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Autore: Misaki Ayuzawa    24/11/2013    2 recensioni
Chi è Tessa Gray? Ve lo dico subito. Tessa Gray è una povera sedicenne in crisi. Perchè, non solo frequenta il terzo anno di liceo, e si sa, il liceo è un problema per tutti, ma anche perchè non riesce a trovare il libro giusto... si avete capito, è una lettrice appassionata che non riesce a trovare un libro appassionante e questo è un problema per qualunque lettore che si rispetti! Questa, signori è la storia di Tessa Gray e della sua caccia alla "trama perfetta" ma non solo la sua perchè compariranno, con la stessa importanza, gli altri personaggi che fanno di Shadowhunters il ciclo di romanzi che è!
Dal 7° cap.: Il blu si fuse col grigio per diventare tempesta.
Dal 9° cap.: "E che cosa cerchi?"
"Romanzi. Ce ne sono pochissimi. O poesie ... Ci sono soltanto enciclopedie e storici!"
Will si sentì ferito nell'orgoglio. Quella era la sua biblioteca e nessuno la poteva offendere!
Dal 13° cap.: "Ah non preoccuparti! In caso scacciamo via Will!"
"Chissà perchè non credo prenderebbe la cosa con diplomazia ..."
"Mmmm ... forse no" Rise.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Theresa Gray, William Herondale
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 13: Bombe atomiche e cioccolato

La settimana era improvvisamente ricominciata e Tessa si trovò letteralmente sommersa da verifiche, interrogazioni e compiti da svolgere nel pomeriggio.
Mancava molto poco alle vacanze di Natale e dunque i professori avevano ritenuto gentile caricarli a più non posso e stressarli anzichè allentare un pò la presa ... Soprattutto il professor Branwell che sembrava non rendersi conto che era impossibile per dei semplici studenti creare un prototipo della bomba atomica ...
Quello era il compito che più spaventava Tessa, non tanto perchè era un disastro nel costruire le cose, anche perchè Branwell voleva solo che fosse riprodotto il sistema e non la funzione, bensì perchè la classe era stata divisa in gruppi e lei era finita con dei completi sconosciuti.

"Allora ... dato che mi sembra un pò troppo chiedervi di fare un simile lavoro da soli vi dividerete in gruppi!" aveva detto Branwell, che però non sembrava si stesse realmente concentrando sulla lezione. Si schiarì la gola e iniziò a elencare mentra un povero alunno scribacchiava alla lavagna i gruppi.

Gruppo 1: Alexander Lightwood - Helen Blackthorn - Aline Penhallow
Gruppo 2: Jonathan Christopher Wayland - Theresa Gray - Simon Lewis
Gruppo 3: William Herondale - Gabriel Lightwood - Jonathan Morgenstern
Gruppo 4: Emma Carstairs - Tatiana Lightwood - Julian Blackthorn
Gruppo 5: Clarissa Morgenstern - Jessamine Lovelace - Raphael Santiago 
Gruppo 6: Isabelle Lightwood - Sebastian Verlac - Cyril Tanner


Tessa si guardò intorno per cercare i suoi compagni di gruppo. Tutti maschi ... Che fortuna ... Poteva passare per una ragazza capace di affrontare ogni situazione (e lo era!) ma nei rapporti con l'altro sesso si era sempre sentita molto impacciata, colpa di tutti quei romanzi, maledizione! Ma non avrebbe mai potuti odiarli davvero, e sorrise a quel pensiero.
Mentre osservava discretamente Jonathan Christopher e Simon si accorse che il primo stava facendo lo stesso con lei e che l'altro invece le sventolava la mano in segno di saluto e le sorrideva amichevolmente. Rispose arcuando leggermente le labbra.

A fine ora Simon Lewis le si avvicinò senza però scampare ad un'occhiata truce di Will che nè Tessa nè Simon notarono.
"Mi sa che non ci siamo mai parlati" disse a gran voce non vergognandosi minimamente di aver appena detto di averla praticamente ignorata per dei mesi, poi aggiunse "io sono Simon Lewis!" e le tesa la mano. Era grande, le dita lunghe e affusolate e calda al tocco al momento in cui la afferrò.
"Theresa Gray ma chiamami solo Tessa." E fece un gran sorriso, quel progetto poteva essere un buon modo per allacciare rapporti con gli altri studenti.
Simon sembrava a posto, non solo caratterialmente ma anche nell'aspetto. Era alto, i capelli neri che nascondevano un pò la fronte. Gli occhi castani imprigionati dietro gli occhiali. Portava una semplice giacca sopra una strana maglietta con su scritto The dice are trying to kill me - Dungeons & Dragons e dei jean scoloriti e larghi. Le veniva quasi automatico prenderlo in simpatia. 
"Bene bene ... vi state già alleando per tagliarmi fuori? E io come farò?!" Con una voce melodrammatica il ragazzo biondo dagli occhi dorati che Tessa aveva identificato come Jonathan Christopher Wayland si era avvicinato silenziosamente e ora stava dando dei colpetti alla spalla di Simon dicendogli "Spostati quattrocchi!" Simon però si impuntò e non si mosse nemmeno di un millimetro e così Tessa non potè fare a meno di lodarlo mentalmente. Già quel biondo non le andava a genio ... Però gli era allo stesso tempo familiare ... Le ricordava Will! Scosse la testa e ritornò a fissare il ragazzo davanti a lei. Certo era bello quanto Will ma di una bellezza più terrena con il suo naso leggermente storto e un dente un pò scheggiato.
"Se hai smesso di fissarmi possiamo passare alle presentazioni" aveva un tono compiaciuto. Gli piaceva essere guardato a quel modo e allora Tessa non lo avrebbe più fatto! 
"Io sono Jace ..." Tessa lo interruppe "Ma scusa tu non ... Ah J C Jace ... Okay capito!" si senti una stupida per non aver afferrato prima ma per scampare all'imbarazzo continuò "Tessa piacere".
Jace la guardò con aria di superiorità e sembrava stesse per fare qualche battuta sarcastica ma ringraziando il cielo Simon riprese la parola e disse "Propongo di riunirci in aula-studio e iniziare a montare il modello. Ci vediamo ... alle cinque?" Guardò i due con fare interrogativo quasi dando per scontato che avrebbero avuto da ridire infatti Jace parlò "No è troppo tardi. Facciamo alle tre. Alle cinque ho il club!"
"Per me va bene qualsiasi orario ... non frequento corsi extracurriculari" disse Tessa.
"Bene allora alle tre in aula-studio! Io nel frattempo cerco di procurarmi i pezzi e gli attrezzi" Simon sembrava abbattuto ... come se si sentisse schiacciato dalla presenza di Jace.
Tessa ci pensò un pò ... aveva un sacco da studiare: filosofia, storia, letteratura, grammatica, geografia e francese ma non le andava di scaricare tutto sulle spalle di Simon e, dato che Jace non sembrava interessato a contribuire si offrì di aiutarlo.
"Okay ora devo scappare! Tra cinque minuti mi inizia francese!" Tessa afferò la borsa coi libri e corse a perdifiato fino all'aula di francese. 
L'unico posto libero, essendo in ritardo, era l'ultimo banco ma era accanto a Jem percui l'ora non fu tanto brutta. Anzi si divertì veramente molto a parlare con lui dopo così tanto tempo ... anche se in francese!

Tessa e Jem andarono in mensa insieme e fu molto rilassante. Tessa si sentiva a suo agio e non aveva paura di parlargli liberamente
"Non ti sei fatta più vedere da quel giorno" Jem si riferiva sicuramente a QUEL giorno e si sentì molto a disagio anche perchè non gli aveva restituito la camicia.
"Si mi dispiace molto ... temo di essermi fatta prendere dall'imbarazzo e ho anche dimenticato di restituirti la camicia! Sono una scema" e sorrise. Le veniva sempre da sorridere in compagnia di quel ragazzo,  incredibile!
"Non preoccuparti, se ti piace puoi anche tenerla" rise piano, la sua solita risata "Ti va di sederti con me? Ti assicuro che il pavimento sotto il nostro tavolo è pulitissimo!"
"No, grazie siete sempre così pieni là! Non vorrei che vi doveste stringere ulteriormente per far entrare anche me!" In realtà Tessa non voleva sedersi con Will e Jace, che, aveva notato, sedevano sempre allo stesso tavolo.
"Ah non preoccuparti! In caso scacciamo via Will!"
"Chissà perchè non credo prenderebbe la cosa con diplomazia ..."
"Mmmm ... forse no" Rise.

Alla fine Tessa sedette con Jem. Tra quest'ultimo e Clary, come scoprì che Clarissa Morgenstern veniva chiamata. Questa fu molto cordiale con lei e, anzi, le chiese del progetto di Branwell e si raccomandò con Jace, che era il suo ragazzo, di trattarla bene, provocandole un certo imbarazzo.
"Ma tu lo sai che amo solo te Clarissa" aveva ribattutto Jace e così si era sporto verso la rossa e l'aveva baciata.
Possibile che in questa scuola stiano tutti sempre a sbaciucchiarsi?! Aveva pensato Tessa, ma dopotutto erano carini insieme e Clary le stava simpatica, soprattutto dopo aver scoperto che disegnava divinamente. Aveva sempre ammirato chi riuscisse a creare immagini, pensandole, elaborandole dai pensieri, e poi riprodicendole su carta. I disegnatori nella sua mente erano come gli scrittori, tranne che usavano un linguaggio universale comprensibile a tutti fatto di linee e non di lettere.
Al tavolo c'erano anche Alexander, Alec, e Isabelle, Izzy, Lightwood (erano fratelli), che non smisero un secondo di battibeccare, e Will che se ne stava zitto e buono a mangiare senza un minimo di ritegno. Aveva inghiottito alla velocità della luce un pasticcio di carne, del purè di patate e ora era al quarto budino al cioccolato!
Probabilmente il ragazzo si era accorto dell' espressione di Tessa sempre più disgustata perchè esclamò "Che c'è? Il budino al cioccolato di Agatha è una squisitezza! Anzi, dovresti proprio andartene a prenderne uno anche tu!"
"Io odio il cioccolato" ribattè Tessa semplicemente scrollando le spalle.
L'espressione di Will mutò. Gli occhi gli si spalancarono e si mise in piedi sulla sua sedia puntandole contro il cucchiaino con cui stava mangiando il budino "Che razza di mostro sei per odiare il cioccolato?? E' ambrosia!" Parlava continuando a sventolare il cucchiaino sotto il naso di Tessa, incurante delle persone agli altri tavoli che lo stavano guardando come fosse un pazzo, e Tessa non poteva dare loro torto.
Will, accortosi del silenzio che era calato intorno a lui mise giù il cucchiaino e rivolgendosi a tutti i presenti nella sala disse "Che avete da guardare? Su su tornate a mangiare!" E accompagnò le parole gesticolando e mimando il gesto di smammare e si risedette normalmente sulla sedia.
Poi si rivolse nuovamente a Tessa "Per questa volta farò finta di non aver sentito, ma non ripetere mai più una simile bestemmia davanti a me."
Will continuò a mangiare il suo budino borbottando qualcosa che a Tessa parve "Il cioccolato è l'ottava meraviglia del mondo".
Passò poco e Simon si presentò al loro tavolo, salutò Clary con un caloroso abbraccio e invitò Tessa a seguirlo per andare alla ricerca dei pezzi per il modello.
"Suppongo che tu Jace non voglia contribuire vero?" Simon conosceva perfettemente la risposta.
"Per una volta ci hai azzeccato quattrocchi"
"Jace!" Lo rimproverò Clary dandogli uno scappellotto sulla nuca.
"Ahia!!"
Tessa non sentì come continuò la conversazione perchè si congedò e uscì dalla mensa.

Angloni dell'autrice: Si lo so è un pò noioso ma non posso farci nulla u.u Spero vi sia piaciuto lo stesso! Nel prossimo mi rifarò giuringiurello :D 
  
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