare insieme. È molto triste.- disse fingendosi drammatico.

-Si Kakashi-sensei capisco! Allora continui a leggerla, chissà come andrà a finire.- l’uomo non la stava più a sentire tanto era perso nella lettura.

-Arrivederci maestro. Io vado.-

-eh? Ah si. Ciao Sakura.-

La ragazza continuò a camminare finché non arrivò all’abitazione del biondino. Finalmente dopo tanti anni lo avrebbe potuto riabbracciare, e questa era l’unica cosa che contava. Il ripoterlo abbracciare, solo questo.

Salì le scale e bussò alla porta. In pochi istanti, che sembravano un’eternità, si trovarono l’uno di fronte all’altra. Naruto era bendato da tutte le parti. Era ridotto abbastanza male. Plausibile dopo 3 anni di allenamento.

Nessuno spiccicava parola. Stavano in silenzio a fissarsi.

Poi dopo un tratto Sakura gli si buttò al collo, non curante del fatto che avrebbe potuto fargli male.

-Naruto!- singhiozzò.

Il ragazzo per tutto risposta la strinse a sua volta. Dio solo sa quanto le era mancata.

“Non mi aspettavo questo abbraccio in tutta sincerità.” Pensò il ragazzo. “Trattandosi di Sakura, mi sarei aspettato di più una lavata di cervello per essermi fatto vivo dopo 3 anni. Di certo non questo. Ma tanto meglio. Sono felice che non sia arrabbiata.” Sorrise.

-Mi stai stritolando.- riuscì a dire.

Sakura par tutta risposta si allontanò da lui e asciugandosi le lacrime sorrise imbarazzata.

-Scusa.- disse semplicemente. Aveva il capo chino. Non riusciva più guardarlo in faccia. Sapeva già che si sarebbe messa a piangere seriamente.

Naruto le prese il mento tra le mani e fece in modo che lo guardasse. Sakura ricominciò a piangere in silenzio, senza singhiozzare. Solo lacrime, lacrime che le rigavano il volto e, che scendendo, bagnavano qualunque cosa intralciasse la loro strada.

-Ehi che hai? Perché piangi? Non sei contenta di vedermi?-

-Certo che lo sono razza di stupido. Sto piangendo perché sono felice. Sono felice del fatto che sei tornato, come mi avevi promesso. Ma sei uno screanzato. Sono passati 3 anni... Non ti sei mai fatto sentire. Sei un baka. E io che mi sono preoccupata da morire. Nemmeno un misero messaggio! Vergogna.-

-Mi dispiace di averti fatto soffrire. Non era mia intenzione. Non ho avuto un attimo di tregua con quell'eremita porcello.- Sorrise.

Entrarono in casa e Sakura si accomodò nel divano del salotto chiedendo al ragazzo cosa avesse fatto tutti questi anni.

Il biondino si buttò di peso sul divanetto davanti a quello dove stava lei.

-Mi sono allenato. Ho girato mezzo Jappone, perché Jiraiya-sama doveva finire il suo stramaledettissimo libro. Ho imparto nuove tecniche, o meglio sono migliorato tantissimo con il Rasengan. Ho avuto dei piccoli problemi, alcuni che ho affrontato e superato, e altri no, ma con l’aiuto di Nonna Tsunade andrà tutto per il meglio.-

-In che senso problemi? Che è successo?-

-Ma niente. Nel nostro cammino abbiamo incontrato dei nemici, che hanno dato sia a me che al maestro del filo da torcere, ma non ti preoccupare e tutto a posto.-

-Si ok, ma che aiuto ti dovrebbe dare il quinto Hokage?- domandò lei. –Non ti sarà successo qualcosa di grave vero?-

-No, no. Che vai a pensare. Sto bene. È tutto a posto. Invece tu che hai fatto?-

-Io? Mi sono allenata duramente sotto le cure del Godaime e ti assicuro che sono diventata fortissima.- cinguettò tutta sorridente.

-Ah ma bene! Allora domani agli allenamenti ti potrò vedere all’attacco!-

-Come domani?-

-Il maestro Kakashi non te lo ha detto? Domani dobbiamo allenarci con lui per vedere a che livello siamo, naturalmente con il metodo dei campanelli.-

-Davvero? Che bello. Così la squadra 7 si riunisce, anche se saremo 3 anziché 4. poco male, faremo del nostro meglio, come sempre. E dopo andremo a recuperare Sasuke.- affermò Sakura più decisa che mai.

-Non ti avevo mai visto così decisa, ragazzina! Sei cambiata.- sorrise dandogli un buffetto sulla fronte.

-Tutti cambiano RAGAZZINO. Anche tu ti sei dato da fare.- sorrise.

-Già hai proprio ragione.-

-Bè io adesso vado. Ci vediamo domani.-

-Alle 6 al solito posto.-

-Certo.-

I due si alzarono contemporaneamente e Naruto accompagnò la ragazza alla porta.

-Allora a domani.- disse Sakura dando un piccolo bacio sulla guancia del ragazzo. –Sei diventato troppo altro, adesso mi devo anche alzare in punta di piedi per un bacio.- sbuffò lei.

Naruto sorrise mettendo la solita mano dietro la testa come segno di imbarazzo.

-Comunque…- sussurrò avvicinandosi sempre di più a lui -… sono davvero felice di rivederti. Bentornato a casa Naruto.- dopodiché si girò tornò a casa sua, felice, come non lo era da tempo.

Che strana ragazza. Ma è anche per questo che mi piace.”

che dire. Questo è il primo capitolo di una “lunga” serie!

È la prima che scrivo su Naruto, spero possa essere di vostro gradimento.

Come potete notare adoro le Naruto\Sakura.

Anticipo un grazie a tutti quelli che leggeranno questa storia, e a tutti coloro che eventualmente la recensiranno! Un bacio Sita! ^__^

  
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