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Autore: MidnightMemories__    22/11/2013    0 recensioni
"E mentre i loro sguardi si incrociavano per la prima volta nelle loro vite, era come se già sapevano di amarsi. Da quel momento l'uno non avrebbe potuto più fare a meno dell'altra".
Cosa potrebbe succedere a una giovane studentessa appena catapultata a Londra per studiare? Lei di certo non si aspetta di trovare l'amore, quello vero con la "a" maiuscola, quello che ha sempre desiderato. E lui, cantante della più famosa boyband al mondo, potrebbe mai immaginare di innamorarsi di una comune fan? Proprio per loro il destino ha in serbo una grande sorpresa...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Sono ormai passate due settimane dal mio arrivo a Londra e devo ammettere che le cose stanno andando piuttosto bene. Nonostante sia timida mi sono già legata molto a Marco, Umberto e Alice e passiamo molto tempo insieme; anche i nostri compagni di classe sono simpatici e qua la gente è tutta molto gentile, non è vero che gli inglesi sono maleducati, se sei per strada e non sai dove andare basta che chiedi un’informazione a qualcuno e tutti ti sono subito di aiuto. Ho lezione tutti i giorni esclusa la domenica, ovviamente, e i prof che abbiamo sono tutti bravi, anche se qualcuno davvero antipatico. Certi giorni ho molto da studiare, mentre altri no e allora esco a fare una passeggiata sola o con qualcuno dei miei amici, mentre il sabato amo andare a fare shopping con Alice (non ogni sabato perché altrimenti finirei in bancarotta), abbiamo gli stessi gusti in fatto di moda e quando abbiamo finito con le spese raggiungiamo gli altri e facciamo qualcosa insieme.
Ora però il pomeriggio non ho più tanto tempo libero perché la maggior parte delle volte, quando ho finito di studiare, devo subito recarmi al lavoro; perché ora ho un lavoro. Dato che Marco se ne doveva trovare uno, ho deciso di aiutarlo e abbiamo trovato lavoro come camerieri in un pub al centro di Londra quattro volte a settimana, non guadagno molto ma non mi servono tanti soldi dato che vitto e alloggio sono pagati dalla mia scuola in Italia. Anche Alice e Umberto hanno trovato un impiego, lei fa la baby-sitter mentre lui l’aiuto cuoco in un ristorante italiano.

Sono le 4 e mezza del pomeriggio e devo prepararmi per andare al lavoro anche se non ne ho la minima voglia, ho il turno dalle 5 alle 9 di sera, sono sicura che mi annoierò da matti, non ci sarà nemmeno Marco a farmi compagnia perché ha preso la febbre ed ora è a letto. Esco, nel tragitto metto gli auricolari e ascolto gli One Direction, i miei idoli, non vedo l’ora che esca il nuovo album, sono troppo curiosa.
Appena arrivata mi metto la divisa del locale e comincio il turno, oggi c’è parecchia gente, più del solito e così ho il doppio da fare. Dopo aver servito tante persone e preparato non so quanti cocktail sono esausta, guardo l’orologio appeso alla parete, non ci credo sono solo le 6, non è possibile, non ce la faccio più. Vado un attimo nella stanza riservata al personale per rilassarmi e chiedo ad Alison, una ragazza che lavora con me, di coprirmi, è gentilissima e mi risponde che non c’è problema.
All’improvviso sento delle urla provenire dalla stanza principale, il mio capo che grida qualcosa di incomprensibile e poi le urla cessano, ma non del tutto, ci sono, ma sono più lontane, come se fossero all’esterno del pub. Spinta dalla curiosità, decido di andare a vedere cosa fosse successo. Tutto sembrava procedere normalmente, presi un vassoio con delle bibite che dovevo servire e raggiunsi Alison chiedendole “Ali ma che è successo? Sentivo urlare dall’altra stanza!” “Tu non sai chi è entrato!” “Dovrei?” “Ah fai te, guarda la fuori!” mi giro e vedo ragazze ammassate contro la porta d’ingresso che cercavano d’entrare e il mio capo e altri due camerieri che cercavano di calmarle e tenerle a bada. Ok, ero ufficialmente più confusa di prima “Ali ma chi sono quell…” “O mio Dio, eccolo, Sara girati” mi interruppe Alison e mentre mi giravo un ragazzo mi finì addosso facendo cadere il vassoio e tutte le bottiglie, che tenevo ancora in mano, a terra. Mi abbassai a raccoglierle e con me anche colui che le aveva fatte cadere “Scusami ti prego, andavo di fretta e non ti avevo vista” “Tranquillo, scusami tu, ero distratta e neanche io ti avevo visto”. Ci alzammo e per la prima volta da quando ci eravamo scontrati lo guardai in faccia.

Il mio cuore iniziò a battere come non aveva mai fatto. Sentivo la faccia scottare. Non ci credevo. Era un sogno. Non poteva essere possibile, non poteva essere reale. Era davanti a me. Zayn era davanti a me. Zayn Malik, uno dei miei idoli. Il mio amore segreto era a meno di venti centimetri da me. Mi stava fissando negli occhi senza dire una parola e lo stesso stavo facendo io. Non stavo capendo più niente. Il mio cervello era scollegato. Era come se tutto ciò che ci stava circondando fosse scomparso, eravamo io e lui. Solo noi. E continuavamo a fissarci. Non ero capace di fare niente se non di perdermi nei suoi occhi. 
Restammo così per non so quanto tempo finché “Marchetti che diavolo hai combinato?” tornai controvoglia alla realtà, ancora i vetri delle bottiglie erano a terra sopra il vassoio che avevamo fatto cadere e tutt’intorno le bibite versate, il mio capo era infuriato. “Mi scusi, mi sono cadute le bevande, adesso raccolgo tutto” “Ma che razza di incapace sei se non riesci a tenere in mano un vassoio?! Raccogli tutto e sbrigati. Il tuo turno finisce in anticipo oggi.” Mi stava licenziando o cosa?! “No la prego, lei non centra, è colpa mia, non l’avevo vista e le sono andato addosso” intervenne Zayn, il mio cuore faceva le capriole, lui mi stava difendendo. “Bhè se è così allora … pulisci e poi vai a casa, però domani ti rivoglio qui alle 5, e sii puntuale” “Si si certo, grazie, non tarderò”. “Grazie” sussurrai a Zayn che mi sorrise facendomi sciogliere. Alison che in tutto questo era rimasta sempre li, mi passò uno straccio e cominciò a pulire “Ti aiuto” “Grazie Ali”. Prima di cominciare a pulire anche io però guardai Zayn, rimasto davanti a me, “…” volevo dirgli qualcosa prima di non rivederlo mai più, volevo dirgli che era il mio idolo, il mio tutto, che adoravo le loro canzoni, che ero una loro fan; ma niente di tutto ciò uscì dalla mia bocca. Rimasi li impalata come un ebete. “Mi dispiace se ti ho creato dei casini” disse infine lui “No figurati. Anzi se non era per te a quest’ora, probabilmente, mi avrebbe già licenziata.” “Senti che ne dici se per farmi perdonare ti portassi a fare un giro fuori? Adesso?” il mio cuore perse un battito “Si certo. Lasciami solo il tempo di pulire e di andare a cambiarmi e sarò da te.” “Certo. Ti aspetto li.” Disse indicando il bancone e facendo l’occhiolino, mentre io rischiavo di svenire per tutte le emozioni che stavo provando in quel momento. Mi girai verso Alison che capì immediatamente come mi sentivo “Non ci posso credere, sai chi ti ha appena chiesto di uscire?” si, il ragazzo di cui credevo di essermi fissata, ma che ora credo di amare, sempre se è possibile innamorarsi di una persona semplicemente guardandola negli occhi, ma non dissi nulla di tutto ciò “Si e credo che non arriverò a questa sera se non smetterà di sorridermi in quel modo” il suo sorriso era a dir poco magnifico “è ufficiale, sei cotta” “No è solo che … è stato strano …” “Cosa?” “Tutto quello che è appena successo, io … io non riesco a spiegarmi…” “Si ok, credo di aver capito…” “Io no!” dissi più confusa che mai “ Mai sentito parlare del colpo di fulmine?” restai in silenzio, finché confessai “Io sono confusa e mi sento strana, non so spiegare tutto quello che è appena successo e che ho provato, so solo che mi piace. Tanto.” Alison sorrise con una faccia che la diceva lunga “E allora vai che aspetti!” “Ma devo finire di pulire sennò poi…” “Ma ci sono io! Forza muoviti che cose così non capitano tutti i giorni” “Oddio grazie mille Ali, io non so come ringraziarti” “Ma che ringraziarmi muoviti piuttosto... Ah e se hai bisogno, cerca nella mia borsa, ho mascara e matita” le scoccai un bacio enorme sulla guancia e corsi a cambiarmi. Le sarò infinitamente grata.
  
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