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Autore: _Black_Moon_    22/11/2013    2 recensioni
Mi promisi che non avrei più permesso a nessuno di ferire i miei amici, li avrei protetti, sacrificando, se necessario, anche la mia vita.
Genere: Azione, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Kon si scaraventò fuori dalla finestra, arrampicandosi sulle case e saltando di tetto in tetto. Chi avesse visto quella scena sarebbe rimasto sconvolto. Non credo sia normale vedere un ragazzo saltare con naturalezza da un tetto all'altro e oltretutto in lacrime. Per fortuna era improbabile che i vicini avessero visto qualcosa, dato che nessuno era sveglio alle 5 di mattina, o almeno lo speravo. In più il cielo era buio a causa dell'orario e delle nuvole che lo coprivano quasi interamente, facendo sembrare Kon solamente un'ombra.

Mi guidò a sud di Karakura Town, in una fabbrica abbandonata, con vetri e travi sparse ovunque per terra. Appena arrivati nei paraggi di quel edificio sentii la reiatsu di Rukia, anche se molto debole. Ero sollevato, era ancora viva, ma non dovevo cantare vittoria dato che la sua reiatsu non era per niente stabile.

Con un calcio fracassai la porta di legno, ormai marcio, ed entrai. Nella fabbrica c'era un'aria chiusa e fresca, in contrasto con la temperatura esterna che era afosa. Probabilmente era stato un granaio o una cosa del genere, perché era pieno di macchinari che avevo visto in un documentario. Dietro ad una di queste c'era Rukia, stesa a terra. Mi catapultai verso di lei, guardandomi intorno per vedere chi l'avesse ridotta in quello stato, ma non c'era nessuno. Era ferita e un rivolo di sangue le usciva dalla bocca sporcandole il volto candido. Aveva i capelli sporchi di sangue e i vestiti strappati in alcune parti.

Le posai una mano dietro al collo, sollevandole leggermente la testa per poi posarla delicatamente a terra su un cumulo di foglie.

In quel momento Rukia sparì e come lei anche il mondo intorno a me,lasciandomi immerso nel vuoto. "Sono forse morto? Senza esser riuscito a proteggere Rukia?" Pensai. I sensi di colpa iniziarono a tormentarmi, fino a quando una voce parlò. "Non sei morto, Kurosaki" Mi voltai, ma dietro di me c'era ancora solamente il vuoto. Avevo già sentito quella voce... Ma dove? Era metallica, simile a quella di un hollow, ma aveva un non so che di umano... "Chi cazzo sei?" Urlai aggrottando le sopracciglia. Si sentì una risata divertita.

"Tua madre non ti ha insegnato l'educazione? Rimarrà molto delusa da questo tuo comportamento..." Sentii dei passi avvicinarsi e strinsi automaticamente l'elsa di Zangetsu fra le mani. Poi una macchia arancione comparve davanti a me. Strizzai gli occhi per mettere a fuoco, ma subito dopo li spalancai, sorpreso e sconvolto da quello che stavo vedendo. "M-Mamma?" Prununciai quella parola con titubanza. Il suo vestito volteggiava nell'oscurità, facendola sembrare un angelo. Mille emozioni mi assalirono improvvisamente, aumentando ad ogni passo della donna. Paura, gioia, sollievo, terrore... Mi paralizzarono completamente. Lei era finalmente lì, davanti a me e mi stava chiamando, correndo verso di me.

La mia mente non riusciva a ragionare... Lei era morta, quello poteva essere solo un sogno. Mi pizzicai il braccio sentendo dolore. Non era un sogno, ma sapevo che quella non era lei.

"Non prendermi per il culo, questa non è mia madre. Vieni fuori, dimmi chi sei" Indietreggiai, allontanandomi dalla donna che aveva le sembianze di mia mamma e un'espressione ferita le comparì sul volto. "Ichigo... Non mi riconosci più?" La voce era uguale a quella che sognavo spesso, dolce e gentile, ma mi feriva.

Cercai di ignorare le sue parole, ma era peggio di un colpo di spada. Non sapevo come difendermi da quella mia finta madre. Rimasi paralizzato, con gli occhi fissi nel vuoto. Lei si avvicinò, stringendomi fra le sue braccia, sussurrandomi parole dolci, che non riuscivo a distinguere a causa dello shock. Preso dal terrore la allontanai da me, spingendola a terra. Sollevai tremante la spada davanti a me, puntandola contro la donna con i capelli del mio stesso colore. "Allontanati da me. Non puoi comportarti come la donna che amo!" Urlai con tutta la voce che avevo, fino a sfiatarmi. Lei inizialmente non reagì, poi si alzò lentamente, con i capelli che le coprivano il viso. "Sei diventato veramente una persona orribile. Spingere così tua madre. Mi hai veramente delusa e ora dovrò punirti."

Sorrise perfidamente, alzò il braccio, per poi darmi uno schiaffo in pieno viso. La sua forza era enorme, maggiore di quella di una normale donna, riuscì infatti a ferirmi la guancia. Subito dopo alzò l'altra mano, ferendomi l'altra guancia. Continuò a colpirmi una decina di volte, mentre io rimanevo lì terrorizzato, senza muovere un muscolo,non ne avevo la forza.

Quella donna aveva le sembianze della persona che mi ha amato veramente, che mi proteggeva e che non ero riuscito a salvare una volta. Non potevo ucciderla. L'ultimo suo colpo mi buttò a terra, facendomi risvegliare improvvisamente. Rukia era in pericolo e io dovevo salvarla. C'era solo un modo per farlo e quel modo era di eliminare mia madre.

Ormai lei faceva parte solamente del mio passato. Il mio presente era Rukia. Strinsi Zangetsu fra le mani, con tutta la forza che mi era rimasta, chiusi gli occhi per un attimo e poi rilasciai la mia reiatsu. "Getsuga Tenshooou"



//Questo capitolo mi piace più dell'altro... anche se il finale non mi convince affatto u.u Spero di ricevere tante recensioni :3 Apprezzo anche commenti negativi, basta che mi aiutate a migliorare *^* Grazie ancora per le 2 recensioni ricevute sull'altro capitolo :'D Non sapete quanto mi avete resa felice <3//
  
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