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Autore: Baileys    23/11/2013    9 recensioni
Dal Prologo:
Immagina, tuo padre ti proibisce di uscire proprio il giorno del concerto della tua band preferita. Tu e tuo fratello decidete di uscire di nascosto e andate a quel concerto. È una serata perfetta, al ritorno cantate a squarciagola sulla vostra canzone preferita, quando venite coinvolti in un terribile incidente automobilistico, batti la testa e tutto si fa nero.
Ti risvegli in ospedale, vai in bagno e ti guardi allo specchio, e là, di fronte a te, sta un volto che non riconosci. Certo, ti assomiglia, ma non sei tu.
Poi esci dal bagno e guardi i tuoi genitori e i tuoi fratellini che piangono la morte di tuo fratello maggiore.
Li guardi e non provi nessuna emozione.
Cosa faresti?
Arriveresti alla conclusione che tutto quello che stai vivendo è un’illusione: in realtà tu sei morto in quell’incidente, ed ora sei nell’aldilà. Dopo un po’ cominci a sentire il tuo corpo putrefarsi, ti sembra di non avere più gli organi interni, e allora a cosa serve mangiare? A cosa serve fare una qualsiasi delle cose che facevi prima, se sai intimamente di essere un morto che cammina?
Sono Hayden Aida Wilde, e soffro di sindrome di Cotard.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo XIII: I swear I'll never leave you alone.

Harry’s pov.
«Là ci sono dei paparazzi, vieni che ci facciamo vedere insieme! » questa era la frase che avevo sentito di più quel pomeriggio passato con quel simpaticissimo cyborg biondo.
Ero finalmente a casa, sdraiato sul letto, con la testa fra le mani che guardavo il soffitto.
Avevo una voglia matta di lei. Di Hayden.
Dopo cinque giorni di fila insieme non vederla era stato come non aver trascorso affatto questa giornata, come se fosse tutto un incubo, e quando mi sarei svegliato lei era lì, sul tetto della Modest, con le gambe a penzoloni, che mi sorrideva.
Guardai il mio telefono per la prima volta dopo cinque ore, dato che la Swift me lo aveva fatto spegnere per manie di possessione. Vidi due chiamate perse, da Hayden.
Mi tirai subito a sedere sul letto e la richiamai, senza aspettare un secondo di più.
Dopo due squilli una voce dolce, che amavo, mi rispose.
«Hazza? »
«Hayden scusa mi dispiace davvero avevo il telefono scarico e.. »
«Hey tranquillo» rise lei. Un sorriso spuntò sulle mie labbra.
«Volevo solo dirti che resto a dormire qui anche stanotte, domani andremo a firmare le carte.. Torno da mio papà Harry»
«Come? Non ti vedrò più alla Modest! »
«Lo so, mi dispiace, ma non riesco a vivere con mia madre, domani vengo per l’ultimo giorno, poi prendo le mie cose  e torniamo tutti da papà»
«Hayden.. »
«Hey, stai tranquillo, mio padre ti adora, mi porterà da te ogni volta vorrò e Lena vuole vedere Niall quindi verrò anche con lei» Hayden dall’altro capo del telefono era allegra, felice, calma. E la capiva, dopo un mese con sua madre non vedeva l’ora di andarsene, solo che speravo rimanesse, per me.
«Verrò a trovarti anch’io, tutti i giorni»
«Spara meno stronzate scemo» scherzò lei «Non puoi venire tutti i giorni hai da lavorare, ti ricordo che sei una pop star famosissima in tutto il mondo » risi nel sentire la sua voce scherzosa.
«Ti amo piccola»             
«Anche io, angelo, ma ora devo andare, la famiglia mi reclama, ciao Hazza» disse, e riattaccò immediatamente, con un sottofondo dei gemelli che urlavano ‘HAYDEN LA PIZZAAA’. Risi, amavo la sua strana famiglia, quasi quanto amavo lei.
 
Hayden’ s pov.
Da: Lena♥, 27 giugno, 20.30
Guarda su internet le foto di oggi di Harry.
 

Non appena finii di cenare mi catapultai nella mia camera, accendendo velocemente il portatile.
«Hayden io porto i gemelli da Olive, ci vediamo dopo! » urlò mio padre dal piano di sotto.
«Sì papà! » risposi, urlando per farmi sentire. Nel frattempo il computer si era acceso, aprii la finestra di internet e cercai le foto del 27 giugno di Harry Styles.
Ce n’erano una decina, e in tutte era con lei.
Taylor Swift, la povera smorfiosa col cuore che batteva.
Poi eccone una, si stavano baciando.
«Cos’ha quella povera smorfiosa che a te manca? » una voce, un volto che comparve alla mia destra. Un volto che riconoscevo.
«Un cuore che batte, e può respirare! » rispose una voce, alla mia sinistra.
«Bentornati, miei mostri» li salutai io, cercando di rimanere calma.
«Cerchi di convincere te stessa che non gli importi, ma in cuor tuo sai che si stancherà del tuo cuore fermo»
«No! » urlai.
«Smettila di mentirci tesoro, noi siamo qui per aiutarti» apparve la donna.
«Un paio di medicine prese a caso»
«Un po’ di sangue perso»
«Un salto dalla rupe in alto fino a piombare nel lago» rabbrividii a quel pensiero. No. Non la rupe, la rupe di cui avevo sempre avuto paura. La rupe che stava per portarmi via mio fratello alle’età di dodici anni. Tutto, ma non quella rupe.
«NO! » urlai, ancora più forte. «Non quella rupe, no! » dissi, scuotendomi la testa.
«Andiamo, si sa che al destino non sfugge mai nessuno, sei già a metà strada, la via per arrivare a noi è così breve da percorrere.
«Non si può tornare indietro, tesoro» continuò la donna.
Mi sedetti con la testa fra le mani e la schiena contro al muro. «No, posso stare ferma.. posso.. »
«Tu non puoi rimanere a metà, o avanti o indietro, ma indietro non si va»
Presi il telefono in fretta e digitai il suo numero, lui era l’unico in grado di proteggermi da loro, i miei mostri.
«Hayden dimmi sono al pub con i ragazzi » rispose Harry, con una voce strana, aveva bevuto, ne era certa.
«Harry! » urlai, con un filo di voce, un urlo strozzato, disperato.
«Hayden che succede? »
«Harry loro sono qui» urlai ancora, fra le lacrime.
«Non ti rendi conto che così lo allontani da te? »
«Stai rovinando una sua allegra bevuta con i suoi amici»
Avevano ragione. Lo sapevo. Riattaccai immediatamente, sentendo Harry urlare dall’altra parte del telefono parole incomprensibili.
«Lasciatemi stare, per favore! » urlai.
«Mai» risero.
 
Harry’s pov.

Ero sulla strada per casa di Hayden, ero ubriaco marcio e andavo ai 90 orari in una strada di città. Altro che multa, avrei perso la patente se mi avessero preso, ma non mi importava.
Hayden aveva bisogno di me. Erano tornati, i suoi mostri.
Solitamente aveva allucinazioni ogni volta era particolarmente turbata o stressata. Avevo pensato a lungo, e l’unico motivo per tale stress poteva solo essere quello: aveva visto le mie foto con Taylor.
Sapevo bene quanto fosse insicura e gelosa, ma non pensavo potesse rimanere così turbata.
Dovevo raggiungerla il prima possibile, dovevo chiarire, dovevo proteggerla, da me, da Taylor, dai suoi mostri, da sé stessa.
Arrivai in un tempo record di otto minuti. Ben dodici in meno rispetto al normale tragitto. Corsi alla porta, era chiusa. «Dannazione! » sbraitai. Sentivo Hayden urlare dalla finestra di camera sua. Mi arrampicai prontamente sull’edera che cresceva copiosa sulla rete attaccata al muro. Aprii la finestra ed entrai, Hayden era spalle al muro, dall’altra parte della camera.
«Harry? » mi riconobbe. Le corsi incontro e lo stesso fece lei. La strinsi forte a me, accarezzandole i capelli.
«Non ti faranno del male, Hay, te lo prometto. Non succederà, io sono qui, sono qui per te» sussurrai.
Lei piangeva, piangeva e piangeva interrottamente. «Non piangere Hayden, per favore, non posso vederti così! » sussurrai ancora.
Lei si staccò. «Scusa Harry, non dovevo chiamarti, eri coi tuoi amici e io mi intrometto sempre e lo so che prima o poi ti stancherai di me e del mio cuore ormai fermo» piagnucolò lei.
«Mai Hayden. Non dirlo mai più. Non lo farò Hayden. » sussurrai. Prendendole la testa fra le mani e facendole appoggiare il volto sul suo petto. Lei chiuse gli occhi, lo vedevo bene che stava lottando per non ascoltare le voci che le giravano intorno, e mi dannai perché per la fretta avevo dimenticato di prenderle gli antipsicotici (che lei non aveva portato da suo padre la mattina precedente, convinta non le sarebbero serviti). Lei si staccò e prese qualcosa dal suo zaino. La guardai con fare interrogativo, finché non tirò fuori il suo diario. Me lo porse.
«Leggi l’ultimo giorno, per favore» mi implorò, asciugandosi delle lacrime.
Lo presi in mano, confuso, non aveva mai voluto lo leggessi. «Per favore! » urlò lei, implorante.
Vederla in quello stato era bruttissimo, mi si spezzava il cuore. E la cosa che più mi frustrava era che quelle voci, quei mostri erano le sue più infime insicurezze, e non potendo sentirle non potevo aiutarla, non potevo dirle ciò che voleva sentirsi dire.
Presi fra le mie mani quel quadernone e presi l’ultima pagina.

40 giorni semi-morta. 
Mi sono svegliata al suono della pioggia che scroscia, il vento sussurra ed io penso a te. E tutte le lacrime che ho versato chiamano il tuo nome: quando avevo bisogno tu venivi.
Quando per me l’amore diventò cieco tu volesti farmi vedere. Vorrei poter stare tutta la vita con te, così che possa sapere che tu sei qui per me. Sei continuamente qui per me.
Ricordo ieri, camminavamo mano nella mano, ricordo tutte le notti insonni e i giorni con te senza fine. 
Mi ricorderò sempre di te, Harry. 
 
La guardai, cercava invano di asciugarsi le lacrime. Buttai il quadernone sul letto e la baciai, con tutto l’amore possibile, con tutto l’affetto che provavo per lei.
Sentii i suoi respiri farsi più calmi.
«sono ancora qui? » le chiesi, staccandomi da quelle morbide labbra. Lei scosse la testa. «Dall’altra parte del mondo, non mi importa, sarò da te in due minuti ogni qualvolta mi chiamerai. Ricordatelo sempre Hayden» lei mi guardò a lungo negli occhi, poi sorrise «Lo so» rispose.
Le sorrisi, e le lasciai un leggero bacio sulle labbra.
«Ricordami di prendere gli antipscotici, però» disse, ridendo.
Io risi «lo farò, ma ora vai a dormire»
«E tu? » mi chiese.
«Dormirò al tuo fianco tutta la notte, così che i mostri non tornino più» risposi.
Lei si avvicinò a me, alzandosi sulle punte «ti ho mai detto che ti amo? » mi chiese, a fior di labbra. «Credo di sì» risposi, ridendo. Per poi baciarla.
 
Ci infilammo entrambi sotto il suo letto, e cantando Angels Hayden si addormentò.
Sdraiato vicino a lei, sentivo il suo cuore battere, anche se lei non lo sapeva ancora.
Presi un foglio dal suo quadernone e scrissi delle righe, poiché al suo risveglio io non ci sarei stato.
 
Cara Aida,
Potrei stare sveglio tutta la notte, solo per sentirti respirare, guardarti sorridere mentre dormi, quando sei via nei sogni. Potrei trascorrere la mia vita in questa dolce arresa, potrei stare perso in questo momento per sempre.
Perché ogni momento che trascorro con te è un momento che tengo caro.
Sdraiato al tuo fianco, mi chiedo cosa sogni, se sono io ciò che vedi.
 
La guardai a lungo, per poi baciarle gli occhi, e ringraziare Dio per avervi mandato un angelo come lei, lo ringraziai perché ero con lei.
 
E io voglio stare con te, in questo momento e per sempre, per sempre e sempre.
Non voglio chiudere gli occhi, non voglio addormentarmi, perché mi mancheresti e non voglio perdermi nulla. Perché anche se ti sognassi, il sogno più dolce non ti basterebbe, mi mancheresti lo stesso, e non voglio perdermi nulla.
Non voglio perdermi neanche un sorriso, neanche un sorriso, voglio solo stare con te, proprio qui, così. Voglio stringerti forte e sentirti così vicino a me, e stare qui, perso in questo momento per il resto della mia vita. Giuro che non ti lascerò mai sola, vivrei per un tuo sorriso e morirei per un tuo bacio.
Al tuo risveglio non ci sarò più, ma ci vedremo presto, lo giuro.
                                                                                                                           Per sempre tuo, Harry.
 
 
 
 
Hey oh (here she goes (?) )
Come va? Io bene. Perché? 68 RECENSIONI.
Vi amo tutti.
Comunque siaa, partiamo col dire che man mano che scrivo i capitoli mi deprimo sempre di più perché ci avviciniamo alla fine.
Non vi dirò non piangete, perché non tutte le lacrime sono un male(?).
 
Non piangete? Oddio ma chi mi credo di essere..
 
Tornando a noi! Dato che ho visto che la storia vi piace tanto, ho deciso che una volta terminata questa, in contemporanea (o in seguito) a ‘La legge dei colori complementari.’ – per chi non sa cosa sia, è la nuova storia che pubblicherò una volta finita questa di cui ho accennato qualcosa nello spazio autrice del capitolo precedente – creerò il sequel di questa storia! (sì, lo so, i sequel non sono mai belli come il primo)
Il titolo pensò sarà ‘I wanna hear you say «I remember you»’ o l’equivalente italiano ‘Voglio sentirti dire «Mi ricordo di te»’, sarà un po’ avanti con gli anni, ma non vi anticipo nulla (se no vi anticiperei il finale di questa). Spero fermamente che la leggerete tutti.
 
Detto questo, vorrei consigliarvi alcune storie, di mia spontanea volontà e no, non è un metodo per ottenere pubblicità in cambio, non la voglio, voglio solo sottolineare quanto sono brave queste autrici.
 
Mi sono innamorata di quello che pensavo fosse mio fratello.
Lei: Lottie Tomlinson
Studentessa | Sedicenne | Innamorata
Lui: Louis Tomlinson
Popstar | Idolo di milioni di teenager | Ventiduenne | Innamorato
Lui, fratello maggiore di lei.
Lei, sorella minore di lui. 
Lui, le vuole un gran bene.
Lei, lo ama immensamente.
Lui, un giorno lo scopre.
Lei, un giorno, scopre che i suoi genitori le hanno mentito. 
Lottie scoprirà la verità.
Una verità che le cambierà la vita.
Una verità tanto brutta quanto bella.

Nemesis.

Vista così la mia vita sembra perfetta, no? Una semplice diciottenne che ha un ragazzo fantastico, una bella casa, una bella famiglia e una bella scuola. Ma invece c’è qualcosa sotto tutto questo. Una nemesi, una persona capace di cambiarmi l’umore solo guardandomi, una persona capace di farmi terrore solo pronunciando una parola, una persona che mi perseguita da anni.
Lui è la mia nemesi, la mia paura, lui è Niall James Horan.

 
H2
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca.
 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.

 
Demons.
Cherry Miles è la tipica ragazza casa e chiesa: voti perfetti, fidanzato perfetto, vita perfetta.
Ma non tutto è come sembra, e Cherry potrebbe rivelarsi più interessante di ciò che sembra.
Soprattutto se Harry Styles si mette in testa di tornare nella sua vita, insieme ai demoni del suo passato
.
 
The Challenge.
In un futuro dove cinque ragazzi che hanno segnato la storia del talent show più famoso del Regno Unito passano di moda dopo qualche anno, i One Direction siedono accanto a Simon Cowell al tavolo dei giudici di xFactor.
Amber Light, una ventiduenne che viene da Londra con il fratello, partecipa alle audizioni a causa di una scommessa con Alexis Light, e, incredibilmente, passa con cinque sì e un no.
Quel no è da parte di Niall Horan.
Il biondo, infatti, farà di tutto per non far vincere Amber, che diventa ogni settimana più determinata ad arrivare fino alla fine, ma verrà ostacolato dal talento della ragazza e dall'aiuto nei suoi confronti da parte di Harry Styles, altro componente della giuria.
Riuscirà Amber a combattere e vincere contro tutti i no di Niall Horan?
Capirà perché Niall continua a volerla ostacolare?
E gli altri ragazzi si faranno influenzare dai ragionamenti contorti di quest'ultimo?
Ed Harry? Perché si dimostra tanto affezionato alla protagonista?
Ma soprattutto, Amber riuscirà a realizzare il suo sogno?

Detto questo, ciao dolcine
  
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