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Autore: _Broken Dream_    22/11/2013    3 recensioni
I Five-0, Steve, Danny, Chin e Kono, ormai sono una famiglia, una vera Ohana.
Steve e Danny oltre che a essere colleghi sono anche amici, il loro rapporto si è consolidato nel tempo, c'è sempre stato feeling tra loro, nonostante l'inizio burrascoso fatto di pallottole ed inseguimenti.
E poi c'è Grace, che farà unire maggiormente il suo papà Danno e l'ormai Zio Steve.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Chin Ho Kelly, Danny Williams, Grace Williams, Kono Kalakaua, Steve McGarrett
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'From Uncle to... Dad'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono. La storia non è scritta a scopo di lucro ma per puro divertimento personale. I personaggi e alcune situazioni sono prese direttamente dallo show Hawaii Five-0 e appartengono al Canale Televisivo Americano CBS. Le immagini non sono di mia proprietà ma sono state copiate da google immagini.
 
 
 
 
 
 
 
“Lately, I’ve been, I’ve been losing sleep
Dreaming about the things that we could be
But baby, I’ve been, I’ve been praying hard,
Said, no more counting dollars
We’ll be counting stars, yeah we’ll be counting stars

I see this life like a swinging vine
Swing my heart across the line
And my face is flashing signs
Seek it out and you shall find
Old, but I’m not that old
Young, but I’m not that bold
I don’t think the world is sold
I’m just doing what we’re told
I feel something so right
Doing the wrong thing
I feel something so wrong
Doing the right thing
I could lie, coudn’t I, could lie
I feel the love and I feel it burn
Down this river, every turn
Hope is a four-letter word
Make that money, watch it burn
Old, but I’m not that old
Young, but I’m not that bold
I don’t think the world is sold
I’m just doing what we’re told
I feel something so wrong
Doing the right thing
I could lie, could lie, could lie
Everything that drowns me makes me wanna fly”
 
 
 
 
 
 
 
Steve POV
 
Finalmente una notte di riposo. Per varie ragioni nelle scorse non ho chiuso occhio. Sabato per il bacio mancato, quella successiva per l’agitazione dovuta al comportamento di Danny e al caso che dovevamo risolvere. Ieri qualcuno ha invaso il mio spazio vitale nel letto, non che io mi stessi lamentando, anzi, avessi potuto comportarmi come volevo, subito dopo sono sicuro avrei dormito come un bambino ma, nella stanza accanto c’era Grace e Danny non sarebbe comunque stato d’accordo. Mi sono reso conto troppo tardi che chiedergli di dormire nel mio letto sarebbe stato un grave errore. Averlo a così pochi centimetri da me mi è piaciuto più di quanto pensassi, sono sicuro che quando torneremo a casa, stare in quel letto vuoto sarà ancora più complicato del solito.
Quando siamo scesi dall’aereo ero agitatissimo, voglio veramente fare buona impressione sui genitori di Danny. Loro sono importanti per lui, ho la certezza del fatto che la loro opinione sia fondamentale, ho bisogno di piacergli. Non sono affatto certo di potergli andare a genio, il discorso d’incoraggiamento che gli ho fatto ieri sera prima di entrare in casa era più per me che per lui.
Non so come mai ho tutta questa paura di fallire.
L’incontro con Alice, mi ha distratto e quindi dato il tempo di calmarmi. È una forza della natura, non ha fatto altro che stuzzicare me o Danny per tutto il tempo, facendogli saltare i nervi. Mi sono divertito un mondo a torturarlo.
La sua famiglia è fantastica, quando ho varcato la soglia della cucina sono stato accolto da un senso di benessere immediato, dovuto all’affetto e all’amore che circonda queste persone.
Ridacchio pensando a quando sono rimasto da solo con Kate, devo stare attento, penso la sappia particolarmente lunga.
-   Danno eh? Mio figlio ti permette di chiamarlo Danno? –
-   In realtà Kate, non me lo permette, tutte le volte che lo faccio comincia uno dei suoi interminabili rimproveri. Penso, ora, ci si sia solo abituato ma potesse convincermi ad evitare di chiamarlo così lo farebbe. –
-   Bugia, e lo sai anche tu. Se Daniel te lo permette è perché ti vuole bene e sei importante per lui. Solo Grace ha il permesso di chiamarlo Danno, nessuno di noi in famiglia può farlo. Sai perfettamente che è buono come il pane, ma se non vuole che si faccia una cosa, trova il modo di farsi rispettare. Ora è troppo tardi per affrontare determinati discorsi ma sappi che non ti farò ripartire prima di aver fatto una bella chiacchierata. –
-   Si, signora. –
Mettendosi a ridere mi ha fatto l’occhiolino, mi ha dato il bacio della buona notte come se fossi suo figlio e mi ha lasciato in mansarda a bocca aperta.
Ieri ho chiesto se fosse possibile andare a correre prima di colazione, non vorrei creare disturbo o svegliare qualcuno, mi sembrava giusto domandare. Ho bisogno di muovermi. Ho messo la sveglia presto e sono pronto per andare. Mi sto allacciando le scarpe quando sento bussare alla porta. Guardo la radiosveglia sul comodino. Sono le sei e mezza del mattino. Chi può essere a quest’ora? Sarà Danny che sa che sto per andare a correre e vorrà assicurarsi che non svegli l’intero quartiere.
-   Arrivo. Danny che ci fai già in piedi? –
Nel frattempo apro la porta e rimango leggermente sorpreso. Davanti mi trovo Alice in perfetta uniforme da corsa.
-   Aspettavi mio fratello? Non lo sai che è un dormiglione nonché il Williams più pigro in questa casa? Immaginavo fossi un tipo da corsa mattutina, ti va di unirti a me? Cavolo, in dodici ore ti ho visto indossare tre tipi di pantaloni diversi, jeans, tuta e calzoncini da ginnastica. Se quando sei vestito questo è il risultato non oso immaginare nudo, fai venire un infarto a tutte le donne che ti porti a letto? Qualcuna è mai sopravvissuta fino al dunque? –
-   Buon giorno Alice! Mi aggiunto volentieri alla tua corsetta. Certo che la parlantina dev’essere una caratteristica di famiglia. –
-   Non sai quanto. Se vuoi fare un altro tipo di attività fisica, prego, sentiti libero di proporre qualunque cosa, sono aperta a tutte le possibilità. –
-   Grazie, penso che la corsa andrà benissimo. –
Non si preoccupa minimamente di mettere dei filtri a quello che le passa per la mente. Esattamente come non si trattiene dallo squadrarmi senza ritegno. Devo dire che sono molto lusingato da tutte queste attenzioni ma non devo incoraggiare nulla, primo, perché Danny mi evirerebbe in un nanosecondo, secondo, perché non è lei il Williams che mi interessa.
 
Stiamo correndo da circa una ventina di minuti, Alice è dietro di me, anche se non credo il problema sia che vado troppo veloce, vedo che si sta trattenendo.
-   Alice, mi stai fissando il sedere da quando siamo partiti, non l’hai ancora imparato a memoria? Non è ora di adattare la tua corsa ad un ritmo simile al mio? So che ce la puoi fare, ti stai trattenendo solo per ammirare il panorama. –
-   Ma allora la lingua non te l’hanno mangiata, sai usarla anche tu. –
-   Non ti sembra un battuta da inizio flirt un po’ scontata, ma soprattutto maschile? Una bella signorina come te non dovrebbe essere un po’ più delicata? –
Scoppia a ridere. Per fortuna non si è offesa, temevo di aver un po’ esagerato, dopotutto non c’è tutta questa confidenza, ci conosciamo solo da qualche ora.
-   Che delusione che sei, mi hai stroncato il divertimento sul nascere, ero molto curiosa di conoscere la tua risposta. Sono cresciuta con due fratelli maschi, in mezzo agli amici del distretto di Danny, se mi sentissi imprecare impallidiresti anche tu che sei stato nella Marina, non sono un fiore delicato. In più preferisco essere diretta. Non sono una gatta morta, anzi le odio. Sono me stessa, pregi e difetti. Non mi piace strusciarmi sugli uomini, se penso che tu abbia un bel sedere te lo dico senza problemi. Il tuo non è male, preferisco il lato a per il momento, anche se, per dare un giudizio completo ed esaustivo dovrei vederti nudo. -
-   Non so se essere sconvolto o lusingato dai tuoi commenti. –
-   Non fare il finto modesto, sai perfettamente di essere un bel bocconcino. Chissà quante donne avrai fatto cadere ai tuoi piedi. –
-   Meno di quelle che immagini. Non ho mai avuto molto tempo per le relazioni, fino a tre anni fa ero ancora in servizio attivo. –
-    Facciamo che ti credo, in ogni caso, parlando di cose serie. Dimmi un po’, cosa siete tu e mio fratello? –
Mi irrigidisco subito. Non so dove voglia andare a parare ma se l’intuito è un’altra caratteristica di famiglia devo stare molto attento.
-    Siamo colleghi e amici. Ci frequentiamo spesso anche al di fuori del lavoro perché adoro stare con Grace. –
-    Questa è la versione ufficiale e censurata, io voglio la versione integrale meglio se condita con qualche racconto sconcio. Te lo richiedo, cosa c’è tra te e mio fratello? –
-    Non capisco di cosa tu stia parlando. –
-    Non mi freghi Steve, so che c’è qualcosa che bolle in pentola, si vede lontano un miglio come vi guardate e come interagite quando siete vicini. Per quale motivo credi che Danny rischi di farsi esplodere le coronarie tutte le volte che flirto con te? Ho già avuto ragazzi in passato davanti a lui, è sempre stato protettivo nei miei confronti ma non si è mai comportato come fa ora. Se  non vuoi parlane mi sta bene, ma non fingere di non sapere a cosa mi riferisco. Tranquillo, questa conversazione rimarrà tra noi due, Daniel è terrorizzato, non ho intenzione di parlare con lui, non è ancora il momento. Sappi che se avrai bisogno di qualche consiglio puoi venire da me. –
Ha capito tutto, avevo ragione a pensare di dover stare attento, è così evidente l’attrazione che c’è tra di noi? Mentre parlavamo ci siamo fermati e ora Alice mi sta fissando.
-   So a cosa stai pensando, stai tranquillo, non è così evidente, sono io che ho un sesto senso per queste cose. Io però starei attento alla mamma, ho preso tutto da lei. –
-   Perché se hai capito tutto continui a flirtare con me? –
-   Uomini, non capite veramente nulla. Forza bel fustacchione, andiamo, ti stai riposando troppo, è perché sei troppo vecchio? A chi arriva prima a casa? Penso ti farò mangiare la polvere! –
-   Ti piacerebbe! –
Ripartiamo entrambi facendo a gare a chi arriva prima.
 
 Arriviamo davanti a casa insieme. Alla fine non ha vinto nessuno dei due, anche se devo dire che Alice è veramente veloce e in forma. Facciamo un po’ di stretching in cortile e recuperiamo le bottigliette d’acqua che avevamo lasciato fuori.
-   Alice! Ciao! Che ci fai qui e soprattutto a quest’ora? È tantissimo che non ci incrociamo, che fine hai fatto? –
-   Tyler! Quanto tempo che non ti vedo! Non fossi così sudata verrei ad abbracciarti! Come stai? –
Vedo un ragazzo più o meno mio coetaneo andarle incontro. Alto, bruno, nel complesso un bell’uomo. Sicuramente all’altezza di una bella ragazza come Alice. Sembrano conoscersi da tanto e da come lui la guarda sembra affascinato da lei, sarà una sua vecchia fiamma? Andrò a farmi la doccia in modo da lasciarli da soli. Decido di interrompere le loro chiacchiere per dirle che torno in casa.
-   Ehi Alice, scusate se vi interrompo, vado a farmi la doccia, ci vediamo dentro. –
-   Che maleducata non vi ho neanche presentato. –
Vedo brillarle gli occhi mentre pronuncia questa frase ma non mi fermo ad analizzare i suoi comportamenti.
-   Tyler, lui è Steve, un amico e collega di Danny, è venuto a trovarci qualche giorno insieme a lui. Ora che ci penso perché non ti fermi a fare colazione? Alla mamma farebbe piacere che ti unissi a noi, sai che è sempre stata segretamente innamorata di te. –
Tyler scoppia a ridere, subito dopo mi stringe la mano.
-   Ciao Steve, piacere di conoscerti, accetto l’invito molto volentieri, mi mancano le colazioni di Kate, un tempo potevo gustarle più spesso. –
-   Piacere mio, scusami sono sudato, allora io vado a darmi una lavata, vi raggiungo in cucina, ci metto un attimo. –
-   Si, ci vediamo dentro. –
 
Sotto la doccia mi prendo qualche minuto per rilassarmi. Ho notato un guizzo nello sguardo di quel Tyler quando Alice mi ha presentato, se era una sua vecchia fiamma non vorrei avesse pensato che tra noi ci fosse qualcosa.
Quando sono andato via magari lei gli ha spiegato esattamente la situazione, sembrava parecchio in confidenza con la famiglia, si saranno frequentati per un bel po’ di tempo, magari erano anche buoni amici, anche se lui mi sembra troppo grande.
Chissà se Danny si è svegliato. Quando sono tornato su avrei voluto passare a controllare ma non ero sicuro di quale fosse la camera.
Mi è venuto un certo appetito dopo la corsa. Chiudo l’acqua e vado verso la valigia per decidere l’abbigliamento di oggi. Considerato i commenti di ieri prendo subito il primo paio di jeans che mi capita sottomano. Li avevo comprati una domenica pomeriggio insieme a Danny, non ricordo come mai ci eravamo trovati a fare shopping io e lui. Mi ero divertito tantissimo a constatare quando nella scelta degli abiti sia peggio di una donna, ipercritico e superindeciso.
Abbino i jeans con una semplice t.shirt bianca. Non credo oggi avrà da ridire, anzi. L’idea che a Danny possa salire la pressione sanguigna per come sono vestito mi regala una strana sensazione di compiacimento. Non mi è mai interessato particolarmente sapere se il mio abbigliamento veniva apprezzato o meno, il fatto che invece, lui mi possa trovare sexy a seconda di quello che indosso mi esalta.
Sento nuovamente bussare alla porta, questa volta sarà sicuramente Danny.
-   Avanti! –
-   Zio Steve! –
Dalla porta spunta il visino dolce e sorridente di Grace.
-   Ehi Gracie! Buon giorno, dormito bene? –
-   Si e tu? –
-   Come un ghiro! –
-   La nonna mi ha detto di dirti che la colazione è pronta, andiamo? –
-   Certo piccola sono pronta. Ma non ti stai dimenticando qualcosa? –
Grace mi guarda perplessa, allora io per farle capire a cosa mi riferisco, mi picchietto la guancia con un dito. Lei capisce e sorridendo si avvicina per darmi un bacino dove prima ho puntato il dito.
Subito dopo vedo entrare dalla porta Dot, annusa ovunque e poi si avvicina scodinzolando a noi.
-   Dot, vieni a dare anche tu a dare un bacino allo Zio Steve! –
-   Buongiorno Dot, vieni che ti coccolo un po’ anche io, ieri il tuo padrone ti ha monopolizzato tutta la sera. –
Si avvicina e si siede in attesa davanti a me scodinzolando. Mi inginocchio per terra e comincio a grattarla dietro alle orecchie, ad un certo punto si allunga con il muso e cogliendomi di sorpresa mi lecca la faccia. Sia io che Grace scoppiamo a ridere.
-   Grazie Dot ma la faccia me l’ero già lavata questa mattina. –
Mi alzo dal pavimento e mi dirigo verso il bagno.
-   Grace, mi lavo le mani, aspettami un secondo così scendiamo insieme. –
Arriviamo al piano di sotto cinque minuti dopo, nel tragitto Grace mi ha raccontato che ieri Alice le ha promesso di portarla a fare shopping a New York, mangeranno fuori anche a pranzo e ci rivedremo questa sera. Io non so cosa faremo esattamente oggi.
Incontriamo in sala il padre di Danny.
-   Buon giorno James. –
-   Ciao Steve, ti sei sistemato bene in mansarda? Hai bisogno di qualcosa? –
-   Grazie è tutto perfetto. Siete molto gentili. –
-   Basta ringraziamenti sei di famiglia. Ho visto che tu e mia figlia siete andati a correre questa mattina, ti alleni tutti i giorni? –
-   Si, solitamente corro o nuoto prima di andare al lavoro. Nel tempo libero faccio surf. Mi piace tenermi in forma e devo essere sempre allenato per il mestiere che faccio. –
-   Fai bene figliolo, anche io quando posso cerco di non perdere l’allenamento. Il più pigro in famiglia è sempre stato Danny, nonostante giocasse a baseball. Cerca di trascinarlo con te a fare un po’ di sport ogni tanto. –
-   Ci provo, io e Grace siamo riusciti a convincerlo ad imparare a fare surf visto che si rifiuta di nuotare. –
-   Sai nonno che ci insegna Kono? È diventato bravo, anche se ruba le onde agli altri, vero Zio Steve? –
Ridiamo tutti. Ogni volta che andiamo a fare surf, rischiamo qualche lite con gli altri surfisti. Danny si rifiuta di imparare le regole base. Prima o poi scoppierà una rissa.
Dalla cucina Kate ci chiama per metterci a tavola, sento delle voci provenire dall’interno della stanza. Mi volto verso Grace per chiederle dove è finito suo padre.
-   Danno è già in cucina a mangiare secondo te? –
Le faccio l’occhiolino e lei annuisce.
Ci avviamo tutti in cucina e troviamo Tyler seduto tra Kate e Danny e Alice che li guarda da lontano appoggiata ad uno dei pensili, appena entro io focalizza l’attenzione su di me. Ha l’aria di star aspettando lo spettacolo migliore della sua vita, chissà perchè. Danny sta parlando con Tyler e gli tiene una mano sulla spalla, sembrano conoscersi molto bene, sembra che ci sia quasi intimità tra di loro, non sarà che… pensavo la giornata fosse cominciata alla grande e invece mi rendo conto che peggio di così non poteva andare.
 
 
 
 
 
 
 
Note:
 
Buon venerdì a tutti!
Questa volta dovrei essere stata puntuale! :)
Primo giorno in casa Williams, Alice il peperino di casa porta Steve a fare un corsetta, cogliendo l’occasione per importunarlo un po’ ma soprattutto per parlargli. Avrà capito tutto?
Steve credo che a questo sia un po’ spaventato dalle doti investigative delle donne della famiglia Williams. Anche Mamma Williams ha capito qualcosa dal fatto che Danny per Steve sia “Danno”, esattamente come per Grace.
Il rating della storia è arancione perché non credo ci saranno scene di sesso esplicito (ce ne saranno ma accennate), violenza o linguaggio particolarmente forte, quindi come dice il regolamento di efp il rating arancione dovrebbe bastare. Nel caso, qualcuno pensi che il livello delle battute, delle insinuazioni o degli ammiccamenti sia troppo alto per il rating arancione, segnalatemelo per favore, lo alzerò a rosso.
Non ho molto da dire su questo capitolo, Steve credo sia agitato quanto Danny ma lo maschera meglio, saranno le doti da Super Seal o il fatto di non essere isterico come il partner.
Signore e Signori a questo punto, permettetemi di presentarvi Tyler, per gli “Amici” Ty.
Il suo volto e il suo ruolo lo scoprirete nel prossimo capitolo, immagino che abbiate già delle supposizioni. La volta scorsa mi sono dimenticata di chiedervi se vi piacciono i volti che ho scelto per la famiglia, se vi sembrano appropriati.
La canzone di inizio capitolo è “Counting Stars” degli OneRepublic, in questi giorni ascoltando questa canzone sono sempre *.*, spero piaccia anche a voi. Come al solito vi lascio la traduzione qui sotto.
 
Traduzione:
 
“Ultimamente, io ho, ho perso sonno
Sognando le cose che avremmo potuto essere
Ma baby, io ho, ho pregato tanto
Ho detto non contiamo più i dollari
Noi conteremo le stelle, si noi conteremo le stelle
Vedo questa vita come una vite oscillante
Che ruota il mio cuore su tutta la linea
Nel mio viso lampeggiano segni
Cercate fuori e si lo troverete
Oh, ma io non sono così vecchio
Giovanotto, ma non sono così audace
Non credo che il mondo sia venduto
Sto solo facendo ciò che ci è stato detto
Sento qualcosa di così giusto
Facendo la cosa sbagliata
Sento qualcosa di così sbagliato
Facendo la cosa giusta
Non potrei mentire, non potrei mentire, non potrei mentire
Quello che mi uccide mi fa vivere
Sento il tuo amore e lo sento bruciare
Giù lungo questo fiume, ad ogni svolta
La speranza è una parola di quattro lettere
Fai quei soldi, guardali bruciare
Oh, ma io non sono così vecchio
Giovanotto, ma non sono così audace
Non credo che il mondo sia venduto
Sto solo facendo ciò che ci è stato detto
Sento qualcosa di così sbagliato
Facendo la cosa giusta
Non potrei mentire, non potrei mentire, non potrei mentire
Ogni cosa che mi soffoca mi invogli a volare”
 
Per quanto riguarda le immagini del capitolo, sono sempre prese da google immagini, le uniche fonti a cui sono riuscita a risalire sono: celebtights.com/tag/tights” per l’immagine di Rachel Bilson mentre, l’immagine di Alex O’Loughlin è presa dal servizio fotografico per Men’s Fitness di qualche anno fa.
Passiamo ora ai ringraziamenti.
Ringrazio di cuore tutti quelli che leggono, che mi lasciano i loro commenti, tutte le volte che ne vedo sprizzo gratitudine da tutti i pori, non avete idea di che piacere mi faccia poter interagire con chi legge, sono curiosa come una scimmia, quindi tutte le volte che mi lasciate un commento mi riempite di gioia. Ringrazio tantissimo chi ha messo la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite. Spero che la storia continui a piacervi e di non deludervi.
Un grazia a mia sorella che mi ispira il personaggio della Zia Alice e che mi sopporta sempre, sappi che se pomeriggio soffrirò come temo dovrai consolarmi.
Un bacione a tutti!
Vi auguro uno splendido weekend!
A Lunedi!
G.

 
   
 
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