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Autore: danimgomes    23/11/2013    0 recensioni
'Non innamorarti di me... Sono un pericolo per te.'
Questa non è una favola. Lei aveva troppi problemi per vedersi come una principessa.
Il suo passato l'ha cambiata completamente, e da allora ha iniziato a vivere in un mondo tutto suo, cercando di ignorare tutte le persone che le dicevano come vivere la sua vita.
Le persone che si sono prese cura di lei, si sono dovuti abituare al suo comportamento ribelle, e il suo modo di essere pericolosa.
Ma poi c'è questo ragazzo, che entra con forza nella sua vita cercando di scoprire i suoi segreti più profondi, cose che nemmeno lei ha ammesso a sè stessa.
Lei sarà in grado di dimenticare tutto e dedicare il suo amore a lui?
E lui, riuscirà a gestire la ragazza ribelle di cui si è innamorato?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HARRY'S POV

Ridicolo. Era sicuramente questa la giusta parola per descrivere l'inizio di quella lotta.
Ad essere sincero non prestai molta attenzione al tutto fino a quando non finirono con le mani di uno sull'altro; Ero troppo impegnato a parlare con Mark e Davie della cena di famiglia di ieri sera a cui loro non hanno partecipato a causa di un presunto impegno con la loro Xbox a casa. 
Sapevo che stavano solo cercano di evitare le imbarazzanti domande che i miei genitori hanno sempre fatto sulle loro ragazze - se così si possono chiamare -, le accuse su un plausibile comportamento infantile e gli interrogatori sul perchè non avessero ancora iniziato a studiare per l'università. 
La mia famiglia non ne era contenta, e lo sapevo bene. Ma speravo che con questo mi avrebbero spinto a fare qualcosa della mia pigra vita, o almeno così la chiama mia mamma. 
La sua idea era quella di fidanzarmi. Charlotte Husher, era il suo nome. Charlie è una ragazza fantastica; Le piace studiare, è molto carina, dolce e altruista. E' la figlia della migliore amica di mia mamma fin dai tempi del liceo, ed è per questo che la vorrebbe nella mia vita. Ma non ero pronto per una relazione, e lei non riusciva a capire che avevo bisogno dei miei amici in quel momento, ma loro hanno preferito starsene a casa a ridere al pensiero di me solo con la mia famiglia.
Mi sono fermato dal lamentarmi con i ragazzi quando ieri sera abbiamo sentito delle persone parlare di quei due ragazzi stesi sul pavimento a picchiarsi, anzi, ero abbastanza compiaciuto. E' stato divertente come il ragazzo ha cercato di reagire ai colpi.

"Dieci dollari e il ragazzo finisce steso a terra!" Davie ha osato, e come potrei non accettare una scommessa? 

"Andiamo, guarda quel ragazzo! Sembra un combattimento tra un topo e un elefante. D'accordo con Mark mi misi a ridere e guardai Davie come se dicessi 'Ragazzo, non imparerai mai, eh?' 

I minuti successivi li passammo a guardare i ragazzi mentre scambiavamo piccoli dialoghi per sapere quanto ancora sarebbe durato il combattimento. Pensai che mancava poco alla fine. Bastava guardare la faccia piena di sangue di uno dei due ragazzi per capirlo! 
Sembrava divertente. Dopo un paio di secondi una ragazza si avvicinò a lui: sembrava piuttosto preoccupata. Forse era il suo ragazzo. Sarei stato parecchio preoccupato se fossi stato al posto della ragazza; è fortunato se ne esce vivo da quella lotta. 
La ragazza sorprese tutti quando si avvicinò all'altro ragazzo; vedevo la paura attraversarle gli occhi. Io, più che paura per lei, avevo paura per l'enorme ragazzo davanti a lei. 
Urlò qualcosa contro di lui, ma si sentirono solo i sussurri del pubblico.
Li fissai entrambi per un po', mentre cercavo di capire quello che stava succedendo, fino a quando non vidi il ragazzo alterarsi e spingere la ragazza con forza verso i tavoli.

Sentii le guance ardenti di rabbia mentre cercavo di camminare verso la ragazza, ma la folla non aiutava.
Tutti erano intorno a lei cercando di aiutarla, mentre altri si stavano occupando dell'altro ragazzo, riservandoli un trattamento speciale.
Guardai la ragazza alzarsi e cercare di stare in piedi. Vidi la sua testa sanguinare da questa distanza. Era una cosa abbastanza seria. 

"Porca miseria, ragazzi! Chiamate un'ambulanza e avvisate la sicurezza!" Urlai ai ragazzi che camminavano velocemente verso di me fino a quando non arrivò la polizia che ci fece allontanare.

Posai ancora il mio sguardo sulla ragazza che sembrava del tutto confusa e spaesata mentre si guardava in torno cercando di capire cosa stava succedendo. 
Gli uomini in uniforme ammanettarono i ragazzi.
A quel punto la ragazza spalancò gli occhi e provò una seconda volta a stare in piedi.
Le fui subito vicino, quando la vidi di nuovo cadere a terra.

"Ehi, stai quì! Hai bisogno di andare in ospedale!" Cercai di essere il più cordiale possibile, nel tentativo di infonderle fiducia. Ma l'occhiata che ricevetti mi fece capire che non voleva essere aiutata.

"Mi dispiace, ma non ho tempo per questo!" 

Cercò di alzarsi per la terza volta ma perse di nuovo l'equilibrio e ricadde tra le mie braccia.

"Davvero, hai bisogno di andare in ospedale! Stai sanguinando!" Provai ancora e la vidi accennare un sorriso, mentre si portava una mano sul capo. Sgranò gli occhi quando sentì del sangue sotto la sua mano.

Sembrava essere preoccupata più per altro che per la sua salute.

"Davvero, posso andare in ospedale più tardi. Ora lasciami!" La sua voce è sembrata molto debole, di sicuro non era quello il tono con cui me lo avrebbe voluto dire.

Avvolsi le sue mani sulle mie spalle e le misi una mano su un fianco per aiutarla a reggersi.
Abbastanza stordita rifiutò ennesimamente il mio aiuto.

La passeggiata fino all'ambulanza fuori non durò molto. Feci appena in tempo a darle un'altra occhiata che non vidi più il mezzo di soccorso.
Rimasi fermo per un po' fissando la pioggia bagnare l'asfalto.
Le auto della polizia erano già arrivate da un po'. Guardando bene notai il ragazzo del combattimento seduto nel sedile posteriore con il capo chino, mentre, probabilmente, aspettava il polizziotto che era intento a parlare con uno dei ragazzi che hanno assistito alla lotta.

"Dobbiamo ancora andare a vedere il film? Perchè non abbiamo un sacco di tempo prima che inizi." 

Sentii una pacca sulla spalla da Davie e sorridente continuò.

"Oh, a proposito, mi dovete 10 dollari." 

Si presentò anche Mark al mio fianco. Si leggeva la confusione nei nostri occhi.

"Andiamo, non conta! Un intero gruppo era contro di lui. Se fosse stato solo avresti vinto." Mark protestò.

"Abbiamo scommesso sul ragazzo grande. Doveva finire sul pavimento. L'ha fatto! Dieci dollari, su. Li darò a papà!"

Tese la mano verso di noi. Risi e presi il mio portafoglio, tirandone fuori una banconata da 1 dollaro.
Mark, anche se un po' restio, diede anche lui la banconata a Davie.

"Bene, Davie. Ora che hai i soldi compri i pop corn." Lo avvertii e lui annuì, anche con in faccia stampato un 'io ho vinto e voi siete dei perdenti'. 

Questa volta non mi alterai come ero solito fare, forse ero solo abituato al suo fastidioso ego.
Si, probabilmente era quello il motivo.

---

Non ho prestato granché attenzione alle scene allo schermo.
Qualcuno seduto dietro di me non smetteva di parlare e Mark e Davie erano intenti a lanciare pop corn alla vecchia coppia davanti.
A volte penso che i miei genitori abbiano ragione; Avevano un comportamento infantile a volte.
Mi sono chiesto tante volte perchè esco ancora con loro.

Uscimmo dalla sala e restituemmo gli occhiali 3D una volta finito il film.
Presi il cellulare e controllai quante chiamate avevo ricevuto durante quelle poche ore.
Sorprendentemente, nessuno mi aveva chiamato, il che era piuttosto strano dal momento che tutti mi cercavano per una ragione o per l'altra.

"Ehi, Haz! Potresti prestarci attenzione?" Mark mi colpì e mi voltai di scatto, cercando di capire di cosa stessero parlando.

"Sei così fastidioso quando fai così!" Alzò gli occhi al cielo e sbuffò.
Accennai ad un sorriso divertito.

"Sono abbastanza sicuro che la vecchia coppia pensi che tu sei sicuramente più fastidioso di me." 

David ridacchiò appena e Mark mi tiene un pugno sulla spalla. Finsi un'espressione ferita.

"Ouch!" Il tonò sarcasticò con cui parlai fece roteare ancora una volta gli occhi a Mark che mi ignorò.

Prestai l'attenzione invece a Davie, che mi parlava di una festa che ci sarebbe stata il prossimo fine settimana a casa sua, vuota a causa dell'assenza dei genitori.
Questo è uno dei vantaggi di vivere in un appartamento, solo; Non devo aspettare che nessuno se ne vada per stare con me stesso.
Davie cercava di convincermi ad andarci fino a quando un ufficiale si presentò alle nostre spalle, ottenendo così la nostra attenzione.
Avevamo fatto qualcosa di sbagliato? E per 'noi' intendo 'loro'.

"Hey, ragazzi! E' stato uno di voi a registrare la rissa, per caso?" Ci guardò per un po', in attesa di eventuali reazioni. Scossi energicamente la testa.

"No, sarà stato qualcun'al-"

"Sì, l'ho fatta io." Mark mi interruppe, prendendo il cellulare dalla tasca e consegnandolo al poliziotto.

Quando si accorse che lo fissavamo aggressivamente si strinse nelle spalle come se non fosse stato lui.

"Cosa c'è? Ho pensato che fosse un ottimo gesto per dimostrare a Davie che avevamo vinto la scommessa!"

"Pensavo che stessi aiutando i ragazzi." Sussurrai mentre con la coda dell'occhio vidi l'ufficiale osservare il video sul telefono.

"C'era Davie ad aiutare!"

"Questo è tutto quello che è successo?" Il poliziotto rivolse la sua attenzione a noi che annuimmo.

"Ottimo. Abbiamo bisogno di voi in centrale per una vostra dichiarazione!" 

Oh, grande! Questo significava che avremmo passato tutta la sera lì.






Note dell'autore; 
Ciao, ragazzi!
Direi che ci sarebbe da scusarmi per il ritardo, ma, sapete com'è, per chi scrive storie quì su Efp mi può capire; Ho ricevuto pochissime recensioni nei primi 2 capitoli.
Voi direte che, appunto, sono solo i primi 2 capitoli, ma sono la causa di poco interesse alla storia, così ho deciso di prendere una piccola pausa.
Tra gli studi, scuola, sport e il tempo che dedico a me, ho veramente poche ore per tradurre.
E' una cosa che amo fare, ma non voglio mettere dei panni bagnati sotto la pioggia.
Cercate di capirmi, oh voi poche amanti di questa storia.
Per iniziare, finalmente, a parlare di quest'ultima direi che si capisce un po' come si presenta il nostro Harry.
Ma non abbiamo granché.
Styles e i suoi amici assistono alla rissa di cui avete già letto cosa succede nel capitolo 2 dal punto di vista di Scarlett.
Vanno a vederli un bel film al cinema e tra scherzi e risate sono costretti ad andare in una caserma di polizia per testimoniare l'accaduto.
Cosa succederà a Harry, Mark e Davie? 
E Scarlett rincontrerà il suo salvatore dai castani ricci e verdi occhi?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Alla prossima xx 



 
  
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