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Autore: GoodMiss    01/05/2008    3 recensioni
AGGIUNTO SESTO CAPITOLO! ! Non voglio donarvi la solita, sfiancata immagine dell’eroina buona e sincera,vi offro qualcosa di più marcio e veritiero..
Genere: Dark, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I merletti del suo inconfondibil

Innanzittuto i ringraziamenti:

Zephid:contentissime che la storia d'interessi e speranzose non nel deluderti.Ansiose di ricevere altri tuoi commenti!!!

Lady_Alice: la nostra fedele lettrice!Speriamo che anche questo tuo capitolo sia di gradimento!!!

Iafdil: ti ringraziamo vivamente per la tua obiettiva recensione e troviamo che tu abbia detto cose giuste riguardo i nostri due stili diversi!Noi ci auguriamo di non risultare monotone e ripetitive!Mi auguro che questo capitolo possa piacerti(anche se non è sublime come quello di Kitthex..vabbè ma lei è un genio XD).DEtto questo aspettiamo una tua opinione.

Il capitolo che segue svela un pò il passato di Antoine e cerca di proseguire la storia che lega il primo incontro fra lui e Claudia.

Buona lettura!

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I merletti del suo inconfondibile abito mi lasciano interdetto : un brivido percuote la mia inarcata schiena,la tristezza mi trascina nella sua voragine.

è lei questa donna accoccolata sull'elegante poltrona dalla cucitura raffinata;è lei che delicatamente apre gli occhi e volge lo sguardo verso l'azzurro cielo che s'intravede dalle ante semichiuse della finestra;è lei che poi abbozza un timido sorriso alla vista di piccoli uccelli che imparano timorosamente a volare;volge poi la testa verso il mio amato pianoforte,il sorriso si spegne, le si oscura il fine volto e la sua rosea bocca  pronuncia con nostalgico rammarico il mio nome:

- Antoine -

Le sono di fronte,tremante di impotenza alla vista della sua innata calma;non mi vede,non sente il mio cuore che ha ripreso a battere,non nota la colorazione olivastra che ha ritrovato la mia pelle,non può percepire il mio respiro affannoso nello scrigno in cui è conservata,sono per lei che un lontano ricordo  molestatore della sua quiete interiore,un peccato perdonato al quale si diviene indifferenti quando l'oblio ha cancellato delusione e dolore;non sono che l'essenza della nullità.

-Eileen mi vedi?-quasi le urlo in faccia muovendole i castani capelli,ma il mio fiato le giunge al volto come un fresco venticello primaverile:sorride inebriata.

Ora che vorrei urlarti la mia felicità nel poter rivedere i raggi del sole che s'infrangono sul ligneo pavimento,ora che potrei rivivere cose già fatte,ora che potrei guardarti negli occhi e chiederti umilmente perdono.

Ora che voglio,non posso:è la peggior punizione divina.

Divina?Spalancheresti gli occhi ad udir uscire dalla bocca di un ateo come me questa parola,mi chiederesti di ripeterla ed io lo rifarei per altre infinite volte!

A tutto deve esserci una spiegazione,anche alle cose più improbabili ed inaccettabile e quando non ho trovato ragione per la mie notti eterne,quando non sono riuscito a spiegarmi il perchè un simile destino beffardo , mi si è accesa quella fiammella atroce nel rode il cuore:è una punizione di Dio,è l'eterno calvario con cui espiare i miei peccati da estremo nichilista.

Avevo tutto:un sangue nobile,stemmi alle pareti,oro nelle cassaforti ed un cuore amato;eppure la felicità ha un difetto:la noia.

Noia di vivere:non c'era nulla per cui valesse la pena stringere i denti,nulla da desiderare perchè nel momento in cui solo pensavo, era già tutto ben servito su un argenteo piatto lucente.

E così fra la monotonia di giorni uguali a se stessi e scarne Domeniche all'insegna della parola di Dio si è spento la passione che nutrivo per te,sono subentrati nuove esigenze frutti di pensieri repressi dal perbenismo:voglia d'avventura,trasgressione e peccato carnale,perfette antitesi della parola Biblica.

Il libertinismo : quel movimento che infanga la purezza delle vergini e si pone come risposta fredda e depravata ai precetti di un bigotto sacerdote;finalmente la mia vita aveva riacquisito il gusto del desiderio da realizzare con le proprie forze,le mie membra erano rinvigorite sotto il tocco voglioso delle mie amanti,e la mia mente era impegnata nell'elaborazione di raffinate tecniche seduttorie:non più una parola dolce per Eileen,non più lievi carezze e dolci baciamano,ma solo odio per la sua felicità indisturbata e rallegrata da cose frivole e scontate ed ancora tanto ribrezzo per i suoi discorsi animati da timore reverenziale.

L' ho odiata,e poi ho amato un'altra, perfetta proiezione della mia anima distorta dalla noia e corrotta dai riscoperti piaceri del sesso,l' ho odiata al punto tale che nella mia follia ho desiderato di ammazzarla per poter poi vivere sereno senza la sua angelica presenza;l'ho desiderato così tanto da non aver dormito per quasi due mesi per poi arrivare terribilmente eccitato al momento della sua uccisione.

 La rivedo esamine sulla stessa poltrona,con gli occhi freddati dall'improvviso evento,con la bocca rimasta aperta per il buffo tentativo di riprendere ossigeno e con un filo di ferro intorno al  collo che le taglia profanamente la  pelle color porcellana.

Ed in un colpo mi sveglio nella mia gelida tomba rendendomi conto di quanto male facciano i ricordi.

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sono passate due notti da quando ho incontrato quella passionale donna dal passo divino e dalla pelle lattea ,da allora non smetto di trastullare il mio cervello rievocando gli squallidi avvenimenti della mia vita da mortale e ,stranamente, ho ripreso a fare incubi;dico stranamente perchè ,credevo, che anche quest'ultimo aspetto umano fosse scomparso del tutto,ma evidentemente la fanciulla è stata capace non solo di risvegliare il mio languore carnale,ma anche il senso dell'onirico che governa ogni mortale.

La sconosciuta somiglia tanto alla mia cara moglie con quei suoi lunghi capelli castani,il sapore del latte con cui si lava,il corpo longilineo di chi ha sempre portato corpetti e quei maliziosi occhi scuri che catturano ed ipnotizzano qualsiasi uomo anche se,certamente, di Eileen non può averne la purezza,ma  ammetto anche che  è una qualità che non rincorro visto che sarebbe totalmente incompatibile con la degradazione che regna nelle mie essenze.

Ora sono intenzionato a rivederla,non so se la vampirizzerò o meno,ma per adesso voglio solo riascoltare la melodia del suo sangue che scorre nelle vene,nulla di più.

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La Venezia Notturna:quale migliore musica di sottofondo per un vampiro che vaga ansioso  di rincontrare quei magnifici occhi voluttuosi?

Splendide donne impellicciate si appoggiano alle braccia di galanti amanti,anziani signori sfoderano con eccessiva superbia un doppiopetto all'ultima moda e bambini viziati presentano visibili segni d'eccitazione:dimenticavo, stasera dovrebbe esserci un bellissimo spettacolo a teatro,ora si spiega tutta questa smania frettolosa di passanti evidentemente in ritardo.

Di solito mi reco anche io in questi luoghi quando ho voglia di evadere,ma stanotte mi sono ripromesso di guardare in ogni angolo nascosto della città per poterla ritrovare;non risparmio proprio nulla a questa mia estenuante ricerca,neanche le aiuole che costeggiano i verdi giardini francesi.

Sembro quasi ridicolo e tutto questo per una mortale.

Svolto l'angolo della strada e mi ritrovo di fronte all'insegna rovinata di un taverna,un misto di odori si affolla alle mie radici facendomi quasi sobbalzare;distinguo il profumo di avvenenti cortigiane e di pelosi,grassi uomini,di vino,sudore,saliva e poi ancora avverto profumo di carni arrostite,verdure e ...

m'irrigidisco.

All'olfatto mi giunge l'odore di un sangue acido ma commisto alla profumazione del latte:Che sia lei?Che l'abbia ritrovata?

Entro con passo deciso:nessuno di accorge di me e la cosa mi risulta avvilente,abituato ad essere notato in ogni circostanza oltre che ,per la mia bellezza ,anche per il mio distinto atteggiamento.

lascio perdere questi pensieri e mi concentro nel trovare la mia mortale o chi ha la sua simile profumazione;aguzzo la vista e cammino sgraziatamente fra tavole imbandite e uomini ubriachi,ma non la trovo.

Mi sposto nell'altra stanza e qui le mie certezze non crollano:è lì,seduto su una sedia ,con le mani fra i capelli e lo sguardo perso nel vuoto.

Un ragazzo?

Peraltro anche attraente..

Mi si balena un accattivante desiderio nella mente e non esito ad avvicinarmi .

-Buonasera- rivolgo la parola al giovanotto che non accenna a muoversi.-tutto bene?-insisto

Ora alza la testa e mi penetra con i suoi occhi  verdi scuri,occhi che sembrano già esplorati,già osservati.

-Tutto bene,grazie- mi risponde con una certa passività e poi rivolgendosi ad un uomo -portatemi un'altra bottiglia di vino!-

-Non voglio bere,la ringrazio- rifiuto la sua gentilezza,magari potessi bere un pò di sano vino...

-Non è per lei,ma è per me!- e si lascia scappare un sonoro singhiozzo che gli strozza quasi la voce.

-Avete forse già bevuto troppo,non è prudente continuare-

-Ma come faccio,ditemelo!Io sto male!- adesso la sua voce è tremante di emozione

-vi vedo alquanto tormentato,giovinotto - gli metto una mano sopra la spalla fingendo comprensione,mentre con il solo tocco con i suoi abiti mi ha provocato una violenta pulsazione nelle vene -ditemi come vi chiamate e potrò ascoltare la vostra triste storia.

-Alessandro,mi chiamo alessandro..-

-Con piacere - gli porgo la mano ma non ci fa caso ,ubriaco com'è oramai.

Potrò ammazzarlo facilmente e potrò godere del suo sangue senza che neanche se ne accorga:il solo piano mi eccita

-ditemi avete una sorella?-mi domanda guardandomi negli occhi.

-Si- fingo per l'ennesima volta

-Le volete bene?-

-Certamente,non permetterei che mai nessuno le facesse del male!-

-Ecco..io invece non solo le voglio bene,ma la amo!E non sono riuscita ad evitarle il male.- ora poggia,  piangendo,la testa sul  tavolo ed intravedo il suo collo e devo necessariamente distoglierle lo sguardo per non addentarlo qui in mezzo a tutta questa gente.

-Cosa vi è successo,sfogatevi- mi limito a dirgli senza guardarlo in faccia.

-la mia Claudia!L'hanno mandata in convento!-

-Scelta buona e giusta non credete?- mi diverto a schernirlo

-NO!lei non voleva!ed era anche riuscita a scappare ma..- scoppia in un fragoroso pianto che attira gli occhi degli altri uomini su di noi - ma io l'ho ripresa e consegnata al mio crudele padre!-

è un ragazzino vigliacco quello che parla,ne sono sicuro,lo sterminerei solo per questo!

Amare una sorella ,negarle l'aiuto per paura di un padre severo e quindi obbligarla alla fede forzata ,quale migliore insulto per un Dio che si presenta come misericordioso e benevolo;ma in fondo queste cose non m'interessano,sono pervaso in ogni poro della mia pelle dal voluttuoso desiderio di possederlo e quindi non posso fare altro che carpirne la fiducia.

-Avete fatto bene,vi ammiro per la vostra difficile scelta,un giorno vostra sorella ve ne sarà grata-

Alessandro rimane sbalordito per le mie confortevoli parole ed abbozza un tenero sorriso

-lo pensate sul serio?-

-certamente-

-Siete la cosa più bella della serata- la peggiore mi verrebbe da dire,quasi scoppio a ridere.

- son contento,ma ora finitela di tormentarvi,vostra sorella a quest'ora starà già chiedendo perdono per il suo comportamento da scellerata!Posate la bottiglia e fatevi riaccompagnare a casa,visto che non mi fido a lasciarvi andare ridotto così-

Alessandro si alza dalla sedia con molta difficoltà e quindi corro in aiuto per sorreggerlo visto che è di pessimo equilibrio;mi ritrovo faccia a faccia ed un ennesimo impulso languido mi strizza il cervello ma,per fortuna, il ragazzo si distacca da solo da me e cerca di mantenere l'equilibrio,evitando di essere ucciso così in fretta.

-vedete non siete in grado di muovervi da solo,vi accompagno- e gli porgo il braccio

-vi prego,non vi scomodate,conosco la strada del ritorno!-

-sicuramente,ma sono dubbioso sul fatto che possiate arrivarci- lo guardo intensamente- seguitemi ordinerò una carrozza,così eviteremo anche di camminare-

-Troppo gentile con me,non dovete scomodarvi...-

-Se continuerete a parlare vi considererò il più gran maleducato di Venezia e questa cosa non potrà far piacere a vostro padre- lo freddo con questa risposta e,lui,barcollante per il vino e per l'imbarazzo che devo avergli messo, mi segue quasi come un povero cane bastonato.

Sorrido e penso che ,per questa sera, la mortale che sto cercando disperatamente potrà aspettare ancora un pò.

*******************************************

-voi non siete di venezia,avete l'accento straniero!-

Non ho intenzione di aprire la bocca per evitare di cedere alla tentazione di mordergli la gola,sto facendo uno sforzo immane e cerco di distrarmi osservando  ,dalla finestrella della carrozza, le nubi nere che si presentano alte in cielo,probabili minacce di furenti temporali.

-allora?- insiste Alessandro

-in effetti vengo dalla Francia - rispondo freddamente

-adoro Parigi,è stupenda..è romantica..-

-la Francia non è solo Parigi-

-Parigi è la città dell'arte, del bon ton- continua imperterrito e totalmente incosciente di quello che dice.

-siete completamente ubriaco,sarebbe meglio che vi accompagni  fin sopra la vostra stanza,anche perchè da solo dubito sapreste arrivarci-

-in effetti...- ride come un perfetto stupido,sarà facilissimo condurlo nel suo letto,levargli la camicia e poi ...godere!

Ma non mi limiterei a questo,figuriamoci;magari avrà qualche altra sorella a parte questa Claudia,e così potrò finalmente dare sfogo ad una delle mie tante fantasie:uccidere una nobildonna nel suo letto a baldacchino.

Magari tutto questo potrà calmare quell'insaziabile voglia della donna ,chissà magari me la dimentico e così vanno via tutti quei brutti ricordi che hanno iniziato a riaffiorare nelle mie meningi marce.

Il cocchiere mi avvisa di essere giunto a destinazione,faccio segno ad Alessandro di scendere,ma lui ovviamente non comprende ed,allora,gli regalo un forte spintone capace di farlo cadere bruscamente per terra;scendo e regalo una bella mancia all'uomo che mi ha condotto nella casa dei miei desideri.

Porgo una mano per aiutare Alessandro a rialzarsi e gli chiedo dove siano le chiavi.

-Non ricordo..-

Spazientito,inizio a cercare fra le tasche dei suoi pantaloni e tocco con malizia il suo genitale per vedere la reazione che può avere:assoluta passività.

Contento di ciò,trovo la chiave nella tasca posteriore e e prendo per un braccio il giovinotto che mi segue senza ribellione alcuna,apro la porta con il minor rumore possibile e mi ritrovo in un immenso salone dallo stile barocco e sofisticato;i miei occhi sono estasiati ed ora non penso ad altro se non a possedere il ragazzo.

-la mia stanza è quella in fondo..-

Non gli lascio terminare la frase che gli metto la mano sopra la bocca , gli faccio cenno di seguirlo silenziosamente

-lo so dov'è la tua stanza-bisbiglio

il mio olfatto è qualcosa d'ineguagliabile,insomma Dio doveva pur riservarmi qualcosa di buono;conosco a memoria il battito irregolare del cuore di Alessandro ed il suo acido odore di sangue commisto al sapore,anch'esso latteo,della sua pelle e sarà forse questa fragranza di latte che mi avrà confuso le idee illudendomi di aver trovato la mia donna.

Percepisco la sua stanza per la stessa acidità che vi regna;di solito un sangue acido non stuzzica più di tanto la voglia di ammazzare,lo ammetto,ma la perversione è capace di superare anche questi piccoli disguidi;mentre penso ciò trascino Alessandro verso la sua stanza mentre ormai la vena inizia a pulsarmi violentemente nella tempia,segno di cedimento alla mia più totale scelleratezza.

Poi..

M'arriva dritto come un pugnalata nel cuore quella fresca fragranza di capelli femminili,quella dolce sensazione di voluttà che si mescolava nel sangue di due notti fa,quel suo ineguagliabile sapore di latte rimasto intrappolato sulla sua pelle da ninfa.

è qui.

L'ho trovata,è qui.

Tremo come un bambino.

Lascio Alessandro nell'atrio d'ingresso e m'incammino lungo il corridoio che conduce da lei;trovo la sua stanza e ,trasudante d'emozione, apro con facilità estrema la porta e davanti i miei occhi si presentano uno sfarzoso letto,immensi mobili lignei ed un paradisiaco ritratto della sconosciuta che sorride orgogliosa di sé al pittore che l'ha catturata in questo quadro.

Ma lei non c'è.

Non è possibile,è il suo odore.

NO ..

mi sento ingannato dai miei stessi sensi,impossibile;ripenso a tutte le fandonie che mi ha detto Il ragazzo e riesco a capire come mai anche un sangue acido come il suo può avermi attratto:c'era lo stesso sapore di sesso della donna che cerco.

è sua sorella.

Si chiama Claudia.

ED è in convento.

NOO!

Maledetto!Infame che non sei altro,a quest'ora Claudia sarebbe stata mia se tu non l'avessi riconsegnato a tuo padre!lei mi avrebbe cercato perchè so,lo so,lo so per certo,che quella sera mi desiderava più di un semplice boccata di ossigeno,lo so,dannazione!Dannazione!

Non  sento più nessun membro del mio corpo,la rabbia mi sta divorando rapidamente,senza che lui se ne accorga lo raggiungo pienamente ,gli tappo violentemente la bocca,mentre  incredulo di quello che gli sta succedendo sgrana gli occhi e nota che con l'altra mano gli sto sbottonando abilmente la camicia.

Non trova la forza di muoverti,perchè terrorizzato dai miei canini.

 affondo le mie unghie nello stomaco e vedo tanto sangue sgorgare come un'allegra fontana.

Goduria.Goduria.

ed infine gli lacero il collo dalla forza con cui bevo il suo disgustoso  sangue.

******************************************************

credo di aver avuto tre o quattro orgasmi mentre bevevo da quel vigliacco,ma nessuno di essi potrà eguagliare il solo contatto fisico con Claudia,ne sono sicuro.

Cammino per questa strada di Venezia con l'animo desolato,credo che appena arrivo a casa suonerò qualcosa al pianoforte.

Claudia è in convento!

Bene vuol dire che succhierò fino all'ultima goccia il sangue di tutte le suore finchè non la trovo.

Ma..

aspetta antoine!

quanto sei stupido!

hai ucciso il fratello... pensi sul serio che Claudia non verrà al suo funerale??

Che sciocco sono stato a non pensarlo!

Ho ammazzato ancora e noto che quest'uccisione mi porta ancor più giovamento del semplice nutrire e godere!

Ogni cosa ha un senso,un perchè,l'ho sempre detto.

Sta iniziando a piovere.

Ed io rido.

Rido.Rido.Rido.Rido.

Rido così malignamente che mi par di veder i ponti di Venezia crollare e l'acqua prosciugarsi.

Forse avranno avuto paura anche loro.

E rido ancora,mentre l'eco della mia cattiveria avvolge come un candido lenzuolo questa città così fragile.

 

 

 

 

 

 

  
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