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Autore: SongReaper    24/11/2013    1 recensioni
Un tentativo di mescolare futurismo e classici, per ottenere il disegno della disperazione.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BUM
ZANG
TUMB TUMB
 
Prima era tempesta
ora è solo un nero androne
che ripercorro come Platone
Affascinato dall' ombra di un passato
che non è lo stesso
Vago, sbadato
ma non ho mai smesso
di credere ad un destino infame
che con le sue trame
si diverte a farmi inciampare
ora non posso far' altro che cadere
su me stesso
e chiedermi
che cosa sia stato
quand' è che ho sbagliato
 
BUM
ZANG
TUMB TUMB
 
cado e rotolo come la frana
di un suolo dissesto

TUM
PAM
BUM BUM
 
picchio contro la porta
dell' oltre
che non vuole arrivare
ma non ho mai smesso
Ora giaccio da solo
Io, "che non ho mai toccato"
Ora vago brucando
da terreni sterili
ci fosse un' anima
che sappia saziarmi
ci fosse una Musa
che sappia ispirarmi

Melpomene, ho errato?
Erato, dimmi dov'è che ho sbagliato
sappiate voi darmi un conforto
sappiate voi illuminarmi
dov'è che ho avuto torto
vi prego, saziatemi
non sono mai stato così affamato.
  
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