Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Postcard    24/11/2013    3 recensioni
Ho sempre odiato la mia mia vita. Che poi proprio mia non era, era quella che i miei genitori volevano per me. Da quando avevo dodici anni che sogno una vita diversa, ma ho sempre rinunciato all'idea di provarci. Ma tutto è cambiato da quando ho incontrato Ethan, un ragazzo misterioso,sensuale e gentile che mi ha fatto vivere un' altra vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Capitolo 3.

 
Più cammino stringendo la sua mano, più sento crescere in me una sicurezza che prima non avevo. Più penso che sta tenendo la mia mano, più il mio stomaco fa salti mortali e sento tremarmi le gambe. Come può un ragazzo conosciuto da meno di due ore farmi provare queste emozioni?
Non so se sia amicizia, amore o qualsiasi altro sentimento, ma sono certa di una cosa, non credo che questa sarà l’ultima volta che lo vedrò.
- A cosa pensi Scarlett? - dice sorridendo guardandomi con i suoi occhi tremendamente blu.
- Non lo so. – dico prendendo qualche ciuffo d’erba.
Dopo la ‘fuga’ mi ha portata al parco, ed ora siamo qui, seduti sul prato. Lui appoggiato al tronco dell’albero e io poco distante da lui.
- Cosa fai nella vita? -  chiedo scrutando la sua chitarra.
- Il musicista, penso... – dice guardando il cielo. – Tu, invece, sarai sicuramente un’alunna modello, perfettina, sempre con la mano alzata e con già il futuro programmato. – continua sogghignando.
- Si. – rispondo seria.
Vedo il suo ghigno sparire velocemente.
- Sul serio? – chiede, scrutando i miei occhi in cerca di non so cosa.
- Si. – ripeto seria.
Alzo gli occhi e mi soffermo a guardare le nuvole, desidero poter essere libera come loro, un giorno. Ogni mattina penso ‘ora devo alzarmi e vivere la vita come giusto che sia, ora scendo giù e lo dico a papà’ ma non lo so faccio mai, perché ho troppa paura.
- E’ il tuo momento Scarlett, smetti di essere la ragazza perfetta, diventa incasinata, tormentata, isterica, arrabbiata come ogni adolescente. Inizia a provare emozioni vere come l’amore. ‘Everybody is baking in the sun. Come and party, do it while we’re young.’- dice  guardandomi negli occhi, facendomi venire la pelle d’oca a d ogni parola.
- Non avere paura della vita. -dice alzandosi e porgendomi la mano accennando un sorriso.
Involontariamente mi ritrovo in piedi accanto a lui, le mani intrecciate, lui con la chitarra sulla spalla, non mi sono mai sentita così viva, sto infrangendo le mie regole e non me ne sto pentendo perché, stranamente, so di poter contare su di lui.
- First glance you nearly made my jaw drop. First dance and you were looking so hot held hands I've moved in for a lip-lock ,don't stop baby – canticchia dondolando le mani come I bambini.
- Ho degli amici un pò’ particolari ti avverto, ma non te li faro conosce oggi, non voglio darti una brutta impressione. – dice sorridendo.
Rimango un po’ perplessa, in che senso amici particolari?
- Oh no, no. Tranquilla non sono né dei maniaci né dei drogati. —continua, questa volta scoppiando a ridere.
Inizio a ridere anch’io, trascinata dalla sua melodiosa risata.
- Sei tremendamente buffa quando ridi – dice tenendosi la pancia dal tanto ridere.
- Eh? Tu non sei da meno. – mento spudoratamente facendo la finta offesa.
- Oh oh, vedo che la Scarlett si sta sciogliendo, sono adorabilmente adorabile vero?- dice alzando il mento, con fare altezzoso.
- Ma sta zitto. – dico dandogli un pugno al braccio. Risultato? La mano mi fa tremendamente male, ma vedo che ho fatto male anche a lui, e scoppio a ridere, seguita da lui.
‘Your face, could stare at it for hours. Can't wait to see your superpowers’ 
- Vieni voglio portarti in un posto. – dice stringendo la mia mano e camminando velocemente.
Ormai mi sto abituando all’idea delle nostre mani intrecciate, e quasi quasi quando non lo sono, vorrei che lo fossero.
- Dove stiamo andando? – dico stringendo la sua mano.
- Lo vedrai. – dice felice, posando velocemente gli occhi su di me.
Stiamo attraversando quella che è la strada principale della città, tutti ci guardando, i ragazzi, gli adulti, ci guardano come se fossero in cerca di qualcosa da criticare, come se quello che io e Ethan stiamo facendo fosse sbagliato. Non mi sono mai accorta di quanto questi sguardi siano cattivi, e di quanto possano farti stare male da un momento all’altro.
-Non guardarli, loro vogliono questo. Guardano così le persone che vanno contro corrente. – sussurra Ethan sfiorandomi la guancia. Vi tralascio la parte dei brividi.
E in effetti ha proprio ragione, tutte le persone vengono verso di noi, mentre noi andiamo verso di loro, e siamo gli unici a farlo.
-Adoro venire qui, è come se fosse casa mia.- dice  entrando in un vicolo.
Dopo due, tre tentativi finalmente riesce ad aprire la porta, e dopo aver attraversato vari corridoi riesco finalmente a capire dove mi portata…in un teatro.
Inizia a correre verso il palco e quando è proprio al centro dice – Vieni a sederti qui, in prima fila. – Ubbidisco senza discutere.
- I walked across an empty land, I knew the pathway like the back of my hand, I felt the earth beneath my feet- inizia a cantare accompagnato con la sua chitarra.
‘Ho camminato attraverso una terra vuota, conoscevo la strada come il palmo della mia mano sentivo la terra sotto i piedi’
-Sat by the river and it made me complete, oh simple thing where have you gone, I’m getting old and I need something to rely on-
‘Seduto vicino al fiume, mi sentivo completo, oh, semplicità, dove sei andata? Sto invecchiando e ho bisogno di qualcosa su cui contare’
La sua voce, fa venire i brividi.
-So tell me when you’re gonna let me in,I’m getting tired and I need somewhere to begin-
 ‘Perciò dimmi quando mi farai entrare, mi sto stancando e ho bisogno di un luogo da cui cominciare’
E come se il palco fosse casa sua, si muove con un tale spontaneità.
-Si, credo che questo sarà quello che farò da grande. – dice posando la chitarra a terra.
-Sono d’accordo.- dico sorridendo.
-Poi quando sarò famoso e mi esibirò qui, tu sarai proprio lì. Ad applaudirmi e a sorridermi.- dice scendendo dal palco. – Vero?- continua avvicinandosi al mio posto.
-S-si.- dico facendomi controllare dalla timidezza.
-Saremo ancora amici, o magari qualcosa di più.- dice prendendo la mia mano e trascinandomi sul palco.
Appena saliti sul palco, inizia a ballare, trascinandomi con lui in un ballo da festa di fine anno, senza musica.
-Sei innocente Scarlett…e questo mi fa letteralmente impazzire. - dice a un millimetro dalla mia faccia.
- Ehm…- non so cosa dire, mi sta spiazzando. Tutto troppo velocemente, sicuramente mi sta prendendo in giro.
Dovrei scappare via adesso, si. Ma non so perché non lo sto facendo.
-Vorrei baciarti adesso, ma so che scapperesti via. - dice poggiando la fronte sulla mia spalla.- Quindi aspetterò...il momento giusto.- continua dandomi un leggero e veloce bacio sulla guancia.
I nostri visi si sfiorano, mentre il mio cuore sta letteralmente uscendo dal petto e le gambe non vogliono saperne di stare ferme. Questo è l’amore? Non credo, insomma lo conosco da pochissimo. Forse sarà solo il suo aspetto, perché devo ammettere, purtroppo, che non lo conosco affatto. Quindi non credo sia amore.
-Dai, andiamo. – dice mettendo la chitarra sulle spalle e prendendomi la mano.
-Vai ancora a scuola? – dico guardando le mie scarpe, e come un’abitudine quando cammino, non riesco più a guardare dritto davanti a me.
-Si. E sono anche nella tua stessa scuola. – dice stringendo un po’ più forte la mia mano. – Ed è per questo, che domani ti verrò a prendere e ci andremo insieme. –
-Non so se puoi, mi accompagna sempre mio fratello.- dico pensando all’eventualità di andare a scuola con Ethan. In realtà non l’ho mai visto, e poi nella mia scuola ci sono tutti figli di papà, è una scuola privata, puoi iscriverti lì solo se sei molto ricco.
-Ora ci parlerò io.- dice dondolando le mani proprio come poco fa.
-Hei Matt, sono a casa.- dico chiudendo la porta alle mie spalle, con Ethan accanto.
Sinceramente non so cosa io stia facendo, mi sto facendo trascinare dalle parole di questo ragazzo, e so che mi farà soffrire. Ma non riesco a capire come non abbia la forza di oppormi.
-Ciao sor…che ci fa lui qui? – dice serio squadrando Ethan dalla testa ai piedi.
- Ciao anche a te Matthew.- dice Ethan sorridendo.
Si conoscono?
-Ripeto, Scarlett cosa ci fai con lui?- dice Matt con occhi di ghiaccio.
-Domani accompagno io tua sorella a scuola.- dice il ragazzo dagli occhi blu accanto a me.
-Perché? Perché lo stai facendo Ethan? – scuote la testa accennando un sorriso sarcastico mio fratello, che sembra aver cambiato completamente personalità.
-Matthew finiscila, almeno davanti tua sorella. – dice Ethan guardandomi velocemente.
Non ci sto capendo niente, lo ammetto. Sono più confusa che mai.
-Fate come volete. – dice Matt girandosi e andando in camera sua sbattendo la porta.
-Allora ci vediamo domani- dice con un sorriso a 32 denti Ethan-Tieniti pronta per le otto, ok?- continua sorridendo.
-O-ok. – dico ancora confusa.
E in due secondo sento le sue braccia cingermi i fianchi.
-Forse con te sarà diverso Scarlett. – dice facendo sprofondare la sua testa nell’incavo del mio collo. –Lo spero con tutto il cuore, davvero.-
Non sapendo cosa dire, faccio l’unica cosa che mi sembra sensata, ricambio il suo abbraccio. E devo ammettere che è la scelta giusta, è perfino meglio del suo bacio sulla guancia.
-Buonanotte piccola Scarlett.- dice dandomi un lento bacio sulla guancia, e uscendo subito dopo dalla porta.
E come uno zombie mi dirigo in camera mia, metto il pigiama, ed entro nel posto che in questo momento mi sembra il più sicuro, il mio letto.
Come può una persona travolgerti così la vita? Perché l’ha stravolta.
Infatti credo che la mia vita non sarà più stessa d’ora in poi.
Finalmente posso essere libera.
Ma allora perché ho paura?
 

 
 
Spazio autrice.
Eccomi finalmente dopo un sacco di tempo con il terzo capitolo.
Scusatemi tanto, ma la scuola mi prende molto tempo.
Comunque vi piace il capitolo? Scusate per eventuali errori grammaticali, non ho avuto il tempo di rileggerlo perché volevo postarlo senza far passare altro tempo.
Spero che al storia vi stia piacendo. E come al solito accetto ogni genere di consiglio, critica, commento c:
Grazie a tutte.
Ma specialmente a Rossella, senza di lei non so cosa farei. (ho fatto riama lol), ti voglio bene mio Liam.

Ecco alcune foto.

Scarlett -> Image and video hosting by TinyPic
 
Ethan -> Image and video hosting by TinyPic
 
Le canzoni del capitolo (non sono in ordine):
-You Ain't Seen Nothing Yet- Avril Lavigne
- Somewhere Only We Know -Keane
- Bitchin' Summer – Avril Lavigne

Grazie per aver letto c: A presto.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Postcard