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Autore: ZivaDDavid    24/11/2013    2 recensioni
La nostra squadra sarà messa a dura prova, sia nei rapporti tra di loro, che con diversi casi... qualcuno sta cercando di disintegrare il team...
Genere: Azione, Fluff, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abigail Sciuto, Anthony DiNozzo, Timothy McGee, Un po' tutti, Ziva David
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Fu un istante, non calcolato, non pensato. Voluto. Desiderato ardentemente. E le loro labbra si sfiorarono, si incontrarono. Quel bacio fu profondo, passionale, ma dolce. Ziva senza staccarsi da Tony si girò e gli prese il volto fra le mani per avvicinarlo di più a sé, come se non bastasse quel contatto. Tony la strinse a sé dai fianchi e continuarono a baciarsi. Poi Ziva prese l’iniziativa. Fece scendere la sua mano sul petto di Tony, e sbottò piano piano tutta la camicia. Tony fremeva già, dal desiderio di averla veramente sua, dal bisogno di sentirla accanto a sé. Non aveva mai provato quelle sensazioni con nessun’altra donna mai. Neanche con Jeanne, neanche con Wendy. MAI.
A quel punto Tony si alzò, senza staccarsi dalle labbra di Ziva, si levò la camicia completamente, e distese Ziva sul divano. Iniziò a baciarle il collo, scendeva e saliva, fino ad arrivare alla scollatura. Allora le tolse la maglietta e fu beato oblio. Lei si tolse il resto dei vestiti, restando solo con le culotte. E poi fu il turno di Tony..  Ziva lentamente gli levò la cintura, provocando in Tony dei gemiti. Non poteva aspettare più. Così da solo si levò i pantaloni, e presa Ziva, la portò in camera da letto. Lui iniziò a scendere baciandole dal collo fino alla pancia… Neanche Ziva resisteva più. Non solo avevano aspettato più di otto anni quel momento, ma ora era anche lento. Se lo stavano gustando davvero. Volevano che fosse speciale. … Ziva è davvero un’urlatrice, pensò Tony, mentre l’israeliana si contorceva di goduria sotto le sue abili mosse.
E dopo fu il momento. Quello vero. Quello dove non c’erano bisogno di parole, dove il “mi appartieni” era l’apice di una fusione, tra corpi, cuori e anime.
 
La mattina dopo la prima a svegliarsi fu Ziva. Aveva la testa appoggiata sul petto di Tony. Ne sentiva il respiro profondo, che per lei era come una musica rilassante. Avevo le gambe intrecciate, così come le mani. Non si erano lasciati neanche per dormire. Lei si alzò, visibilmente rilassata, ancora rossa in alcune parti del corpo, ma felice. Felice come non lo era da tempo. Decise di preparare a Tony il caffè. Così prese la maglietta del suo “sederino peloso” e se la mise insieme alle culotte.
Tornò in camera col caffè e lo appoggiò sul comodino. Lei invece si avvicinò a lui quatta quatta, come una tigre, e sussurrò al suo orecchio :
-Sederino peloso, è mattina! Buongiorno-
-Mmm….- fu l’unica cosa che uscì dalla bocca di Tony, e Ziva iniziò a ridere.
-Gibbs non ci perdona se arriviamo tardi… - e gli diede un bacio. Ma fu sorpresa di trovare resistenza per allontanarsi. Tony aveva deciso di svegliarsi nel migliore dei modi. Con un bacio appassionato alla sua piccola ninja.
-Mmm ma allora sei sveglio.- commentò maliziosa Ziva
-Bhè se questi sono i trattamenti della mattina certo! – e riprese a baciarla
 
Controvoglia Ziva si staccò da lui e andò a lavarsi. Tony vide l’orario e ne capì il motivo. Erano già le 9.40. Anche lui la raggiunse in bagno e si fece una doccia fredda. Ne avrebbe avuto bisogno. E iniziò a pensare quanto sarebbe stato pesante quel giorno… e quelli a seguito dato che Ziva doveva andare in missione. Non avrebbe voluto staccarsi da lei mai più.
 
Arrivati a lavoro, si scambiarono un altro bacio in ascensore in fretta per non farsi vedere, e si diressero nell’ufficio di Vance.
Tony era diviso in due dentro di sé, da un lato rilassato, finalmente lui e  Ziva si erano dichiarati amore silenziosamente; dall’altro lato aveva ancora più paura di perderla. Perché proprio quando stai bene la vita ti fa brutte sorprese. Lui lo sapeva bene.
Ziva dopo quella notte si liberò di tanti pesi che portava dentro. Tutta la morte che aveva nel cuore aveva fatto posto a Tony, perché lui le riempiva il cuore fino a scoppiare. Ma sapeva che se avesse voluto tornare da lui dopo quella missione, per pochi giorni doveva tornare la spietata killer del Mossad. Maledizione a mio padre che ha accettato l’offerta di Thompson, pensò Ziva. Tutte le volte che si riprendeva, suo padre tornava nella sua vita e gliela stravolgeva negativamente. Ma questa volta non ci sarebbe riuscito, e Ziva ne era certa.
 
Tony andò a sedersi alla sua scrivania, dove ad aspettarlo c’erano Abby e Tim, mentre Ziva salì le scale verso l’ufficio di Vance con Gibbs che l’aspettava. Non l’avrebbe mai lasciata in mezzo ai lupi, non di nuovo.
-Buongiorno a tutti! – esclamò Vance – Bene direi di iniziare subito ad illustrare cosa l’agente David dovrà fare. Thompson prego.-
-Grazie Leon. Il nostro ricercato si chiama Abu Sharif, palestinese, convertitosi all’islam dopo che un gruppo di terroristi lo trovarono vivo a seguire di un attentato vicino al suo quartiere. Nonostante quell’attentato abbia ucciso tutta la sua famiglia lui ha giurato fedeltà a questo gruppo chiamato “ Reg Revest”.  Allora Sharif è attualmente in Russia, nella capitale, Mosca. Proprio per questo dovremo essere molto cauti. Noi e i russi non abbiamo grandi legami, e agire nel loro territorio sarà pericoloso. Questa cellula di Hamas è il più alto contatto che aveva Fernando Soda, che voi avete arrestato pochi giorni fa. Motivo per cui ho richiesto la vostra collaborazione. Soda passava i piani militari, top secret, a Sharif, che li studiava con i suoi “fratelli”. Il piano militare più importante che è stato rubato è DOMINO. -  Ziva ora capì tutto. Quello era il piano di difesa degli Stati unii nel caso di un attacco terroristico contro Israele. – Non posso dirvi cosa comprende il piano ma sappiate che potrebbe portare allo scoppio della 3à guerra mondiale. – concluse Thompson
-Ma se non abbiamo accesso a Domino come possiamo prevedere le mosse di Sharif. Non so se lei, Direttore, sa come investiga su un caso e come si sventa un atentato, se non ci dà accesso…- disse Gibbs piuttosto irritato
-L’agente David sa cosa contiene ed è sufficiente che lei sola lo sappia. Voi siete un supporto tecnico che ha richiesto come appoggio. Nient’altro. Pretendo che non interveniate in nessun caso.- Thompson sembrò piuttosto irremovibile su questo punto. Gibbs fece per eplicare ma Vance lo fermò con gli occhi. Ne avrebbero parlato dopo.
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Scusate la terribile assenzaa! mi farò perdonare nei prossimi giorni! Ringrazio tutti coloro che recensiscono. Vi adoroooooooooo e il vostro appoggio è essenziale! Un baio, Zivadavi
  
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