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Autore: ljkeagorilla    23/11/2013    0 recensioni
«se solo la vita fosse facile quanto scrivere, le prime parole, come le ultime le hai sempre e soltanto tu.»
Dedicato a tutte quelle ragazze,
autolesioniste, bulimiche [...]
leggete, spero tanto vi piaccia, a presto.
baci, Giulia xx
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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If I die today, you will notice me..?
II.  Il parco.

Salgo le scale, mi dirigo in camera mia, lancio lo zaino a terra, vicino allo stipite della porta e mi sdraio sul letto, mi serve rilassarmi. Dopo quello che è successo oggi, sono ancora meno convinta di voler stare qui a Melbourne.
Scendo giù di nuovo, entro in cucina e tutto a un tratto mi passa la fame.
Mia zia, quella santarellina tutta casa, chiesa e lavoro di mia zia che faceva un pompino a un tipo di cui non sapevo l’esistenza.
Okay, chiudo lentamente la porta della cucina e risalgo in camera.
L’unica cosa che mi resta da fare in questo momento è ascoltare musica e leggere un buon libro.
Chiudo le serrande delle finestre e accendo la abat-jour che crea una luce soffusa fantastica.
Cuffiette nelle orecchie, mi sdraio sul letto con “Multiversum” in mano, e inizio a leggere dal primo capitolo. Come se non fosse ancora chiaro, inizio a piangere come una dannata.. Riesco a leggere almeno 8 capitoli, siccome sono molto lunghi, poi metto via il libro, spengo la musica nelle cuffiette e scendo giù sperando di non rivedere quello scenario pietoso che ho visto prima..
Per fortuna in cucina non c’è anima viva, come in tutta la casa regna il silenzio..
Perfetto, entro in cucina e mi faccio un the caldo, 
Domani è solo martedì e io mi sono già rotta il cazzo di questa città, e soprattutto di questa scuola.
Mi siedo sul divano in pelle color panna, accendo la tv davanti a me e guardo cosa c’è in questi canali.. girando e rigirando, trovo trasmesso “8 mile” il film con Eminem, inizio a sclerare e vedo che per fortuna non è ancora iniziato, perfetto, il tempo di prepararmi i pop corn e mi posiziono sul divano proprio nel momento che inizia il film.
Durante esso avrò pianto minimo 7-8 volte, è una cosa fantastica e Eminem è qualcosa di perfetto.
Finisce il film, entro in cucina e lavo la vaschetta dove c’erano i popcorn, e poi entra mia zia.
«Summer, che ci fai qui?»
«ma te lo devo ricordare ogni santissima volta? Io ora abito qui okay? Fattene una ragione.»
«sono tua zia, dovresti portarmi rispetto.»
«e tu allora? Dovresti rispettare anche me, dato che sono tua nipote no? E sta di fatto che se devi spassartela con qualcuno, vattene da un'altra parte okay?»
«lo faccio solo per i soldi, per me, non di certo per te piccola stronzetta del cazzo.»
«come vuoi, ma dato che ci vivo anche io qui, a fare quello che devi fare con altri uomini lo fai a casa loro.»
«tranquilla, tra poco avrai la casa tutta per te, parto in viaggio per lavoro, rimarrò lì per 5 mesi.» disse con un sorriso quasi di sfida.
«come se non fosse normale..»
«cosa hai detto?»
«nono, nulla. Io sto uscendo, mi prendo le chiavi, ci vediamo stasera.»
«okay, avvisami quando stai per tornare.»
«ebbe, non si sa mai.» penso tra me e me.
Mi metto un paio di jeans, una felpa larga e abbastanza lunga, iphone, il libro, una borsa e esco.
Non so di preciso dove sto andando, penso che andrò al parco, a meno che non ci siano i soliti drogati. Ah no, quello era in Italia.
Arrivo al parco, e sinceramente non è come me lo aspettavo.
E’ una vasta area verde, con tantissimi alberi, e senza l’ombra di una persona che fumi, si droghi o butti qualcosa per terra. E’ pulitissimo, puliranno tutti i giorni. Altro che Italia, bah.
Noto una quercia abbastanza ampia, modo migliore dove nascondersi senza essere notata da nessuno.
Mi siedo per terra, prendo le cuffiette e l’iphone e il libro.
Mi immergo nella lettura, ed è una cosa fantastica, una cosa stupenda, una cosa indescrivibile.
Leggere, come ascoltare la musica mi porta in un universo parallelo, come il Multiverso, di cui parla nel libro che appunto sto leggendo.
Anzi, più che nel Multiverso, in Memoria.
Appena finisco di leggere, alzo lo sguardo e mi trovo qualcuno davanti.
Non riesco a identificarlo per il troppo sole nella faccia, mi alzo, e noto subito i capelli ossigenati tinti.
«Ehi, che ci fai qui?» chiede subito Josh.
«s-sono venuta per rilassarmi, tu invece?»
«nulla, per staccare un po’ dalla città.»
«ah..okay. scusa, si è fatto tardi, devo andare.»
«va bene, ci vediamo domani a scuola, ciao» dice salutandomi con la mano mentre sfoggia un bellissimo sorriso.
«ciao» ricambio il sorriso e il gesto con la mano.
Mi avvio verso casa, non c’è la macchina e questo significa che è uscita, prendo le chiavi e apro.
Vado verso il tavolo e vedo un bigliettino con su scritto:
Sono dovuta partire in anticipo, hai tutto quello che ti serve, stammi bene stronzetta.
Un bacio, zia.”
Cominciamo bene, oggi avevo promesso che chiamavo Beatrice e Claudia, loro ovviamente hanno nomi italiani, io no perché mio padre si è contrariato e ha fatto bene, mia mamma mi voleva chiamare Giulia.
Fa uno squillo, il secondo e poi risponde Beatrice:
«Pronto?»
«Emh, sto cercando Beatrice e Claudia, ci sono?»
«SUMMERR»
«Ehi, ragazze come state?»
«Noi bene e tu? Come va lì a Melbourne? Ormai è quasi un anno che non ci vediamo, tra Inghilterra, Australia e quant’altro non sei più tornata qui.»
«Eh già, comunque sto bene, e l’unica cosa di bello che ho visto fino ad ora è il parco, la scuola fa cagare, come le oche senza cervello e i maschi che se la tirano, lì che si dice?»
«sempre il solito, non è cambiata una virgola.»
«ditemi un po’ dove siete?»
Non risponde nessuno, suonano al campanello.
Sono quasi le 8 di sera, chi può essere a quest’ora? Apro e oddio.
CLAUDIA E BEATRICE SONO QUI.
«Sorpresaa» dicono in coro.
«sono senza parole, oddio non me la aspettavo. Fatevi abbracciare wow.»
Ci abbracciamo e le invito a entrare, mi raccontano del più e del meno e io faccio con loro.
In oltre mi dicono che staranno qui, però dopodomani mattina presto devono partire, quindi domani salto la scuola e sto un po’ con loro, anche se sono solo al secondo giorno..

 
***
eehi, eccomi qui, questo capitolo fa veramente cagare. scusatemi, mi farò perdonare la prossima volta, forse.
grazie per le visite del primo capitolo, ma non ci sono ancora recensioni :( 
  
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